terreni agrari

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  • Superfici terrestri che l’uomo utilizza per le coltivazioni agricole

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id:12729

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    terreni agrari

    Terme générique Materia

    terreni agrari

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      terreni agrari

      • Employé pour terreni agricoli
      • Employé pour terre agricole

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      terreni agrari

      47 Description archivistique résultats pour terreni agrari

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      Ferrari Quartironi
      CH AFR GA.FE.Serie B · Série organique · 1628-1849
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      La serie raccoglie una documentazione incompleta che riguarda l'acquisizione di fondi agricoli da parte della famiglia Quartironi di Mendrisio e l'amministrazione dei beni mobili e immobili. Gli atti notarili , in gran parte copie, documentano la costituzione del patrimonio familiare a partire dalla fine del sec. XVII, con obblighi e ipoteche su terreni per raccogliere altri capitali, successioni ereditarie, prestiti di capitali propri e altre attività di compravendita. Il nome a cui fanno riferimento gli atti più antichi è quello di Filippo Quartironi, padre dall'ultimo discendente della famiglia, il rev. Carlo Felice Quartironi, che nominò suo erede universale Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, con il quale intratteneva rapporti di affari e forse lontani rapporti familiari. Giuseppe Ferrari ottenne di aggiungere al suo cognome quello dei Quartironi. Nelle carte conservate non risultano atti che documentino la ragione di questa eredità, né le ragioni avanzate dal Ferrari per ottenere il cambiamento del cognome, che non fu peraltro mai veramente adottato dalla famiglia, e cadde in disuso dopo pochi anni.

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.c.05 · Pièce · 1713
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Carlo Giuseppe Rossi de Sina, figlio del fu Vitale e di Sidonia Ferrari fu Giovanni Maria, redige un contratto dove conferma la dote della sorella Angela sposata con mastro Bernardo Antonio Fossati de Mafio. Vengono condonati al marito gli interessi sulla dote e altri prestiti che Vitale Rossi, morto senza testamento, aveva concesso alla coppia. Inoltre Carlo Giuseppe lascia alla sorella il terreno Tamporida ad Arzo, contro l'impegno di pagare gli interessi su un debito, fatto dalla loro madre e garantito dal terreno, al detentore del credito il sacerdote Carlo Giorgio Rossi del Paolino. L'atto viene autentificato con sigillo cartaceo dal console della libera città di Hredes, marchesato di Moravia, dove Bernardo Antonio Fossati de Mafio lavorava ed era conosciuto fra le maestranze del Barocco.
      Sull'esterno dell'atto - con calligrafia prob. di Giuseppe Maria Ferrari - si legge: "Instrumento di carta di dote di Angela Fossata moglie di M.is Bernardo Antonio Fossato di Arzo fatagli da suo fratello Carlo Giuseppe".

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR RA.Serie B.23 · Dossier · 1939-1940
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      I coniugi Severino Scacchi di Andrea e Angela Maria (Angiolina) figlia di Dario Rossi, ambedue di Arzo, muoiono senza lasciare testamento rispettiv. nel 1923 e nel 1939. Uniche eredi le figlie Agostina, vedova di Domenico Rossi, e Costanza moglie di Pietro Piffaretti. Il produttore deve dapprima regolarizzare le iscrizioni dei beni di Severino Scacchi, situati a Arzo e Meride, che non erano registrati in modo conforme presso il registro fondiario di Mendrisio e far eseguire i relativi trapassi ereditari. Il fasc. contiene corrispondenza, annotazioni e note spese del notaio Rossi.

      Rossi, Raimondo
      Diritto di passo sul fondo Trascièe
      CH AFR RA.Serie A.b.13 · Pièce · 1903
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Alla Lod. cancelleria civile del Trib. distrett. di Mendrisio. Contraddizione alla grida pubblicata sul F. ufficiale del 29 gen. 1903 (a firma Raimondo Rossi notaio). La vendita alle Dogane svizzere del fondo Trasié, in territorio di Arzo, appartenuto agli eredi Lucrezia Gamba preoccupa i confinanti del fondo Campit, proprietà degli eredi fu avv. Antonio Rossi. Costoro chiedono che sia riconosciuto come nel passato il diritto di passaggio con carri e buoi sul tratto di strada comunale ora acquistato dalle Dogane.

      Rossi, Raimondo
      CH AFR GA.Serie B.15 · Dossier · 1841-1844
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Giovan Battista Tonchi, d'origine genovese e residente a Meride, lavora diversi anni sui fondi denominati Isacco, Tornaca (?) e Morena (?) appartenenti ai fratelli Oldelli e raccoglie le foglie di gelso. Alla morte di Giovanni Oldelli e in seguito alla grida pubblicata dal Tribunale del distretto di Mendrisio il 4 nov. 1841, incarica il notaio Andrea Fossati di riscuotere il suo credito Viene pagato il 23 dicembre 1841 con L. milanesi 1447.

