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Description archivistique
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CH AFR RA.Serie A.d.07 · Dossier · 1931
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Contenuto: Caterina Bustelli Rossi, avendo dilapidato tutto il suo patrimonio, intraprende di vendere il suo terzo di casa paterna ad Arzo, ereditato alla morte del padre Antonio. La propone dapprima al fratello ma l'accordo non è di facile realizzazione, come testimoniano gli scambi di lettere fra i due contraenti, spesso aspri, che vogliono imporre ciascuno le proprie condizioni; dopo varie minacce di vendita o di messa all'asta, la trattativa sembra concludersi alla fine del 1931 con l'acquisto della proprietà da parte di Raimondo.

Rossi, Raimondo
CH AFR GA.FE.Serie E.a · Sous-série organique · 1827-1851
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Lettere del cav. Antonio Grimaldi e del figlio Enrico al notaio Giacomo Antonio Rossi con minute delle sue risposte, con alcune lettere di Filippo Ferrari al notaio, tutte riguardanti la vicenda ereditaria della loro defunta moglie e madre Maddalena Pollini, figlia del conte Gaetano. La corrispondenza è in gran parte dedicata alle relazioni con i figli del conte Pollini e alle trattative per accelerare la divisione e vendere al più presto i beni ereditati in Sardegna e in Ticino. La corrispondenza evidenzia come la famiglia non avesse una nozione realistica del valore dei beni ereditati e dei capitali investiti. I Grimaldi sembrano convinti di poter realizzare in breve tempo i loro beni immobili, ignari delle complicazioni derivanti dalle leggi locali e delle difficoltà di trovare dei compratori, nonché delle difficoltà di recuperare i crediti a loro attribuiti nella divisione. Per ovviare all'attesa il cavaliere Antonio e il figlio Enrico, una volta maggiorenne, domandano frequentemente anticipi sulle rendite fondiarie e in alcuni casi anche prestiti garantiti sui beni ereditati, invocando la necessità di dotare le figlie o, in certi periodi, difficoltà finanziarie dovute alle insufficienti rendite in Sicilia, che da quanto si comprende provenivano unicamente dai loro fondi agricoli. Anche se i contenuti riguardano per la maggior parte la transazione ereditaria, sono presenti anche accenni a vicende familiari, a fatti economici, climatici o di salute pubblica (epidemie di colera).

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR RA.Serie A.d.06 · Dossier · 1931-1940
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Contenuto:
Periodo 1931-32, 1934-35, 1937-1940. Corrispondenza di Raimondo Rossi con la sorella Caterina Bustelli, con Carlo Bustelli, con il nipote Lino Bustelli, con Ida Bustelli Sulmoni e famiglia ; corrispondenza diversa con terzi riguardo alla famiglia Bustelli Rossi ; corrispondenza relativa alla malattia e alla morte del nipote Antonio Bustelli ; ultima corrispondenza con la sorella Caterina durante la sua malattia ; documenti riguardanti la sua morte (estate-autunno 1935); corrispondenza riguardante Lino Bustelli e Giuseppina Dall'Oro Bustelli (1937-1940).

Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie A.d.05 · Dossier · 1927-1930
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Contenuto:
corrispondenza di Raimondo Rossi con il nipote Lino Bustelli (1927) ; corrispondenza dall'agosto 1929 al gennaio 1930, riguardante la vicenda giudiziaria Bustelli, principalmente con la sorella Caterina, con Carlo Bustelli, Lino Bustelli, Ida Bustelli Sulmoni e fam. , varie autorità e terze persone coinvolte nei fatti; documenti giudiziari e testimonianze in relazione ai fatti.

Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie A.a.04.07 · Sous-dossier · 1942-1949
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Contiene :
Lettera di Attilio ai genitori del 21.12.1942 : la famiglia è in lutto per la scomparsa del figlio Didi.
Corrispondenza riguardante i libretti di risparmio per i nipoti consegnati al figlio Attilio nel dic. 1945 (note, attestato bancairio, lettera a Attilio, cartolina di ringraziamento di Attilio).
Lettera di Attilio del 16 agosto 1949 da Lottigna dove soggiorna con la famiglia e si rimette da una frattura alla gamba.
Lettera di Attilio del 2 dicembre 1949 ai genitori che soggiornano in inverno all'ospizio Beata Vergine di Mendrisio.
Due lettere di Noemi Rossi ai suoceri in vacanza ad Arzo (31.8.1952 e sett. 1952)

