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      Confraternita del S. Rosario di Besazio
      CH AFR AN.Serie B.c.01 · Dossier · 1751-1885
      Fait partie de Fondo Antonio Rossi

      La Confraternita del Santo Rosario è un'associazione di fedeli della Chiesa cattolica, approvata per la prima volta nel 1476 dal cardinale Alessandro Nanni Malatesta, legato pontificio e vescovo di Forlì [fonte 1].
      La confraternita del SS Rosario di Besazio fu eretta nel 1653 con rogito del notaio F. Fossati di Meride, che la metteva sotto il patronato e la presidenza del parroco pro tempore di Besazio. Poco più di dieci anni dopo, la confaternita é beneficiaria nel testamento del concittadino Antonio Maria Fontana di Besazio, maestro lapicida emigrato a Roma e morto in quella città nel dicembre 1668. Riceve un legato in denari e degli immobili presso la chiesa di S. Andrea delle Fratte a Roma, con l'obbligo di effettuare beneficenza, celebrare numerose messe in suffragio della sua anima e assegnare annualmente una dote di 35 scudi a due zitelle povere del paese, per il matrimonio o la monacazione [fonte 2].
      Nel "Libro di Spesa e Ricavata" (unità 01/01) sono inseriti i commenti dei parroci Carlambrogio Croce e Giuseppe Baroffi a questo riguardo, essendo responsabili della tesoreria della Confraternita negli anni tra il 1775 e il 1840. In particolare viene ricordato che gli obblighi del lascito testamentario di Antonio Fontana furono rispettati fino al 1778, quando la Confraternita, indebitata nella costruzione della nuova chiesa di Besazio non riesce ad ottemperare pienamente agli obblighi del testatore, e ottiene quindi dal vescovo di Como Giambattista Mugiasca, con decreto vescovile del 24 luglio 1785, di poter usare la metà dei redditi per sanare il debito e distribuire l'altra metà in proporzione ; con la clausola che una volta sanata la situazione si ritorni alle distribuzioni previste. Il parroco Giuseppe Baroffi attesta poi nel 1838 che i debiti furono pagati in pochi anni e che "presentemente la Confraternita é creditrice contro la Comune di Besazio stesso di L 5000 milanesi circa, e ne tiene in cassa circa altre quattro mille." Da quel momento la Confraternita continuerà nei suoi investimenti, con l'autorizzazione del vescovo Romanó, acquisendo beni immobili e prestando capitali per poi distribuire in proporzione ai parrocchiani e alla chiesa, aumentando anche il numero delle doti assegnate annualmente alle fanciulle bisognose del paese. Dopo la metà del sec. XIX, a cui principalmente si riferiscono queste unità archivistiche, i conti sono sottomessi durante alcuni anni anche al vescovo di Como. L'avv. Antonio Rossi funge da tesoriere negli anni 1873-1884.

      Rossi, Antonio, avvocato
      CH AFR PF.Serie B.02 · Dossier · 1807-1817
      Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

      Il dottor Giovanni Schiera é un medico di Milano, figlio di Giovanni Maria, medico milanese assai conosciuto secondo quanto riferisce il Dizionario degli uomini illustri dell'abate Oldelli. Il dott. Schiera acquista la proprietà (masseria) dell'ing. Stefano Ignazio Melchioni, ticinese di Meride ma stabilito a Novara, che aveva affidato a Paolo Francesco Rossi la vendita dei suoi beni. Paolo Francesco diventa amministratore della proprietà del dott. Schiera, occupandosi in particolare del riattamento della casa masserizia, come documentano il libretto dei lavori eseguiti fra il 1809 e il 1810 e le numerose note di spesa dei vari artigiani che eseguono lavori a giornata ( muratori, falegnami, fabbri, manovali, carrettieri). Sono così documentati i dettagli dei materiali usati, il tempo impiegato per il riattamento, i trasporti dall'Italia (ricevute daziarie). Paolo Francesco si occupa pure del pagamento delle taglie a Besazio per conto dello Schiera. Nel 1817 sono intrapresi nuovi lavori sempre dettagliatamente registrati da P.F. Rossi.
      Descrizione del contenuto:

      • Libretto per affari relativi al Sign.e dottor Schiera : elenca le spese per la gestione dei beni del medico Schiera negli anni 1814-1817, a volte con anticipi di denaro da parte di Paolo Francesco Rossi, a cominciare dall'acquisto di una casa "al cittadino Andrea Aglio di Arzo". Seguono le spese per i trasporti e il riattamento della masseria, le ricevute di denaro inviato dallo Schiera, le taglie e altre spese per giornate pagate a diversi lavoranti. Contiene fra le pag. 11 ff. di ricevute varie.
      • 1 libretto datato 1808 e intitolato: "Sfogliazzo delle giornate dei muratori e manovali che lavorano nella fabbrica del sign. dr. fisico Schiera in Besazio";
      • Ricevuta dell'esattore di Besazio Antonio Castani per il pagamento della taglia per l'anno 1810 spettante al sign. Schiera ;
      • diverse ricevute daziarie, numerose piccole ricevute e liste di spese dei lavoranti artigiani, a volte redatte a loro stessi, a volte riassunte in liste redatte da Paolo Francesco.
      • 1817 : segue la spesa per la fabbrica rustica del sign. dottor fisico Giovanni Schiera a Besazio. Forse parte di un quaderno di spese ; diverse fatture di artigiani.
      Rossi, Paolo Francesco