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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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        26 Description archivistique résultats pour Strutture

        CH AFR GA.FE.Serie A.f.09 · Pièce · 1732
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Giuseppe Ferrari fu Simone, con il reverendo Francesco Ferrari fu Stefano e il notaio Antonio Fossati fu Silvestro di Arzo, acquistano la casa dei fratelli Domenico e Paolo Rossi del fu Carlo in Arzo. La somma concordata verrà parzialmente utilizzata per sanare diversi debiti della famiglia.
        Rogito del notaio Elia Antonio Longo di Viggiù del 20.2.1732, copia da lui eseguita il 21.5.1732.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.b.31 · Dossier · ca 1932-1946
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il produttore riassume in ordine cronologico le principali spese da lui sostenute per la riattazione delle abitazioni rurali e le migliorie ai fondi agricoli da lui posseduti ad Arzo e Besazio. Include le spese per la casa paterna a Arzo e per Villino Bianca a Bellinzona. Le note sono verosimilmente state redatte in due epoche diverse: negli anni 1930 e negli anni 1940-1946. Il totale delle spese dal 1928 al 1946 ca. ammonta a più di fr 40'000 dell'epoca.

        Rossi, Raimondo
        Spese per le abitazioni di Arzo e Lugano
        CH AFR RA.Serie A.b.16 · Dossier · 1926-1949
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il fasc. contiene le spese per la manutenzione, i rifacimenti e gli abbellimenti interni (mobili, pittura) ed esterni (giardino, alberi) realizzati nella casa paterna di Raimondo Rossi ad Arzo. Sono pure consegnate alcune fatture e note riguardanti il periodo di residenza a Lugano, dopo il pensionamento da direttore della succursale ticinese della Banca Nazionale, e il susseguente trasferimento ad Arzo nel 1943. Dettaglio:
        Fatture varie per manutenzioni e riattazioni in casa paterna : 1926-1937 e 1941-1949 (muratore, idraulico, falegname etc). ; acquisto e vendita di un torchio per l'uva (1928 e 1947) ; acquisto di alberi da frutta per Arzo e villino Bianca a Bellinzona (1932) ; muratore e idraulico (1938-1939) ; istallazione di un bagno (1939) ; lavori di elettricista, acquisto di un aspirapolvere, riparazioni per l'impianto radio e il telefono murale (1942-44) ; spese per la residenza a Palazzo Gargantini, Lugano e lettera del produttore al Municipio che annuncia il suo trasferimento di domicilio a Arzo (1941-1943) ; spese per mobilia e traslochi (1929-1943) ; acquisto di quadri del pittore Marder riproducenti il cortile di Arzo (1944) ; rifacimento del portico d'entrata in marmo (1944) ; creazione dello stemma patrizio sopra il portone d'ingresso (1946).

        Rossi, Raimondo
        Signor Giovan Maria Rossi : 1808
        CH AFR PF.Serie B.01 · Pièce · 1808-1809
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Intestazione sul primo f. : Nota della spesa che faccio in fare riparazione La Casa qui del Sign. Giov. Maria Rossi dietro il suo ordine come da lettera
        Distinta delle giornate pagate a diversi operai e artigiani per lavori di muratura e carpenteria, da quanto si può dedurre. La casa potrebbe essere situata a Arzo ma di questo Rossi non si sa nulla di preciso.

        Rossi, Paolo Francesco
        Polizze d'assicurazione
        CH AFR RA.Serie A.b.18 · Dossier · 1906-1952
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Assicurazione contro gli incendi, 3 quitanze per pagamento premi a L'Elvezia (1909) e La Basilese (1906, 1908).
        Polizze assicurative Helvetia per le abitazioni rurali ad Arzo ; polizza contro gli incendi La Basilese per la casa in Bellinzona (Villino Bianca) e per la mobilia della casa paterna di Arzo (1934-1952).

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.Serie B.14 · Dossier · 1836-1840
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        I signori Antonio e Gaetano Prestinari del fu Dionigi, con il nipote Giovanni del fu Francesco, di Magenta (Pavia) si fanno carico della costruzione di un organo per la chiesa parrocchiale di Arzo, da consegnare entro 2 anni dalla firma del contratto e con una garanzia di 3 anni. Il prezzo concordato fu di L 3500 da pagarsi ad opera finita e altre L. 1500 da versarsi al termine dei 3 anni. Un contratto fra i fratelli Prestinari e la municipalità di Arzo descrive in dettaglio le caratteristiche richieste dall'istrumento , i materiali forniti e gli obblighi dei costruttori, che comportano il trasporto da Magenta, le spese daziarie e la collocazione nella chiesa.
        Descrizione del contenuto:

        • 1836, 25 aprile : due copie del contratto stipulato fra la municipalità di Arzo, rappresentata dai molto rev. Parroco Andrea Allio, sign. Giov. Maria Rossi qdm Pietro, Stefano Rossi qdm Cesare e Gio. Maria Rossi qdm Antonio da una parte e dall'altra Giovanni Prestinari del fu Francesco in rappresentanza degli zii Antonio e Gaetano fratelli Prestinari del fu Dionigi, di Magenta. In calce la firma delle parti e dei testimoni e la ratifica dei fratelli Prestinari datata 29 luglio 1836.
          Calligrafie diverse, la copia redatta dall'avv. Giacomo Ant. Rossi porta sul lato esterno del bifoglio, in data 1841, 3 dic. Arzo, la ricevuta firmata da Gaetano Prestinari per le ultime lire 500 a saldo del prezzo pattuito; firma autentificata dal notaio.
        • 1836: Copia del contratto con i Prestinari
        • 1835-1838: copie conformi del registro delle risoluzioni dell'assemblea comunale di Arzo riguardanti: la decisione di finanziamento dell'organo ; la nomina della deputazione incaricata di sottoscrivere il contratto e sorvegliare i lavori (parroco Andrea Aglio, Giovan Maria Rossi fu Pietro, l'amministratore della chiesa Stefano Rossi) ; predisposizione dell'arrivo dell'organo, dell'alloggio per gli artigiani e del pagamento.
        • conti e pagamenti a cura del notaio Giacomo Antonio Rossi
        Rossi, Giacomo Antonio
        Nel bel Mendrisiotto
        CH AFR RA.Serie E.d.04 · Pièce · 1933
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Con il sottotitolo "Le colline dei tre castelli, con Arzo, Besazio, Meride e Tremona", il testo fu pubblicato nel numero del 28 gen. 1933 dall'Illustrazione ticinese. R. Rossi si attarda sul villaggio di Arzo e il suo nuovo campo sportivo con piscina. L'articolo venne illustrato con varie fotografie prese dallo stesso Rossi nella sua casa famigliare.

        Libro delle giornate
        CH AFR PF.Serie A.06 · Pièce · ca. 1776 - 1782
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Libretto anonimo senza frontespizio. Riporta dal 1776 le giornate pagate a manovali, indicati con nome e cognome o talvolta solo col nome. Il genere di lavoro eseguito invece non é quasi mai indicato. Da alcune annotazioni si capisce che si tratta in maggioranza lavoratori della Cava Nuova di Arzo (nominata in alcune pagine). Alcune giornate potrebbero anche essere dovute per lavori agricoli o lavori domestici, in particolare quando sono menzionate delle donne. Il libro riporta anche occasionalmente conti saldati con persone che hanno fornito prodotti o lavori non specificati. I lavori sul marmo più sovente citato sono il taglio di massi e la fabbricazione di camini e scalini di marmo.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR PF.Serie D.02 · Pièce · 1784
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Don Antonio Strigella, parroco di Biegno (prov. di Varese), scrive per scusarsi del ritardo di pagamento delle balaustre della chiesa parrocchiale e per sollecitare una dilazione. Infatti dice che la comunità supponeva che il pagamento fosse stato eseguito "dal fu curato Toscani". Inoltre afferma che “attualmente non si può procedere alla paga, prima perchè la somma a Lei dovuta non é imposta, e poi anche perché gli Uomini mancano.” Aggiunge poi, che ne farà parola a tutti nel prossimo inverno, anche “al sign, Cancelliere (..) acciocché possa abilitare la Comunità a farli imporre la somma restante ".
        Proabile che si tratti di una fornitura delle cave della fam. Rossi del Paolino.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR GA.FE.Serie A.b.02 · Dossier · 1677
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Contratti e scritture private che regolano l'affitto del mulino dei Ferrari, situato ad Arzo, nel luogo detto "Mulino dello Zoppo":

        1. Istrumento del 29.12.1677 che stabilisce il livello per il godimento del mulino di proprietà dei fratelli Domenico, Antonio e Simone Ferrari, figli del fu Stefano dato in godimento a Pietro Masciotti figlio di Francesco e alla moglie Marta Fossati. Sulla 4a di copertina porta una scritta posteriore al rogito, attrib. al figlio di Simone: "Istromento del livelo del Molino del sig. Giuseppe Ferrari".
        2. Scrittura del 22 gen. 1743 fra Giuseppe Ferrari fu Simone e Giuseppe Ferrari fu Nazaro. Sul f. esterno: "Affito del molino a m[esser] Giuseppe filio di m. Nazaro Ferrari di Arzo sudeto per anni tre".
        3. Istrumento del 24 feb. 1766 a favore di Francesco Maria Aglio fu Pietro (1766). Sul f. esterno: "Instrumento fatto per il livello perpetuo del Molino d'Arzo nella persona del sig. Francesco Maria Aglio qm Pietro d'Arzo". Si specifica che si costituisce un "livello perpetuo e enfiteusi", contratto che prevede il diritto ad una futura possessione del bene.
        4. Tre scritture (1767-1777) private, a richiesta di Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, che ribadiscono quanto pattuito nei precedenti contratti del Mulino, ossia che il fondo Costa, in territorio di Arzo, è parte del contratto d'affitto del Mulino e non è contenuto nell'atto di vendita di alcuni terreni ai fratelli Rossi del Gigantogno e Imperiali.
        Rossi, Giacomo Antonio