riscatto convenzionale

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Note relative all'ambito

  • Il riscatto convenzionale è il patto in forza del quale il venditore si riserva il diritto di riacquistare il bene che vende, perché ha necessità di denaro, ma che spera in un secondo momento di riacquistare. In caso di rivendita a terzi da parte del compratore il diritto di riscatto permane. Nel contesto di questo archivio e relativamente al periodo (sec. XVI-XIX) il termine è usato per estenso anche nell'accezione "patto di retrovendita" che non deve essere trascritto. In questo caso il compratore si obbliga a rivendere al venditore la cosa comprata, dietro richiesta di quest'ultimo e mediante la stipulazione di un nuovo contratto di trasferimento, che non ripristina la situazione precedente alla vendita, ma crea una nuova situazione giuridica. Inoltre, se il compratore aliena la cosa a un terzo, il venditore non potrà più recuperarla e dovrà limitarsi a chiedere il risarcimento del danno.

Note sulla fonte

  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=37548
  • id:37548
  • AltalexPedia, di Paolo Franceschetti, avv. e docente. "Vendita con patto di riscatto", voce agg. al 11/08/2016 https://www.altalex.com/documents/altalexpedia/2016/07/08/vendita-con-patto-di-riscatto#_Toc455575253 (cons. 2024-08-12)

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    Termini gerarchici

    riscatto convenzionale

    BT (termine più generale) Attività

    riscatto convenzionale

      Termini equivalenti

      riscatto convenzionale

      • UF (termine non preferito) vendita con patto di riscatto
      • UF (termine non preferito) patto di retrovendita
      • UF (termine non preferito) retrovendita

      Termini associati

      riscatto convenzionale

      1 Descrizione archivistica risultati per riscatto convenzionale

      1 risultati correlati direttamente Escludi termini specifici (subordinati)
      CH AFR GA.FE.Serie A.b.09 · Unità archivistica · 1696-1713
      Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Tre rogiti di compravendita, i primi due riuniti da una cucitura:

      • rogito del 29 ott. 1696, notaio Alfonso Oldelli di Meride: Sidonia Ferrari vedova di Vitale Rossi de Sina, di Arzo e procuratrice del figlio Carlo Giuseppe, fa vendita con patto di riscatto (cum gratia) del terreno detto Tamporida a Saltrio ai fratelli mastri Costantino e Francesco Fossati de Maffio;
      • rogito del 24 dic. 1708 di Giovanni Oldelli fu Alfonso: Virgilia Fossati erede del fu Costantino e moglie di Antonio Rossi de Sina, cede il credito verso gli eredi della fu Sidonia al rev. sacerdote Carlo Giorgio Rossi del Paolino, figlio di Giacomo;
      • rogito del 21 agosto 1713, di Giovanni Oldelli fu Alfonso: il sacerdote Carlo Giorgio Rossi fa retrovendita del credito al parroco di Arzo Stefano Ferrari che agisce per conto di una persona che si riserva di indicare.
      Senza titolo