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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        63 Descrizione archivistica risultati per Materia

        CH AFR GA.FE.Serie A.b.15 · Unità archivistica · 1721
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Francesco Ferrari figlio del fu Simone è scalpellino e risiede a Roma. Vanta un credito di 286 scudi romani verso Margherita Leoni Martinetti moglie di Bernardino Martinetti. Con atto rogato a Roma dal notaio Giovan Battista Fratili il 18 ott. 1721 viene ribadito il credito e si da procura al fratello Giuseppe per riscuoterlo. Nel 1722 il credito è rimborsato con diversi terreni e case situati in Ticino a Montagnola e Certenago (oggi comune di Collina d'Oro). Il fasc. contiene i rogiti e vari atti e minute riguardanti i terreni ricevuti in compensazione.

        Senza titolo
        CH AFR GA.FE.Serie A.b · Sottoserie · 1660-1750
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Atti notarili e scritture private che riguardano vendite e riconoscimenti di debiti o crediti in relazione al patrimonio di Simone (Carlo Simone) Ferrari e in parte dei suoi fratelli Domenico e Antonio. Gli atti di inizio Settecento riguardano inoltre i figli Domenico, don Stefano parroco di Arzo e Giuseppe Maria, che ereditano dal padre morto nel 1696.

        Senza titolo
        CH AFR AN.Serie A.c.09 · Unità documentaria · 1877
        Parte di Fondo Antonio Rossi

        L'avv. Antonio Rossi accusa tale Antonio Rossi fu Francesco di Arzo di deviare stabilmente l'acqua del fiume che irriga la Bonaga e di aver ostruito il canale d'irrigazione di proprietà del'avvocato con del materiale al fine di convogliare l'acqua su un suo canale secondario. Il giudice di pace del Circolo di Riva S. Vitale stabilisce quindi che Antonio Rossi fu Francesco debba ristabilire le condizioni di scorrimento dell'acqua nel canale, essendo autorizzato a prelevarla senza ostruire completamente il canale solo nei giorni feriali, mentre dovrà lasciarla affluire completamente nel fondo Bonaga "dalla vigilia del giorno festivo fino alla mezzanotte del giorno festivo stesso".

        Senza titolo
        Fondi e masseria di Besazio
        CH AFR RA.Serie A.b.30 · Unità archivistica · 1908-1946
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Fasc. riguardante i fondi di propreità del produttore a Besazio, e lavori da lui eseguiti:

        • costruzioni e riparazioni nella masseria affittata alla famiglia Bernasconi (1926-1940) ; litigio con il confinante Tettamanti per opere di muratura (1946) ; ricerca di aiuti finanzari per le cure al figlio di Sandrino Bernasconi, Raimondo, colpito da poliomielite e ricoverato a Zurigo ;
        • lavori effettuati sul fondo vignato Selbee affittato ai fratelli Enrico e Carlo Zoppi: costruzione di un casello e cisterna e altre spese per il vigneto (1927-1940) ; recinzione del vigneto (1937-1938) ; corrispondenza con i fratelli Zoppi e pagamenti per l'affitto (1933-1938) ; nuovo contratto d'affitto con Carlo Zoppi (1946) ; esproprio di parte del terreno per la costruzione della strada Rancate-Besazio (1934-1937).
        Senza titolo
        Contratto d'affitto con Ernesto Egger
        CH AFR RA.Serie A.b.23 · Unità archivistica · 1940-1943
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Contiene: bozza di contratto e contratto finale con Ernesto Egger di Breganzona, che si trasferisce ad Arzo per coltivare alcuni fondi del produttore. Il contratto prevede la coltivazione dei fondi Ronco e Borgioli ad Arzo, con prati, bosco e vigna e dei fondi Fontana Busnone e Prée a Meride. L'affittuario gode di un'abitazione contigua alla casa del proprietario e con essa comunicante, e usufrusice del cortile comune e della stalla per le sue due mucche. In cambio deve occuparsi di coltivare l'orto e curare le piante da frutta e i fiori della casa padronale. La corrispondenza nel fascicolo riferisce il susseguirsi dei rapporti fra il produttore e l'affittuario, dapprima eccellenti e poi via via deteriorati, dopo una scorribanda del giovane figlio Egger che si introduce in casa Rossi in assenza dei proprietari, provocando alcuni danni alle serrature. Il contratto viene rescisso nel 1943.

