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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        366 Description archivistique résultats pour Strumenti

        Eredi fu Cesare Bernasconi
        CH AFR AN.Serie B.c.03 · Dossier · 1864-1883
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Cesare Bernasconi orig. di Chiasso, commerciante e imprenditore e esponente politico di rilievo del partito liberale-radicale ticinese, muore il 7 aprile 1864 lasciando, con testamento del 6 sett. 1860, una sostanza del valore di più di un milione e mezzo di fr. ai figli maschi Augusto e Luigi, mentre lascia la legittima alla figlia Ersilia. L'eredità del figlio Luigi, ancora minorenne, é affidata alla curatela della madre Virginia e del fratello Augusto. Ad inizio degli anni 1880 l'avv. Antonio rappresenta la famiglia in una causa intentata dagli operai della ditta De Luca Fogliardi, rappresentati da Isidoro Caccia, della quale era socia la ved. Viginia Bernasconi, defunta nel frattempo. Si presume che per i bisogni della causa l'avv. Antonio abbia acquisito i registri dell'amministrazione ereditaria.
        Contenuto:

        • Resoconto pupillare : entrate e uscita della sostanza degli eredi del fu sign. Cesare Bernasconi amministrata dai tutori testamentari sign.ra Virginia De Marchi ved. Bernasconi e sign. Augusto Bernasconi : in base all'inventario del 30 giu 1864 ...
        • Atto di divisione fra gli eredi del 28 nov. 1868 approvato dall'autorità pupillare , la Municipalità di Riva S. Vitale, comune di domicilio della famiglia (copia, con appunti di spese alla fine in posizione bifronte).
        • fasc. stampa: Conclusioni dei patrocinatori fu eredi Bernasconi sulla causa pendente in grado di appello fra Berenasconi Chiasso e il sign, Caccia Isidoro. Firmato dagli avv. Pietro Mola e Antonio Rossi, procuratori Bernasconi (fasc. a stampa, titolo manoscr., 22 pag. Lugano, tip. Veladini, 1883)
        Rossi, Antonio, avvocato
        Eredi fu Andrea Salvatore Aglio
        CH AFR PF.Serie B.06 · Dossier · 1786-1789
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Contiene fatture e conti raccolti dopo la morte dello scultore e pittore Andrea Salvatore Aglio (avvenuta nel maggio 1786). Paolo Francesco Rossi é inizialmente amministratore della sostanza ereditaria e curatore dei figli minori. Subentrerà poi un nuovo curatore nella persona di Giulio Cesare Roncaioli di Bissone. Non vi sono dettagli sulla famiglia Aglio, salvo il nome della moglie, Dorotea. La famiglia doveva godere di una certa agiatezza, come si può dedurre dalle fatture di commercianti e artigiani saldate subito dopo la morte, dall'inventario degli abiti del defunto e dal fatto che venisse curato non solo dallo speziale ma anche da due medici.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR RA.Serie A.b.01 · Pièce · 1893-1898
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        L'avv. Antonio Rossi muore il 27 feb. 1893. Nel periodo di transizione prima della divisione dell'eredità paterna, il figlio Raimondo apre un libretto di "Cassa comune" dove annota le spese correnti per la casa, i viaggi e l'abbigliamento della madre Antonietta Formenti e della sorella Caterina residenti ad Arzo, nonché le tasse per le riparazioni nei fondi agricoli e gli interessi pagati ai debitori del padre, fra i quali la zia Giuseppa Gamba e la moglie Bianca Chicherio, la cui dote era stata parzialmente impegnata per pagare i debiti più pressanti del defunto avv. Antonio. Nel quaderno si notano diverse calligrafie, forse della madre Antonietta. Fra le varie spese anche quelle dei viaggi per visitare il "nonno Formenti" al quale Raimondo rende visita tre o quattro volte all'anno a Tavernola (Como) dove si era stabilito con la seconda moglie.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie A.b.03 · Dossier · 1872-1894
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contiene diversi atti di riconoscimento di debiti contratti da privati con l'avv. Antonio Rossi. Contiene inoltre i debiti che lo stesso avvocato aveva verso la sorella Giuseppina maritata Gamba, dopo che fu stabilita una liquidazione dell'eredità lasciata dal padre Cristoforo ai figli ing. Paolo, avv. Antonio e Giuseppina. Alla figlia viene rimborsata dai fratelli la sua legittima e riceve altri legati con atto notarile del 10 feb. 1873, rogato da Francesco Spinelli fu Giacomo, notaio di Sagno, atto incluso nel fascicolo.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie C.c.20 · Dossier · ca. 1813-1847
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Tagliandi rilasciati dai comuni di Mendrisio, Balerna, Chiasso e Pedrinate per le tasse sui fondi posseduti nei vari territori e per la residenza in Mendrisio (casa Ferrari). I tagliandi erano dispersi in parte fra la corrispondenza di Filippo Ferrari, in parte in altri fasc. relativi a debitori o in libri contabili, senza un nesso con il documento in cui erano inseriti. Si è scelto di riunirli in modo da avere uno scorcio temporale sulla tassazione dei beni Ferrari.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Eredi fu Magno Rossi della Marcona
        CH AFR GA.Serie B.01 · Dossier · 1777 - 1814
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        I Rossi della Marcona erano marmorini e sfruttavano alcune cave di marmo ad Arzo. Il dossier riguarda i possedimenti di questa famiglia all'inizio dell'800 e in particolare i beni e gli affari di Magno Rossi della Marcona (ca 1750-1813) e la sua successione ereditaria. Contiene appunti ed inventari del liquidatore della sostanza, il notaio Giacomo Antonio Rossi, incaricato con mandato del 19 nov. 1813 dagli eredi del fu Magno Rossi.
        In dettaglio:

        1. Pubblica grida e contraddicenti (15.6.1813)
        2. Madato del notaio G.A. Rossi per la liquidazione della sostanza (19 nov. 1813)
        3. Nota dei debiti approvati e nota sul ricavato e spese del defunto
        4. Obbligo di Elisabetta fu Pietro Ant. Rossi del Giorgino vs. il signr. Provino Rossi [del Paolino] e i suoi fratelli "molto rev. don Agostino, chierico Giacomo e Carlo Giorgio … con esso conviventi" ; credito riscattato da Magno Rossi (18 ag. 1777).
        5. Cauzione di dote e antefatto in favore di Anna Maria Imperiali moglie di Magno Rossi della Marcona (19 mag. 1793) ; e Testamento noncupativo della medesima (8 lug. 1793)
        6. Compensazione della dote e scambio di proprietà riguardanti Sidonia Rossi della Marcona fu Giacomo, ved. Andrea Aglio (1787 ; 1806)
        7. Francesco e Benedetto Imperiali, padre e figlio, creditori vs. Pietro Aglio, poi vs. Magno Rossi della Marcona (periodo: 1793-1814)
        8. Obblighi fra Carlo Domenico, Paolo e Martino Roncoroni, padre e figli, e Magno Rossi della Marcona (periodo: 1810-1812)
        9. Debiti di Giacomo Rossi della Marcona vs. il fratello Magno (periodo: 1796-1811)
        10. Compra del fondo Rappiantino (Saltrio) da parte dei fratelli Magno e Giovan Angelo Rossi della Marcona (13 dic. 1811)
        11. Credito di Pietro Aglio contro Caterina Rossi del Beltrame, ved. di Giacomo Ant. Ferrari, riscosso e versato agli eredi fu Magno Rossi per saldo di un debito (2 gen. 1812 ;mar. 1814)
        12. Credito di Stefano Giudice vs. Francesco Allio, ceduto agli eredi fu Magno Rossi della Marcona (1814)
        13. -31. Conti e fatture di artigiani e commercianti, provenienti dal territorio di Arzo, Saltrio e Viggiù presentati agli eredi fu Magno Rossi della Marcona e riguardanti il periodo 1805-1814.
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.c.04 · Dossier · 1897- ca.1927
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il fasc. é composto da un quaderno ms. redatto da R. Rossi, con l'inventario della sostanza del defunto Silvio Chicherio, gli attivi e passivi per ogni anno, il conto interessi, i crediti ancora aperti verso terzi, la liquidazione dei debiti e le spese correnti comuni agli eredi Chicherio. Sono allegate 3 cartelle contenenti: le note sulle imposte dovute, una nota riguardante la divisione del capitale dopo la vendita della casa di famiglia (1915-1916) e le fatture per il monumento funerario, i fiori e le messe in suffragio per gli anniversari di morte (anni 1897-1927).

