Unità archivistica 11 - Corrispondenza F. Ferrari, G. A. Rossi : 1836

Area dell'identificazione

Codice di riferimento

CH AFR GA.FE.Serie D.d.11

Titolo

Corrispondenza F. Ferrari, G. A. Rossi : 1836

Date

  • 1836 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità archivistica

Consistenza e supporto

1 busta

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1787/05/20 - 1866/06/07)

Nota biografica

È il primogenito di Paolo Francesco Rossi e di Apollonia Marchesi di Saltrio. Effettuò la soclarità obbligatoria a Mendrisio, presso i padri serviti e gli studi di legge verosimilmente a Pavia. Sposò nel 1814 Giuseppa Fontana di Carlo, originaria di Muggio e maggiore di 8 anni, dalla quale non ebbe figli. Esercitò la professione di notaio col fratello Cristoforo, di 17 anni più giovane, condividendo con lui la casa d'abitazione ad Arzo (oggi Mendrisio).

Storia archivistica

1 lettera di Truffi e soci del 15.10.1836 ritrovata nel Registro Ricavate-Spese 1823-1840 è stata spostata in questo dossier

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

Periodo: gennaio - dicembre 1836. Frammentaria, con una prevalenza di lettere di F. Ferrari. Una corrispondenza allegata, che si protrae da gennaio a dicembre coinvolgendo diversi intermediari, riguarda una cambiale rilasciata da F. Ferrari in favore della tipografia Truffi & soci di Milano che sarà pagata solo alla fine dell'anno. Cresce l'insofferenza di Filippo Ferrari verso il cugino Giovanni Torriani che non si decide a partire avanzando sempre nuovi pretesti.
Il colera ha colpito il Ticino nella primavera del 1836. In una minuta di lettera del 15 di agosto 1836, il notaio racconta i dettagli della diffusione della malattia: "il colera che pel passato se ne parlava come di malattia lontana attualmente è fra noi (...)." Dice che "il male", dopo essersi diffuso a Como, era arrivato in Ticino, in particolare a Mendrisio, Stabio, Ligornetto, Chiasso e Corteglia fraz. di Castello, risparmiando Arzo sempre secondo il notaio. La cosa sembrerebbe assai inverosimile. Peraltro il notaio comunica la morte per colera del cognato don Giuseppe Fontana, parroco del vicino paese di Besazio. Nel giugno 1836 muore anche il nipotino Paolo Francesco di 6 anni, figlio del fratello Cristoforo, ma il notaio non ne rivela la causa. Comunica poi la morte, sempre per colera, della cugina Antonia Torriani (1789-1836), sorella di Giovanni e moglie del nob. Antonio Piazzi di Ponte in Valtellina : "il male fece stragge anche nella città di Milano, in quella fu vittima la sorella maggiore di don Giovanni Torriani che ivi dimorava".

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

accessibile su richiesta

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

  • italiano

Scrittura dei materiali

    Note sulla lingua e sulla scrittura

    Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

    Stato di conservzione: discreto a mediocre
    Danni: igiallimento, piccole lacerazioni ecc.

    Strumenti di ricerca

    Area dei materiali collegati

    Esistenza e localizzazione degli originali

    Esistenza e localizzazione di copie

    Unità di descrizione collegate

    Descrizioni collegate

    Area delle note

    Identificatori alternativi

    Punti di accesso

    Punti d'accesso per soggetto

    Punti d'accesso per luogo

    Punti d'accesso per nome

    Punti d'accesso relativi al genere

    Area di controllo della descrizione

    Codice identificativo della descrizione

    Codice identificativo dell'istitituto conservatore

    Norme e convenzioni utilizzate

    Stato

    Livello di completezza

    Date di creazione, revisione, cancellazione

    creazione: 2024-09-22

    Lingue

    • italiano

    Scritture

      Fonti

      Area dell'acquisizione