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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        366 Description archivistique résultats pour Strumenti

        Ultime volontà dell'ing. Paolo Rossi
        CH AFR RA.Serie A.e.01.01 · Sous-dossier · 1903
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Ultime volontà redatte su due foglietti A5 con intestazone delle Strade ferrate del Mediterraneo. La data, in parte macchiata da una correzione, è quasi illeggibile (forse 2 o 22 gen, 1903). In allegato al testo si trova un biglietto datato 19.1.1903 della cognata Evelina Sereni che promette di eseguire le istruzioni ricevute.

        Rossi, Raimondo
        Testamento di Simone Ferrari fu Stefano
        CH AFR GA.FE.Serie A.d.01 · Pièce · 1696
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Testamento di Simone Ferrari fu Stefano di Arzo, 11 agosto 1696, notaio Alfonso Oldelli di Meride. Simone Ferrari lascia un legato per la dote di ciascuna delle figlie, inteso come liquidazione di tutte le loro pretese ereditarie. Alla dilettissima moglie Caterina Rossi [Rossi del Paolino] lascia l'usufrutto della casa e una rendita in denaro e in natura, che gli eredi dovranno versarle annualmente. Eredi sono i figli maschi don Stefano curato di Arzo, Domenico, Blasio, Francesco e Giuseppe.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Testamento di Marta Rodari ved. Fossati
        CH AFR GA.FE.Serie A.d.02 · Dossier · 1716-1730
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Testamento di Marta Rodari del fu Giovan Battista di Maroggia, moglie del fu Francesco Fossati detto del Stocco, di Arzo, rogato il 3 set. 1716 da Giovanni Oldelli di Meride. La vedova Fossati lascia tutti i suoi beni all'unica figlia sopravvissuta, Maria Lucia, moglie di Domenico Ferrari fu Simone. Lascia pure dei legati ai nipoti Domenico e Vincenzo Rodari. Sul retro del f. , sotto al titolo, ricevuta dei fratelli Domenico e Vincenzo Rodari rilasciata ai Ferrari, per un anticipo sul legato della zia Marta, datata 15.2.1723.
        Allegati al testamento tre note : nota delle spese per il funerale di Marta Fossati (12-13 mag. 1721) ; confesso di Domenico Rodari (8.3.1730) anche a nome del fratello Vincenzo per il saldo del legato; nota datata 1709 intitolata "Nota delli dinari di Maria Lucia, quelli si spendono per suo conto" con l'elenco di alcune offerte fatte alla chiesa; anche se non direttamente collegata al testamento è stata lasciata dove trovata in origine.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Testamento di Lavinia Rossi Gabuzzi
        CH AFR RA.Serie A.e.01.07 · Sous-dossier · 1903-1907
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Ulltime volontà, olografe, con modifiche varie fra il 1903 e il 1907; copie parziali ms e dattiloscr. effettuate da Raimondo Rossi.
        Con i testamenti del 14.8.1903 e codicillo 20.11.1907, Lavinia nomina eredi i fratelli e le sorelle Giuseppina sposata in seconde nozze con Giuseppe Salvatori, ing. Edoardo, colonnello Gustavo, Evelina (Eva) sposata con Luigi Serena, e il nipote Raimondo Rossi (nominato esecutore testamentario con Luigi Serena).
        Lascia poi vari legati alla cognata Silvia Resta, moglie di Edoardo e alle sue figlie, oltre che ad altri nipoti e pronipoti, alla domestica e a diverse opere benefiche. Non dimentica i nipoti da parte del marito Paolo, cioè Caterina Rossi e la nipote Lucrezia Gamba, figlia di sua cognata Giuseppa Gamba Rossi. Il 20 nov. 1907 modifica il testamento lasciando a Gustavo, che non ha figli, solo l’usufrutto della 5a parte a lui spettante, stipulando che alla sua morte questa sarà assegnata al nipote Raimondo.

