lettere di cambio

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  • In epoche precedenti, dichiarazione con la quale un emittente affermava di avere ricevuto una determinata somma di denaro e si impegnava a restituire per mezzo di un proprio rappresentante, nel luogo e nella data convenuti, un equivalente della moneta locale.

Note(s) sur la source

  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id:45381

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        CH AFR PF.Serie A.19.05 · Sous-dossier · 1768-1804
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il sottofascicolo riguarda l'amministrazione dei beni situati ad Arzo e dintorni e appartenenti agli eredi fu G.M. Rossi. Amministratore é il cugino Paolo Francesco Rossi con procura degli eredi ; già amministratore con la madre del defunto, Sidonia Rossi. I documenti attestano le attività amministrative e registrano i ricavati e l'invio del denaro tramite cambiali a Dresda, come appare anche nella corrispondenza con gli eredi. Contenuto:

        • 1778, sett. 30 8 (notaio A.Fossati, rogito in latino) : Cristoforo Ferrari vende ai fratelli Antonio e Giov. Maria Rossi dell'Acquavita un locale da lui posseduto nella loro casa d'abitazione.
        • 1788-1795 : contratti agrari, ricavi e crediti sui terreni in usufrutto a Sidonia Rossi
        • 1793-1801 : confessi relativi ai beni e ai legati degli eredi fu Giov. Maria Rossi dell'Acquavita
        • 1796 : credito dei commercianti Canzani per un anticipo su una cambiale da inviare a Dresda
        • 1798-1801 : confessi (ricevute) per cambiali rilasciate dai mercanti Sala di Torno (Como e Dresda)
        Rossi, Paolo Francesco
        Corrispondenza con i cugini di Dresda
        CH AFR PF.Serie A.19.01 · Sous-dossier · 1786-1804
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Dal 1786 quando muore Giovan Maria Rossi dell'Acquavita fino al 1804, quando muore sua moglie Sofia Elisabetta Neidlingin, Paolo Francesco Rossi intrattiene una corrispondenza abbastanza regolare dapprima con il curatore dell'eredità e amico di famiglia Giovanni Casanova, direttore dell'Elettorale Accademia delle Belle Arti di Dresda, poi la cugina Sofia Elisabetta e negli ultimi anni con suo figlio Johann Karl Augustus.
        Si sono conservate quasi tutte le lettere, redatte in italiano e le copie delle rispose di Paolo Francesco. I contenuti riguardano quasi esclusivamente l'amministrazione dei loro beni e l'invio di cambiali per la riscossione delle rendite dei capitali e dei terreni posseduiti ad Arzo e dintorni, ma si percepiscono comunque gli avvenimenti drammatici degli anni 1798-1801, dove guerre e carestie colpisconi l'Europa e il Ticino.
        La vedova é in una situazione economica difficile e vorrebbe vendere i fondi e recuperare i capitali, ma questo sarà possibile solo con la maggiore étà del figlio. Giovan Carlo Augusto si renderà ad Arzo nel 1801 una volta compiuti i 18 anni, per ricevere l'attestato ufficiale di maggiore étà dal Tribunale del distretto di Lugano, che gli permetterà di disporre liberamente della sua sostanza. Dopo la morte della madre nel 1804, dovendo saldare vari debiti accumulati durante la sua malattia, rimane senza risorse e domanda al cugino PFR di vendere il più rapidamente possibile tutti i beni da lui posseduti. La corrispondenza si arresta in quell'anno e non si sa come la vendita fu conclusa.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR GA.FE.Serie D.d.15 · Dossier · 1839-1840
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Periodo: 31 dic. 1839 - 24 dic. 1840. Frammentaria, mancano diverse minute delle risposte del notaio Rossi, riscontrate nelle lettere di F. Ferrari. Le vicende legate ai crediti verso il cugino Giovanni Torriani sono ancora ben presenti nella corrispondenza. Procede la vendita dei cosiddetti fondi della Breggia, in territorio di Como. Molteplici scambi di corrispondenza per l'emissione di cambiali da parte di F. Ferrari verso il cugino notaio per pagamenti a terzi. Alcune lettere di terze persone.

        Rossi, Giacomo Antonio