Unità archivistica 02 - Decima e canonici

Area dell'identificazione

Codice di riferimento

CH AFR PF.Serie C.b.02

Titolo

Decima e canonici

Date

  • ca 1798-1803 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità archivistica

Consistenza e supporto

1 busta

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1761/02/27 - 1827/06/28)

Nota biografica

Nato a Arzo (oggi Mendrisio), figlio di Giacomo Antonio Rossi del Paolino (n.1712-1783) e di Angela Maria Rossi (n. 1720- prima 1785), figlia di Giorgio Rossi del Gigantonio, è considerato il capostipite del ramo attuale della famiglia Rossi, propretaria di questo archivio. Ultimogenito di una fratria di 10 figlie e figli (7 sorelle e 3 fratelli) , sembra essere il primo ad aver ricevuto un istruzione superiore. Non si conosce molto della sua vita privata né quali fossero i suoi rapporti con il padre che non nomina quasi mai. Sappiamo invece che Paolo Francesco é attivo dal 1780 al fianco dello zio Cristoforo Antonio nella gestione di almeno una cava di marmo nonché dei beni immobili della famiglia. Nel 1786 sposa Apollonia Marchesi, figlia di un noto scultore di Saltrio. Si conoscono due figli maschi, ambedue notai e tre femmine: Giacomo Antonio (1787-1866) sposato tardivamente con Giuseppa Fontana di Muggio, Cristoforo (1804-1873) sposato con Caterina Casanova di Ligornetto, Barbara (1793-1862) sposata con Giuseppe Rossi (1799-1878) di Arzo, Angiolina sposata Spinelli e vedova nel 1836, e Maria Elisabetta (1798-1866) rimasta nubile. E il primo antenato della famiglia che sembra aver voluto archiviare le carte relative alle attività economiche e commerciali della famiglia. Svolse l'attività di agrimensore nel comune di Arzo e dintorni, di consigliere e amministratore per conto di parenti (famiglie Gamba, Rossi del Testore, Ferrari di Mendrisio) o privati cittadini. Ricopre diverse cariche pubbliche prima della costituzione del cantone ; fa parte della municipalità provvisoria durante il brevissimo periodo della Repubblica di Riva S. Vitale (febb-marzo 1798) ed é nominato rappresentante del circolo di Riva presso il governo del Cantone di Lugano. Con l'avvento della Repubblica Elevtica diventa Giudice di pace del circolo di Riva (la data esatta non è conosciuta) carica che eserciterà fino al 1825 circa. Dopo il 1803 diventa membro del Gran consiglio Ticinese durante la legislatura 1803-1807, e 1813-1814 ; sarà anche sindaco di Arzo per un breve periodo . Muore nel 1827 a Arzo.

Storia archivistica

Benchè vi siano riferimenti anche ai comuni di Tremona, Besazio e Riva S. Vitale il contenuto riguarda la comune di Arzo e per questo è stato ordinato nella sottoserie b.

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

La comune di Arzo incarica i parroci Antonio Rossi e Giuseppe Fontana di Besazio di trovare un accordo con i canonici della chiesa di Riva S. Vitale per la soppressione del pagamento della Decima, mediante una liquidazione unica.
Contiene fra l'altro:

  • ricevuta del canonico Carlo Francesco Luvini per il pagamento della decima arretrata da parte del comune di Arzo (1802) ;
  • corrispondenza fra il Can. Carlo Francesco Luvini e i parroci Antonio Rossi di Arzo e Giuseppe Fontana di Besazio mediatori nella trattativa ;
  • deliberazione dell'assemblea dei cittadini attivi di Arzo per la liquidazione della Decima dovuta ai canonici Luvini e Vassalli di Riva S. Vitale, mediante un pagamento "una tantum" (20.3.1803);
  • fasc. contenente copie di vari atti (periodo ca 1798-1799) riguardanti le decime dovute alla canonica di Riva S.Vitale e di una supplica dei comuni di Arzo, Tremona, Besazio e Brusino Arsizio agli "Illustrissimi, Eccellentissimi e Potentissimi Signori", argomentata da fatti storici e norme ecclesiastiche sulle decime nei territori, affinché li si autorizzi a ricorrere alla Santa Sede per ottenere la soppressione della Decima dovuta alla canonica di Riva e l'assegnazione della stessa alle rispettive parrocchie.

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

accessibile su richiesta

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

  • italiano

Scrittura dei materiali

    Note sulla lingua e sulla scrittura

    Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

    Stato di conservazione: discreto
    Danni: macchie, ingiallimento, piccole lacerazioni
    Filigrane :
    1803: marche da bollo Helvet Repub.; filigr. con motivo a doppia spirale sui bordi, nome HELVET al centro del bordo sup. e REPUB al centro del bordo inf ;
    1802: giglio con lettere sottost. GBP in cornice a volute;
    1803 Fumagalli: gallo in cornice a volute ; nome LUGANO in un cartiglio sormontato da un gallo ;
    1803 (lettere): nome VAPRIO

    Strumenti di ricerca

    Area dei materiali collegati

    Esistenza e localizzazione degli originali

    Esistenza e localizzazione di copie

    Unità di descrizione collegate

    Descrizioni collegate

    Area delle note

    Identificatori alternativi

    Punti di accesso

    Punti d'accesso per soggetto

    Punti d'accesso per nome

    Punti d'accesso relativi al genere

    Area di controllo della descrizione

    Codice identificativo della descrizione

    Codice identificativo dell'istitituto conservatore

    Norme e convenzioni utilizzate

    Stato

    Finale

    Livello di completezza

    Massimo

    Date di creazione, revisione, cancellazione

    creazione: 2020-11; aggiorn. 2024-06-22

    Lingue

    • italiano

    Scritture

      Fonti

      Gianinazzi, G. La produzione di carta dei Fumagalli di Canobbio dal 1712 al 1903, Bollettino geneal. della sv. italiana, a. VI,6 (dic. 2002), 19-49.

      Area dell'acquisizione