        Rossi, Raimondo
        Testamento di Giuseppe Ferrari fu Simone
        CH AFR GA.FE.Serie A.f.15 · Pièce · 1751
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Copia del testamento orale (nuncupativo) di Giuseppe Maria Ferrari fu Simone registrato a Medrisio il 21 ott. 1751 dal notaio Giovanni Battista Rusca di Mendrisio, che ne estrae copia dalle sue imbreviature. Giuseppe è "figlio del qdm Simone della Terra di Arzo da molti anni abitante in Mendrisio". Dispone che il suo corpo venga sepolto nella chiesa dei SS Cosimo e Damiano. Lascia legati a titolo di futura dote alle figlie Caterina e Maria Orsola, avute dalla seconda moglie Marta Franchini, con obbligo di rinuncia all'eredità in favore del fratellastro Giuseppe. Nomina usufruttuaria di tutti i beni la quarta moglie Benedetta e erede universale il figlio Giuseppe, ancora minorenne (nato nel 1734 dalla terza moglie Giulia Rossi) per cui vengono nominati suoi tutori Cristoforo Rossi di Arzo e Antonio Quartironi di Mendrisio; tutori pure incaricati di provvedere ai bisogni della figlia disabile Lucia, avuta dalla seconda moglie Marta Franchini, a cui lascia oltre alla legittima un capitale in usufrutto.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Testamenti e beni ereditari
        CH AFR GA.FE.Serie A.d · Sous-série organique · 1696-1756
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Questa sottoserie raccoglie alcuni testamenti e divisioni ereditarie riguardanti la famiglia di Simone Ferrari fu Stefano (1634-1696) e famiglie imparentate. In molte di queste carte figura come beneficiario il figlio Giuseppe Maria Ferrari, al quale si deve probabilmente la conservazione degli atti.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie A.d.03 · Dossier · 1723-1731
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il dossier contiene due testamenti redatti in date diverse ma aventi lo stesso beneficiario, Giuseppe Maria Ferrari fu Simone:

        • Testamento di Maria Lucia Fossati moglie di Domenico Ferrari fu Simone, 21 aprile 1723, notaio Giovanni Oldelli fu Alfonso di Meride.
          Maria Lucia Ferrari, nata Fossati del fu Francesco detto del Stocco di Arzo, fa testamento orale nella camera dove è degente, davanti al notaio Giovanni Oldelli e diversi testimoni. Lascia come legato a Maria Eleonora, figlia del cugino Francesco Fossati del Stocco, un terreno a Arzo detto alla Selvetta ; condona al cugino Francesco un vecchio debito; lascia al marito l'usufrutto di tutti i suoi beni, vita natural durante, e nomina suo erede universale il cognato Giuseppe che viveva nella stessa abitazione. Maria Lucia morirà però diversi anno dopo, il 15 aprile 1730, all'età di circa 53 anni.
        • Testamento di Domenico Ferrari
          Domenico Ferrari muore il 31 dicembre 1730 (registri parrocchiali di Arzo) dopo aver fatto testamento orale (noncupativo) all'età di 62 anni, già vedovo di Maria Lucia Fossati premorta qualche mese prima. Il testamento (o la copia) porta però la data del 29 dic. 1731, autentificato con il tabellionato del notaio Giovanni Oldelli di Tremona. Sul retro del foglio figura il contenuto: "Artÿ, 1731, die 29a mis, Xbris,. Testm. D. Dom.ci Ferrarÿ qmd. D. Simoni Artÿ à morte confirmata"; in basso, con data 22.12.1731 il notaio da ricevuta del prezzo del rogito a Giuseppe Ferrari. Appare evidente che si tratta di una copia ma non si spiegano le date.
          Allegati 5 foglietti con le ricevute dei parroci che celebrarono le messe in suffragio (rilasciate in agosto e in ottobre 1731, a conferma che la data sulla copia del testamento è errata) e quelle dei parenti destinatari dei legati.
          Domenico era molto legato al fratello Giuseppe con il quale condivideva l'abitazione e gli affari di famiglia. Lo nomina erede, lasciando numerosi legati : ai fratelli Blasio e Francesco che risiedevano da anni a Roma ; alle sorelle Lucia, sposata con Giovanni Ferrari di Tremona, e Lucrezia sposata con Giovanni Battista Rossi detto del Giustina, fu Giacomo ; alla cognata Marta Caterina Franchini, moglie di Giuseppe ; ai numerosi nipoti, figli e figlie del fratello e delle sorelle, legati da assegnare quando saranno in maggiore età. Per il futuro nascituro della cognata Marta Caterina allora incinta, un legato a seconda se il figlio sarà maschio o femmina, da versare alla maggiore età. Non dimentica la domestica Margherita Albisetti di Balerna alla quale si dovrà versare, oltre al legato, un mese di stipendio dopo la morte del testatore.
        Rossi, Giacomo Antonio
        Terreni ai Doss di Saltrio
        CH AFR RA.Serie A.b.14 · Dossier · 1895-1949
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        La famiglia Rossi del Paolino possedeva uno o più terreni situati al confine fra Besazio, Saltrio e Clivio denominati "Dosso o ai Doss". Una parte fu venduta alla morte dell'avv. Antonio Rossi. Il fasc. contiene:
        una scrittura privata (1895) redatta da R. Rossi dove si indica che Caterina e Raimondo Rossi, figli ed eredi del fu Antonio, vendono a Giuseppe Mantegazza fu Giuseppe di Arzo, un terreno nel luogo detto "ai Doss" di Saltrio, Regno d'Italia, al prezzo di fr 40; il riconscimento del debito da parte di Mantegazza ; due fatture del 1935 e 1949 della ditta Vittorino Riva di Arzo, indirizzate a Raimondo Rossi, per lavori eseguiti sul fondo "ai Doss verso Clivio". La natura dei lavori (fossa per l'acqua, tetto di un casello) indica la presenza di un vigneto.

