Ritratti del fratello del produttore, il medico Raimondo Modesto Rossi, morto nel 1871 e della moglie Teodolinda Piazza, morta nel 1867. Eseguiti nel 1893 dal pittore Giuseppe Guglielmetti, verosimilmente a partire da altri ritratti o fotografie . Il 1893 é anche l'anno della morte dell'avv. Antonio e della costruzione della cappella di famiglia nel cimitero di Arzo, fatta costruire dal figlio avv. Raimondo Rossi, dove furono ricollocate le spoglie del padre e dei parenti defunti, fra cui quelle dello zio Raimondo Modesto e della moglie.
Rossi, Antonio, avvocatoRitratto del direttore della scuola di commercio, prof. Raimondo Rossi (non datato). Epoca: ca 1900-1910
Rossi, RaimondoIl dipinto di autore anonimo lombardo, ritrae un personaggio a tre quarti che tiene nella mano destra un cartiglio con la scritta: "Al Mto Ill Sig.re Il Sig.re D.n Paolo Gamba - Membro dell'accademia di Firenze, e Professore Emerito d'Eloquenza nel Liceo di Como". Davanti a lui un tavolo sul quale sono posati penna, calamaio e un libro. Sul fondo una serie di scaffali con volumi. Il tutto simboleggia la sua condizione di letterato.
Paolo Giacomo Gamba (1752-1810 ?) fu insegnante di lettere e retorica nel collegio dei gesuiti di Como, diventato poi Real Ginnasio; insegnò poi al Liceo comasco per circa una ventina d'anni. I ritratti degli insegnanti, con i simboli delle discipline da loro professate, erano spesso eseguiti per essere esposti negli istituti scolastici. La presenza del dipinto nella famiglia Rossi del Paolino è dovuta alla parentela con la famiglia Gamba, con il matrimonio di Giuseppa Rossi (1829-1900) figlia del notaio Cristoforo con il medico oculista Domenico Gamba figlio di Paolo (1824-1899) e pronipote del rev. professore. Sotto la cornice del quadro, durante il restauro, fu ritrovata una ricevuta della fac. di medicina dell'università di Pavia per l'anno accademico 1849-1850 indirizzata a Domenico Gamba. Una memoria di Raimondo Rossi (24.6.1949) attesta la provenienza del quadro dalla famiglia Gamba.
Corrispondenza con l'impresario Riva e preventivo per lavori eseguiti nel casello del Ronco di Arzo di proprietà del produttore: nel 1934 riparazione del tetto, delle mura, rifacimento dei pavimenti, inserimento di un caminetto, lavori di falegnameria, ferramenta, pittura interni e finestre ; riparazioni nella stalla nel secondo casello ; costruzione di una cisterna per scarico del concime della stalla, riparazioni nella stalla; nel 1943 costruzione di una vasca per l'acqua.
Rossi, RaimondoNell'agosto del 1877 l'avvocato Antonio recide il contratto con Francesco Rossi di Cesare per lo sfruttamento del suo Ronc. Si indovina che l'affittuario non deve aver rispettato il contratto perchè l'avv. gli ricorda che ha diritto solo ai frutti e prodotti della terra senza avere diritto di tagliare legna. Gli intima anche di "spazzare i campi affinché chi vi succede possa coltivare il fondo". Nel fascicolo si trova pure l'atto di acquisto da parte del nonno Paolo Francesco Rossi di un fondo contiguo al Ronco, detto Borgioli, che appartenenva al comune di Arzo (1826).
Rossi, Antonio, avvocatoScrittura privata fra le parti. Datata 20 gen. 1792 in Balerna. Vengono scambiate due pezze di terreno nel luogo detto in Campagna di sopra dove Giuseppe Ferrari e il Capitolo di Balerna posseggono fondi confinanti. Firmato "Io Giuseppe Ferrari aff.mo qu.to sopra".
Rossi, Giacomo AntonioCon rogito del notaio Giovanni Antonio Oldelli datato 20 gen. 1629, i cugini Stefano Ferrari del fu Simone e Antonio Ferrari del fu Andrea si accordano per scambiarsi due terreni situati a Besazio e ad Arzo. Copia del rogito estratta dalle imbreviature del fu Oldelli dal notaio Bartolomeo Lobbia di Lugano in data 19 ott. 1649 (?).
Rossi, Giacomo AntonioCopia digitalizzata del doc. originale nel fascolo
Rossi, Raimondo