proprietà fondiaria

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    • Thesaurus del Nuovo soggettario, Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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      Termini gerarchici

      proprietà fondiaria

      BT (termine più generale) Strumenti

      proprietà fondiaria

        Termini equivalenti

        proprietà fondiaria

        • UF (termine non preferito) proprietà agraria
        • UF (termine non preferito) proprietà terriera

        Termini associati

        proprietà fondiaria

        13 Descrizione archivistica risultati per proprietà fondiaria

        13 risultati correlati direttamente Escludi termini specifici (subordinati)
        CH AFR AN.Serie A.c.03 · Unità archivistica · ca. 1875
        Parte di Fondo Antonio Rossi

        Minute e annotazioni di Antonio Rossi sul valore dei vari beni di famiglia (case e terreni). Un f. con lo stemma e l'intestazione del Municipio di Arzo, usato per minuta sul retro, porta la data 1875. Questa data può verosimilmente indicare l'epoca delle annotazioni.

        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie A.10 · Unità documentaria · ca1825 - 1859
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Libro dei conti “dare e avere” attenente agli affari di Paolo Francesco Rossi & figli. Si tratta di scritture che riguardano le vendite di prodotti agricoli provenienti dalle masserie, principalmente vino in botti ; altre vendite riguardano granoturco e frumento ; si ritrovano anche registrate le spese per i trasporti delle merci e spese di viaggi in vetture che venivano affittate.
        Sono pure registrati i prestiti in natura (frumento e granoturco) e in denaro, fatti a persone del luogo o dei paesi circostanti del circolo di Riva S. Vitale, inclusi i parenti e le figlie di Paolo Francesco.
        Fra le spese registrate si trovano in particolare l'acquisto di foglia di gelso per l'allevamento dei bachi da seta, praticato dalla famiglia durante la prima metà del secolo ; spese per la casa e l'acquisto di vettovaglie come burro, riso, pasta ; le spese anche in natura per le inservienti ; infine le giornate di lavoro effettuate dai massari o da diversi artigiani nella casa padronale, per riparare attrezzi o infissi, per tagliare e trasportare legna etc.

        Taglie 1786-1798 e spese del comune di Arzo
        CH AFR PF.Serie C.b.04 · Unità archivistica · 1786-1799
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Titolo orig. del faldone: " Taglie 1798 inclusivamente e retro."
        Comprende gli anni di taglia 1786 a 1798 ed è composto essenzialmente da note e documenti redatti da Paolo Francesco Rossi, agrimensore incariato dei calcoli per la tassazione. Ogni taglia è descritta in un f. doppio nel quale erano solitamente inseriti altri ff. riguardanti le spese del comune per le spese di rappresentanza e viaggi del console o dei deputati, spese per appalti e pagamenti a operai ed artigiani. Alcune anni includono liste riguardanti le "primizie" del frumento e della segale, redatte con calligrafie diverse non appartenenti al produttore.

        Senza titolo
        Taglie 1808-1814 e spese del comune di Arzo
        CH AFR PF.Serie C.b.06 · Unità archivistica · 1809-1815
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Documenti redatti o raccolti da Paolo Francesco Rossi, incaricato della composizione delle taglie negli anni 1808 a 1814 (l'anno di taglia 1807 manca). Per agevolare la consultazione il fasc. è stato suddiviso in camicie corrispondenti all'anno della taglia.
        I documenti riguardano anche le spese comunali coperte dalle rispettive entrate annuali. L'anno 1810 comprende anche le spese per i coscritti destinati ai reggimenti svizzeri sotto comando francese; contiene il Proclama del Comm. di governo Lorenzo Lepori del 28 feb. 1810.

        Senza titolo
        Fondo Giacomo Antonio Rossi
        CH AFR GA · Fondo · ca 1580 - ca 1874

        Faldoni e carte sparse raccolte o create dal notaio G. A. Rossi, o a lui attribuibili con certezza. Con l'aggiunta di un sub-fondo "Ferrari" proveniente da un'eredità tardiva del notaio. Nell'ultimo decennio della sua esistenza venne coadiuvato dal fratello più giovane notaio Cristoforo che agiva anche come suo procuratore.
        Comprende:

        • documenti relativi alla gestione dei beni della famiglia, della moglie e di varie famiglie imparentate con i Rossi del Paolino, che includono a volte documenti più antichi raccolti come documentazione allegata;
        • documenti relativi all'attività notarile;
        • documenti conservati separatamente anche se non totalmente ordinati, relativi alla cosiddetta "amministrazione Ferrari", cioè l'attività svolta dal notaio come amministratore dei beni di Filippo Ferrari, figlio di Giuseppe Simone, famiglia di Arzo stabilita a Mendrisio con la quale i Rossi del Paolino avevano una lontana parentela. Filippo Ferrari, morto senza eredi e ultimo discendente della famiglia, nominò suo erede universale il notaio Rossi. Per questa ragione tutta la documentazione della famiglia Ferrari, raccolta e conservata verosimilmente dall'antenato Giuseppe Maria Ferrari, venne recuperata dal notaio.
        Senza titolo
        Catalogo della decima di Arzo : 1804
        CH AFR PF.Serie C.b.03 · Unità archivistica · 1804
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Un registro contenente una lista di nomi di proprietari, con i rispettivi terreni e le loro superfici le decime loro spettanti. Sul frontespizio del registro: “Catalogo dei pezzi di terreno arativo in questo territorio d'Arzo sottoposto al pagamento della Decima col nome dei rispettivi Proprietari, con a cadeuno d'Essi la sua partita e quantitativo approssimativo di cadaun pezzo secondo ne risultato dalla visita occulare”.

        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie D.03 · Unità documentaria · 1810
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il canonico Carlo Giuseppe Vassalli, figlio di Bartolomeo, invita in cugino Paolo Francesco a raggiungerlo a Ligornetto, nella casa del suo massaro, per constatare “uno scorzamento fatto di fresco a quattro piante di rovere grandi di nostra ragione (…) per non errare nella denunzia che stiamo per fare”

        Senza titolo
        Amministrazione Carlo Fossati
        CH AFR GA.Serie B.03 · Unità archivistica · 1817-1842
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Carlo Fossati (ca 1790-1850) figlio di Camillo é uno scalpellino e marmista di Arzo, che si trasferisce a Torino nei primi anni del 1820, dove apre una propria bottega. I documenti e in particolare le lettere indirizzate al notaio G.A. Rossi, riguardano le sue attività negli anni 1817-40, la gestione di alcuni beni posseduti ad Arzo e i rapporti con i famigliari rimasti in patria. La moglie, Caterina Bossi, fa ritorno regolarmente ad Arzo su incarico del marito per occuparsi dei loro beni, aiutata da Paolo Francesco Rossi e dal figlio, il notaio Giacomo Antonio procuratore di Carlo Fossati. Le proprietà di Fossati non sono note esattamente : di certo una casa e dei terreni ad Arzo, dei terreni a Besazio e forse a Meride. Negli anni 1819-1821 affitta e poi acquista dal cugino Antonio Fossati una casa ad Arzo, nel luogo detto "Canton là" con annesso fondo agricolo detto Vigna, successivamente dati in affitto. Nel 1823 o 1824 muore il fratello Francesco, sposato con Maria Antonia Gamba. Dopo la sua morte, Carlo cerca aiutare la famiglia, offrendo una parte della dote ad una delle figlie e pagando alcuni debiti. Particolarmente preoccupanti per Carlo i debiti della società creata negli anni 1820 dai fratelli Fossati, con il cugino Antonio Fossati e con Agostino Gamba, cognato di Francesco. La società importava dalla Svizzera "pietre" (marmo), che venivano poi lavorate sul posto. Ma gli affari non prosperano, secondo Carlo a causa del poco impegno dei soci negli affari e nella tenuta dei conti. La società sarà sciolta nel 1829. Negli anni successivi gli eredi di Francesco Fossati perderanno tutti i pochi beni loro rimasti. Nel 1830 Caterina Bossi da procura al marito Carlo Fossati per amministrare l'eredità del suo defunto padre Orazio Bossi. Un figlio di Carlo e Caterina, Giovan Maria, rientrerà ad Arzo per un breve periodo, fra il 1856 e il 1860, come riportato nei registri di popolazione. Lascerà il paese nel 1860 per destinazione ignota.

