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        CH AFR GA.FE.Serie D.d · Sous-série organique · 1823-1851
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La corrispondenza è in parte frammentaria. Le lettere hanno un tenore assai formale e si riferiscono per la maggior parte all'amministrazione dei fondi agricoli del Ferrari, che chiede al notaio Rossi dettagli e resoconti su quanto producono e rendono i fondi e i capitali a prestito. Frequenti anche le sue domande di invio di denaro dal Ticino alla Sardegna, tramite intermediari e cambiali, o le domande di pagamento a terzi per motivi che non sono sempre chiari, forse dovuti ai suoi affari in Sardegna di cui non si conosce il tenore, o per pagare gli interessi dovuti a terzi e saldare debiti. Non fornisce particolari sulla sua esistenza a Cagliari, se si eccettuano le lamentele per la presenza del cugino Giovanni Torriani, che si fece mantenere alcuni anni e diventato suo debitore e le vicissitudini dell'eredità Pollini spettante ai nipoti Grimaldi, dei quali fu procuratore per un certo periodo. Nelle risposte del cugino notaio vi sono accenni ad avvenimenti familiari o relativi a personalità del luogo e accenni alle epidemie di colera che colpirono il Ticino nel 1836. Filippo Ferrari non è ricco, si può definire agiato quando muoiono i genitori, ma col passare degli anni la sua fortuna sembra diminuire regolarmente e sul finire della sua dovette condurre un'esistenza modesta, che traspare dalla corrispondenza che fece seguito alla sua morte.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.e.01.09 · Sous-dossier · 1913
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        La divisione della successione di Lavinia Rossi si protrae per parecchi anni soprattutto perché nasce un litigio fra alcuni nipoti eredi e il co-esecutore testamentario Serena, marito della sorella Evelina Gabuzzi, che lascerà il suo incarico prima della fine della divisione. Raimondo Rossi intrattiene così una assai abbodante corrispondenza, che riguarda sia i dissensi che gli aspetti pratici e legali, con complicazioni dovute al fatto che molti eredi risiedono in Italia, Francia e Turchia. La corrispondenza è stata suddivisa in tre parti:

        • corrispondenza con Evelina Serena Gabuzzi, eredi Edoardo Gabuzzi e ved. Gustavo Gabuzzi;
        • corrispondenza con le pronipoti Fanny Croci e Jenny Resta, eredi fu Edoardo Gabuzzi;
        • corrispondenza con i figli della defunta Giuseppina Salvatori Gabuzzi, ved. Donizetti.
        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie A.c.15.01 · Sous-dossier · 1911-1951
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il fasc. contiene i documenti e resoconti riguardanti la tenuta del patrimonio di suor Maria Angela Chicherio, di cui R. Rossi era l'amministratore, la corrispondenza (in entrata e uscita) di Raimondo con la cognata, con la superiora del convento di Sainte Agnès a Lucerna, con le autorità fiscali, con i familiari di suor Angela ai quali erano stati concessi dei prestiti sul capitale personale di Angela e che le dovevano gli interessi. La corrispondenza con la cognata rivela anche aspetti della vita dei familiari, in particolare del fratello Luigi, e rivela avvenimenti locali o internazionali (la prima guerra mondiale, l'attività pubblica del produttore, il suo stato di salute e quello della moglie Bianca, la situazione finanziaria dei familiari, etc.)

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie D.d.15 · Dossier · 1839-1840
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Periodo: 31 dic. 1839 - 24 dic. 1840. Frammentaria, mancano diverse minute delle risposte del notaio Rossi, riscontrate nelle lettere di F. Ferrari. Le vicende legate ai crediti verso il cugino Giovanni Torriani sono ancora ben presenti nella corrispondenza. Procede la vendita dei cosiddetti fondi della Breggia, in territorio di Como. Molteplici scambi di corrispondenza per l'emissione di cambiali da parte di F. Ferrari verso il cugino notaio per pagamenti a terzi. Alcune lettere di terze persone.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie B.a.02 · Dossier · 1738-1746
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Contiene:

        • Bifoglio con i confessi di Paolo Bosia figlio di Paolo che riceve dai cognati Giovanni Pietro e don Felice Quartironi, durante quasi 10 anni dal 30 sett. 1738 all'11 nov. 1746 , le somme destinate a costituire la dote della moglie Gulia Quartironi figlia di Filippo. Il matrimonio era stato celebrato il 27 nov. 1726 e la dote promessa era di Lire 1500 come recita l'ultimo confesso di Paolo Bosia dell'11 nov. 1746.
        • Atto notarile, 11 nov. 1746 (notaio Giovan Battista Rusca ): una volta ricevuta l'intera somma della dote, Paolo Bosia stipula l'atto di investimento per la moglie (Investitura a titolo di pegno, dote, antefatto o donazione) davanti al notaio Giovan Battista Rusca ( Copia dell'atto eseguita dal notaio)
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.b.27.01 · Sous-dossier · 1898-1899
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Nel 1898 R. Rossi prepara un contratto per la costruzione di una casa masserizia con stalla nel terreno detto Bonaga, dove già si trovano una stalla e una casa. Si prevede una casa di 10 m d'altezza. Il contratto specifica il tipo di materiale da utilizzare (mattoni, pietre, sabbia, tegole etc.) che il proprietario esige di prima qualità. R. Rossi incarica il cognato Carlo Bustelli di sorvegliare i lavori e di gestire le incombenze amministrative. Il fasc. contiene un progetto di contratto, il contratto e i preventivi del costruttore Giuseppe Molinari, nonchè del falegname Angelo Ferrario e del costruttore di ferramenta Antonio Torriani, tutti di Mendrisio. La costruzione cominciò nel giugno 1898 e si terminò l'anno seguente ad inizio novembre.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie D.c.04 · Dossier · ca 1836-1860
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        il contenuto riguarda le somme dovute ai Serviti di Mendrisio nel periodo compreso fra la morte di Maddalena Ferrari Torriani, madre di Filippo Ferrari (1824) e l'inizio del 1860, quando Ferrari era già deceduto e il notaio G. A. Rossi era diventato il suo erede universale. Contenuto:

        • conti con il convento dei padri Serviti di Mendrisio, presso i quali Filippo Ferrari aveva chiesto dei prestiti fra il 1824 e il 1830 per un totale di L. 8650. Nel 1836 il notaio Rossi riassume lo stato dei conti con i Serviti, dettagliando i capitali e gli interessi e il saldo dopo un rimborso di Lire 3500.
        • cedole ipotecarie e alcuni confessi per gli interessi ricevuti fino al 1847 ca, redatti da vari procuratori del convento.
        • copia di un atto notarile del 1842, redatto da Giacomo Antonio Rossi per la cessione ai padri Serviti di un credito di L. 6500 detenuto dagli eredi Grimaldi Pollini verso lo zio Filippo Ferrari, che si impegna a rimborsarlo al convento con gli interessi a partire dal 1 gen. 1843.
        • copia del rogito redatto il 22 sett. 1848 dal notaio Francesco Spinelli di Sagno con lo scopo di riunire diversi prestiti fatti dal notaio Bartolomeo Vassalli a Filippo Ferrari; l'ultimo nel 1848 dopo la confisca dei i beni dei conventi da parte del governo ticinese e la richiesta del cantone di saldare il debito dei Serviti senza ritardo, venne saldato solo nel 1860 (confessi sul retro del f.).
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.c.05 · Dossier · 1905-1928
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Un quaderno che riporta i prestiti elargiti con i capitali di Olga, Luigi e Angela Chicherio amministrati da R. Rossi, impiegati ad interessi del 4- 4 1/2 % . In una cartella separata alcuni documenti riguardanti un prestito fatto dalle sorelle Olga e Angela al fratello Vincenzo. Una nota sulla copertina segnala che sono pure regis trati i "debiti Raimondo Rossi verso terzi" che però non sembrano riguardare la famiglia Chicherio.

        Rossi, Raimondo
        Crediti, debiti e diversi
        CH AFR GA.FE.Serie D.c · Sous-série organique · 1825-1860
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La maggior parte dei fascicoli riguardano la situazione dell'eredità Ferrari, in particolare i creditori e i debitori di Filippo Ferrari.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie B.21 · Dossier · 1940
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Corrispondenza relativa ad un debito della società "Musica Aurora" di Arzo verso Elisabetta Bianchi nata Allio. Il comitato della società incarica il produttore dell'esecuzione di tutte le pratiche per ottenere di un mutuo presso la Banca dello Stato. La pratica si svolge a rilento (gennaio a ottobre 1940) soprattutto per la lentezza con la quale la società Musica Aurora prende le sue decisioni; per finire il produttore trasmette la pratica all'avv. Achille Borella di Mendrisio.

        Rossi, Raimondo