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        307 Description archivistique résultats pour Attività

        Fondazione Paganini-Ré
        CH AFR RA.Serie B.08 · Dossier · 1919-1952
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Per volere testamentario di Flora Ré vedova Paganini, tutta la sua sostanza fu destinata alla creazione di una Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, con lo scopo di soccorrere le persone anziane e inabili al lavoro, bisognose d'assistenza e residenti a Bellinzona. L'avv. Raimondo Rossi esecutore testamentario fu iniziatore della Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, membro della prima Commissione amministrativa . Il dossier contiene la documentazione relativa alla successione ereditaria del colonnello Severino Paganini fu Giuseppe, morto il 22 nov. 1918 e della moglie Flora, morta poco dopo, il 18 aprile 1919.
        Contenuto:

        • Eredità Severino Paganini e coeredi Paganini-Ré
          -Testamento olografo e documenti relativi all'apertura del testamento
        • Annunci di morte, necrologi, conteggi e note per la liquidazione, inventario
        • Corrispondenza con gli eredi, imposte di successione (1919-1921)
        • "Il primo decennio di vita", redatto da R. Rossi, tip. Leins & Vescovi, 1932
        • Registro contabile della Fondazione (periodo 1.5.1919-31.12.1946) l
        • Piccola corrispondenza relativa agli affari dell'istituto: lettera di don Giosué Prada, assistente spirituale del Ricovero, che domanda di essere esonerato dal pagamento dell'alloggio e pensione (1926); lettera di ringraziamento delle suore del ricovero per la gratificazione ricevuta in occasione del Natale 1946 ; corrisp. con il figlio Attilio riguardo alle informazioni richieste dall'Uff. svizzero di compensazione sui fondi esteri della Fondazione ; minuta di un reclamo delle suore riguardo alla gestione delll'istituto (incompleta) ; minuta o progetto di lettera manoscritta del produttore, datata 25.9.1952, indirizzata al Vescovo Bacciarini, dove raccomanda che sia riconfermato l'incarico alla madre Superiora del Paganini-Ré. Nel 1952 il produttore è anziano e affaticato, ha subito un ictus e si esprime in modo confuso. Non è noto se la lettera fu mai recapitata.
        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie D.b.08 · Dossier · 1924-1926
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il dossier contiene dei documenti assai eterogenei, in gran parte corrispondenza di natura fiscale, trattata dai vari uffici del Dipartimento delle finanze nel periodo in cui era diretto da R. Rossi. Contiene diversi casi di tassazione, documenti interni come i resoconti delle indennità versate ai Gran Consiglieri e ai Consiglieri di stato (anni 1922, 1924, 1925) e le spese dei telefoni governativi per l'anno 1926.
        Altri documenti rilevanti della fiscalità e dell'ordine pubblico:

        • una lettera circolare datata 28 nov. 1924 - non si sa se inviata - destinata ai Direttori cantonali delle finanze, dove si richiedono informazioni sul trattamento fiscale riservato ai residenti membri del Cons. federale e dei tribunali federali, da confrontare che in Ticino sono esenti dall'imposta sul reddito e sulla sostanza mobliare, peraltro senza base legale ;
        • una lettera del ministero pub. federale del 26 apr. 1924, che domanda di sorvegliare gli anarchici durante il soggiorno in Svizzera dei reali di Romania ( 28 aprile - 8 mag. 1924)
        • un rapporto del 6 nov. 1924, del comandante della gendarmeria cantonale sulle attività della "Lega dei Patrioti" che firma un manifesto intitolato "Lo scandalo sanitario e le naturalizzazioni degli ebrei", dove si denunciano presunti abusi di medici dentisti stranieri (ebrei) sprovvisti di titoli. L'autore sarrebbe uno studente di medicina, figlio del procuratore pubblico.
        Rossi, Raimondo
        CH AFR AN.Serie A.c.07 · Dossier · 1868
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Corrispondenza fra l'avv. Antonio e il municipio di Mendrisio, chiamato a rispondere dei danni causati da un canale scavato presso la casa d'affitto dell'avvocato. Il comune temporeggia inviando 2 lettere in febbraio e in nov. 1868, quando propone un sussidio per le spese di riparazione. Offerta rifiutata dall'avv. Antonio. Non si conosce la fine della vertenza. La proprietà è tutt'ora esistente, conosciuta come casa Borella.

