Unità archivistica 02 - Libro dei Capitali : indi riportato tutto in altro libro nuovo, 1795

Area dell'identificazione

Codice di riferimento

CH AFR PF.Serie A.02

Titolo

Libro dei Capitali : indi riportato tutto in altro libro nuovo, 1795

Date

  • ca. 1745 - 1795 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità archivistica

Consistenza e supporto

1 busta

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1761/02/27 - 1827/06/28)

Nota biografica

Nato a Arzo (oggi Mendrisio), figlio di Giacomo Antonio Rossi del Paolino (n.1712-1783) e di Angela Maria Rossi (n. 1720- prima 1785), figlia di Giorgio Rossi del Gigantonio, è considerato il capostipite del ramo attuale della famiglia Rossi, propretaria di questo archivio. Ultimogenito di una fratria di 10 figlie e figli (7 sorelle e 3 fratelli) , sembra essere il primo ad aver ricevuto un istruzione superiore. Non si conosce molto della sua vita privata né quali fossero i suoi rapporti con il padre che non nomina quasi mai. Sappiamo invece che Paolo Francesco é attivo dal 1780 al fianco dello zio Cristoforo Antonio nella gestione di almeno una cava di marmo nonché dei beni immobili della famiglia. Nel 1786 sposa Apollonia Marchesi, figlia di un noto scultore di Saltrio. Si conoscono due figli maschi, ambedue notai e tre femmine: Giacomo Antonio (1787-1866) sposato tardivamente con Giuseppa Fontana di Muggio, Cristoforo (1804-1873) sposato con Caterina Casanova di Ligornetto, Barbara (1793-1862) sposata con Giuseppe Rossi (1799-1878) di Arzo, Angiolina sposata Spinelli e vedova nel 1836, e Maria Elisabetta (1798-1866) rimasta nubile. E il primo antenato della famiglia che sembra aver voluto archiviare le carte relative alle attività economiche e commerciali della famiglia. Svolse l'attività di agrimensore nel comune di Arzo e dintorni, di consigliere e amministratore per conto di parenti (famiglie Gamba, Rossi del Testore, Ferrari di Mendrisio) o privati cittadini. Ricopre diverse cariche pubbliche prima della costituzione del cantone ; fa parte della municipalità provvisoria durante il brevissimo periodo della Repubblica di Riva S. Vitale (febb-marzo 1798) ed é nominato rappresentante del circolo di Riva presso il governo del Cantone di Lugano. Con l'avvento della Repubblica Elevtica diventa Giudice di pace del circolo di Riva (la data esatta non è conosciuta) carica che eserciterà fino al 1825 circa. Dopo il 1803 diventa membro del Gran consiglio Ticinese durante la legislatura 1803-1807, e 1813-1814 ; sarà anche sindaco di Arzo per un breve periodo . Muore nel 1827 a Arzo.

Storia archivistica

I ff. allegati non hanno una relazione diretta con le scritture e forse sono semplicemente stati infilati nel quaderno. Sono comunque stati inventoriati e conservati con il registro.