        Descrizione del fascicolo:

        • Lettere di Carlo Fossati a Paolo Francesco Rossi, Giacomo Antonio Rossi et al. (1823-1839)
        • Tessera di divisione dei beni stabili fra i fratelli Fossati qdm Camillo d'Arzo (13 mar. 1816) ; con un libretto di misure dei fondi
        • Lettera di Camillo Fossati al cugino parroco Andrea Allio perché rinnovi un contratto d'affitto (probabilmente della sua casa in Arzio) e perché si informi sul prezzo e la lavorazione di alcuni camini in vendita a Viggiù (Torino, 16.2.1833)
        • Conti fra i fratelli Francesco e Carlo Fossati ; procura per il notaio Giacomo Antonio Rossi ; procura di Catterina Bossi moglie di Carlo Fossati al figlio Giovan Maria con bollo della R.a Segr. di Stato per l'autentificazione della firma (Torino, 1842)
        • Documenti notarili relativi a debiti e crediti: ricognizioni di debito, quietanze, fatture
        • Minute e annotazioni sulla gestione Fossati, di Paolo Francesco e Giacomo Ant. Rossi ; contiene un "Libretto per gli affari di Carlo Fossati" [calligr. di Paolo Francesco e Giacomo Ant. Rossi]
        • Credito di Carlo Fossati vs Francesco Ruggia : atto notarile e lettere del segr. del Tribunale di Lugano
        • Procura speciale ad negotia di Caterina Bossi a favore del marito Carlo Fossati (Torino, 1830)
        • Lettera di Carlo Fossati a G.A. Rossi dove lo prega di riscuotere un credito in suo nome ((Torino, 1836)
        Senza titolo
        CH AFR GA.Serie B.05 · Unità archivistica · 1811-1840
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Dossier riguardante le attività del cognato di Maria Antonia Fossati, figlia di Antonio Gamba e vedova di Francesco Fossati, marmista, morto attorno al 1823 e i rapporti fra le due famiglie. La vedova deve liquidare la sua sostanza per far fronte alle spese di famiglia ed ai debiti contratti in parte dal marito e in parte da lei stessa. Maria Antonia viene assistita dai parenti (lo zio Domenico, il fratello Agostino) nella vendita di alcuni terreni. Ma il fratello Agostino Gamba é anche debitore del marito per varie migliaia di lire che non può rimborsare. Debitore insolvente, espatriato in Italia e successivamente in Francia, é in gran parte responsabile della liquidazione dei beni rimasti alla vedova ed ai figli di Francesco Fossati. Il cognato Carlo Fossati, altro creditore di Agostino Gamba, cerca di venire in aiuto agli eredi del fratello, rimborsando alcuni debiti rimasti in sospeso. Il notaio Cristoforo Rossi di Arzo rappresenta i creditori e incarica Stefano Rossi fu Cesare di Arzo di valutare i beni rimasti, cioè un quarto di una casa posseduto dalla vedova e tre fondi nominati Vigna, Crosago e Colombara.
        Il dossier contiene :

        • diversi atti di vendite di terreni e di prestiti contratti dalla vedova con l'assenso di vari prossimi parenti.
        • la scala graduatoria dei creditori che fece seguito alla grida pubblica sulla sostanza messa in liquidazione
        • le contraddizioni dei creditori che espongono i loro crediti verso gli eredi di Francesco Fossati
        • le misure dei terreni messi in vendita e la valutazione del perito Stefano Rossi
        Senza titolo
        CH AFR AN.Serie A.c.01 · Unità archivistica · ca 1861-1874
        Parte di Fondo Antonio Rossi

        La copia é databile attorno al 1861, data dell'ultima modifica iscritta. All'inizio del fascicolo un'avvertenza spiega come si svolse il lavoro di censimento su domanda della Municipalità di Arzo che incaricò l'ing. Giov. Battista Lurà di eseguire un nuovo censimento del territorio corrispondendogli la somma di fr 1200. Una speciale commissione fu incaricata di stabilire le stime e la classificazione dei fondi. Le nuove stime furono applicate dal 1859 per riscuotere l'imposta comunale. La copia estratta del catastrino indica le proprietà dei fratelli notai Rossi, ordinate secondo il numero di mappa (mappa 1858), con la superficie, il valore di stima e il valore fiscale.
        Nel nov. 1874 l'avv. Antonio aggiunge una nota per attualizzare il valore e la consistenza dei fondi ereditati dal fu Cristoforo, indicando i fondi venduti e il valore dei fabbricati. Segue una nota della municipalità, sempre del nov. 1874, che certifica la conformità della copia stabilendo che "il valore censuario dei fondi corrisponde a circa la metà del valore reperibile [e ] che il valore censuario dei fabbricati é meno di un terzo del reperibile".

        Senza titolo