Sottoserie d - Corrispondenza di Filippo Ferrari con Giacomo Antonio Rossi

Area dell'identificazione

Codice di riferimento

CH AFR GA.FE.Serie D.d

Titolo

Corrispondenza di Filippo Ferrari con Giacomo Antonio Rossi

Date

  • 1823-1851 (Creazione)

Livello di descrizione

Sottoserie

Consistenza e supporto

5 scatole

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1787/05/20 - 1866/06/07)

Nota biografica

È il primogenito di Paolo Francesco Rossi e di Apollonia Marchesi di Saltrio. Effettuò la soclarità obbligatoria a Mendrisio, presso i padri serviti e gli studi di legge verosimilmente a Pavia. Sposò nel 1814 Giuseppa Fontana di Carlo, originaria di Muggio e maggiore di 8 anni, dalla quale non ebbe figli. Esercitò la professione di notaio col fratello Cristoforo, di 17 anni più giovane, condividendo con lui la casa d'abitazione ad Arzo (oggi Mendrisio).

Storia archivistica

La corrispondenza fra Filippo Ferrari e il notaio Giacomo Antonio Rossi, suo procuratore generale per la gestione degli affari in Ticino, era conservata in vari insiemi di fascicoletti legati con cordicelle. Ogni fascicolo conteneva generalmente due o più lettere di F. Ferrari - che scriveva spesso due volte al mese - con le minute del notaio che, con minor frequenza, rispondeva alle varie missive assai ridondanti del cugino. A volte il notaio aggiungeva ai fascicoli della corrispondenza altri documenti relativi ai temi trattati nelle sue risposte, quali i conti delle masserie, atti di compravendita e altri atti notarili, contratti, carte relative a terzi debitori o creditori, ecc. Spesso questi soggetti si riscontravano anche in dossiers specifici da lui stesso creati, dove si suppone avrebbero poi dovuto essere inseriti. Questo modo di procedere assai disordinato è una caratteristica del notaio Giacomo Antonio. Esiste un solo registro copialettere eseguito dal fratello minore di G. A. Rossi, il notaio Cristoforo che ricopia le minute del periodo 1827-1830. Si riscontrano poi tracce di interventi che hanno sicuramente scomposto l'ordinamento dei fascicoli, risalenti all'ultimo terzo del sec. XIX e riconducibili al nipote Antonio Rossi che usava apporre sigle sui fasc. di famiglia (P) e su quelli dei Ferrari (FF); un certo numero di lettere della fine degli anni 1820 e del 1836 erano sparse fra i faldoni e fra le carte del notaio Antonio Rossi. In epoca più recente (sec. XX) si riscontrano annotazioni del pronipote dir. Raimondo e di altri membri della famiglia. La corrispondenza è stata quindi riordinata, conservando i fasc. con le lettere e le minute delle risposte e eventuali piccoli documenti o note allegate, mentre la documentazione amministrativa più importante, inserita dal notaio per sua memoria, è stata riordinata nei fasc. già esistenti o ricostituiti. La lettura di numerose lettere di F. Ferrari è compromessa a causa dell’inchiostro che traspare sul lato opposto dei fogli.

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

La corrispondenza è in parte frammentaria. Le lettere hanno un tenore assai formale e si riferiscono per la maggior parte all'amministrazione dei fondi agricoli del Ferrari, che chiede al notaio Rossi dettagli e resoconti su quanto producono e rendono i fondi e i capitali a prestito. Frequenti anche le sue domande di invio di denaro dal Ticino alla Sardegna, tramite intermediari e cambiali, o le domande di pagamento a terzi per motivi che non sono sempre chiari, forse dovuti ai suoi affari in Sardegna di cui non si conosce il tenore, o per pagare gli interessi dovuti a terzi e saldare debiti. Non fornisce particolari sulla sua esistenza a Cagliari, se si eccettuano le lamentele per la presenza del cugino Giovanni Torriani, che si fece mantenere alcuni anni e diventato suo debitore e le vicissitudini dell'eredità Pollini spettante ai nipoti Grimaldi, dei quali fu procuratore per un certo periodo. Nelle risposte del cugino notaio vi sono accenni ad avvenimenti familiari o relativi a personalità del luogo e accenni alle epidemie di colera che colpirono il Ticino nel 1836. Filippo Ferrari non è ricco, si può definire agiato quando muoiono i genitori, ma col passare degli anni la sua fortuna sembra diminuire regolarmente e sul finire della sua dovette condurre un'esistenza modesta, che traspare dalla corrispondenza che fece seguito alla sua morte.

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

La corrispondenza è stata ordinata in base all'estremo cronologico inferiore.

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

accessibile su richiesta

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

  • italiano

Scrittura dei materiali

    Note sulla lingua e sulla scrittura

    Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

    Stato di conservazione: mediocre, pessimo in alcuni casi
    Danni: macchie, corrosione dell'inchiostro, inchiostro che traspare sul verso dei ff.

    Strumenti di ricerca

    Area dei materiali collegati

    Esistenza e localizzazione degli originali

    Esistenza e localizzazione di copie

    Unità di descrizione collegate

    Altri riscontri nella corrispondenza del notaio Rossi con Giovanni Torriani e parenti, e con i Grimaldi Pollini, nipoti di Filippo Ferrari .

    Area delle note

    Identificatori alternativi

    Punti di accesso

    Punti d'accesso per luogo

    Punti d'accesso per nome

    Punti d'accesso relativi al genere

    Area di controllo della descrizione

    Codice identificativo della descrizione

    Codice identificativo dell'istitituto conservatore

    Norme e convenzioni utilizzate

    Stato

    Rivisto

    Livello di completezza

    Intermedio

    Date di creazione, revisione, cancellazione

    creazione: 2024-05-02
    aggiornamento: 2024-09-14:

    Lingue

    • italiano

    Scritture

      Fonti

      Area dell'acquisizione