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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        307 Description archivistique résultats pour Attività

        CH AFR RA.Serie B.30.01 · Sous-dossier · 1937-1940
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Documentazione del collegio arbitrale, compromesso, risposte, repliche, verbali, note del produttore ; corrispondenza con il presidente del collegio. Una parte della corrispondenza fra il pres. del collegio arbitrale, gli arbitri e le parti e riguardante gli anni 1937, 1938 e parte del 1939, in origine conservata in una camicia "Giornale del Popolo / Annunci svizzeri", è stata integrata in questo fascicolo.

        CH AFR GA.FE.Serie C.c.13 · Pièce · 1822
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Accordo privato fra il tenente G.B. Torriani, che agisce come procuratore del nipote Filippo Ferrari e Gio. Garobbi e frate Filippo Ferreri, procuratori del convento dei padri Serviti, entrambi dichiaratisi acquirenti di un fondo messo all'asta a Mendrisio, nel luogo detto Le Rime, proprietà degli eredi fu Carlo Marliani. L'accordo prevede che colui che si aggiudicherà il fondo dovrà estirpare tutti le piante di noci e sostituirle con dei gelsi ("moroni") a una distanza prescritta, il tutto entro la S. Martino del 1822.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie B.18 · Dossier · 1935-1936
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Corrispondenza confidenziale del produttore R. Rossi con G. Bachmann, presidente della Dir. gen. della Banca Nazionale, con il cons. fed. Motta, con il cugino banchiere Adolfo Rossi e con i direttori di vari instituti bancari. Il fasc. riguarda l'acquisto da parte della Banca della svizzera italiana dell'istituto bancario italiano Credimare, controllato dalla Banca commerciale Italiana a sua volta controllata dal governo italiano per mezzo dell'Istituto di ricostruzione industriale (IRI) . Il produttore è contrario all'acquisto, ritenendo l'operazione pericolosa per la banca e contraria agli interessi della Svizzera. Si adopera in un primo tempo per contrastarla, cercando di favorire la formazione di un guppo di interessi svizzeri che possa rilevare le partecipazioni della BCI nella BSI. A questo scopo contatta personalmente e confidenzialmente i direttori di alcune banche svizzere (Credito Svizzero, Banca popolare svizzera) cercando invano di farli subentrare agli azionisti esteri.
        Nello stesso periodo (febbraio-marzo 1936), grazie ai contatti in corso, riceve una proposta di lavoro per uno dei suoi figli. Questa corrispondenza è inclusa nel fascicolo sulla la transazione bancaria Credimare.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR PF.Serie C.c.09.04 · Sous-dossier · 1822-1824
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il sindaco redige minuziosamente le spese effettuate durante la vicenda del condannato Caprera e dell'assassinio della madre Anna: spese per inventari, pagamenti a persone che prestano diverse mansioni (trasporti di merci, di messaggi, aiuto negli inventari), liste di creditori etc.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR PF.Serie C.c.09.02 · Sous-dossier · 1823
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Corrispondenza in entrata e uscita (copie) del sindaco di Arzo Domenico Canzani con il Tribunale di Prima istanza di Mendrisio sempre riguardo al detenuto Caprera. Nella notte fra il 2 e il 3 feb. 1823 viene assassinata Anna Caprera, madre di Giuseppe, che possedeva una casa con annessa una Bottega di alimentari. Il fasc. contiene, oltre alla corrispondenza, diverse copie di inventari dei beni mobli della defunta Anna Caprera eseguite da Paolo Francesco Rossi e dal sindaco Canzani. Il Tribunale criminale di prima istanza di Mendrisio ordina poi una vendita all'asta "di tutti gli effetti appartenenti a detto Caprera, compresi quelli ereditati dalla madre",

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR PF.Serie C.c.09.05 · Sous-dossier · 1823
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il fasc. contiene il dettaglio degli emolumenti dovuti ai giudici incaricati della vicenda Caprera; una minuta del Giudice subentrante Giacomo Antonio Rossi riguardante le riscossioni e i pagamenti effettuati dal Tribunale dal 1823 al 1826, esazioni fatte dal Giudice di Pace (P. F. Rossi) etc. Inoltre tre copie della sentenza contumaciale contro Andrea Rusca di Genestrerio (complice di Caprera) con la nota: "da affiggersi al luogo degli Editti in Arzo, ove fu consumato il delitto".

        Rossi, Paolo Francesco
        Affare Giuseppe e Anna Caprera
        CH AFR PF.Serie C.c.09 · Dossier · 1822-1826
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Nel 1822 Giuseppe Caprera, originario di Uggiate e dimorante ad Arzo è condannato e incarcerato per vari furti commessi con i fratelli Rusca di Genestrerio, latitanti, dei quali sono conservate le due condanne in contumacia. I giudici sospettano che nell'abitazione del Caprera possano esserci degli oggetti rubati e ordinano la posa dei sigilli, che viene eseguita dal giudice di pace Paolo Francesco Rossi. Il sindaco Domenico Canzani è incaricato dal Tribunale di Mendrisio di assistere il curatore nominato dal tribunale nella redazione dell'inventario e nella valutazione della sostanza.
        Nel febbraio del 1823 la madre di Giuseppe, Anna Caprera, viene assassinata nella sua casa di Arzo, dove teneva anche una bottega di generi alimentari e altre mercanzie. Di nuovo il Tribunale incarica il sindaco di mettere i sigilli e di stabilire un inventario e le parti spettanti ai figli Giuseppe e Carlo, dimorante ad Uggiate. Gli inventari, la ricerca dei debitori e dei creditori, la redazione di conti dettagliati e la messa in vendita all'asta della sostanza rimasta al detenuto Caprera occupano il sindaco Canzani dal 1822 al 1826.
        Nel fascicolo si trovano unicamente documenti sulla gestione della sostanza del detenuto e della madre defunta; nessun documento riguardante i delitti commessi dal Caprera o l'assassinio di Anna Caprera.

        Rossi, Paolo Francesco
        Affari del Patriziato di Riva S. Vitale
        CH AFR PF.Serie C.c.04 · Dossier · 1819-1821
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Negli anni 1819-1820 fra il Patriziato e i membri della municipalità di Riva S. Vitale sorgono incomprensioni e contestazioni riguardanti l'amministrazione dei beni patriziali e l'indipendenza del Patriziato. La corrispondenza non è completa ma permette di comprendere gli eventi che si svolgono dal sett. 1819 al dicembre 1820. Il giudice di Pace è incaricato di riunire l'assemblea Patriziale ed è sollecitato da più parti (compreso il Consiglio di Stato) a prendere posizione su questioni di metodo e a agire con sollecitudine. I tentativi di riunire l'assemblea Patriziale vengono ostacolati da varie parti, provocando interventi del Commissario di governo e del Consiglio di stato, con sospensioni e rinvii dell'assemblea patriziale. Si prevede addirittura un " picchetto di forza armata" a disposizione del Giudice di pace.
        Contenuto:

        • lettere dell'avv. A. Bernasconi con copia della risposta, del commissario di gov. Rusca, del Landamano & Cons. di Stato (sett. 1819 ; ago-dic. 1820)
        • lettere e decreti del Giudice du Pace, lettere del commissario Rusca (gen. 1820)
        • lettera del Comm. di Governo che trasmette due decreti del Consiglio di Stato (ago. 1820)
        • lettere del Comm. di governo, del C. d. Stato, del sindaco di Riva Vassalli (dic. 1819; mar.-ott. 1820 ; aprile 1821)
        Rossi, Paolo Francesco