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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        60 Descrizione archivistica risultati per Strutture

        Società Funicolare Monte Bré
        CH AFR RA.Serie B.10 · Unità archivistica · 1911-1946
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Raimondo Rossi fu presidente del Cons. di Amministrazione della Società Funicolare Cassarate-Monte Bré (poi Funicolare Monte Bré) dal 1916 al 1929 ; dal 1930 al 1941 fu presidente onorario. La documentazione da lui raccolta durante gli anni della sua presidenza era suddivisa in varie cartelle tematiche: sotto "Varia" sono raccolti in ordine cronologico i documenti riguardanti la corrispondenza con i membri del CdA e le convocazioni alle assemblee ; i rapporti con la direzione della funicolare, le autorità di sorveglianza e alcuni privati; i consuntivi annuali, le previsioni, la fiscalità; un esemplare dello statuto della società, l'organico della funivia, le assunzioni di personale, un modello di contratto di lavoro, 1 carta topografica in francese "Lugano - Funiculaire du Monte Bré" (1:20000) ; due elogi funebri pronunciati da R. Rossi per la morte di G. Greco e G. Polar, membri del cons. di amministr. Le cartelle tematiche riguardano: Terreni (acquisti e valore degli stessi, perequazione e fondo di rinnovamento, ca 1939-1940); Nuove carrozze 1937 (acquisto con offerte, domande di sussidi federali); Conflitti con un privato alla stazione di arrivo di Bré e susseguente convenzione; Personale (variazioni, regolamento, assicurazione di pensionamento, contratto di lavoro); le Imposte comunali Bré-Castagnola (1918-1941); La Propaganda ( pubblicità per la funivia in Svizzera e all'estero, con una fotogr. della vetrina réalizzata a Parigi nel 1938). Sono pure conservati i rapporti di Gestione 1917-1943 (manca l'anno 1934), il Bilancio 1934, cedole per azioni ordinarie e privilegiate.

        Senza titolo
        Funicolare degli Angioli (Lugano)
        CH AFR RA.Serie B.10.11 · Sottofascicolo · 1938
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Corrispondenza con il Comune di Lugano riguardante un'eventuale gestione della funicolare degli Angioli da parte della Società funicolare Mte Bré

        Senza titolo
        CH AFR RA.Serie D.b.06 · Unità archivistica · 1924
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Contiene una documentazione sulla tassazione dei distributori automatici e delle affissioni e comprendente tra l'altro: lettere di ditte che si informano sulla tassa di bollo o inoltrano reclami al Dipartimento delle finanze per l'anno 1915 ; documenti relativi alle vertenze sulle tasse applicate dal cantone alle società Orell Füssli e Società svizzera degli apparecchi distrib. automatici ; il decreto del Cons. di Stato del 27 set. 1915 che autorizza il Dip. delle Finanze a "conchiudere convenzioni speciali" sulla tassazione del 1915, per chiudere le vertenze in corso. Note ms di R. Rossi.
        Contiene anche i resoconti di un inchiesta del 1924 sui fornitori di distributori automatici, con la lista deile località ticinesi aventi un fornitore censiti dai singoli posti di gendarmeria ; e l'opuscolo "Legge e regolamento per l'esercizio delle professioni di ambulanti, del 1918".

        Senza titolo
        Libro delle giornate
        CH AFR PF.Serie A.06 · Unità documentaria · ca. 1776 - 1782
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Libretto anonimo senza frontespizio. Riporta dal 1776 le giornate pagate a manovali, indicati con nome e cognome o talvolta solo col nome. Il genere di lavoro eseguito invece non é quasi mai indicato. Da alcune annotazioni si capisce che si tratta in maggioranza lavoratori della Cava Nuova di Arzo (nominata in alcune pagine). Alcune giornate potrebbero anche essere dovute per lavori agricoli o lavori domestici, in particolare quando sono menzionate delle donne. Il libro riporta anche occasionalmente conti saldati con persone che hanno fornito prodotti o lavori non specificati. I lavori sul marmo più sovente citato sono il taglio di massi e la fabbricazione di camini e scalini di marmo.

