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  • Thesaurus del Nuovo soggettario, Bib.nazionale centrale di Firenze (online)
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        317 Description archivistique résultats pour Forme

        CH AFR RA.Serie A.c.13 · Dossier · 1884-1951
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Contiene:
        Lettera di Silvio Chicherio alla moglie Amalia da Zurigo (19.10.1884) ; Querela per diffamazione inviata da R. Rossi al Procuratore pubblico soppracenerino contro un cittadino che lo accusava di abusare del patrimonio dei cognati Chicherio (9.3.1914) ; corrispondenza riguardante Vincenzo Chicherio con una lettera della moglie Ester (matrimonio 8.9.1905 ; decesso a Buenos Aires, 1951) ; lettera del nipote Silvietto Oschwald per una raccomandazione (12.2.1925) ; necrologio per Livia Martignoni Chicherio (4.6.1937) preparato da R. Rossi per il Corriere del Ticino (testo dattiloscr.) ; Ernestino Chicherio : articoli di necrologio apparsi sulla stampa ticinese (27-29.3.1937) ; lettera di Mariuccia Chicherio Salvioni (20.12.1942).

        Rossi, Raimondo
        Famiglia Chicherio
        CH AFR RA.Serie A.c · Sous-série organique · 1789-1960
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        I documenti di questa sottoserie riguardano la famiglia di Silvio Chicherio, fu Tommaso, suocero del produttore del fondo Raimondo Rossi. I fasc. coprono il periodo 1897-1940, con l'aggiunta di un fasc. di carte più antiche riguardanti terreni appartenuti alla famiglia di Silvio Chicherio (fine sec. XVIII-sec, XIX). Raimondo Rossi si occupa della successione ereditaria del suocero morto nel 1897 e amministra il patrimonio dei figli minorenni assieme alla madre Amalia Chicherio. Dopo la sua morte nel 1901, R. Rossi diventa curatore unico dei figli ancora minorenni fino al 1908, quandi l'ultimo figlio raggiunge la maggiore età. Continua a gestire la parte di patrimonio famigliare rimasta indivisa e il recupero di alcuni crediti (ca.1916-1920) e rimane amministratore del patrimonio di Olga Chicherio e di Angela Chicherio diventata suor Maria Angela fino al 1939.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie C.a.03 · Pièce · 1762
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Domanda presentata al rappresentante del Vescovo di Como per avere l'autorizzazione di estrarre dai registri parrocchiali l'atto di battesimo di Giuseppe Ferrari fu Giuseppe nato il 18 marzo 1734 a Mendrisio e battezzato col nome Simone Angelo Giuseppe. Bifoglio sul quale figurano il testo della domanda l'autorizzazione del vescovado concessa il 20 marzo 1762, e l’autenticazione con sigillo di carta del vicario generale Girolamo Stoppani.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR PF.Serie C.d.16 · Dossier · 1822-02-01
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Lettera del commissario di Governo del distretto di Mendrisio, Giovanni Battista Rusca, al giudice di pace Paolo Francesco Rossi, perché ingiunga alle municipalità del suo circolo di "espellere (...) dal territorio del cantone tutti i forestieri non muniti di regolare passaporto o carta di sicurezza rilasciata direttamente dal consiglio di Stato". Pena l'arresto e la consegna alle autorità dei loro rispettivi paesi. Avvolta con la lettera, copia della circolare ai comuni, preparata dal giudice di pace

        Rossi, Paolo Francesco
        Esami di dottorato : appunti e documenti
        CH AFR RA.Serie A.a.01.02 · Sous-dossier · 1890-1892
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Materiale raccolto dal produttore in un fasc. intitolato "Esami di dottorato, 1-2-3-4 dic. 1890. Varie", che riguarda la sua tesi "Sur quelques questions de criminalité et de pénalité". Il fasc. contiene:

