eredità

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  • Complesso dei beni e dei rapporti che si trasmettono mediante la successione legittima o mediante la successione testamentaria

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        CH AFR GA.FE.Serie G.21 · Dossier · 1853-1874
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Documenti e corrispondenza del notaio Giacomo Antonio Rossi e del fratello Cristoforo, suo procuratore, con Francesco de Cesaroni incaricato di vendere i beni situati in Sardegna provenienti dall'eredità di Filippo Ferrari. Il notaio desiderava estinguere i debiti del defunto vendendo le proprietà e i beni immobili posseduti a Cagliari, progetto che si realizzò solo dopo parecchi anni perché non si trovavano compratori per le quattro case ereditate in cattivo stato; oltretutto in quel periodo il regime fiscale del Regno d'Italia non avvantaggiava i compratori. Dopo la morte del notaio Rossi, avvenuta nel 1866 e del suo procuratore De Cesaroni, rimasero alcuni legati da pagare per cui fu anche intentata una causa presso il tribunale di Cagliari, nel 1874, alla quale venne chiamato a rispondere l’avv. Antonio Rossi, nipote di Giacomo Antonio e erroneamente ritenuto suo figlio. Non ci sono testimonianze su come si concluse la vertenza. Il fasc. contiene:

        • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi del 18.5.1853
        • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi, da Mendrisio del 10.3.1854; minuta della risposta, s.d.
        • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi del 3.5.1854, con allegata corrisp. dell'avv. Marini esecutore testamentario; minuta della risposta del 21.5.1854
        • Lettera di Tommaso Marini a Francesco de Cesaroni del 30.8.1854; con note di G. A. Rossi
        • Conto del legato a Matilde de Cesaroni, ricevute e corrispondenza, a cura del notaio Cristoforo Rossi (1954; 1856-57)
        • Lettere dell'esecutore testamentario alla contessa Matilde Pollini, che riassume lo stato dei legati Ferrari dopo la morte del notaio G. A. Rossi (deceduto ne 1866); lettera all'avv. Antonio Rossi del rappresentante legale di Angelina Motta, legataria, e citazione a comparire davanti al trib. di Cagliari (1873-874).
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR PF.Serie B.12 · Dossier · 1771-1818
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il calzolaio di Riva S. Vitale Giovanni Maria Vassalli eredita vari debiti del padre Giovan Battista per i quali viene emessa una pubblica Grida dal tribunale di prima istanza di Mendrisio il 19.11.1817. Indebitato a sua volta ricorre a Paolo Francesco Rossi per la valutazione della sostanza. Costui raccoglie la documentazione relativa ai creditori (fatture, rogiti e atti vari relativi a prestiti e pegni), redige una tabella riassuntiva dello "Stato attivo e passivo del fu Giovan Battista e figlio Giovan Maria Vassalli" con la lista dei creditori e un memorandum datato 11 nov. 1818 intitolato "Nota e graduazione dei creditori dell'oberato Sgr Giovan Maria Vassalli detto d'Ostinetto e delle di lui sorelle Maria Angela e Giovanna, tutti di Riva".

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR RA.Serie A.c.09 · Dossier · 1897-1911
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Fascicolo contenente un quaderno ms. di rendiconti per l'autorità di sorveglianza sulla curatela amministrativa redatto da R. Ross. Inizia con l'inventario della sostanza spettante ai cinque minorenni Chicherio, di cui la metà in usufrutto alla madre, "approvato dalla Municipalità con risoluzione n. 764 del 19 ott. 1897". Il fasc. contiene in una cartella separata le osservazioni annuali e le dichiarazioni di approvazione della gestione da parte del Municipio.

        Rossi, Raimondo
        Parenti Torriani
        CH AFR GA.FE.Serie F · Série organique · 1749-1853
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La serie raccoglie una documentazione frammentaria che riguarda la famiglia di Giovanni Battista Torriani (1757-1823), zio per parte materna di Filippo Ferrari. Vi si riscontrano scritture private e rogiti notarili riguardanti l'eredità di G. B. Torriani divisa fra i sette figli, e più particolarmente la settima parte ereditata dal figlio Giovanni (fondi agricoli nel territorio di Como e Mendrisio). La parte più importante e coesa riguarda la corrispondenza fra Giovanni Torriani e il cugino Filippo Ferrari, e fra Torriani e il notaio Giacomo Antonio Rossi, procuratore di Filippo Ferrari, che fu anche procuratore di Giovanni Torriani per una decina d'anni (1831-1840). Oggetto della corrispondenza sono quasi sempre i litigi di Giovanni con i fratelli durante la divisione ereditaria paterna e materna o le sue richieste di denaro. Le carte illustrano le attività del notaio nell'amministrazione dei beni ereditati da Giovanni Torriani a Mendrisio ("Chioso Bosia") e in territorio comasco (settima parte dei fondi di Cermenate e Bregnano e fondi della Breggia, sui comuni di Piazza, Cernobbio e Monte Olimpino), e i suoi sforzi per risolvere i numerosi debiti accumulati da Giovanni verso i familiari, verso il cugino Filippo Ferrari e verso terze persone, che portò alla graduale alienazione dei fondi.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.b · Sous-série organique · ca. 1870-1952
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        La sottoserie raccoglie documenti riguardanti le azioni intraprese per sanare i debiti dell'avv. Antonio Rossi, con la vendita di beni immobili. Contiene: Inventari, conti e atti notarili riguardanti la successione del padre di Raimondo e Caterina Rossi; documenti relativi all'eredità della madre Antonietta Formenti; documenti vari isolati riguardanti interventi di ristrutturazione o riparazione nelle proprietà famigliari ; documenti riguardanti i beni personali di R. Rossi e della moglie Bianca Chicherio.

