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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        366 Description archivistique résultats pour Strumenti

        CH AFR PF.Serie C.a.01.01 · Sous-dossier · ca. 1810
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Registro dei fondi in territorio di Ligornetto soggetti alla Decima, spettanti a varie istituzioni religiose, e Conto dei decimanti redatto da Paolo Francesco Rossi. Titolo: "Dalla visita oculare fatta dall'infr.o in concorso anche delli Cittadini Angel Ma. Pessina, Paolo Piffaretti e Giov. Ma. Casanova di Ligornetto a tutti i fondi posti in territorio di Ligornetto stesso soggetti secondo [quanto] indicano i suddetti alla Decima aspettante alla Mensa Vescovile di Como, al Monastero di S. Margaritta pure di Como, alla Prioria della Torre di Mendrisio e al Beneficio di S. Gioñ. di Ligornetto ne risulta come s.ue [segue]". Non datato ma relativo agli anni 1798-1799; 1808-1810.
        Composto da due quaderni, il primo con l'inventario dei fondi e rispettivi proprietari con la residenza ; il secondo con la distribuzione dei fondi secondo i rispettivi beneficiari. Allegati numerosi ff. sciolti con conti di singoli committenti, calcoli e note del redattore. Un f. doppio con una tabella dei "Capitali e dei Frutti" intitolato "Conto che il Citt.o Paolo Francesco Rossi di Arzo nella sua qualità di Procuratore dei decimanti in territorio di Ligornetto da a suoi Commitenti in sunto alla ricavata ossia prodotto per la redenzione della Decima in detto territorio".

        Rossi, Paolo Francesco
        Fondi e masseria di Besazio
        CH AFR RA.Serie A.b.30 · Dossier · 1908-1946
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Fasc. riguardante i fondi di propreità del produttore a Besazio, e lavori da lui eseguiti:

        • costruzioni e riparazioni nella masseria affittata alla famiglia Bernasconi (1926-1940) ; litigio con il confinante Tettamanti per opere di muratura (1946) ; ricerca di aiuti finanzari per le cure al figlio di Sandrino Bernasconi, Raimondo, colpito da poliomielite e ricoverato a Zurigo ;
        • lavori effettuati sul fondo vignato Selbee affittato ai fratelli Enrico e Carlo Zoppi: costruzione di un casello e cisterna e altre spese per il vigneto (1927-1940) ; recinzione del vigneto (1937-1938) ; corrispondenza con i fratelli Zoppi e pagamenti per l'affitto (1933-1938) ; nuovo contratto d'affitto con Carlo Zoppi (1946) ; esproprio di parte del terreno per la costruzione della strada Rancate-Besazio (1934-1937).
        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie F.07 · Dossier · 1825-1840
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Corrispondenza fra Giovanni Torriani e Giov. Battista Calvi, periodo 18 lug. 1825-16.6.1826; con due lettere di Calvi al notaio Rossi (1838, 1840). Durante alcuni anni (probabilmente dal 1824 al 1830 circa) Giovanni Torriani affidò l'amministrazione dei fondi ereditati dal padre e denominati "della Breggia" in territorio comasco, nelle mani all'amico notaio Giov. Battista Calvi. Il fasc. comprende le lettere di Calvi che rende conto al Torriani delle rendite conseguenti alla vendita di grano e altri prodotti agricoli, provvede a inviargli denaro di cui Giovanni è sempre bisognoso, e invia notizie dei familiari e degli avvenimenti locali. In quel periodo Giovanni si trova a Milano "in Casa del sign. Pietro Noè" e sembra essere in cattiva salute. Ordina a Calvi di vendergli un fondo a Cermenate, affare che non sembra realizzarsi.
        Il fasc. conteneva anche due lettere più recenti di Calvi al notaio Rossi (diventato nel frattempo procuratore di G. Torriani) con le quali rivendica certi arretrati sui suoi emolumenti di ex-amministrazione Torriani, che il notaio gli contesta, come procuratore di Giovanni Torriani. Nelle lettere Calvi fa anche cenno allo stato di insolvenza dell'avv. Carlo Emmanuele Torriani, fratello di Giovanni, verso il quale sia Giovanni che lo stesso Calvi vantavano dei crediti.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Fondazione Paganini-Ré
        CH AFR RA.Serie B.08 · Dossier · 1919-1952
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Per volere testamentario di Flora Ré vedova Paganini, tutta la sua sostanza fu destinata alla creazione di una Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, con lo scopo di soccorrere le persone anziane e inabili al lavoro, bisognose d'assistenza e residenti a Bellinzona. L'avv. Raimondo Rossi esecutore testamentario fu iniziatore della Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, membro della prima Commissione amministrativa . Il dossier contiene la documentazione relativa alla successione ereditaria del colonnello Severino Paganini fu Giuseppe, morto il 22 nov. 1918 e della moglie Flora, morta poco dopo, il 18 aprile 1919.
        Contenuto:

        • Eredità Severino Paganini e coeredi Paganini-Ré
          -Testamento olografo e documenti relativi all'apertura del testamento
        • Annunci di morte, necrologi, conteggi e note per la liquidazione, inventario
        • Corrispondenza con gli eredi, imposte di successione (1919-1921)
        • "Il primo decennio di vita", redatto da R. Rossi, tip. Leins & Vescovi, 1932
        • Registro contabile della Fondazione (periodo 1.5.1919-31.12.1946) l
        • Piccola corrispondenza relativa agli affari dell'istituto: lettera di don Giosué Prada, assistente spirituale del Ricovero, che domanda di essere esonerato dal pagamento dell'alloggio e pensione (1926); lettera di ringraziamento delle suore del ricovero per la gratificazione ricevuta in occasione del Natale 1946 ; corrisp. con il figlio Attilio riguardo alle informazioni richieste dall'Uff. svizzero di compensazione sui fondi esteri della Fondazione ; minuta di un reclamo delle suore riguardo alla gestione delll'istituto (incompleta) ; minuta o progetto di lettera manoscritta del produttore, datata 25.9.1952, indirizzata al Vescovo Bacciarini, dove raccomanda che sia riconfermato l'incarico alla madre Superiora del Paganini-Ré. Nel 1952 il produttore è anziano e affaticato, ha subito un ictus e si esprime in modo confuso. Non è noto se la lettera fu mai recapitata.
        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.Serie B.10 · Pièce · 1819/03/06-1819/08/24
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Nota del 6 marzo 1819: il comune di Arzo indennizza i fratelli Gamba per l'occupazione del loro terreno Vigna durante la costruzione della strada conducente a Saltrio, dedotte le spese per la taglia del 1818. Seguono l'ordine di pagamento firmato dal sindaco Domenico Canzani (22 luglio 1819) e la ricevuta del notaio G.A. Rossi a nome dei fratelli Gamba (14 agosto 1819).

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.c.02 · Pièce · 1691
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Lucia Ferrari, figlia di Simone di Arzo e moglie di Giovanni Ferrari fu Giovanni Maria di Tremona, assistita dallo zio Domenico e dal cugino Stefano, sottoscrive la rinuncia a qualsiasi pretesa ereditaria, dopo aver ricevuto una dote di 250 scudi d'oro versata dal padre. Rogito del notaio Alfonso Oldelli di Meride, 10 feb. 1691.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.c.01 · Pièce · 1644
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Copia di un rogito del 7 aprile 1637, tratto dalle imbreviature del fu notaio Giovanni Antonio Oldelli, eseguita dal figlio Giovanni Oldelli il 23 maggio 1644. Rogito della rinuncia ereditaria di Lucia Ferrari, figlia di Stefano di Arzo, e moglie di Camillo Fossati.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie D.b.08 · Dossier · 1924-1926
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il dossier contiene dei documenti assai eterogenei, in gran parte corrispondenza di natura fiscale, trattata dai vari uffici del Dipartimento delle finanze nel periodo in cui era diretto da R. Rossi. Contiene diversi casi di tassazione, documenti interni come i resoconti delle indennità versate ai Gran Consiglieri e ai Consiglieri di stato (anni 1922, 1924, 1925) e le spese dei telefoni governativi per l'anno 1926.
        Altri documenti rilevanti della fiscalità e dell'ordine pubblico:

        • una lettera circolare datata 28 nov. 1924 - non si sa se inviata - destinata ai Direttori cantonali delle finanze, dove si richiedono informazioni sul trattamento fiscale riservato ai residenti membri del Cons. federale e dei tribunali federali, da confrontare che in Ticino sono esenti dall'imposta sul reddito e sulla sostanza mobliare, peraltro senza base legale ;
        • una lettera del ministero pub. federale del 26 apr. 1924, che domanda di sorvegliare gli anarchici durante il soggiorno in Svizzera dei reali di Romania ( 28 aprile - 8 mag. 1924)
        • un rapporto del 6 nov. 1924, del comandante della gendarmeria cantonale sulle attività della "Lega dei Patrioti" che firma un manifesto intitolato "Lo scandalo sanitario e le naturalizzazioni degli ebrei", dove si denunciano presunti abusi di medici dentisti stranieri (ebrei) sprovvisti di titoli. L'autore sarrebbe uno studente di medicina, figlio del procuratore pubblico.
        Rossi, Raimondo
        CH AFR AN.Serie A.c.07 · Dossier · 1868
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Corrispondenza fra l'avv. Antonio e il municipio di Mendrisio, chiamato a rispondere dei danni causati da un canale scavato presso la casa d'affitto dell'avvocato. Il comune temporeggia inviando 2 lettere in febbraio e in nov. 1868, quando propone un sussidio per le spese di riparazione. Offerta rifiutata dall'avv. Antonio. Non si conosce la fine della vertenza. La proprietà è tutt'ora esistente, conosciuta come casa Borella.

        Rossi, Antonio, avvocato
        Ferrari Quartironi
        CH AFR GA.FE.Serie B · Série organique · 1628-1849
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La serie raccoglie una documentazione incompleta che riguarda l'acquisizione di fondi agricoli da parte della famiglia Quartironi di Mendrisio e l'amministrazione dei beni mobili e immobili. Gli atti notarili , in gran parte copie, documentano la costituzione del patrimonio familiare a partire dalla fine del sec. XVII, con obblighi e ipoteche su terreni per raccogliere altri capitali, successioni ereditarie, prestiti di capitali propri e altre attività di compravendita. Il nome a cui fanno riferimento gli atti più antichi è quello di Filippo Quartironi, padre dall'ultimo discendente della famiglia, il rev. Carlo Felice Quartironi, che nominò suo erede universale Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, con il quale intratteneva rapporti di affari e forse lontani rapporti familiari. Giuseppe Ferrari ottenne di aggiungere al suo cognome quello dei Quartironi. Nelle carte conservate non risultano atti che documentino la ragione di questa eredità, né le ragioni avanzate dal Ferrari per ottenere il cambiamento del cognome, che non fu peraltro mai veramente adottato dalla famiglia, e cadde in disuso dopo pochi anni.

        Rossi, Giacomo Antonio