terreni agrari

Elements area

Taxonomy

Code

Scope note(s)

  • Superfici terrestri che l’uomo utilizza per le coltivazioni agricole

Source note(s)

  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id:12729

Display note(s)

    Hierarchical terms

    terreni agrari

    terreni agrari

      Equivalent terms

      terreni agrari

      • UF terreni agricoli
      • UF terre agricole

      Associated terms

      terreni agrari

      47 Archival description results for terreni agrari

      47 results directly related Exclude narrower terms
      CH AFR RA.Serie A.b.24 · File · 1942
      Part of Fondo Raimondo Rossi

      Nel 1941 R. Rossi concede un taglio di bosco sul suo fondo Vedesina-Pradaccio in territorio di Clivio (Saltrio, Italia) ad Antonio Rinaldi.
      Il contratto è una semplice dicharazione senza misurazioni esatte. Di conseguenza il Rinaldi taglia un settore appartenente ad un altro proprietario. Dovendolo rimborsare si rivolge a R. Rossi che però rifiuta di risarcirlo. Il fasc. contiene la corrispondenza e alcune riproduzioni approssimative del mappale.

      Untitled
      CH AFR RA.Serie B.04 · File · 1907-1946
      Part of Fondo Raimondo Rossi

      La società fu creata nel 1907 (rogiti del 2 feb. e 8 apr. 1907 di R. Rossi) con lo scopo di acquistare e vedere terreni situati a Bellinzona in zona Pratocarasso. Soci fondatori: Secondo Antognini, Francesco Carmine, Domenico Giambonini, Dr. Raimondo Rossi, Dr. Silvio Bruni e rag. Mario Molo. Il fasc. contiene una copia del contratto di società (con annotazioni a mano di R. Rossi) e vari documenti e note relativi alla gestione 1907-1946.

      Untitled
      Terreni ai Doss di Saltrio
      CH AFR RA.Serie A.b.14 · File · 1895-1949
      Part of Fondo Raimondo Rossi

      La famiglia Rossi del Paolino possedeva uno o più terreni situati al confine fra Besazio, Saltrio e Clivio denominati "Dosso o ai Doss". Una parte fu venduta alla morte dell'avv. Antonio Rossi. Il fasc. contiene:
      una scrittura privata (1895) redatta da R. Rossi dove si indica che Caterina e Raimondo Rossi, figli ed eredi del fu Antonio, vendono a Giuseppe Mantegazza fu Giuseppe di Arzo, un terreno nel luogo detto "ai Doss" di Saltrio, Regno d'Italia, al prezzo di fr 40; il riconscimento del debito da parte di Mantegazza ; due fatture del 1935 e 1949 della ditta Vittorino Riva di Arzo, indirizzate a Raimondo Rossi, per lavori eseguiti sul fondo "ai Doss verso Clivio". La natura dei lavori (fossa per l'acqua, tetto di un casello) indica la presenza di un vigneto.

      Untitled
      CH AFR PF.Serie A.19 · File · 1768-1804
      Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

      Corrispondenza e vari altri documenti relativi all'amministrazione della sostanza lasciata dal defunto Giovan Maria Rossi dell'Acquavita, figlio di Silvestro e di Sidonia Rossi del Paolino, zia del produttore Paolo Francesco Rossi. L'unità é stata suddivisa in sottofascicoli per distinguere vari tipi di documenti, ossia la corrispondenza fra Paolo Francesco Rossi e Giovanni Casanova curatore della ved. Rossi, seguita dalla corrispondenza con la vedova e il figlio (periodo 1786-1804 con lacune fra il 1792e il 1795) ; il testamento di Giovan Maria Rossi detto dell'Acquavita ; varie procure generali rilasciate dal defunto Giovan Maria Rossi e dai suoi eredi in favore di Sidonia Rossi e di Paolo Francesco Rossi ; attestati riguardanti Giovan Carlo Augusto Rossi ; documenti relativi all'amministrazione dei beni, come contratti agricoli, resoconti di Paolo Francesco Rossi, ricevute (confessi) per i fitti, ricavati dei fondi e cambiali destinate a Dresda.