        Rossi, Raimondo
        Eredi Grimaldi Pollini
        CH AFR GA.FE.Serie E · Série organique · 1824-1851
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il 30 sett. 1820 moriva a Cagliari il conte Gaetano Pollini , originario di Mendrisio (Svizzera) e da vent'anni vedovo di Giulia Ferrari fu Giuseppe. Lasciava come eredi i figli Francesco che ereditava il titolo di conte, Giovanni Battista e Giuseppe (detto Peppino), la figlia Margherita maritata de Cesaroni e gli eredi della figlia defunta Maddalena maritata con il cavaliere Antonio Grimaldi di Catania (da cui il nome Grimaldi Pollini usato dai figli). Il figlio Enrico e le figlie Antonia e Giulia Grimaldi erano ancora minorenni e vennero rappresentati dal padre e dallo zio Filippo Ferrari, nominato procuratore generale dei Grimaldi per ovviare alla distanza che separava le famiglie e svolgere tutte le pratiche necessarie alla divisione. Le carte non contengono gli inventari dei beni del conte, che erano considerevoli in Sardegna e in territorio svizzero a Mendrisio e dintorni, né una distinta di quanto dovesse spettare ai Grimaldi, ma dalle lettere di Filippo Ferrari e di Antonio Grimaldi con il notaio Rossi risulta che le relazioni con gli zii Pollini, che gestivano la massa ereditaria, era assai teso. Il cav. Grimaldi li accusava di amministrare in modo disinvolto il patrimonio, di mancati riscontri sulle rendite e le proprietà da dividere e implicitamente di ledere gli interessi dei figli. In questo contesto la divisione ereditaria si protrasse fino al 1827 anno in cui finalmente venne rogato l'atto di divisione a Cagliari (13 luglio 1827) che non è presente in queste carte. Fra il 1827 e il 1828 il notaio G. A. Rossi ricevette due mandati dai Grimaldi per rappresentarli in Svizzera, allo scopo di finalizzare la divisione delle proprietà, dissipare i malintesi riguardanti gli interessi sulla massa ereditaria e, successivamente, di compiere tutti gli atti necessari a riscuotere i crediti e vendere i beni ereditati in Svizzera, che i Grimaldi desideravano al più presto trasformare in capitali da rimpatriare in Sicilia. Le liste e inventari sommari di quanto fosse stato assegnato ai Grimaldi, compresi alcuni crediti di difficile riscossione, suggeriscono che la divisione avvenne piuttosto a svantaggio della famiglia.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie B.b.01 · Dossier · 1771-1806
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il fasc. contiene una copia di un testamento del rev. Quartironi (verosimilmente non l'ultimo poiché l'erede universale Giuseppe Ferrari non è ancora contemplato) e varie disposizioni per i suoi legati e la loro esecuzione che si protrasse diversi anni dopo la sua morte:

        • 1771, 9 dic. : Testamento noncupativo del rev. Felice Quartironi fatto quando erano ancora viventi il fratello Pietro e le sorelle Pellegrina e Marianna che vivevano con lui (rogito Ambrogio Catenazzi di Morbio Inf., copia eseguita dal notaio).
        • 1786: Istituzione di un legato per una messa quotidiana perpetua da celebrarsi nella chiesa del convento di S. Giovanni Battista di Mendrisio (rogito di Giov. Battista Rusca, rogito di Giov. Battista Rusca, copia eseguita dal notaio) ; con un parere del vicario Giuseppe Stoppani del 1790.
        • 1790: Legato per una messa festiva "ebdomadale" nella chiesa del monastero delle Orsoline di Mendrisio (rogito di Giovan Battista Rusca, 28 giu. 1790, copia eseguita dal notaio) e, Istituzione di una fondazione e approvazione del vescovo di Como ( rogito del notaio Tommaso Mainoni fu Giacomo Giuseppe di Como, 22 lug. 1790).
        • 1801: Richiesta del segretario del Trib. di Mendrisio a Giuseppe Ferrari di fornire l'inventario e la stima dell'asse ereditario ; inventario (copia) ; notifica alla municipalità di Mendrisio dei fondi della casa Quartironi.
        • 1805: 7 febr. esecuzione di due legati alla nipote Albertina Pottgietter [i.e. Potgieter] e alla pronipote Caterina Potgieter, residenti in Inghilterra. Testo firmato dai testimoni e copia con ricevuta dei procuratori delle legatarie.
        • 1805: Memoria del priore Filippo Ferrari di Mendrisio sul legato Quartironi per le messe nella chiesa di S. Giovanni Battista, convento dei PP. Serviti.
        • 1806: Legato a favore di Teresa Rossi di Giambattista, di Mendrisio: risoluzione del conflitto con l'erede Giuseppe Ferrari ( rogito di Giovanni Battista Torriani di Mendrisio, copia eseguita dal notaio).
        Rossi, Giacomo Antonio