        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie A.07 · Unità documentaria · 1784
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Paolo Francesco Rossi tiene un conteggio dettagliato di quanto riceve dai mezzadri in natura o in denaro per i fitti delle masserie. Nota ugualmente i prestiti in denaro o anticipi per sementi o trasporti di prodotti agricoli. Si ritrovano i nomi dei massari già consegnati nei libri contabili della famiglia.

        Senza titolo
        CH AFR GA.Serie B.11 · Unità archivistica · 1791-1818
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi
        • 1791, 21 sett. notaio Abbondio Bernasconi : due atti notarili per prestiti ipotecari sottoscritti da Giovanni Giuseppe Ferrari e da suo suocero Cristoforo Ferrari fu Antonio, di Arzo, in favore dei fratelli Pietro e Bartolomeo Rossi dei Romani allo scopo di "sanare la dote e antefatto di Tommasina (?) rimasta vedova del fu Giacomo", fratello di Giovanni Giuseppe. I due impegnano i terreni detti Palude e Valle ad Arzo.
        • 1812, 16 ott. notaio G.A. Rossi : Giovanni Giuseppe Ferrari e il dott. Domenico Gamba del fu Stefano scambiano due appezzamenti di terreno nel luogo detto Certara.
        • 1814, 16 marzo, notaio G.A. Rossi : Caterina nata Rossi di Beltrame fu Giovan Antonio, vedova di Giacomo Antonio Ferrari di Arzo, con l'assenso del figlio Pietro e dei suoi parenti più prossimi, fratelli e cugini Rossi, impegna la propria casa d'abitazione per un prestito di L. 390, ricevuto dal notaio stesso e da rimborsare ad una persona che costui designerà. Debitore solidale il fratello Manfredo Rossi che impegna il suo terreno detto la Colombera ad Arzo. In calce il notaio designa Tommasina Fossati fu Giovan Maria, nubile, da Riva San Vitale come beneficiaria del rimborso.
          Due ff. allegati indicano che nel 1817-1818 il debito é rilevato da Giovan Giuseppe Ferrario che lo estinguerà.
        • 1814, 7 maggio, notaio G.A. Rossi : Bernardino Rossi detto de Lazarina, marito di Eleonora Ferrari fu Cristoforo, con il consenso della stessa vende a Giovanni Giuseppe Ferrario fu Primo un terreno detto alla Fontana, che la moglie aveva ricevuto nella divisione con la sorella [non nominata, ma probabilmente Francesca la moglie dell'acquirente] .
        CH AFR GA.FE.Serie A.c.05 · Unità documentaria · 1713
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Carlo Giuseppe Rossi de Sina, figlio del fu Vitale e di Sidonia Ferrari fu Giovanni Maria, redige un contratto dove conferma la dote della sorella Angela sposata con mastro Bernardo Antonio Fossati de Mafio. Vengono condonati al marito gli interessi sulla dote e altri prestiti che Vitale Rossi, morto senza testamento, aveva concesso alla coppia. Inoltre Carlo Giuseppe lascia alla sorella il terreno Tamporida ad Arzo, contro l'impegno di pagare gli interessi su un debito, fatto dalla loro madre e garantito dal terreno, al detentore del credito il sacerdote Carlo Giorgio Rossi del Paolino. L'atto viene autentificato con sigillo cartaceo dal console della libera città di Hredes, marchesato di Moravia, dove Bernardo Antonio Fossati de Mafio lavorava ed era conosciuto fra le maestranze del Barocco.
        Sull'esterno dell'atto - con calligrafia prob. di Giuseppe Maria Ferrari - si legge: "Instrumento di carta di dote di Angela Fossata moglie di M.is Bernardo Antonio Fossato di Arzo fatagli da suo fratello Carlo Giuseppe".

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        CH AFR GA.FE.Serie C.c.13 · Unità documentaria · 1822
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Accordo privato fra il tenente G.B. Torriani, che agisce come procuratore del nipote Filippo Ferrari e Gio. Garobbi e frate Filippo Ferreri, procuratori del convento dei padri Serviti, entrambi dichiaratisi acquirenti di un fondo messo all'asta a Mendrisio, nel luogo detto Le Rime, proprietà degli eredi fu Carlo Marliani. L'accordo prevede che colui che si aggiudicherà il fondo dovrà estirpare tutti le piante di noci e sostituirle con dei gelsi ("moroni") a una distanza prescritta, il tutto entro la S. Martino del 1822.

        Senza titolo