"Da quel poco che avvanza dei fitti che ricevo dalla Cassa cantonale a favore del Circolo e da quello che pago ai conduttori dello stesso Circolo di Riva S. Vitale ho i seguenti in conto: ..." : segue una breve lista di pagamenti ai conduttori delle vetture utilizzate per spostamenti e/o recapitare corrispondenza. Probabilmente in relazione all'attività di Paolo Francesco Rossi come giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale. Testo sulla prima pag. di un bifoglio, incompleto.
Rossi, Paolo FrancescoCircolari dell'Ufficio di contabilità che notifica al giudice di pace le spese amministrative e le entrate relative al circolo di Riva.
Rossi, Paolo FrancescoRisposte a domande specifiche del giudice Paolo Francesco Rossi e comunicazioni generali ai giudici di pace. Sette comunicazioni numerate (7 ff.) che trattano varie incombenze spettanti ai comuni o di affari riguardanti dei cittadini in particolare.
Rossi, Paolo FrancescoIl Ministro dell'interno, in data 2 aprile 1801, approva il regolamento del Cantone del 14 dic. 1800 e invita gli amministratori ad attivarsi per far cessare "il disordine e i reclami che devono necessariamente nascere dallo stato delle cose attuali". Copia della lettera per mano di P.F. Rossi.
Rossi, Paolo FrancescoConvocazione e ordine del giornl del 18 dic. 1789: i consoli e i deputati dei comuni della Pieve di Riva S. Vitale sono convocati dal reggente Vassalli per il lunedì 28 dicembre 1789 al fine di eleggere gli ufficiali della Magnifica Pieve per il futuro biennio e per deliberare su diversi altri temi all'ordine del giorno.
Sul retro annotazoni con calligr. diverse:
"frumento 1788 p. Aglio che da conto al Console Francesco Rossi..." ; 15 gen. 1789, nota spese di un commesso del comune per viaggi e mansioni da lui eseguite ; diversi calcoli
"Nota di tutte le mercedi e incommodi dovutimi dalla Magnifica Pieve dal giorno 25 ottobre 1784 sino al giorno 27 settembre 1785 inclusivi". Su retro il f. porta "Conto ordinario delle mie mercedi" . Foglio non fimato che riporta le spese sostenute da un rappresentante incaricato della pubblicazione delle grida e altri proclami delle autorità svizzere, nonchè delle relazioni con il Landfogto. La calligr. non sembra quella di Paolo Francesco Rossi.
Rossi, Paolo FrancescoLa serie é composta per la maggior parte dalla corrispondenza ricevuta dal produttore e dalle copie di quella inviata ; vi sono poi rendiconti amministrativi e appunti personali. Riguarda le cariche pubbliche e amministrative coperte da Paolo Francesco Rossi prima e durante la creazione del cantone Ticino, nella Pieve di Riva S. Vitale e poi circolo di Riva, nel periodo fra il 1798 e i primi decenni del sec. XIX. dove egli fu Giudice di pace del circolo di Riva e deputato della municipalità di Arzo, nonchè agrimensore. P. F. Rossi esegue numerose misure e valutazioni dei terreni sottoposti alla taglia ad Arzo e Riva S. Vitale e corrisponde con le istituzioni (le municipalità, il Commissario di governo del distr. di Mendrisio, il Landamano e il Consiglio di Stato) e i cittadini. I contenuti riguardano le spese e le entrate (taglie e decime) del comune di Arzo e di altri comuni del Mendrisiotto (ex-Pieve di Riva e distr. di Lugano), nonchè le attività di P. F. Rossi come Commissario distrettuale del cantone di Lugano e come membro della Commissione della Camera amministrativa, incaricata di riordinare le finanze, riscuotere i debiti e identificare i crediti che i privati e i comuni avevano verso il nuovo Cantone (1801-1802).
Rossi, Paolo FrancescoNegli anni 1819-1820 fra il Patriziato e i membri della municipalità di Riva S. Vitale sorgono incomprensioni e contestazioni riguardanti l'amministrazione dei beni patriziali e l'indipendenza del Patriziato. La corrispondenza non è completa ma permette di comprendere gli eventi che si svolgono dal sett. 1819 al dicembre 1820. Il giudice di Pace è incaricato di riunire l'assemblea Patriziale ed è sollecitato da più parti (compreso il Consiglio di Stato) a prendere posizione su questioni di metodo e a agire con sollecitudine. I tentativi di riunire l'assemblea Patriziale vengono ostacolati da varie parti, provocando interventi del Commissario di governo e del Consiglio di stato, con sospensioni e rinvii dell'assemblea patriziale. Si prevede addirittura un " picchetto di forza armata" a disposizione del Giudice di pace.
Contenuto:
- lettere dell'avv. A. Bernasconi con copia della risposta, del commissario di gov. Rusca, del Landamano & Cons. di Stato (sett. 1819 ; ago-dic. 1820)
- lettere e decreti del Giudice du Pace, lettere del commissario Rusca (gen. 1820)
- lettera del Comm. di Governo che trasmette due decreti del Consiglio di Stato (ago. 1820)
- lettere del Comm. di governo, del C. d. Stato, del sindaco di Riva Vassalli (dic. 1819; mar.-ott. 1820 ; aprile 1821)