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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        307 Description archivistique résultats pour Attività

        CH AFR RA.Serie E.d.18 · Pièce · 1921
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Testo manoscritto con intestazione "per Arzo, 26 dic. 1921". R. Rossi , incaricato di tenere a battesimo la bandiera della Musica Aurora, pronuncia un discorso sul tema della bandiera come simbolo unitario elogiando le virtù degli abitanti del paese e dei loro antenati.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie D.c.02 · Dossier · 1927
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Rendiconto sul consuntivo 1926 in margine alle discusioni parlamentari : note manoscritte e documenti relativi alla commissione di gestione di cui R. Rossi era presidente ; dattiloscritti e manoscritti con note dove R. Rossi difende il consuntivo 1926. Sono stati raccolti separatamente i ritagli di stampa conservati dal produttore nella stessa cartella, che difendono o attaccano l'operato del governo uscente nel quale R. Rossi dirigeva le finanze e nel quale non era stato rieletto nel genn. 1927.
        Contiene in particolare un dattiloscritto datato 5 mag. 1927, intestato "On. Signor Consigliere di Stato!" e intitolato "Rendiconto consuntivo e rendiconto 1926" ; firmato "ex-Consigliere di stato, dir. del dip. Finanze nel 1926".

        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie E.d.13 · Dossier · 1940
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Testo dattiloscr. (7 ff.) per l'Almanacco ticinese 1940. Porta il sottotitolo: "Di palo in frasca. Da "Fatti, commenti e prospettive in epoca di guerra" a "La professione ed i doveri dell'uomo in banca".
        Con una lettera all'editore Carlo Grassi del 24.10.1939 in cui spiega : "non ho voluto trascurare alcune riflessioni sulle conseguenze economiche e finanziarie dell'attuale tragico periodo politico. Ma poiché temevo che [...] avrei potuto renderlo indigesto alla maggioranza dei lettori, ho fatto un salto cogliendo un tema che può interessare tutti [... parlando ] della professione e dei doveri dell'uomo di banca. La prego di condividere la mia idea."
        Invia anche una sua fotografia per illustrare l'articolo con la dicitura: " Dr. Raimondo Rossi, direttore della Banca naz. svizzera a Lugano, già Consigliere di Stato, Capo delle finanze cantonali dal 1922 al 1927."

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie A.d.05 · Dossier · 1727
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Due arbitrati e una contestazione sulla divisione ereditaria riguardante i figli maschi del fu Simone Ferrari:

        • 1727 maggio: Arbitrato fra i fratelli Ferrari fu Simone e i cugini Ferrari fu Stefano. Arbitrato fatto dal capitano reggente di Lugano. Testo riassuntivo in latino e italiano, per mano del notaio Giuseppe Rusca. Sull'esterno della carta la nota ; "Ai sign, Antonio e Simone fratelli Ferrari qdm Stefano di Arzo". I fratelli Giuseppe e Domenico Ferrari fu Simone sono condannati a versare ai fratelli Biagio e Francesco residenti a Roma parte di un legato lasciato dallo zio paterno Antonio (n. 1639). Sono inoltre condannati a versare ad Antonio e Simone, figli del fu Stefano [loro cugini] parte degli interessi ricevuti da un debitore Allio, e a rispettare un arbitrato che intimava di levare le opposizioni alla trasformazione di un'abitazione dei flli Ferrari fu Stefano. Unita una lettera di Giuseppe Ferrari a Gerolamo Maderni, riferita all'arbitrato.
        • 1730, 19 ott. Copia dell'atto originale, autentificata dal notaio Giovanni Oldelli di Meride. I fratelli Biagio e Francesco Ferrari del fu Simone, che convivono a Roma reclamano ai fratelli Giuseppe e Domenico, conviventi ad Arzo, la parte dell'eredità paterna e materna, nochè quella del defunto fratello Stefano curato d'Arzo; domandano inoltre i conti dell'amministrazione di quei beni che i due fratelli di Arzo hanno goduto in comune. Sono nominati arbitri il notaio Giovanni Oldelli di Meride, confidente dei fratelli Biagio e Francesco, e il cognato Giovan Battista Rossi, di Giacomo confidente di Giuseppe e Domenico. L'arbitrato "per togliere le controversie, odiose spese e liti" assegna ai fratelli di Roma 1600 scudi da versare in acconti di 400 scudi ogni due anni, dal 1730 al 1736, senza interessi ma con sanzioni previste in caso di mancato pagamento.
        • 1737, 23 gen. Decisione del Landscriba Beroldingen riguardo alla protesta dei fratelli Blasio e Francesco Ferrari per la parte loro spettante sulla proprietà di Bisio e riguardo al loro credito verso il fratello Giuseppe [l'altro fratello Domenico era deceduto nel 1730]. Copia destinata a Giuseppe Ferrari, che nota sull'esterno del f. : "25 genar 1737. Mi è stato consegnata la presente copia"; [sottostante, con altra calligr.¨]: "La quale coppia verte anche sopra la possesione di Bisio"
        Rossi, Giacomo Antonio
        Documenti diversi
        CH AFR RA.Serie A.a.12 · Dossier · ca 1920-1948
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contiene: 2 agendine 1945 e 1948 con annotazioni ; Memorandum del 24.6.1947 riguardante due quadri provenienti dalla fam. Gamba, in particolare il ritratto del rev. Paolo Gamba tutt'ora conservato ad Arzo ; una tessera di razionamento 1947-48 ; varie etichette per il vino con l'opuscolo : "Le vin chez le consommateur: conseils pratiques par Robert J. Kehrig" (20ème éd. Bordeaux, Feret et fils, s.d.) ; 1 busta con due timbri in ceralacca della Banca naz. svizzera ; diversi biglietti da visita di personalità politiche del primo ventennio del sec. XX: Benito Mussolini, Pres. del consiglio e Ministro degli affari esteri; Dino Grandi, sottosegr. di Stato per gli affari esteri; Marchese G. Paolucci de' Calboli Barone, Capo di gabinetto di S.E. il Ministro degli affari esteri ; Vittorio Scialoja, sen. del Regno; Gaëtan D. Morawski, Ministre Président de la Rép. de Pologne auprès de la Société des Nations ; Thaddé Jackowski, cons. de la légation de Pologne ; Anatole Muhlstein, cons. de la légation de Pologne, Bruxelles; Thadée Gwiazdoski, secr.de Légation, Prem. secr. de la Délégation de Pologne auprès de la Societé des Nations ; 1 f. (retro di una busta) con la lista delle somme da regalare ai familiari, domestici e altri conoscenti per il Natale 1938 e 1939 ; cartoncino di annuncio per la nascita della nipote Nicoletta, figlia di Attilio ; riproduzioni fotografiche di alcuni quadri conservati ad Arzo con annotazioni del produttore; opuscoli di Lugano e dell'hôtel Lloyd, delle funicolari del Mte Bré e del San Salvatore (ca 1930/1940) ; programma per la giornata del 18 aprile 1926 organizzata dalle ferrovie federali a Lugano, indirizzato al Cons. di Stato Raimondo Rossi (treno speciale, menu del pranzo offerto dalle Strade ferrate federali, gita sul lago); una foto del paesaggio di Mendrisio con la chiesa parrocchiale (1935-40?) ; 1 fodera "Rogito del notaio R. Rossi".

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie F.10 · Dossier · 1831-1840
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Nel 1831 il notaio Giacomo Antonio Rossi accetta di rappresentare Giovanni Torriani fu Giovan Battista, residente in quel momento a Cagliari presso il cugino negoziante Filippo Ferrari, per rappresentarlo in Ticino. Sarà suo procuratore fino al 1840 quando G. Torriani decise di togliergli il mandato. Il notaio è anche procuratore di Filippo Ferrari creditore di somme importanti verso il cugino Giovanni Torriani. Nel 1840 il notaio Rossi raccoglie documenti e atti notarili sulla situazione finanziaria del Torriani che provano i prestiti da lui ricevuti, redige una memoria cronologica e ordina i documenti in fascicoli numerati da 1 a 9 con brevi descrizioni del contenuto:

        1. "1831, 2 sett. Vendita e dato in pagamento dal Nob.e Sr. d. Giovanni Torriani al Sr. Filippo Ferrari della settima parte dei beni di Breggia ...". Rogito del trapasso fatto in Cagliari; atto di dazione in pagamento e cessione in solutum.
        2. "1831, 5 set. Procura del Sr. d. Gio. Torriani al Not. G. A. Rossi datata da Cagliari ...". Si fa riferimento alla procura e alla revoca della stessa nel maggio 1840. Gli atti mancano ; restano due lettere di G. Torriani del 5.9.1831, dove indica di aver allegato la procura e del 19.07.1831.
        3. "1834, 1. ottobre. Ratifica d'obbligo di L. 6m [6000] e nuova obbligazione per altre progressive somme seguite fra Torriani e Ferrari a Cagliari per rogito Not. Satta...". Rogito del notaio Demetrio Satta, Cagliari 1.10.1834. Ratificato dal consolato di Francia in Sardegna e del commissario di governo Catenazzi in Mendrisio.
        4. "1836, 29 feb. altro mandato speciale del sud. d. Gio.ni relativo ai beni di Breggia...". Mandato rogato dal notaio Demetrio Satta in Cagliari che autorizza il notaio G. A. Rossi a ottenere dal vescovo di Como la licenza sulla vendita dei fondi della Breggia.
        5. "1838, 15 luglio. Liquidazone fatta in Cagliari fra Torriani e Ferrari." Contiene il Conto generale di don Giovanni Torriani con il cugino Filippo Ferrari dal 1.1.1829 al 1838, firmato dai due cugini. Con una minuta del notaio G. A. Rossi sulla liquidazione dei conti.
        6. "1840,1 giugno. Istromento di deposito presso il notaio Pini di Como ...". Copia conforme attestata dal notaio Pietro Pini del rogito che ratifica la vendita fatta da Filippo Ferrari al signor Francesco Faverio di Vacallo del diretto dominio di alcuni beni posti nei comuni di Cernobbio e Piazza.
        7. "1840, 3 giugno. Liquidazione di conti fra d. Giovanni ed il notaio Rossi procuratore Ferrari dalla quale risulta debitore il signor Torriani di L. 3123." Conto su carta bollata redatto dal notaio Rossi, con in calce una dichiarazione di debito di G. Torriani e firme dello stesso e di due testimoni, datato 1840, 3 giugno in Arzo.
        8. "1841, 6 settembre. Atti giuridici [relativi] al Priore Torriani e al S. notaio G. B. Calvi [ in odio?] del S. d. Gio. Torriani il quale nel 9 agosto 1842 ha dichiarato di nulla avere ad opporre ai med.mi.". Tre decisioni della giustizia di pace di Mendrisio che intimano a Giovanni Torriani di versare la rendita lasciatagli dallo zio Ambrogio e gli interessi sul capitale di vendita del Chioso Bosia al suo creditore Filippo Ferrari.
        9. "Plico contenente confessi di pagamento fatti dal Sr. d. Giovanni...[illeg.]". Ricevute dell'ufficio postale per invii di denaro a G. Torriani a Pavia; confesso del 1840 firmato Torriani. Carta avvolgente il plico con filigrana (corno postale sormontato da corona)
        Rossi, Giacomo Antonio
        Don Gaetano Perucchi fu Luigi, di Stabio
        CH AFR AN.Serie B.c.04 · Dossier · 1852-1886
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Il notaio Antonio è il procuratore del sacerdote Gaetano Perucchi fu Luigi, di Stabio, per conto del quale conduce una lunga vertenza giudiziaria con la cognata Anna Ferrari ved. di Ignazio Perucchi, relativa all'eredità del defunto. Durante più di 10 anni le parti in causa si scambiano accuse e intentano cause presso il tribunale civile di Mendrisio. Il fasc. contiene copie delle decisioni giudiziarie, convocazioni presso i tribunali, convenzioni fra le parti. Sono pure presenti vari documenti riguardanti il sacerdote e in particolare:
        la costituzione del patrimonio ecclesiastico del chierico Gaetano Perucchi, garantito dal padre Luigi (rogito Giov. Induni, Stabio 20.1.1858) ; spese per i funerali di Ignazio Perucchi (4.3.1877) ; estratti di nascita e morte di familiari Perucchi ; note di spese e annotazioni dell'avv. Antonio Rossi.

        Rossi, Antonio, avvocato
        Dottor Raimondo Modesto Rossi
        CH AFR AN.Serie A.b.07 · Dossier · 1854-1893
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Contiene in prevalenza documenti relativi alla costituzione di un'Associazione medica ticinese, nella cui commissione costituente sedevano il dr. Raimondo Modesto, il dr. Francesco Beroldingen e il dr. Lazzaro Ruvoli.
        Altri documenti : corrispondenza

        Rossi, Antonio, avvocato
        CH AFR RA.Serie D.b.09 · Dossier · 1923-1924
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Raccolta di ritagli di articoli di stampa o pagine doppie di quotidiani, alcuni redatti da R. Rossi (e non sempre firmati, come nel Journal de Genève), riguardanti soprattutto le finanze e l'economia ticinesi, ma anche le finanze federali.
        Principali testate: Corriere del Ticino, Popolo e Libertà, Gazzetta Ticinese, Corriere della Sera, Journal de Genève, Il Dovere, Il Paese, Libera Stampa, L'Avanguardia.

        Rossi, Raimondo