        • quaderni con le dissertazioni sostenute per l'esame;
        • quaderni di appunti e note sui corsi;
        • documenti di iscrizione all'esame di dottorato;
        • corrispondenza con i familiari:
        • 1 esemplare del periodico La Riforma : giornale liberale ticinese (10 maggio 1892) che commenta a p. 3 la sua dissertazione di dottorato (titolo: "Un libro nuovo". L'articolo continuava in un successivo numero del giornale, non pervenuto).
        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie G.15 · Dossier · 1852-1863
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il notaio Giacomo Ant. Rossi, erede universale del defunto Filippo Ferrari, esegue le volontà del testatore che aveva disposto un legato di lire 4000 ad ognuno dei cinque nipoti Pollini, figli di sua sorella Giulia, o ai loro eredi; inoltre aveva disposto che fosse saldato il prestito di Lire 7000 che il padre Giuseppe Ferrari aveva contratto presso il genero Gaetano Pollini nel 1791, per la dote della figlia Giulia. Su questo capitale i Ferrari padre e figlio avevano sempre corrisposto gli interessi annui del 4%. A ciascuno dei due figli Pollini superstiti, conte Francesco e cav. Giovanni Battista, spetta quindi la metà del capitale. In questo fasc. sono registrati i conti dare e avere (legato dello zio, la metà del capitale di dote, interessi) e relativa corrispondenza con G. B. Pollini, rappresentato il più sovente dal figlio avv. Pietro. Nel fasc. - incompleto - figura anche la corrispondenza per un litigio risalente agli anni 1859-1863, relativa a interessi dovuti questa volta dagli eredi del cav. G. B. Pollini (deceduto nel 1858) al notaio G. A. Rossi, rappresentato dal fratello Cristoforo Rossi.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie G.09 · Dossier · 1851-1852
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        L'annuncio della morte di Filippo Ferrari e delle sue ultime volontà, in attesa della trasmissione di una copia autentificata del testamento, viene comunicata da Cagliari al notaio Rossi da Francesco de Cesaroni, nipote del defunto e dall'esecutore testamentario Tommaso Marini tramite il conte Francesco Pollini, residente a Mendrisio, altro nipote del defunto. Il notaio è informato che è stato nominato erede universale, nomina che egli si riserva di accettare con beneficio d'inventario. Il fasc. raccoglie la corrispondenza scambiata nel periodo luglio 1851-ottobre 1852 principalmente con Francesco de Cesaroni, incaricato dal notaio Giacomo Ant. Rossi di rappresentarlo a Cagliari. Da notare una contestazione da parte dell'esecutore testamentario Marini per la messa all'asta della casa Ferrari di Mendrisio nell'ottobre 1852 ; mentre Francesco de Cesaroni si interessa dell'acquisto per conto della figlia Matilde.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Eredità di Filippo Ferrari
        CH AFR GA.FE.Serie G · Série organique · 1799-1874
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Filippo Ferrari morì il 16 luglio 1851 a Cagliari e nomina suo erede universale il cugino notaio e giudice del trib. d'appello di Mendrisio Giacomo Antonio Rossi, già suo procuratore in Ticino per vari decenni. Il notaio accettò l'eredità con beneficio d'inventario, poiché F. Ferrari finì la sua esistenza con poca sostanza e parecchi debiti. Le carte riguardano le attività del notaio nei mesi immediatamente successivi alla morte di F. Ferrari (pubblicazione di una grida per conoscere lo stato della situazione finanziaria del defunto, esecuzione dei legati, estinzione dei debiti) e poi negli anni successivi quando si eseguirono i legati e si sanarono i debiti. Contengono vari atti e inventari eseguiti in Sardegna e a Mendrisio e corrispondenza varia con l'esecutore testamentario a Cagliari, con i nipoti del defunto e persone terze.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Eredi Grimaldi Pollini
        CH AFR GA.FE.Serie E · Série organique · 1824-1851
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Il 30 sett. 1820 moriva a Cagliari il conte Gaetano Pollini , originario di Mendrisio (Svizzera) e da vent'anni vedovo di Giulia Ferrari fu Giuseppe. Lasciava come eredi i figli Francesco che ereditava il titolo di conte, Giovanni Battista e Giuseppe (detto Peppino), la figlia Margherita maritata de Cesaroni e gli eredi della figlia defunta Maddalena maritata con il cavaliere Antonio Grimaldi di Catania (da cui il nome Grimaldi Pollini usato dai figli). Il figlio Enrico e le figlie Antonia e Giulia Grimaldi erano ancora minorenni e vennero rappresentati dal padre e dallo zio Filippo Ferrari, nominato procuratore generale dei Grimaldi per ovviare alla distanza che separava le famiglie e svolgere tutte le pratiche necessarie alla divisione. Le carte non contengono gli inventari dei beni del conte, che erano considerevoli in Sardegna e in territorio svizzero a Mendrisio e dintorni, né una distinta di quanto dovesse spettare ai Grimaldi, ma dalle lettere di Filippo Ferrari e di Antonio Grimaldi con il notaio Rossi risulta che le relazioni con gli zii Pollini, che gestivano la massa ereditaria, era assai teso. Il cav. Grimaldi li accusava di amministrare in modo disinvolto il patrimonio, di mancati riscontri sulle rendite e le proprietà da dividere e implicitamente di ledere gli interessi dei figli. In questo contesto la divisione ereditaria si protrasse fino al 1827 anno in cui finalmente venne rogato l'atto di divisione a Cagliari (13 luglio 1827) che non è presente in queste carte. Fra il 1827 e il 1828 il notaio G. A. Rossi ricevette due mandati dai Grimaldi per rappresentarli in Svizzera, allo scopo di finalizzare la divisione delle proprietà, dissipare i malintesi riguardanti gli interessi sulla massa ereditaria e, successivamente, di compiere tutti gli atti necessari a riscuotere i crediti e vendere i beni ereditati in Svizzera, che i Grimaldi desideravano al più presto trasformare in capitali da rimpatriare in Sicilia. Le liste e inventari sommari di quanto fosse stato assegnato ai Grimaldi, compresi alcuni crediti di difficile riscossione, suggeriscono che la divisione avvenne piuttosto a svantaggio della famiglia.

        Rossi, Giacomo Antonio
        Eredi Grimaldi : fogli sparsi
        CH AFR GA.FE.Serie E.c.01 · Dossier · 1829-1833
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Diversi conteggi e annotazioni del notaio G. A. Rossi riguardanti i ricavati spettanti agli eredi Grimaldi:
        conto "Vendemia 1829 dei fondi di Mendrisio"; nota s.d. riguardante ricavati e decime sui fondi di Stabio; un f. datato nov. 1833 che elenca gli interessi dovuti dal 1828 al 1833 da un debitore sconosciuto, con vari calcoli a margine ( corno in filigrana) ; 1 f. (315 x 415 mm) piegato in due verticalmente con la scritta "Carte Grimaldi" , senza contenuto (giglio in filigrana); 1 f. (332 x 425 mm) piegato in due verticalmente, con calcoli e note riguardanti il valore di fondi da vendere a Stabio e Mendrisio, ca 1826-1827 (conchiglia in filigrana).

        Rossi, Giacomo Antonio