N. inventario nel precedente database: 21989

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

Titolo sulla copertina. Titolo del frontespizio: Libro nel quale stano schriti tutti li cappitali di ist.~mi polize et altro di ragione di Cristoforo e Giacomo Rossi, qm~ Pauolo Fr.co~ di Arzo .
Sottotitolo : Tutti li capitali che nel presente Libro contengono li ò trasportati in altro Libro rinovato 1795 con la ricevuta dei fitti.
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Paolo Francesco Rossi (1761-1827) riprende all'inizio degli anni 1780 la redazione del libro di scadenze di debiti e crediti, come già fece con il “Giornale” che registrava le attività di commercio del marmo e gli affitti agricoli in comune con lo zio Cristoforo. Seguendo la datazione, questo registro inizia anteriormente al “Giornale” e copre poi quasi tutta la seconda metà del '700, ma riporta quasi esclusivamente prestiti in denaro che i due fratelli Giacomo Antonio e Cristoforo Antonio fanno ad una cinquantina di persone residenti ad Arzo, Meride, Riva S. Vitale, Mendrisio e Ligornetto, come pure ad alcuni comuni. Gli interessi sono scrupolosamente notati anno per anno, così come i pagamenti parziali e i saldi del debito. Talvolta il debitore è a sua volta creditore verso un terzo e cede il suo credito ai fratelli Rossi a titolo di parziale pagamento ; talvolta viene notato che il debito è estinto con la vendita di un bene immobile messo a garanzia. Spesso i debitori che non riescono a pagare gli interessi pagano in natura secondo le loro attività : con prodotti agricoli o con carri di legna, coppi, calce o ancora con giornate di lavoro (trasporto di merci, lucidatura di camini di marmo etc.). Per le somme importanti viene quasi sempre menzionato il rogito del notaio. Dall'indice dei nomi posto all'inizio del registro si vede come i debiti siano spesso trasmessi da padre in figlio e vengono saldati anche 20-30 anni dopo.

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

accessibile su richiesta

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

  • italiano

Scrittura dei materiali

    Note sulla lingua e sulla scrittura

    Calligrafie: il titolo sulla copertina e il sottotitolo del frontespizio sono della mano di Paolo Francesco Rossi mentre il titolo di frontespizio presenta una calligrafia diversa, più incerta (Cristoforo Antonio?)

    Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

    01: registro (20 × 16 cm), composto da 6 quaderni di 10-11 ff. piegati in due, inseriti l’uno nell’altro e cuciti alla piegatura; copertina in cartoncino
    02: cartella semplice con 6 ff di varie dim. in origine inseriti sotto la copertina, all'inizio e alla fine del quaderno.
    Stato di conservazione: cattivo
    Danni: macchie da umidità, ingiallimento, piccole lacerazioni, rottura delle cuciture , fragilità del supporto.

    Strumenti di ricerca

    Area dei materiali collegati

    Esistenza e localizzazione degli originali

    Esistenza e localizzazione di copie

    Unità di descrizione collegate

    Area delle note

    Nota

    Note sulla famiglia:
    L'indice dei nomi rivela diversi Rossi con soprannomi distintivi. Le scritture riguardanti la famiglia Rossi del Paolino sono le seguenti:

    • al f. 43/v , anno 1750 : " Angela Rossa figlia di mio zio Carlo deve di Milano L. 120". Si tratta di Carlo Rossi (n.~1682) fratello del “Pauolo Francesco” nominato nel frontespizio (1673-1752), nonno del produttore. Angela é dunque una cugina e deve aver sposato un altro Rossi, di una famiglia omonima ;
    • sulla stessa pagina in data 1778, si nota il saldo del debito da parte di “suo [di Angela] cognato Cesare Rossi”.
    • f. 17, anno 1757 : Giov. Maria Rossi del Paolino deve L 460 ; non viene indicata altra parentela.

    Nota

    Fra i ff.. sciolti allegati si trovano due conti presentati nel luglio e settembre del 1786 da Giovan Angelo Rossi della Marcona e da Francesco Sanvitto a Paolo Francesco Rossi, nella sua qualità di curatore dei "figli minori di Andrea Salvatore Allio", lo scultore arzese deceduto nel maggio dello stesso anno.

    Identificatori alternativi

    Punti di accesso

    Punti d'accesso per soggetto

    Punti d'accesso per nome

    Punti d'accesso relativi al genere

    Area di controllo della descrizione

    Codice identificativo della descrizione

    Codice identificativo dell'istitituto conservatore

    Norme e convenzioni utilizzate

    Stato

    Rivisto

    Livello di completezza

    Intermedio

    Date di creazione, revisione, cancellazione

    creazione: 2015-08-18, creato con Archimista 1.2.1
    aggiornamento: 2016-07-19, importato con Ica-Atom

    Lingue

    • italiano

    Scritture

      Fonti

      Area dell'acquisizione