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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        366 Description archivistique résultats pour Strumenti

        CH AFR GA.FE.Serie A.f.14 · Dossier · 1742
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Bifoglio con il dettaglio delle spese sostenute da Giuseppe Zezio di Como, procuratore di Giuseppe Maria Ferrari, nel periodo 1740-1742 per una causa condotta contro il cugino Francesco e riguardante i testamenti del sacerdote Antonio Ferrari e Stefano Ferrari, loro avi. La lista comporta nel dettaglio le spese per la redazione di atti e di un "voluminoso studio", nonchè per il tempo dedicato a disamina di articoli di legge e sedute con le parti. Il conto fu saldato il 18 luglio 1742. Sul verso del bifoglio con calligr. attribuibile a Giuseppe Ferrari si legge: "Adi 18 Iulis 1742 Como. Confeso fatomi a me Giuseppe Ferrari di Arzio del Sig.r Giuseppe Zezio di aver pagato delle spese fate nella causa con mio cugno S.re Francesco Ferrari per li testamenti del Sig: Pre. Antonio Ferrari mio zio et di Stefano Ferrario mio avo."
        G. Zezio allega un f. in-8° con la scritta :" Li testamenti del Sig.r P. Antonio Ferario e di Stefano Ferrario sono nelli atti di cancelleria vescovile di Como dell'anno 1742".
        G. Ferrari aggiunge a penna " frateli di Arzio" per sottolineare che si tratta dei testamenti di suo nonno Stefano Ferrari (ca 1585-1653) e del fratello sacerdote Giovanni "Antonio" (1594-1649).

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.Serie B.07 · Dossier · 1833-1858
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Insieme di vari atti, ricognizioni di debito e rimborsi parziali per i prestiti accordati dal defunto parroco di Besazio Giuseppe Fontana ad Agostino Gamba ed ai fratelli Carlo e Francesco Fossati per fondare la loro società di manufatti di marmo. Gli eredi del parroco cioè la sorella Giuseppa Fontana moglie del notaio Giacomo Antonio Rossi sembrano voler recuperare le somme ancora dovute. Il fascicolo é forse incompleto, forse all'origine era annesso ai fascicoli relativi ai fratelli Fossati poichè il contenuto fa riferimento agli altri documenti Fossati-Gamba.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.Serie B.06 · Dossier · 1837-1841
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il dossier riguarda il recupero di crediti che i figli e i fratelli del defunto Paolo Gamba fu Domenico vantano verso i cugini Agostino Gamba fu Antonio e i fratelli Fossati fu Francesco.
        Contenuto:

        • Nomina dei tutori e curatori dei figli minori del fu Paolo Gamba (la municipalità di Arzo nomina Lucrezia Marchesi loro madre, Elisabetta sorella maggiorenne e gli zii paterni rev. don Giacomo, avv. Francesco e dottor Donato ; procure e deleghe dei tutori al nipote Pietro Giov. Rossi per rappresentarli nella varie azioni legali di recupero dei crediti)
        • Agostino Gamba debitore insolvente degli eredi fu Paolo Gamba (domande di messa all'asta dei beni di Agostino Gamba inoltrate al Tribunale di 1a istanza di Mendrisio ; nomina di un curatore per Agostino Gamba, partito all'estero; pianta e stima del valore di una vigna di Agostino Gamba)
        • Promessa di vendita di due terreni appartenenti ai figli del fu Francesco Fossati in favore di Francesco Gamba, per sanare un debito del loro genitore
        • Lettera di Francesco Gamba a G. Ant. Rossi che giustifica il versamento di un legato ad un loro nipote Giuseppe Gamba di Antonio
        • Minuta di un atto notarile (forse not. Cristoforo Rossi): vendita di un fondo degli eredi fu Francesco Fossati a favore dell'avv. Francesco Gamba
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR PF.Serie A.03 · Dossier · 1779 - 1812
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Cristoforo Antonio Rossi e il nipote Paolo Francesco, figlio di suo fratello Giacomo Antonio, collaborano nella conduzione degli affari di famiglia, in particolare quelle relative allo sfruttamento del marmo di Arzo, proveniente dalla “Cava Nuova”, forse di loro proprietà, che occupano le scritture di questo registro.
        Il registro riporta in ordine cronologico a partire dal 1779 fino al 1799 i crediti e i debiti della famiglia (prestiti o anticipi spese a terzi, memorie, debiti, acquisti di terreni e di beni di diversa natura). Dalle scritture si evince che l'attività principale sia la fornitura di blocchi di marmo d'Arzo (macchiavecchia e broccatello principalmente) ma anche l'acquisto di marmo italiano, come pure la fornitura di camini e scalini. Come attività secondaria (ma forse di eguale importanza), la famiglia sfrutta terreni che affitta a mezzadria e concede prestiti in denaro a varie persone della regione, come per esempio ai commercianti di marmo che organizzano “condotte” verso e dall'Italia o agli artigiani e agricoltori che devono comprare prodotti per le loro attività. Completa il reddito della famiglia la compravendita di prodotti agricoli (uva, vino, granoturco, bestiame), mentre si annotano solo occasionalmente gli acquisti di beni alimentari, abbigliamento e di qualche suppellettile.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR GA.FE.Serie A.a · Sous-série organique · 1583-1654
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Alcuni atti notarili eseguiti fra il 1583 e i primi decenni del 1600 e purtroppo in cattivo stato. Riguardano le divisioni e le compravendite che formarono la sostanza assai importante dei fratelli Simone e Andrea Ferrari, del fu Domenico e dei loro figli. Sostanza che si trasmetterà in parte ai Ferrari delle generazioni successive. Il padre Domenico Ferrari e lo zio Giovanni Maria, figli di Simone (deceduto già nel 1567) erano attivi come magistri lapicidi fra il 1560 e il 1600 circa, lavorando anche per diversi decenni per la Fabbrica del duomo di Milano. Giovanni Maria morì poco dopo aver diviso la società con il fratello (1586) e Domenico morì verosimilmente nel 1602. I discendenti, Giovanni Antonio figlio di Giovanni Maria, Simone e Andrea, figli di Domenico, che già lavoravano con loro, continuarono l'attività di scalpellini e marmisti. Simone (ca 1555-1628) risulta essere l'antenato in linea diretta della famiglia Ferrari che si trasferì a Mendrisio ad inizio 1700, con Giuseppe Maria, che conservò e fece fruttare i beni di famiglia ereditati.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.d.04 · Dossier · 1724-1727
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Contiene:

        • Sentenza del 28 nov. 1724 del consigliere di Lugano Giov. Ludovico Aloisi che condanna gli eredi del fu prevosto Giovan Maria Canetti di Meride (non nominati singolarmente) a versare a Giuseppe Ferrari fu Simone 10 filipponi e la restituzione di una schioppetta, in saldo di un prestito.
        • Allegati: un sollecito del dic. 1724 e dichiarazioni del messo Soldini per la consegna di documenti a Pietro Giuseppe Pozzi di Meride e a sua madre, eredi Canetti (dic. 1726 e nel gen. 1727).
        • Lettera non datata di Giuseppe Ferrari a Girolamo Maderni di Lugano dove gli riferisce di non aver ricevuto nulla dagli eredi Canetti e gli domanda di rappresentarlo di nuovo in tale causa, come pure in un'altro litigio con Prospero e Giovan Maria Allio qm. Antonio, di Arzo.
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.f.05 · Pièce · 1724
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Documento del 27 sett. 1724. Titolo esterno (calligr. di Giuseppe Ferrari): "A di 27 7bre 1724. Istromento ò vero poli[za] contra al comune di Arzio di 322 L (?) con altre partite ancora come dentro sta scrito".
        Conti dare e avere fra il comune di Arzo e Giuseppe Ferrari e fratelli, creditori del comune, come stabilito da un arbitrato. Copia dell'originale eseguita da Antonio Riva di Lugano, mediatore.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie G.19 · Dossier · 1847-1861
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Conto del debito dell'oste Giuseppe Fontana verso Filippo Ferrari per il vino vendutogli ; ipoteca generale del 1847 e saldo finale del conto, pagato nel 1861 dal figlio Angelo Fontana al notaio Giacomo Antonio Rossi, erede di Filippo Ferrari. Parte degli incarti sono stati trattati da Cristoforo Rossi, notaio e fratello di Giacomo Antonio.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Giuseppe Simone Ferrari e eredi
        CH AFR GA.FE.Serie C · Série organique · 1752-1848
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Documenti relativi ai beni immobili e mobili di Giuseppe Simone Ferrari, figlio di Giuseppe Maria e di Giulia Rossi, che comprendono anche l'eredità lasciata al padre dal canonico Carlo Felice Quartironi. Alla morte del padre nel 1751 Giuseppe Simone è l'unico erede maschio, ancora minorenne poichè nato nel 1734, e quindi affidato a dei tutori.
        Secondo quanto disposto dal padre nel testamento egli avrebbe dovuto convivere con la matrigna Benedetta Bardella, o comunque provvedere al suo mantenimento ed eseguire i vari legati per le sorelle. La documentazione riguardante la trasmissione dell'eredità e dei legati è frammentaria (periodo 1751-1753 circa). Più consistenti sono le carte relative all'amministrazione del patrimonio. I documenti posteriori al 1813 (morte di Giuseppe Simone) sono raccolti nella sotto serie C.c e riguardano l'eredità indivisa fra la vedova Maddalena Torriani e il figlio Filippo, unico erede che risiedeva a Cagliari (Regno di Sardegna), amministrata in gran parte dal fratello di Maddalena, Giovanni Battista Torriani, con interventi del notaio Giacomo Antonio Rossi che riprenderà poi l'amministrazione dopo la morte di Torriani nel 1823.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie F.01 · Dossier · 1749-1804
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Carte provenienti dall'eredità di Giovanni Battista Torriani, relativi ai fondi appartenenti alla chiesa di S. Maria Nuova di Cosia, in borgo di Vico presso Como, un patronato della famiglia Maranesi, condiviso da inizio 1700 con i nobili Bosia di Medrisio, e da questi ceduto a G. B. Torriani contro un vitalizio. Il fasc. contiene:

        • Diversi confessi per pagamenti ricevuti dalla famiglia Bosia per la celebrazione di messe in S. Maria Nuova, onere spettante ai patroni.
        • Lettera del 20 ott. 1781 di Anna Porta (nata Maranesi) a Paolo Bosia sulla vendita dei prodotti agricoli dei fondi di Cermenate, di proprietà della chiesa.
        • Due "memorie" riguardanti gli aggravi e il censo sui beni di Olgiate, Bregnano e Cermenate (18.4.1792) e altra del 28.12.1804, sempre sugli obblighi derivati dal giuspatronato di S. Maria Nuova.
        Rossi, Giacomo Antonio