      Avvenimenti : Giovan Maria Rossi detti del Acquavita, marmista, emigra a Dresda fra la fine del 1768 e l'inizio del 1769, dove già si trovava lo scultore arzese Andrea Salvatore Aglio. Lascia alla madre una procura che le attribuisce l'usufrutto di tutti i suoi beni mobili e immobili. A Dresda Giovan Maria riesce ad ottenere un posto di marmista alla corte del Principe Elettore di Sassonia. Si sposa con Sofia Elisabetta Neitlingin dalla quale avrà un figlio. Muore nel giugno del 1786 di tisi, o più probabilmente di silicosi, dopo aver rilasciato una procura per l'amministrazione dei suoi beni al cugino Paolo Francesco, e nominato nel suo testamento eredi universali la moglie ed il figlio di tre anni, Johannes Karl Augustus, che sarà affidato ad un tutore. Fino alla maggiore età del cugino, Paolo Francesco Rossi amministra i fondi e i capitali degli eredi in territorio di Arzo e Saltrio e intrattiene una regolare corrispondenza con i cugini di Dresda, inviando annualmente i ricavati dei fondi agricoli tramite mercanti e banchieri e malgrado le difficoltà dovute alle guerre e alle carestie. Nel 1801Giovan Carlo Augusto si rende ad Arzo allo scopo di ricevere l'attestato ufficiale di maggiore étà che gli permetterà di disporre liberamente della sua sostanza. Nel 1804 muore la madre Sofia Elisabetta e tutti i beni situati in Svizzera sono venduti per far fronte ai debiti contratti negli anni. La corrispondenza si interrompe a quel momento.

      Untitled
      CH AFR PF.Serie C.a.01.01 · Sub-file · ca. 1810
      Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

      Registro dei fondi in territorio di Ligornetto soggetti alla Decima, spettanti a varie istituzioni religiose, e Conto dei decimanti redatto da Paolo Francesco Rossi. Titolo: "Dalla visita oculare fatta dall'infr.o in concorso anche delli Cittadini Angel Ma. Pessina, Paolo Piffaretti e Giov. Ma. Casanova di Ligornetto a tutti i fondi posti in territorio di Ligornetto stesso soggetti secondo [quanto] indicano i suddetti alla Decima aspettante alla Mensa Vescovile di Como, al Monastero di S. Margaritta pure di Como, alla Prioria della Torre di Mendrisio e al Beneficio di S. Gioñ. di Ligornetto ne risulta come s.ue [segue]". Non datato ma relativo agli anni 1798-1799; 1808-1810.
      Composto da due quaderni, il primo con l'inventario dei fondi e rispettivi proprietari con la residenza ; il secondo con la distribuzione dei fondi secondo i rispettivi beneficiari. Allegati numerosi ff. sciolti con conti di singoli committenti, calcoli e note del redattore. Un f. doppio con una tabella dei "Capitali e dei Frutti" intitolato "Conto che il Citt.o Paolo Francesco Rossi di Arzo nella sua qualità di Procuratore dei decimanti in territorio di Ligornetto da a suoi Commitenti in sunto alla ricavata ossia prodotto per la redenzione della Decima in detto territorio".

      Untitled
      CH AFR GA.Serie B.15 · File · 1841-1844
      Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Giovan Battista Tonchi, d'origine genovese e residente a Meride, lavora diversi anni sui fondi denominati Isacco, Tornaca (?) e Morena (?) appartenenti ai fratelli Oldelli e raccoglie le foglie di gelso. Alla morte di Giovanni Oldelli e in seguito alla grida pubblicata dal Tribunale del distretto di Mendrisio il 4 nov. 1841, incarica il notaio Andrea Fossati di riscuotere il suo credito Viene pagato il 23 dicembre 1841 con L. milanesi 1447.

      Untitled
      CH AFR GA.FE.Serie A.a.06 · Item · 1648
      Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Copia di un rogito datato 22 feb. 1648 estratto dalle imbreviature del notaio Nicola Fossati fu Giov. Antonio di Meride, eseguita dal notaio stesso e autentificata con tabellionato. Marta Rodari figlia di Antonio, di Maroggia e moglie di Rocco Rossi di Arzo, assente e residente a Vienna, vende un terreno a Saltrio, nel luogo detto al Dosso al parroco Antonio Ferrari fu Simone (1604-1649), assistita da Virgilio Fossati fu Bernardino di Arzo.

      Untitled
      CH AFR GA.FE.Serie D · Series · 1815-1864
      Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Beni immobili e mobili di Filippo Ferrari, figlio di Giuseppe Simone e Maddalena Torriani, nato Venezia nel 1780 e morto a Cagliari nel 1851 dove risiedeva. L'amministrazione dei suoi beni in territorio ticinese (fondi agricoli, masserie e capitali), essenzialmente frutto dell'eredità paterna e materna venne affidata al lontano cugino notaio Giacomo Antonio Rossi. La documentazione è frammentaria. Si distinguono registri e conti, l'amministrazione delle masserie e quanto riguarda l'amministrazione dei capitali dati o ricevuti in prestito. L'insieme è da collegare alla corrispondenza con il notaio Rossi al quale Filippo Ferrari domandava mensilmente notizie e resoconti dei suoi beni e investimenti, e nella quale si precisano nel dettaglio entrate e spese o riferimenti a eventi associati ai documenti amministrativi.

      Untitled