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        118 Description archivistique résultats pour Organizzazioni

        CH AFR PF.Serie D.05 · Dossier · 1800/06/13 - 1800/06/30
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il Governo provvisorio di Lugano invia una circolare he impone un prestito obbligatorio ai cittadini renitenti a fornire un prestito spontaneo per far fronte alle spese del nuovo cantone. Paolo Francesco Rossi risponde affermando di non avere disponibilità al momento, ma che avrebbe sollecitato alcuni suoi debitori, aggiungendo "violenze non ne so' usare, e riuscendomi di poterne ricavare [dei pagamenti] ne avrò tutta la premura in qualche parte di prestarmi alla domanda, e se altrimenti io non posso far miracoli.”

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR RA.Serie E.d.20 · Pièce · 1901
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Opuscolo: Rossi, Raimondo. Il fondamento giuridico delle leggi sulla responsabilità civile dei fabbricanti ed impresari. Bellinzona : Tip. e Lit. Cantonale, 1901.
        Il produttore era stato assunto da poco come professore di economia politica e legislazione commerciale nella nuova Scuola cantonale di commercio, della quale sarà poi direttore per diversi anni.

        CH AFR GA.FE.Serie A.f.05 · Pièce · 1724
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Documento del 27 sett. 1724. Titolo esterno (calligr. di Giuseppe Ferrari): "A di 27 7bre 1724. Istromento ò vero poli[za] contra al comune di Arzio di 322 L (?) con altre partite ancora come dentro sta scrito".
        Conti dare e avere fra il comune di Arzo e Giuseppe Ferrari e fratelli, creditori del comune, come stabilito da un arbitrato. Copia dell'originale eseguita da Antonio Riva di Lugano, mediatore.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Fondo Raimondo Rossi
        CH AFR RA · Fonds · ca 1770-1960

        Soggetti:

        • Vita privata e affari di famiglia (famiglia del produttore ; famiglie imparentate Bustelli, Gabuzzi, Chicherio ; beni immobili, fondi e case nel Mendrisiotto ; vicende personali, memorie brevi e attività dopo il pensionamento).
        • Attività notarile e di amministratore in varie società e fondazioni.
        • Carriera militare, in particolare come uditore del tribunale militare territoriale.
        • Attività professionale nell'amministrazione cantonale, come insegnante e poi direttore della Scuola cantonale di Commercio
        • Attività politica come Gran consigliere e consigliere di Stato agrario (1922-1926).
        • Direzione della succursale della Banca Nazionale Svizzera a Lugano (1927-1940)
        Rossi, Raimondo
        CH AFR PF.Serie C.a.01.01 · Sous-dossier · ca. 1810
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Registro dei fondi in territorio di Ligornetto soggetti alla Decima, spettanti a varie istituzioni religiose, e Conto dei decimanti redatto da Paolo Francesco Rossi. Titolo: "Dalla visita oculare fatta dall'infr.o in concorso anche delli Cittadini Angel Ma. Pessina, Paolo Piffaretti e Giov. Ma. Casanova di Ligornetto a tutti i fondi posti in territorio di Ligornetto stesso soggetti secondo [quanto] indicano i suddetti alla Decima aspettante alla Mensa Vescovile di Como, al Monastero di S. Margaritta pure di Como, alla Prioria della Torre di Mendrisio e al Beneficio di S. Gioñ. di Ligornetto ne risulta come s.ue [segue]". Non datato ma relativo agli anni 1798-1799; 1808-1810.
        Composto da due quaderni, il primo con l'inventario dei fondi e rispettivi proprietari con la residenza ; il secondo con la distribuzione dei fondi secondo i rispettivi beneficiari. Allegati numerosi ff. sciolti con conti di singoli committenti, calcoli e note del redattore. Un f. doppio con una tabella dei "Capitali e dei Frutti" intitolato "Conto che il Citt.o Paolo Francesco Rossi di Arzo nella sua qualità di Procuratore dei decimanti in territorio di Ligornetto da a suoi Commitenti in sunto alla ricavata ossia prodotto per la redenzione della Decima in detto territorio".

        Rossi, Paolo Francesco
        Fondazione Paganini-Ré
        CH AFR RA.Serie B.08 · Dossier · 1919-1952
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Per volere testamentario di Flora Ré vedova Paganini, tutta la sua sostanza fu destinata alla creazione di una Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, con lo scopo di soccorrere le persone anziane e inabili al lavoro, bisognose d'assistenza e residenti a Bellinzona. L'avv. Raimondo Rossi esecutore testamentario fu iniziatore della Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, membro della prima Commissione amministrativa . Il dossier contiene la documentazione relativa alla successione ereditaria del colonnello Severino Paganini fu Giuseppe, morto il 22 nov. 1918 e della moglie Flora, morta poco dopo, il 18 aprile 1919.
        Contenuto:

        • Eredità Severino Paganini e coeredi Paganini-Ré
          -Testamento olografo e documenti relativi all'apertura del testamento
        • Annunci di morte, necrologi, conteggi e note per la liquidazione, inventario
        • Corrispondenza con gli eredi, imposte di successione (1919-1921)
        • "Il primo decennio di vita", redatto da R. Rossi, tip. Leins & Vescovi, 1932
        • Registro contabile della Fondazione (periodo 1.5.1919-31.12.1946) l
        • Piccola corrispondenza relativa agli affari dell'istituto: lettera di don Giosué Prada, assistente spirituale del Ricovero, che domanda di essere esonerato dal pagamento dell'alloggio e pensione (1926); lettera di ringraziamento delle suore del ricovero per la gratificazione ricevuta in occasione del Natale 1946 ; corrisp. con il figlio Attilio riguardo alle informazioni richieste dall'Uff. svizzero di compensazione sui fondi esteri della Fondazione ; minuta di un reclamo delle suore riguardo alla gestione delll'istituto (incompleta) ; minuta o progetto di lettera manoscritta del produttore, datata 25.9.1952, indirizzata al Vescovo Bacciarini, dove raccomanda che sia riconfermato l'incarico alla madre Superiora del Paganini-Ré. Nel 1952 il produttore è anziano e affaticato, ha subito un ictus e si esprime in modo confuso. Non è noto se la lettera fu mai recapitata.
        Rossi, Raimondo
        Fondazione Gianrico Dollfus
        CH AFR RA.Serie B.26 · Dossier · 1939-1946
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        La fondazione creata dai coniugi Dollfus de Volckersberg nel 1939 per onorare la memoria del figlio morto in un incidente automobilistico era dotata di un capitale di fr 100'000, il cui ricavato doveva essere destinato all'azione di Pro Infirmis. Raimondo Rossi stabilisce il rogito il 2 lug. 1939 e ne sarà il presidente fino alla fine di giugno del 1946.
        Il fasc. contiene: una copia dattiloscr. dell'atto di costituzione della Fondazione (rogito 390 di Raimondo Rossi) ; relazioni e rendiconti per i periodi: 1 lug. 1944 - 30 giu.1945 e 1 lug. 1945 - 30 giu 1946 ; corrispondenza fra R. Rossi, Ruggero Dollfus, membri della fondazione e Pro Infirmis; copia ms. di una lettera inviata da R. Rossi alla "Societé de Banque Suisse" a Basilea dove la Fondazione aveva la sede legale.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie A.a.09 · Dossier · 1943-1948
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Dopo il pensionamento da direttore della sede luganese della Banca Nazionale (dic. 1940) Raimondo Rossi rimane a Lugano fino al 1943, per poi prendere residenza ad Arzo, nella vecchia casa paterna. La casa di Arzo non è riscaldata e passarvi l'inverno è impossibile: così, da novembre a metà aprile, Raimondo con la moglie Bianca e la figlia Anna Maria si rifugiano in vari hotel della regione. Nell'inverno 1945/1946 soggiornano all'hotel Lloyd di Lugano. In marzo, mentre soggiornavano a Lugano, muore la figlia Anna Maria (23.3.1946). Da quel momento la coppia, oramai anziana e con problemi di salute, rimarrà quasi sempre in varie case di cura (terme di Stabio, ospedale Beata Vergine di Mendrisio, clinica San Rocco, clinica Moncucco a Lugano). Il fasc. è composto dalle fatture settimanali rilasciate dai vari stabilimenti, con annotazioni del produtture in particolare relative alle spese incorse , corrispondenza e opuscoli delle case di cura San Rocco a Lugano, Terme solforose di Stabio, Hôtel Venise a Menton (1939-1950 ca.)

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie A.b.17 · Dossier · 1856
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        I fratelli Giuseppe e Domenico Ferrari volevano effettuare alcune modifiche alla loro casa situata di fronte alla chiesa di Arzo, dopo la morte del fratello sacerdote Stefano Antonio, già parroco di Arzo. I lavori di innalzamento dei muri suscitarono l'opposizione della Chiesa. Dopo diverse ingiunzioni da parte del vicario foraneo della diocesi di Como e del capitano reggente di Lugano, per far cessare la costruzione, la vertenza finì con un arbitrato nel 1725-1726. Un secolo più tardi, nel 1856, la casa era passata nelle mani di Domenico Canzani. Alla sua morte venne pubblicata una grida per l'eredità a beneficio d'inventario, che riaffermò la servitù verso la Chiesa parrocchiale, che impediva ogni ulteriore trasformazione e innalzamento.
        Il fasc. contiene:
        • Disegno planimetrico dell'interno della chiesa di Arzo e dell'area circostante (casa Ferrari), ca. 1720
        • Esposizione dei fratelli Ferrari davanti al lod. Sindacato di Lugano in favore della loro fabbrica (17 ago. 1720)
        • Dichiarazioni e sentenze del Landamano Beroldingen (17 e 27 ago. 1720; testi in tedesco)
        • Intimazioni del reggente capitano di Lugano ai flli. Ferrari, per la cessazione della fabbrica (giu.-set. 1720)
        • Intimazioni del vicario foraneo della diocesi di Como ai flli Ferrari in difesa della Chiesa di Arzo
        • Arbitrato del Capitano reggente di Lugano (24-27 lug. 1725)
        • Aggiustamento finale tra la Ven.da chiesa parrocchiale e i fratelli Ferrari (3 gen. 1726, notaio Giovanni Oldelli di Meride)
        • Conferma della servitù sulla ex-casa Ferrari ora degli eredi fu Domenico Canzani (17 ott. 1856, Cristoforo Rossi notaio e sindaco di Arzo)

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR PF.Serie C.d.16 · Dossier · 1822-02-01
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Lettera del commissario di Governo del distretto di Mendrisio, Giovanni Battista Rusca, al giudice di pace Paolo Francesco Rossi, perché ingiunga alle municipalità del suo circolo di "espellere (...) dal territorio del cantone tutti i forestieri non muniti di regolare passaporto o carta di sicurezza rilasciata direttamente dal consiglio di Stato". Pena l'arresto e la consegna alle autorità dei loro rispettivi paesi. Avvolta con la lettera, copia della circolare ai comuni, preparata dal giudice di pace

        Rossi, Paolo Francesco