        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie B.04 · Unità archivistica · 1804-1805
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        I fratelli Giovanni, Francesco e Antonio Rossi fu Cesare detti di Provino mettono per iscritto la divisione di tutti i loro beni “siccome la comunione spesse volte partorisce liti discordie e disunioni”. Paolo Francesco Rossi, "comune confidente" e cognato di Giovanni stabilisce l'inventario e la valutazione dei beni suddividendoli in tre parti uguali (case, terreni, crediti e debiti) che saranno poi tirate a sorte . Nella scrittura finale, redatta su carta bollata, sono descritti in dettaglio i beni immobili e mobili toccati ad ogni fratello. La divisione della casa d'abitazione viene decisa di comune accordo, scegliendo ciascuno “quella partita di caseggiato più confacente al proprio bisogno ed alla propria famiglia” prevedendo una compensazione per il minor valore che dovesse risultare per l'una o l'altra parte. ll fasc. contiene

        • misurazioni e valori dei beni appartenuti a Cesare Rossi del Provino, effettuate da Paolo Francesco Rossi;
        • divisione dei fondi agricoli e delle case
        • divisione delle bestie bovine
        • divisione dei capitali e dei crediti
        • divisione di una quarantina di camini che i fratelli realizzano nelle loro botteghe di Alessandria e di Torino.
        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie C.d.08 · Unità documentaria · 1819
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Lettera datata Mendrisio, 19 luglio 1819. Giovan Battista Rusca, ingegnere cantonale, comunica ai comuni del Circolo di Riva, per tramite del giudice di pace, che il "Sovrano Gran Consiglio" facendo seguito alla risoluzione del 17 maggio 1818 relativa al riattamento delle strade nei diversi circoli e comuni ha attribuito al Circolo di Riva un sussidio di L 1500. L'ingegnere invita i deputati dei comuni ad una riunione "che si terrà in mia casa il giorno di mercoledì 18 del corr. alle pre 9 antimedridiane per l'oggetto di risolvere dove e come si possa impiegare più utilmente la somma assegnata"

        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie D.02 · Unità documentaria · 1784
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Don Antonio Strigella, parroco di Biegno (prov. di Varese), scrive per scusarsi del ritardo di pagamento delle balaustre della chiesa parrocchiale e per sollecitare una dilazione. Infatti dice che la comunità supponeva che il pagamento fosse stato eseguito "dal fu curato Toscani". Inoltre afferma che “attualmente non si può procedere alla paga, prima perchè la somma a Lei dovuta non é imposta, e poi anche perché gli Uomini mancano.” Aggiunge poi, che ne farà parola a tutti nel prossimo inverno, anche “al sign, Cancelliere (..) acciocché possa abilitare la Comunità a farli imporre la somma restante ".
        Proabile che si tratti di una fornitura delle cave della fam. Rossi del Paolino.

        Senza titolo
        CH AFR GA.Serie B.09 · Unità documentaria · 1735.02.11
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Atto di vendita di una casa a Besazio, fra i fratelli Stefano e Giacomo Antonio Gamba fu Domenico di Arzo e Pietro Angelo Tamagnini fu Francesco con i nipoti eredi del fu suo fratello Carlo Giuseppe, tutti di Besazio. Rogito del notaio Carlo Francesco Romagnoli.

        Senza titolo
        CH AFR GA.Serie B.13 · Unità archivistica · 1814/06/15 - 1814/07/21
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La chiesa d'Arzo e alcuni proprietari hanno un disaccordo riguardante i confini dei loro fondi rispettivi nel luogo detto la Vedisina (o anche le Vedisine). Sono chiamati a derimere la vertenza i notai Venanzio Rusconi di Rovio e Giacomo Antonio Rossi d'Arzo. Come terzo garante viene nominato il giudice di pace Paolo Francesco Rossi, padre del notaio Giacomo Antonio. I giudici stabiliscono che "la confusione dei confini é neli pezzi di prato della V. Chiesa" e procedono a nuove misurazioni per poi proporre una soluzione che viene sottoscritta da tutte le parti.

        Senza titolo
        CH AFR GA.FE.Serie A.f.09 · Unità documentaria · 1732
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Giuseppe Ferrari fu Simone, con il reverendo Francesco Ferrari fu Stefano e il notaio Antonio Fossati fu Silvestro di Arzo, acquistano la casa dei fratelli Domenico e Paolo Rossi del fu Carlo in Arzo. La somma concordata verrà parzialmente utilizzata per sanare diversi debiti della famiglia.
        Rogito del notaio Elia Antonio Longo di Viggiù del 20.2.1732, copia da lui eseguita il 21.5.1732.

        Senza titolo