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.b.15 · Dossier · 1721
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Francesco Ferrari figlio del fu Simone è scalpellino e risiede a Roma. Vanta un credito di 286 scudi romani verso Margherita Leoni Martinetti moglie di Bernardino Martinetti. Con atto rogato a Roma dal notaio Giovan Battista Fratili il 18 ott. 1721 viene ribadito il credito e si da procura al fratello Giuseppe per riscuoterlo. Nel 1722 il credito è rimborsato con diversi terreni e case situati in Ticino a Montagnola e Certenago (oggi comune di Collina d'Oro). Il fasc. contiene i rogiti e vari atti e minute riguardanti i terreni ricevuti in compensazione.

      Rossi, Giacomo
      CH AFR GA.FE.Serie C.b.10 · Dossier · 1806
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Giuseppe Ferrari fu Giuseppe di Mendrisio scambia un suo terreno a Balerna nel luogo detto Sedone, con un altro pezzo di terra nel luogo detto Bozascia appartenente al dott. Carlo Francesco Ciceri fu Marco, "già Decurione e dottore collegiato di Como". Il rogito regola i dettagli concernenti le piante poste sui terreni e il pagamento delle copie del rogito (copia del rogito del 4.7.1806, notaio Antonio Isidoro Rusca fu Giov. Battista di Mendrisio, eseguita da lui stesso). Accompagna il rogito una stima dei terreni eseguita dal perito agrimensore Giambattista Barberini.

      Rossi, Giacomo Antonio
      Contratto d'affitto con Ernesto Egger
      CH AFR RA.Serie A.b.23 · Dossier · 1940-1943
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Contiene: bozza di contratto e contratto finale con Ernesto Egger di Breganzona, che si trasferisce ad Arzo per coltivare alcuni fondi del produttore. Il contratto prevede la coltivazione dei fondi Ronco e Borgioli ad Arzo, con prati, bosco e vigna e dei fondi Fontana Busnone e Prée a Meride. L'affittuario gode di un'abitazione contigua alla casa del proprietario e con essa comunicante, e usufrusice del cortile comune e della stalla per le sue due mucche. In cambio deve occuparsi di coltivare l'orto e curare le piante da frutta e i fiori della casa padronale. La corrispondenza nel fascicolo riferisce il susseguirsi dei rapporti fra il produttore e l'affittuario, dapprima eccellenti e poi via via deteriorati, dopo una scorribanda del giovane figlio Egger che si introduce in casa Rossi in assenza dei proprietari, provocando alcuni danni alle serrature. Il contratto viene rescisso nel 1943.

      Rossi, Raimondo
      CH AFR AN.Serie A.c.09 · Pièce · 1877
      Fait partie de Fondo Antonio Rossi

      L'avv. Antonio Rossi accusa tale Antonio Rossi fu Francesco di Arzo di deviare stabilmente l'acqua del fiume che irriga la Bonaga e di aver ostruito il canale d'irrigazione di proprietà del'avvocato con del materiale al fine di convogliare l'acqua su un suo canale secondario. Il giudice di pace del Circolo di Riva S. Vitale stabilisce quindi che Antonio Rossi fu Francesco debba ristabilire le condizioni di scorrimento dell'acqua nel canale, essendo autorizzato a prelevarla senza ostruire completamente il canale solo nei giorni feriali, mentre dovrà lasciarla affluire completamente nel fondo Bonaga "dalla vigilia del giorno festivo fino alla mezzanotte del giorno festivo stesso".

      Rossi, Antonio, avvocato
      Chioso Bosia
      CH AFR GA.FE.Serie F.05 · Dossier · 1824-1832
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Contenuto: minute del notaio Rossi che riassumono la situazione dalla costituzione del censo nel 1755 alla vendita a favore di Antonio Marliani; lettere di Teresa Pogliani Porta, detentrice di metà del patronato di S. Maria Nuova, a Giovanni Torriani (1828), a Agostino Torriani (1819-1824) e al notaio Rossi con minute delle sue risposte (1832). Le carte relative al censo sul Chioso Bosia sono incompleti e non permettono di chiarire esattamente la vicenda.
      Contesto: nel 1801 Giovan Battista Torriani acquistò dalle sorelle Bosia, contro un vitalizio, metà del patronato sopra l'Ospedale e la chiesa di S. Maria Nuova di Cosia, in borgo di Vico (Como), diventando così il beneficiario di diversi fondi della chiesa. Inoltre rilevò un censo costituito nel 1755 dal fu Paolo Bosia, padre delle sorelle, in favore della chiesa contro il versamento di un capitale di circa 3000 Lire milanesi, garantito sopra un chioso (terreno recintato) a Mendrisio. G. B. Torriani riprese il censo garantendolo anche con altri suoi fondi e liberando dall'obbligo le sorelle Bosia. Nel 1806 vendette il Chioso Bosia al cognato Antonio Marliani, marito di sua sorella Girolama, per L. 4000, contro un interesse annuo di L 120. Questo credito venne poi trasmesso per via ereditaria al figlio Giovanni Torriani. Alla morte di Marliani nell'agosto 1841, il nipote Giovanni Battista Calvi eredita il chioso con l'obbligo di pagare gli interessi. Questi vennero poi assegnati dalla giustizia di Pace di Mendrisio a Filippo Ferrari per coprire parte delle somme che gli doveva il cugino Giovanni Torriani.

      Rossi, Giacomo Antonio