Strumenti

Zone des éléments

Référentiel

Code

Note(s) sur la portée et contenu

  • Faccetta

Note(s) sur la source

  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id:596

Note(s) d'affichage

    Termes hiérarchiques

    Strumenti

    Termes équivalents

    Strumenti

      Termes associés

      Strumenti

        366 Description archivistique résultats pour Strumenti

        CH AFR RA.Serie D.c.03 · Dossier · 1927
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Messaggio dattiloscritto con annotazioni di R. Rossi a matita sul retro delle pagine. Il fasc. comprende anche 5 opuscoli riguardanti la bonifica :

        • Forni, F. La bonifica del piano di Magadino : rapporto della dir. dell'ufficio cant. del reg. fondiario, 1926
        • Forni, F. I miglioramenti del suolo nel ct. Ticino dal 1913 al 1924 (estr. dal rapp. per l'esp. naz. di agricoltura , Berna 1925)
        • Rapporto della Comm. di verifica della bonifica del piano di Magadino : al lod. Cons. di Stato [del] 1 sett. 1922
        • Rapporto tecnico-finanziario annesso al prog. di massima per la bonifica e il ragruppamento dei terreni nel piano di Magadino. 2 fasc. 1925-1926
        Rossi, Raimondo
        Beni della famiglia Quartironi
        CH AFR GA.FE.Serie B.a.01 · Dossier · 1628-1745
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Atti di compravendita e arbitrati riguardanti i fondi acquisiti nell'arco di un secolo dalla famiglia Quartironi (dagli antenati e dal padre del canonico Carlo Felice). I terreni si trovavano principalmente nel territorio di Mendrisio in zona detta Prella. Contenuto:
        1628: Istromento del luogo di Prella [titolo sul retro] : per appianare una lite Baldassare Comini di Carnago (Varese) come amministratore della moglie Camilla Maruca [Marrucha] (?) vende a Giovan Pietro Quartironi fu Giulio un terreno nel luogo detto "in Prauella" (Prella) (notaio Giov. Giacomo Rossi figlio di Prospero, di Mendrisio).
        1629: Lite fra Giovan Pietro Quartironi fu Giulio e Battista Vergo per l'accesso alla roggia sui terreni di Prella : esposto e interrogatorio di testimoni (notaio Bartolomeo Torriani fu Francesco, Mendrisio).
        1633: decisione sulla roggia della Prella (arbitro Francesco Ghiringhelli fu Giulio, notaio Mendrisio).
        1630: vendita di un terreno in territorio di Salorino a Pietro Quartironi fu Giulio (notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
        1630: arbitrato riguardante un diritto di transito in Prella rivendicato da Pietro Quartironi (notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
        1642: decisione riguardante una lite per il passaggio su di un terreno di proprietà di Giovanni Pietro Quartironi (atto del landfogto Bernardo Heuenstein)
        1650: vendita della vigna in Praella fatta da Antonio Quartironi (copia dell'atto, notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
        1667: vendita fatta da Gio. Battista Franchini fu Nicola del prato "Praella" a Bartolomeo Quartroni e al nipote Giovan Pietro (notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
        1702: vendita del Campo dei Moroni (Mendrisio) a Filippo Quartironi (notaio Giulio Cesare Roncaioli fu Gabriele, di Brusino Arsizio)
        1704: retrovendita del terreno al Dosso (Mendrisio) fra Filippo Quartironi fu Giov. Pietro e Donato Maderni fu Giov. Paolo (notaio Giovanni Oldelli diAlfonso, di Meride)
        1707-1719: vendite e retrovendite dei terreni Campo dei Moroni e Campo Guercio (Mendrisio) fra Filippo Quartironi e i fratelli Garone di Bissone (notaio Giulio Cesare Roncaioli fu Gabriele, di Brusino Arsizio)
        1723: prestito fatto da Giuseppe Ferrari fu Simone a Filippo Quartironi, che impegna un suo fondo a Mendrisio (con saldo nel 1732 in calce) ( copia dell'atto del notaio Giuseppe Martinola di Mendrisio)
        1726: retrovendita a Filippo Quartironi di pezze di un terreno in Prella (Mendrisio) ereditate dai figli della defunta sorella Maria Elisabetta Quartironi, moglie di Carpoforo Caratti Orsatti (notaio Giulio Cesare Roncaioli fu Gabriele, di Brusino Arsizio)
        1732-1745: pagherò di Filippo Quartironi saldato dal figlio don Carlo Felice nel 1745.
        1740: vendita di un terreno (a Novazzano?) degli eredi fu Gaspare Volta di Coldrerio a Filippo Quartironi (copia dell'atto, notaio Filippo Martinola fu Francesco, di Mendrisio)

