ipoteche

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  • Termine usato per ogni genere di ipoteca. Diritti reali di garanzia, che attribuiscono al creditore potere di espropriare, anche nei confronti del terzo acquirente, i beni su cui lo stesso grava e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        CH AFR GA.Serie B.11 · Dossier · 1791-1818
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi
        • 1791, 21 sett. notaio Abbondio Bernasconi : due atti notarili per prestiti ipotecari sottoscritti da Giovanni Giuseppe Ferrari e da suo suocero Cristoforo Ferrari fu Antonio, di Arzo, in favore dei fratelli Pietro e Bartolomeo Rossi dei Romani allo scopo di "sanare la dote e antefatto di Tommasina (?) rimasta vedova del fu Giacomo", fratello di Giovanni Giuseppe. I due impegnano i terreni detti Palude e Valle ad Arzo.
        • 1812, 16 ott. notaio G.A. Rossi : Giovanni Giuseppe Ferrari e il dott. Domenico Gamba del fu Stefano scambiano due appezzamenti di terreno nel luogo detto Certara.
        • 1814, 16 marzo, notaio G.A. Rossi : Caterina nata Rossi di Beltrame fu Giovan Antonio, vedova di Giacomo Antonio Ferrari di Arzo, con l'assenso del figlio Pietro e dei suoi parenti più prossimi, fratelli e cugini Rossi, impegna la propria casa d'abitazione per un prestito di L. 390, ricevuto dal notaio stesso e da rimborsare ad una persona che costui designerà. Debitore solidale il fratello Manfredo Rossi che impegna il suo terreno detto la Colombera ad Arzo. In calce il notaio designa Tommasina Fossati fu Giovan Maria, nubile, da Riva San Vitale come beneficiaria del rimborso.
          Due ff. allegati indicano che nel 1817-1818 il debito é rilevato da Giovan Giuseppe Ferrario che lo estinguerà.
        • 1814, 7 maggio, notaio G.A. Rossi : Bernardino Rossi detto de Lazarina, marito di Eleonora Ferrari fu Cristoforo, con il consenso della stessa vende a Giovanni Giuseppe Ferrario fu Primo un terreno detto alla Fontana, che la moglie aveva ricevuto nella divisione con la sorella [non nominata, ma probabilmente Francesca la moglie dell'acquirente] .
        CH AFR AN.Serie A.c.02 · Dossier · 1814-1890
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Atti notarili e riconoscimenti di debito contratti da Paolo Francesco Rossi e dal figlio Cristoforo ereditati dai figli e in particolare dall'avv. Antonio. Il quale é pure debitore solidale per altri debiti contratti da terzi. Fanno parte di questo insieme di documenti:

        • 1814: debito di L. 3150 contratto da PaoloFrancesco Rossi verso il cugino canonico Carlo Giuseppe Vassalli fu Bartolomeo, di Riva S. Vitale. Nel 1828 i figli Giacomo Antonio e Cristoforo pagano gli interessi ma aumentano anche il debito fino a L 10'000. In calce al secondo documento si trovano le scritture degli eredi Vassalli e del cugino Antonio Rossi che estingue il debito fra il 1873 e il 1879.
        • 1858: debito contratto da Cristoforo Rossi presso i cugini avv. Giacinto e ing. Antonio Vassalli figli del fu notaio Bartolomeo. Saldato dagli eredi fratelli Antonio e Paolo Rossi nel 1873.
        • 1863: debito contratto dall'ing. Paolo Rossi, rappresentato dal fratello Antonio debitore solidale, verso Alessandro Cremonini di Cragno fraz. di Salorino ; con iscrizionii all'Ufficio delle ipoteche del distr. di Mendrisio. Debito saldato nel 1882.
        • 1873: riconoscimento di debito dell'avv. Antonio a favore di Amedeo Monzini (?) di Besazio
        • 1874 e 1879: Ufficio delle ipoteche di Mendrisio: iscrizioni ipotecarie sussistenti a carico dell'avv. Antonio Rossi
        • 1879-1889: ricevute e riconoscimenti di debiti
        Rossi, Antonio, avvocato
        Eredi Chicherio: credito Del Grande
        CH AFR RA.Serie A.c.07 · Dossier · 1884-1891
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contiene : rogito del 2 apr. 1884 (notaio E. Bruni) e cartella ipotecaria del set. 1884; una lettera di Giuseppe Del Grande a Silvio Chicherio (Redwood City, 29 nov. 1891).
        Il 2 aprile 1884 Carlo Del Grande del fu Giuseppe di Ravecchia, domiciliato alla Guasta in territorio di Giubiasco, ipoteca tutti i suoi beni (che dovevano consistere nella sola casa d'abitazione ) a favore di Silvio Chicherio, allora Municipale di Bellinzona, per la somma di fr 1000 "in occasione che il figlio del debitore (di nome Giuseppe) emigrò per California, come dalla dichiarazione fatta [dal debitore]". Carlo però muore un mese dopo e i debitori sono i figli eredi "domiciliati alla Guasta e per essi i curatore dativo sign. Carlo Benvenga del fu Carlo, di Quinto, domiciliato a Bellinzona ed autorizzato dal figlio coerede maggiorenne Andrea Del Grande ora degente a Parigi"
        Il rogito porta altre scritture che indicano che Andrea (fratellastro di Giuseppe) rimborsò fr 600 nel marzo1891, e che il debito fu poi trasferito agli eredi minorenni Chicherio, nel nov. 1897.
        Nel nov. 1891 Giuseppe Del Grande scrive dalla California a Silvio Chicherio, domandando un aiuto perché la sorella possa raggiungerlo, visto che la famiglia si trova in gravi difficoltà finanziarie, mentre egli con l'aiuto della sorella potrebbe poi rimborsare il prestito.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie C.b.02 · Dossier · 1753
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Atti che riguardano prestiti di capitali e cessione di crediti da parte dei fratelli Cristoforo e Giacomo Rossi [del Paolino], figli del fu Paolo Francesco, in favore di Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, ancora minorenne e assistito dai curatori Carlo Rossi fu Giov. Battista e Antonio Quartironi fu Bartolomeo. Si esplicita come parte dei prestiti debbano servire a liquidare la dote delle sorelle Ferrari Giusppa Caterina e Teresa Agostina, monache Orsoline, secondo quanto stabilito nel testamento del padre.
        Copie di due rogiti del 20 feb. e 7 mag. 1753 estratti dalle imbreviature del notaio Giovan Battista Rusca di Mendrisio e eseguite dallo stesso.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie G.05 · Pièce · 1850
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Certificato rilasciato dall'ufficio delle ipoteche del distretto di Mendrisio su istanza del notaio Giacomo Ant. Rossi, allora amministratore di Filippo Ferrari. Non è nota la ragione di questa richiesta, avvenuta prima della morte di Ferrari, ma l'atto era unito alle carte riguardanti la successione ereditaria.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Vecchie carte della famiglia Chicherio
        CH AFR RA.Serie A.c.01 · Dossier · 1789-1879
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Atti di compra-vendita (periodo 1789-1867) che riguardano in gran parte un terreno situato in zona Guasta a Ravecchia. Il primo proprietario é il canonico Ludovico Maria Chicherio, che nel 1789 vende "un pezzo di terra vignata circondata da muri con tutti li casamenti ivi annessi" a Giuseppe Steffanoli di Pedevilla. Il terreno confina con il riale Guasta in zona detta allora "Ravecchia di Sotto". Dopo alcuni anni e ipoteche i figli di Steffanoli lo vendono a Pietro Caratti che lo possiede per diversi decenni. Nel 1849 la sostanza di Caratti viene messa in liquidazione e il terreno venduto. L'ultimo proprietario, Luigi Filippo Nisoli di Grono lo vende a Silvio Chicherio nel 1867. Il dossier contiene :

        • " Comparto del riale alla Guasta eseguito dal 1770 fino al 1789", due copie del regolamento per la pulizia del riale Guasta e relativi rimborsi spettanti ai confinanti, fra i quali il canonico Ludovico Maria Chicherio "per le case e il fondo perché si riceve la materia".
        • Vendita fatta nel 1789 dal canonico Ludovico Maria Chicherio di una vigna situata a "Ravecchia di sotto" a Giuseppe Steffanolo detto Monoghetto, fu Giuseppe pagabile in 3 anni. Con una mappa delle misurazioni del terreno.
          • Proprietari diversi del fondo Guasta: atti di compra-vendita riguardanti i flli Steffanoli, Pietro Caratti diverse ipoteche e creditori e la liquidazione del fondo (1812-1867).
        • Acquisti di fondi alla Guasta da parte di Silvio Chicherio (1867)
        • Prestito di fr 6000 fatto da Silvio Chicherio a Maria Albini di Buguggiate (VA) nel 1864, con ipoteca di un terreno a Montecarasso
        • Corrispondenza di Silvio Chicherio, amministratore della casa di Domenico Ostini fu Giacomo, residente a Buenos Aires e lì deceduto vs. 1879.
        • Contenzioso fra Silvio Chicherio e le Ferrovie del Gottardo riguardo ad un fondo confinante con la linea ferroviaria a Bellinzona
        Rossi, Raimondo
        Vendita del fondo Bonaga
        CH AFR RA.Serie A.b.27.02 · Sous-dossier · 1932-1933
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contiene: documenti riguardanti l'ipoteca esistente sul fondo Bonaga ; corrispondenza con il compratore A. Rossi ; corrispondenza con il massaro Valsecchi che occupa la casa masserizia del fondo.

        Rossi, Raimondo