        Rossi, Raimondo
        Piccola corrispondenza
        CH AFR RA.Serie A.e.01.06 · Pièce · 1888-1903
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Torino 24 lug 1888: un biglietto di visita di Lavinia con i complimenti al nipote Raimondo per l'ottenimento della maturità
        Busto Arsizio, 6 aprile 1903: Lettera dell'avv. Giacomo Decio riguardante l'eredità del defunto cugino Luigi Corvi, e quindi spettante a Lavinia vedova Paolo Rossi o ai suoi eredi.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR PF.Serie B.13 · Dossier · 1818-1819
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Paolo Francesco Rossi, in risposta alla pubblica grida sulla sostanza del defunto Pietro Calderari raccoglie la documentazione sui creditori e redige in data 20 lug 1819 una "Specifica ossia classificazione dei debiti lasciati dal fu Pietro Calderari di Ligornetto detto del Pizzolo giusta il decreto Mendrisotto".

        Rossi, Paolo Francesco
        Sostanza paterna : documenti diversi
        CH AFR RA.Serie A.b.02 · Dossier · 1892-1893
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il fasc. contiene:

        • "Copia delle disposizioni testamentarie del povero mio papà [...], Arzo 18 nov. 1880" ; redatto su un f. doppio che presenta nella parte inferiore e sul retro un testo di Antonio Rossi (firmato), datato con calligr. del figlio Raimondo "27 luglio 1887". Quest'ultimo testo corregge la suddivisione della sostanza che rimane al figlio (per 2/3) e alla figlia Caterina (per 1/3) mentre alla moglie Antonietta rimane l'usufrutto vedovile.
        • una valutazione della "Sostanza paterna" con attivi e passivi e le parti spettanti ai due fratelli ; un "Estimo censuario del comune di Arzo" con le stime degli immobili ;
        • le spese per il funerale e altre spese per la famiglia sostenute in feb-mar. 1893; una fattura della farmacia Buzzi di Mendrisio (mag. 1892-feb. 1893) ; una fattura per un servizio di porcellana con cifre AR eseguito a Milano da Carlo Galli nel 1873, lasciato come legato alla moglie.
        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie B.28 · Dossier · 1939-1947
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Isolina Terreni vedova del pittore luganese Luigi Monteverde (1841-1923), deceduta a Lugano il 28 gen. 1941, nominò unico erede dei suoi beni mobili e immobili il Comune di Lugano, al quale lascia la collezione di quadri del marito con la disposizione che venisse creata nel Museo civico delle Belle arti una sala d'esposizione Luigi Monteverde, dove dovevano figurare i quadri dell'artista, i diplomi e le medaglie da lui ricevute e altri documenti relativi alla sua attività. Esprimeva inoltre il desiderio che il museo facesse ulteriori acquisizioni per completare la collezione, secondo i mezzi disponibili, e che la città gli dedicasse una via o una piazza. Lasciava poi alcuni legati ad associazioni e opere di beneficienzadella città, fra cui l'Ospedale italiano di Lugano. Il testamento, redatto il 29 mar. 1939 fu pubblicato il 3 feb. 1941. dall'esecutore testamentario e già consulente della defunta, avv. Raimondo Rossi.
        Il fasc. contiene due copie certificate del testamento olografo, una copia dattiloscritta allegata ai rendiconti delle spese dell'esecutore testamentario, la lista dei quadri donati alla città con alcune riproduzioni fotografiche di quadri venduti, corrispondenza con parenti, corrispondenza bancaria con il Credito Italiano e la Banca della Svizzera italiana (conti titoli, conti correnti amministrati dal produttore, procedure sui conti bancari esteri in tempo di guerra, trasferimento degli averi al comune di Lugano), corrispondenza con il comune di Lugano e altri enti cittadini.

        Rossi, Raimondo
        Successione ereditaria Aldo Fusoni
        CH AFR RA.Serie B.29 · Dossier · 1938-1941
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Aldo Fusoni (1882-1938), impiegato alla Montecatini di Milano è un amico del produttore. Nel 1937 gli affida il suo testamento sigillato nel quale lo nomina esecutore testamentario. La divisione ereditaria è laboriosa a causa di disaccordi fra gli eredi e richiede lunghe pratiche per il trasferimento dei capitali del defunto detenuti in Italia verso la Svizzera. Il fascicolo contiene la corrispondenza del produttore con gli eredi, in particolare le sorelle Leoni cugine del defunto, con amici milanesi e con l'avvocato Bernasconi di Milano che collabora nelle pratiche sucessoriali. Il fasc. è stto suddiviso in 5 parti:
        1) Copie dattiloscr. del testamento, inventari, atti ufficiali (dichiarazioni di stato civile, procure, notifiche), schema ereditario, tassazione, altri documenti riguardanti il defunto.
        2) Corrispondenza con le eredi sorelle Leoni.
        3) Corrispondenza con l'avv. Cesare Bernasconi, Milano
        4) Corrispondenza con amici del defunto: ing. Maselli e Grand Uff. della Corona Carlo Ferrario. La corrispondenza con Ferrario comporta anche una domanda di assistenza rivolta al produttore per il recuperodi un credito del Ferrario presso la società Tonerde a New York. Non riguarda la successione Fusoni ma è stato conservato come disposto in origine.
        5) Liquidazione dell'indennità di lavoro del defunto Fusoni : corrispondenza con Montecatini SA, Banca naz. del Lavoro, Ufficio di compensazione svizzero; documenti bancari e corrispondenza con Credito italiano, Banca commerciale italiana, Banca della Svizzera Italiana, Credito svizzero Lugano.

        Rossi, Raimondo