Area dell'identificazione
Codice di riferimento
Titolo
Date
- ca. 1745 - 1795 (Creazione)
Livello di descrizione
Consistenza e supporto
1 busta
Area del contesto
Nome del soggetto produttore
Nota biografica
Nato a Arzo (oggi Mendrisio), figlio di Giacomo Antonio Rossi del Paolino (n.1712-1783) e di Angela Maria Rossi (n. 1720- prima 1785), figlia di Giorgio Rossi del Gigantonio, è considerato il capostipite del ramo attuale della famiglia Rossi, propretaria di questo archivio. Ultimogenito di una fratria di 10 figlie e figli (7 sorelle e 3 fratelli) , sembra essere il primo ad aver ricevuto un istruzione superiore. Non si conosce molto della sua vita privata né quali fossero i suoi rapporti con il padre che non nomina quasi mai. Sappiamo invece che Paolo Francesco é attivo dal 1780 al fianco dello zio Cristoforo Antonio nella gestione di almeno una cava di marmo nonché dei beni immobili della famiglia. Nel 1786 sposa Apollonia Marchesi, figlia di un noto scultore di Saltrio. Si conoscono due figli maschi, ambedue notai e tre femmine: Giacomo Antonio (1787-1866) sposato tardivamente con Giuseppa Fontana di Muggio, Cristoforo (1804-1873) sposato con Caterina Casanova di Ligornetto, Barbara (1793-1862) sposata con Giuseppe Rossi (1799-1878) di Arzo, Angiolina sposata Spinelli e vedova nel 1836, e Maria Elisabetta (1798-1866) rimasta nubile. E il primo antenato della famiglia che sembra aver voluto archiviare le carte relative alle attività economiche e commerciali della famiglia. Svolse l'attività di agrimensore nel comune di Arzo e dintorni, di consigliere e amministratore per conto di parenti (famiglie Gamba, Rossi del Testore, Ferrari di Mendrisio) o privati cittadini. Ricopre diverse cariche pubbliche prima della costituzione del cantone ; fa parte della municipalità provvisoria durante il brevissimo periodo della Repubblica di Riva S. Vitale (febb-marzo 1798) ed é nominato rappresentante del circolo di Riva presso il governo del Cantone di Lugano. Con l'avvento della Repubblica Elevtica diventa Giudice di pace del circolo di Riva (la data esatta non è conosciuta) carica che eserciterà fino al 1825 circa. Dopo il 1803 diventa membro del Gran consiglio Ticinese durante la legislatura 1803-1807, e 1813-1814 ; sarà anche sindaco di Arzo per un breve periodo . Muore nel 1827 a Arzo.
Istituto conservatore
Storia archivistica
I ff. allegati non hanno una relazione diretta con le scritture e forse sono semplicemente stati infilati nel quaderno. Sono comunque stati inventoriati e conservati con il registro.
N. inventario nel precedente database: 21989
Modalità di acquisizione
Area del contenuto e della struttura
Ambito e contenuto
Titolo sulla copertina. Titolo del frontespizio: Libro nel quale stano schriti tutti li cappitali di ist.~mi polize et altro di ragione di Cristoforo e Giacomo Rossi, qm~ Pauolo Fr.co~ di Arzo .
Sottotitolo : Tutti li capitali che nel presente Libro contengono li ò trasportati in altro Libro rinovato 1795 con la ricevuta dei fitti.