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.e.01.03 · Sous-dossier · ca 1903
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Note rigardanti 50 azioni "Tram e ferrovie elettriche varesine" per un tot. di L. 250 ; annotata da R. Rossi : "vendute per acquistare 50 azioni Tram e ferr. elettriche varesine depositate alla Banca di Varese in garanzia come Consigliere d'amm.ne della società stessa" [probabile Paolo Rossi era membro del CdA delle ferrovie] ; nota a matita blu di R. Rossi : "# 50 azioni Ferrovie Elettriche Varesine, di proprietà Ing. Paolo Rossi ora Lavinia Gabuzzi ved. Rossi", con numeri di serie ;
        1 lettera intestata Ferrovie e Tramvie elettriche varesine (23.7.1903) che autorizza i portatori di obbligazioni della società a specifiche conversioni dei titoli;
        1 cartolina da Milano (29.7.1903) del cognato Luigi (Gigio) Serena che fornisce informazioni sulle azioni e obbligazioni di Lavinia e la loro possibile conversione.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie G.16 · Dossier · 1852
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Viene messa all'asta casa Ferrari, già appartenuta al canonico Quartironi che la lasciò in eredità a Giuseppe Simone Ferrari. Il fasc. contiene due copie dell'Avviso d'asta datato Arzo, 20 sett. 1852, stampate dalla tipogr. Veladini di Lugano e una fattura "saldata" rilasciata dalla tipografia per la stampa e le inserzioni nella Gazzetta Ticinese. Nell'asta prevista il 19 ottobre 1852 vengono messi in vendita la casa civile detta Ferrari-Quartironi di proprietà del defunto Filippo Ferrari e gli annessi cortile, giardino e rustici, con la possibilità di vendita in due lotti ; nonché la possessione lavorata dal massaro Giacomo Ceppi in territorio di Balerna, frazione di Bisio, consistente in una casa masserizia e diversi fondi in territorio di Balerna, Chiasso e Pedrinate.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.e.03 · Pièce · 1701
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        I Reggenti e Consiglieri della Pieve di Riva S. Vitale, dominio dei Signori Svizzeri dei dodici lodevoli cantoni, dichiarano a "qualunque Governatore, Tribunale o Giudice" che Giuseppe Ferrari "è vero et naturale suddito dè prefati SS.ri Svizzeri, nato et habitante nella terra di Arzo della suddetta nostra Pieve, et in virtù della Lega rinovata e solennizzata tra S. M. C. il Rè di Spagna con i detti SS.ri Svizzeri, potrà portare sopra il Stato di Milano qualonque sorte d'armi offensive et difensive eccettuate le pistolle (...). Datta in Riva adì 13 ottobre 1701".Firmato: Giulio Cesare Roncaioli cancelliere.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.f.01 · Dossier · 1685-1709
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Documenti di assegnazione di una dote con complicate cessioni di crediti.
        1) "Assignatio Joseph Ferrarÿ qm D. Simeonis Artÿ à fr.ibus Andreatÿs qm. Antonÿ Tremonae" (rogito in latino, 7 marzo 1709, notaio Giovanni Oldelli di Meride).
        I fratelli Pietro Francesco, Carlo Giuseppe e Giovan Domenico Andreazzi, del fu Antonio di Tremona, cedono a Giuseppe [Maria] Ferrari fu Simone, di Arzo diversi crediti ricevuti dal padre e da altri cugini, in parte per fornire la dote della sposa Ursula Caterina Andreazzi fu Pietro, loro prima cugina, e in parte come anticipo per la controdote (antefatto) dovuto da Giuseppe.
        2) rogito del 5 aprile 1685 (notaio Alfonso Oldelli di Meride), citato nel documento di dote, con il quale Giovanni Maria Ferrari fu Andrea, di Tremona, aveva ceduto alcuni suoi crediti ai fratelli e sorelle Andreazzi, figli del fu Francesco e primi cugini dei dotanti.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie G.06 · Dossier · 1852
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Minuta dell'atto di procura fatta dal notaio Giacomo Ant. Rossi, erede di Filippo Ferrari, in favore del cav. Francesco de Cesaroni, affinché lo rappresenti davanti a qualunque autorità amministrativa o giudiziaria, con facoltà di eseguire atti di vendita o di alienazione della sostanza del defunto in Sardegna, nonché di saldare i debiti e riscuotere i crediti. Copia dell'atto del 2 agosto 1852 inviato a Cagliari, eseguita dal fratello notaio Cristoforo Rossi (sua la calligrafia).

        Rossi, Giacomo Antonio
        Attività pubblica
        CH AFR PF.Serie C · Série organique · ca 1780-1827
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        La serie é composta per la maggior parte dalla corrispondenza ricevuta dal produttore e dalle copie di quella inviata ; vi sono poi rendiconti amministrativi e appunti personali. Riguarda le cariche pubbliche e amministrative coperte da Paolo Francesco Rossi prima e durante la creazione del cantone Ticino, nella Pieve di Riva S. Vitale e poi circolo di Riva, nel periodo fra il 1798 e i primi decenni del sec. XIX. dove egli fu Giudice di pace del circolo di Riva e deputato della municipalità di Arzo, nonchè agrimensore. P. F. Rossi esegue numerose misure e valutazioni dei terreni sottoposti alla taglia ad Arzo e Riva S. Vitale e corrisponde con le istituzioni (le municipalità, il Commissario di governo del distr. di Mendrisio, il Landamano e il Consiglio di Stato) e i cittadini. I contenuti riguardano le spese e le entrate (taglie e decime) del comune di Arzo e di altri comuni del Mendrisiotto (ex-Pieve di Riva e distr. di Lugano), nonchè le attività di P. F. Rossi come Commissario distrettuale del cantone di Lugano e come membro della Commissione della Camera amministrativa, incaricata di riordinare le finanze, riscuotere i debiti e identificare i crediti che i privati e i comuni avevano verso il nuovo Cantone (1801-1802).

        Rossi, Paolo Francesco