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  • Cessioni di quantitativi di beni o di somme di denaro fatte dal proprietario a un terzo, contro l'impegno di restituire gli stessi o altri della stessa specie in uguale (prestito gratuito) o in maggiore quantità, e le somme così concesse o ottenute

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id:10637

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          CH AFR PF.Serie A.02 · Dossier · ca. 1745 - 1795
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Titolo sulla copertina. Titolo del frontespizio: Libro nel quale stano schriti tutti li cappitali di ist.~mi polize et altro di ragione di Cristoforo e Giacomo Rossi, qm~ Pauolo Fr.co~ di Arzo .
          Sottotitolo : Tutti li capitali che nel presente Libro contengono li ò trasportati in altro Libro rinovato 1795 con la ricevuta dei fitti.
          __
          Paolo Francesco Rossi (1761-1827) riprende all'inizio degli anni 1780 la redazione del libro di scadenze di debiti e crediti, come già fece con il “Giornale” che registrava le attività di commercio del marmo e gli affitti agricoli in comune con lo zio Cristoforo. Seguendo la datazione, questo registro inizia anteriormente al “Giornale” e copre poi quasi tutta la seconda metà del '700, ma riporta quasi esclusivamente prestiti in denaro che i due fratelli Giacomo Antonio e Cristoforo Antonio fanno ad una cinquantina di persone residenti ad Arzo, Meride, Riva S. Vitale, Mendrisio e Ligornetto, come pure ad alcuni comuni. Gli interessi sono scrupolosamente notati anno per anno, così come i pagamenti parziali e i saldi del debito. Talvolta il debitore è a sua volta creditore verso un terzo e cede il suo credito ai fratelli Rossi a titolo di parziale pagamento ; talvolta viene notato che il debito è estinto con la vendita di un bene immobile messo a garanzia. Spesso i debitori che non riescono a pagare gli interessi pagano in natura secondo le loro attività : con prodotti agricoli o con carri di legna, coppi, calce o ancora con giornate di lavoro (trasporto di merci, lucidatura di camini di marmo etc.). Per le somme importanti viene quasi sempre menzionato il rogito del notaio. Dall'indice dei nomi posto all'inizio del registro si vede come i debiti siano spesso trasmessi da padre in figlio e vengono saldati anche 20-30 anni dopo.

          Rossi, Paolo Francesco
          Libro di Christoforo Rossi di Arzo
          CH AFR PF.Serie A.01 · Dossier · 1742 - 1796
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          01: Registro.
          Questo libro di conti (o scadenzario) é stato iniziato da Cristoforo Antonio Rossi, zio di Paolo Francesco, che annota i contratti d'affitto e i prestiti da cui provengono i redditi della famiglia ; si tratta principalmente di acquisti o affitti a mezzadria di terreni e case di abitazione nei territori di Arzo, Besazio e Meride, oltre che ai redditi ricavati dallo sfruttamento di una cava di marmo ad Arzo. Sono descritte le condizioni dei contratti stabiliti con ciascuno dei mezzadri, i nomi e i luoghi loro affidati, le entrate in natura (prodotti o bestiame) e in denaro (affitti, interessi di prestiti). Troviamo anche annotazioni delle spese importanti per la casa e per i famigliari o per le serve, come acquisti di tela per camicie, cappelli, busti da donna, riparazione di scarpe o lavori di sartoria. Una voce a parte e di una certa importanza é rappresentata dalle spese per lavori eseguiti dai fabbri Giovanni e Francesco Imperiali su un arco di 40 anni, che fabbricano mazzuoli e cunei in assai grande quantità (per il lavoro del marmo) e riparano e fabbricano svariati oggetti domestici e agricoli (chiavi, pentole, cerchi per le botti, zappe, falcetti). La calligrafia di Cristoforo e le espressioni usate indicano una persona poco istruita, che si esprime in un dialetto italianizzato, con espressioni idiomatiche del territorio a volte di difficile comprensione, ma attenta e precisa nel notare entrate e uscite. Dal 1783-85 in poi subentra la scrittura più curata del nipote Paolo Francesco, che redige, completa e ricopia i libri contabili della famiglia e ne continuerà la redazione fino quasi alla sua morte.
          02: Allegati al registro:
          -1776, contratto con Giuseppe e Paolo Riva, inserito in origine nell'ultimo quaderno al f. 6 (scrittura degli interessi riscossi dai Riva) ;
          -1757, riconoscimento di debito di Girolamo Giudici per acquisto di manufatti da Cristoforo Rossi ;
          -1772, ricevuta per messe da celebrare dai curati di Ligornetto e di Rancate, con elemosina di Giacomo Ant. Rossi

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.d.14 · Pièce · 1805-1828
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          [Intestazione]: “Registro nel quale si contiene la descrizione dei crediti che ha il Circolo di Riva S. Vitale verso la Repubblica e Cantone Ticino per imprestiti. E dei debiti che detto Circolo tiene verso li diversi Particolari contrati per fare i premessi imprestiti, colla descrizione dei interessi che si ricevono sui primi, e di quelli che si pagano sui secondi” .
          [Porta sul verso del f.] “In giugno 1815. Il presente registro viene formato dal sottoscritto Giudice di Pace del Circolo di Riva S. Vitale per la regolarità, e chiarezza della cassa in ogni tempo avvenire. Paolo Francesco Rossi”

          Su ogni foglio e sul verso dei ff. 3 e 5 si riconoscono aggiunte per mano del figlio di Paolo Francesco Rossi, il notaio Giacomo Antonio che annota gli interessi versati a diversi particolari negli anni 1816-1818. 1 f. piegato inserito nel registro, datato 1820-1821, porta: “Nota dei fitti da pagarsi con denaro ricevuto dal cantone per conto delle cinque comuni di Arzo, Meride, Tremona, Besazio e Rancate. Nota riguardante il notaio Venanzio Rusconi” [nota di Giacomo Antonio Rossi]

          Rossi, Paolo Francesco