        Rossi, Raimondo
        Tasse sui carri agricoli
        CH AFR RA.Serie D.a.03 · Dossier · 1925.01-1925.02
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contiene documenti relativi alla polemica sull'esonero dei carri agricoli dalla tassa sui veicoli, domandata dal partito agrario.
        Documenti nel fasc.:

        • Estratto delle risoluzioni del Cons. di Stato del 14 gen 1925, che risponde alla mozione agraria in Gran Consiglio
        • Il Paese 27 gen 1925, prima pag: "Echi del Gran Consiglio. III. Governo di Paese. Carro agricolo" Una critica dell'operato del Gran consiglio e del Governo accusato di agire in maniera "antiagraria" ; si minaccia un possibile ritiro del Consigliere di stato agrario dal governo.
        • Lettera di R. Rossi del 30 gen 1925 a Francesco Cattaneo e risposta del 3 febb. 1925: R. Rossi si dice dispiaciuto dell'articolo pubblicato dal Paese, mentre Cattaneo solleva dubbi sull'opportunità della tassa e sul modo in cui venne presentata in parlamento, suggerendo una sospensione per evitare ulteriori polemiche su di una riforma finanziaria assai osteggiata e favorire così i "nemici" del partito.
        • R. Rossi al Lodevole Consiglio di Stato. Proposta di esonero dei carri agricoli dalla tassa e in via subordinata la sospensione delle altre tasse sui veicoli (5 feb. 1925)
        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie A.f.07 · Dossier · 1731
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Lettera datata 26 giugno 1731 del landscriba O. Beroldingen a Giuseppe Ferrari di Arzo "possessore di più beni stabili e crediti deposti col suo estimo nella comunità e Pieve di questo nostro baliaggio di Mendrisio e Balerna" che gli intima il pagamento delle tasse (Abzug) entro otto giorni.
        Allegato un f. datato 18 agosto 1731 che porta la distinta dei versamenti fatti dal Ferrari al capitano di Lugano e al landfogto di Mendrisio per conto dei fratelli residenti a Roma, e le ricevute firmate dal capitano di Lugano S. G. Orelli e dal landfogto di Mendrisio O. Balthasar (sul retro del f.)

        Rossi, Giacomo Antonio