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Paolo Francesco Rossi (1761-1827) riprende all'inizio degli anni 1780 la redazione del libro di scadenze di debiti e crediti, come già fece con il “Giornale” che registrava le attività di commercio del marmo e gli affitti agricoli in comune con lo zio Cristoforo. Seguendo la datazione, questo registro inizia anteriormente al “Giornale” e copre poi quasi tutta la seconda metà del '700, ma riporta quasi esclusivamente prestiti in denaro che i due fratelli Giacomo Antonio e Cristoforo Antonio fanno ad una cinquantina di persone residenti ad Arzo, Meride, Riva S. Vitale, Mendrisio e Ligornetto, come pure ad alcuni comuni. Gli interessi sono scrupolosamente notati anno per anno, così come i pagamenti parziali e i saldi del debito. Talvolta il debitore è a sua volta creditore verso un terzo e cede il suo credito ai fratelli Rossi a titolo di parziale pagamento ; talvolta viene notato che il debito è estinto con la vendita di un bene immobile messo a garanzia. Spesso i debitori che non riescono a pagare gli interessi pagano in natura secondo le loro attività : con prodotti agricoli o con carri di legna, coppi, calce o ancora con giornate di lavoro (trasporto di merci, lucidatura di camini di marmo etc.). Per le somme importanti viene quasi sempre menzionato il rogito del notaio. Dall'indice dei nomi posto all'inizio del registro si vede come i debiti siano spesso trasmessi da padre in figlio e vengono saldati anche 20-30 anni dopo.
Valutazione e scarto
Incrementi
Sistema di ordinamento
Area delle condizioni di accesso e uso
Condizioni di accesso
accessibile su richiesta
Condizioni di riproduzione
Lingua dei materiali
- italiano
Scrittura dei materiali
Note sulla lingua e sulla scrittura
Calligrafie: il titolo sulla copertina e il sottotitolo del frontespizio sono della mano di Paolo Francesco Rossi mentre il titolo di frontespizio presenta una calligrafia diversa, più incerta (Cristoforo Antonio?)
Caratteristiche materiali e requisiti tecnici
01: registro (20 × 16 cm), composto da 6 quaderni di 10-11 ff. piegati in due, inseriti l’uno nell’altro e cuciti alla piegatura; copertina in cartoncino
02: cartella semplice con 6 ff di varie dim. in origine inseriti sotto la copertina, all'inizio e alla fine del quaderno.
Stato di conservazione: cattivo
Danni: macchie da umidità, ingiallimento, piccole lacerazioni, rottura delle cuciture , fragilità del supporto.
Strumenti di ricerca
Area dei materiali collegati
Esistenza e localizzazione degli originali
Esistenza e localizzazione di copie
Unità di descrizione collegate
Area delle note
Nota
Note sulla famiglia:
L'indice dei nomi rivela diversi Rossi con soprannomi distintivi. Le scritture riguardanti la famiglia Rossi del Paolino sono le seguenti:
- al f. 43/v , anno 1750 : " Angela Rossa figlia di mio zio Carlo deve di Milano L. 120". Si tratta di Carlo Rossi (n.~1682) fratello del “Pauolo Francesco” nominato nel frontespizio (1673-1752), nonno del produttore. Angela é dunque una cugina e deve aver sposato un altro Rossi, di una famiglia omonima ;
- sulla stessa pagina in data 1778, si nota il saldo del debito da parte di “suo [di Angela] cognato Cesare Rossi”.
- f. 17, anno 1757 : Giov. Maria Rossi del Paolino deve L 460 ; non viene indicata altra parentela.
Nota
Fra i ff.. sciolti allegati si trovano due conti presentati nel luglio e settembre del 1786 da Giovan Angelo Rossi della Marcona e da Francesco Sanvitto a Paolo Francesco Rossi, nella sua qualità di curatore dei "figli minori di Andrea Salvatore Allio", lo scultore arzese deceduto nel maggio dello stesso anno.
Identificatori alternativi
Punti di accesso
Punti d'accesso per soggetto
Punti d'accesso per nome
- Rossi, Cristoforo Antonio (Soggetto)
- Rossi, Giacomo (Soggetto)
- Rossi della Marcona, Giovan Angelo (Soggetto)
- Aglio, Andrea Salvatore (Soggetto)
Punti d'accesso relativi al genere
Area di controllo della descrizione
Codice identificativo della descrizione
Codice identificativo dell'istitituto conservatore
Norme e convenzioni utilizzate
Stato
Livello di completezza
Date di creazione, revisione, cancellazione
creazione: 2015-08-18, creato con Archimista 1.2.1
aggiornamento: 2016-07-19, importato con Ica-Atom
Lingue
- italiano