        Rossi, Antonio, avvocato
        CH AFR AN.Serie B.a.02 · Dossier · 1877-1887
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        CONTI E FATTURE INVIATE:
        Conto dare e avere fra Filippo Quattropani e l'avv. Ant. Rossi ; unita ad una diffida datata 7 ago 1877 consegnata da un usciere alla moglie di Domenico Quattropani fu Andrea, perchè liberi la casa al fiume proprietà dell'avvocato. Il f. porta la nota "Quattropani e famiglia".
        Elenco di varie intimazioni per fatture impagate a vari clienti dell'avv. Antonio, per l'anno 1878.
        RICEVUTE: fattura per prestazione del defunto notaio Pietro Debernardi di Varese , inviata dal liquidatore Guanzani, per istromento del marzo 1877

        Rossi, Antonio, avvocato
        Famiglia Bustelli Rossi
        CH AFR RA.Serie A.d · Sous-série organique · 1890-1940
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contenuto: corrispondenza di Raimondo Rossi con la sorella Caterina maritata Bustelli, con membri della famiglia fu Achille Bustelli, con la famiglia Sulmoni e con varie istituzioni e terze persone. La maggior parte dei contenuti riguarda vicende familiari.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie A.b.17 · Dossier · 1856
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        I fratelli Giuseppe e Domenico Ferrari volevano effettuare alcune modifiche alla loro casa situata di fronte alla chiesa di Arzo, dopo la morte del fratello sacerdote Stefano Antonio, già parroco di Arzo. I lavori di innalzamento dei muri suscitarono l'opposizione della Chiesa. Dopo diverse ingiunzioni da parte del vicario foraneo della diocesi di Como e del capitano reggente di Lugano, per far cessare la costruzione, la vertenza finì con un arbitrato nel 1725-1726. Un secolo più tardi, nel 1856, la casa era passata nelle mani di Domenico Canzani. Alla sua morte venne pubblicata una grida per l'eredità a beneficio d'inventario, che riaffermò la servitù verso la Chiesa parrocchiale, che impediva ogni ulteriore trasformazione e innalzamento.
        Il fasc. contiene:
        • Disegno planimetrico dell'interno della chiesa di Arzo e dell'area circostante (casa Ferrari), ca. 1720
        • Esposizione dei fratelli Ferrari davanti al lod. Sindacato di Lugano in favore della loro fabbrica (17 ago. 1720)
        • Dichiarazioni e sentenze del Landamano Beroldingen (17 e 27 ago. 1720; testi in tedesco)
        • Intimazioni del reggente capitano di Lugano ai flli. Ferrari, per la cessazione della fabbrica (giu.-set. 1720)
        • Intimazioni del vicario foraneo della diocesi di Como ai flli Ferrari in difesa della Chiesa di Arzo
        • Arbitrato del Capitano reggente di Lugano (24-27 lug. 1725)
        • Aggiustamento finale tra la Ven.da chiesa parrocchiale e i fratelli Ferrari (3 gen. 1726, notaio Giovanni Oldelli di Meride)
        • Conferma della servitù sulla ex-casa Ferrari ora degli eredi fu Domenico Canzani (17 ott. 1856, Cristoforo Rossi notaio e sindaco di Arzo)

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR PF.Serie B.02 · Dossier · 1807-1817
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il dottor Giovanni Schiera é un medico di Milano, figlio di Giovanni Maria, medico milanese assai conosciuto secondo quanto riferisce il Dizionario degli uomini illustri dell'abate Oldelli. Il dott. Schiera acquista la proprietà (masseria) dell'ing. Stefano Ignazio Melchioni, ticinese di Meride ma stabilito a Novara, che aveva affidato a Paolo Francesco Rossi la vendita dei suoi beni. Paolo Francesco diventa amministratore della proprietà del dott. Schiera, occupandosi in particolare del riattamento della casa masserizia, come documentano il libretto dei lavori eseguiti fra il 1809 e il 1810 e le numerose note di spesa dei vari artigiani che eseguono lavori a giornata ( muratori, falegnami, fabbri, manovali, carrettieri). Sono così documentati i dettagli dei materiali usati, il tempo impiegato per il riattamento, i trasporti dall'Italia (ricevute daziarie). Paolo Francesco si occupa pure del pagamento delle taglie a Besazio per conto dello Schiera. Nel 1817 sono intrapresi nuovi lavori sempre dettagliatamente registrati da P.F. Rossi.
        Descrizione del contenuto:

        • Libretto per affari relativi al Sign.e dottor Schiera : elenca le spese per la gestione dei beni del medico Schiera negli anni 1814-1817, a volte con anticipi di denaro da parte di Paolo Francesco Rossi, a cominciare dall'acquisto di una casa "al cittadino Andrea Aglio di Arzo". Seguono le spese per i trasporti e il riattamento della masseria, le ricevute di denaro inviato dallo Schiera, le taglie e altre spese per giornate pagate a diversi lavoranti. Contiene fra le pag. 11 ff. di ricevute varie.
        • 1 libretto datato 1808 e intitolato: "Sfogliazzo delle giornate dei muratori e manovali che lavorano nella fabbrica del sign. dr. fisico Schiera in Besazio";
        • Ricevuta dell'esattore di Besazio Antonio Castani per il pagamento della taglia per l'anno 1810 spettante al sign. Schiera ;
        • diverse ricevute daziarie, numerose piccole ricevute e liste di spese dei lavoranti artigiani, a volte redatte a loro stessi, a volte riassunte in liste redatte da Paolo Francesco.
        • 1817 : segue la spesa per la fabbrica rustica del sign. dottor fisico Giovanni Schiera a Besazio. Forse parte di un quaderno di spese ; diverse fatture di artigiani.
        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR GA.FE.Serie G.15 · Dossier · 1852-1863
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il notaio Giacomo Ant. Rossi, erede universale del defunto Filippo Ferrari, esegue le volontà del testatore che aveva disposto un legato di lire 4000 ad ognuno dei cinque nipoti Pollini, figli di sua sorella Giulia, o ai loro eredi; inoltre aveva disposto che fosse saldato il prestito di Lire 7000 che il padre Giuseppe Ferrari aveva contratto presso il genero Gaetano Pollini nel 1791, per la dote della figlia Giulia. Su questo capitale i Ferrari padre e figlio avevano sempre corrisposto gli interessi annui del 4%. A ciascuno dei due figli Pollini superstiti, conte Francesco e cav. Giovanni Battista, spetta quindi la metà del capitale. In questo fasc. sono registrati i conti dare e avere (legato dello zio, la metà del capitale di dote, interessi) e relativa corrispondenza con G. B. Pollini, rappresentato il più sovente dal figlio avv. Pietro. Nel fasc. - incompleto - figura anche la corrispondenza per un litigio risalente agli anni 1859-1863, relativa a interessi dovuti questa volta dagli eredi del cav. G. B. Pollini (deceduto nel 1858) al notaio G. A. Rossi, rappresentato dal fratello Cristoforo Rossi.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Eredi Grimaldi Pollini
        CH AFR GA.FE.Serie E · Série organique · 1824-1851
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il 30 sett. 1820 moriva a Cagliari il conte Gaetano Pollini , originario di Mendrisio (Svizzera) e da vent'anni vedovo di Giulia Ferrari fu Giuseppe. Lasciava come eredi i figli Francesco che ereditava il titolo di conte, Giovanni Battista e Giuseppe (detto Peppino), la figlia Margherita maritata de Cesaroni e gli eredi della figlia defunta Maddalena maritata con il cavaliere Antonio Grimaldi di Catania (da cui il nome Grimaldi Pollini usato dai figli). Il figlio Enrico e le figlie Antonia e Giulia Grimaldi erano ancora minorenni e vennero rappresentati dal padre e dallo zio Filippo Ferrari, nominato procuratore generale dei Grimaldi per ovviare alla distanza che separava le famiglie e svolgere tutte le pratiche necessarie alla divisione. Le carte non contengono gli inventari dei beni del conte, che erano considerevoli in Sardegna e in territorio svizzero a Mendrisio e dintorni, né una distinta di quanto dovesse spettare ai Grimaldi, ma dalle lettere di Filippo Ferrari e di Antonio Grimaldi con il notaio Rossi risulta che le relazioni con gli zii Pollini, che gestivano la massa ereditaria, era assai teso. Il cav. Grimaldi li accusava di amministrare in modo disinvolto il patrimonio, di mancati riscontri sulle rendite e le proprietà da dividere e implicitamente di ledere gli interessi dei figli. In questo contesto la divisione ereditaria si protrasse fino al 1827 anno in cui finalmente venne rogato l'atto di divisione a Cagliari (13 luglio 1827) che non è presente in queste carte. Fra il 1827 e il 1828 il notaio G. A. Rossi ricevette due mandati dai Grimaldi per rappresentarli in Svizzera, allo scopo di finalizzare la divisione delle proprietà, dissipare i malintesi riguardanti gli interessi sulla massa ereditaria e, successivamente, di compiere tutti gli atti necessari a riscuotere i crediti e vendere i beni ereditati in Svizzera, che i Grimaldi desideravano al più presto trasformare in capitali da rimpatriare in Sicilia. Le liste e inventari sommari di quanto fosse stato assegnato ai Grimaldi, compresi alcuni crediti di difficile riscossione, suggeriscono che la divisione avvenne piuttosto a svantaggio della famiglia.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.b.01 · Pièce · 1893-1898
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        L'avv. Antonio Rossi muore il 27 feb. 1893. Nel periodo di transizione prima della divisione dell'eredità paterna, il figlio Raimondo apre un libretto di "Cassa comune" dove annota le spese correnti per la casa, i viaggi e l'abbigliamento della madre Antonietta Formenti e della sorella Caterina residenti ad Arzo, nonché le tasse per le riparazioni nei fondi agricoli e gli interessi pagati ai debitori del padre, fra i quali la zia Giuseppa Gamba e la moglie Bianca Chicherio, la cui dote era stata parzialmente impegnata per pagare i debiti più pressanti del defunto avv. Antonio. Nel quaderno si notano diverse calligrafie, forse della madre Antonietta. Fra le varie spese anche quelle dei viaggi per visitare il "nonno Formenti" al quale Raimondo rende visita tre o quattro volte all'anno a Tavernola (Como) dove si era stabilito con la seconda moglie.

        Rossi, Raimondo