Rossi, Raimondo
Corrispondenza con i cugini di Dresda
CH AFR PF.Serie A.19.01 · Sous-dossier · 1786-1804
Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

Dal 1786 quando muore Giovan Maria Rossi dell'Acquavita fino al 1804, quando muore sua moglie Sofia Elisabetta Neidlingin, Paolo Francesco Rossi intrattiene una corrispondenza abbastanza regolare dapprima con il curatore dell'eredità e amico di famiglia Giovanni Casanova, direttore dell'Elettorale Accademia delle Belle Arti di Dresda, poi la cugina Sofia Elisabetta e negli ultimi anni con suo figlio Johann Karl Augustus.
Si sono conservate quasi tutte le lettere, redatte in italiano e le copie delle rispose di Paolo Francesco. I contenuti riguardano quasi esclusivamente l'amministrazione dei loro beni e l'invio di cambiali per la riscossione delle rendite dei capitali e dei terreni posseduiti ad Arzo e dintorni, ma si percepiscono comunque gli avvenimenti drammatici degli anni 1798-1801, dove guerre e carestie colpisconi l'Europa e il Ticino.
La vedova é in una situazione economica difficile e vorrebbe vendere i fondi e recuperare i capitali, ma questo sarà possibile solo con la maggiore étà del figlio. Giovan Carlo Augusto si renderà ad Arzo nel 1801 una volta compiuti i 18 anni, per ricevere l'attestato ufficiale di maggiore étà dal Tribunale del distretto di Lugano, che gli permetterà di disporre liberamente della sua sostanza. Dopo la morte della madre nel 1804, dovendo saldare vari debiti accumulati durante la sua malattia, rimane senza risorse e domanda al cugino PFR di vendere il più rapidamente possibile tutti i beni da lui posseduti. La corrispondenza si arresta in quell'anno e non si sa come la vendita fu conclusa.

Rossi, Paolo Francesco
CH AFR RA.Serie A.e.04 · Dossier · 1888-1900
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Corrispondenza fra Francesco Rossi fu Andrea di Arzo, emigrato a Comblanchien (Francia) con l'avv. Antonio Rossi, proseguita dal figlio Raimondo con i figli di Francesco. Nel 1888 Francesco Rossi, lontano cugino, si raccomanda all'avv. Antonio per ottenere il rimborso di un suo credito verso Rocco Rossi della Marcona di Arzo. Contiene il riconoscimento di debito firmato. Una nota del produttore, in calce alla lettera e datata 1894 indica che non si potè ricuperare il credito.
Dopo la morte di Francesco il genero Orsatti continua una corrispondenza con il produttore per dirimare una lite con la zia Antonietta Riva riguado la vendita di alcuni terreni. La corrispondenza sembra incompleta, nessuna copia di lettere in uscita.

Rossi, Raimondo
Corrispondenza con Ferdinando Bustelli
CH AFR RA.Serie A.d.04.01 · Sous-dossier · 1929-1930
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Corrispondenza di Raimondo Rossi con l'amico Ferdinando Bustelli, cognato di sua sorella Caterina. Le lettere riguardano principalmente le vicende del nipote Lino e l'aiuto finanziario fornito alla famiglia del fratello Carlo, ma anche gli affari di Ferdinando a Buenos Aires, la situazione politica in Argentina e il suo progetto di ritornare a stabilirsi in patria.

Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie A.a.04 · Dossier · 1933-1949
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Piccola corrispondenza con i figli e con amici o conoscenti : lettera di Liduina Ferrini; lettera di Celestino Stoffel; lettera al Cons. di Stato Brenno Galli; lettera del vescovo Bacciarini. Note destinate ai famigliari (in particolare riguardante un quadro ad olio riteuto di valore).

Rossi, Raimondo
Corrispondenza con Arturo Rizzi
CH AFR RA.Serie E.b.03 · Dossier · 1938-1943
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Arturo Rizzi, originario di Castel S. Pietro (Valle di Muggio) dove ha ancora una casa di famiglia, è un vecchio compagno di scuola di Raimondo, stabilitosi a Firenze dove possiede un negozio di antiquariato. Nel sett. 1940 Rizzi è in Svizzera e si propone di incontrare l'amico Raimondo per discutere di questioni riguardanti la sua fortuna. Ma cade e si rompe un piede e viene ricoverato a Mendrisio all'ospedale Beata Vergine, dove rimane parecchi mesi, ricevendo talvolta la visita dell'amico e della moglie Bianca. La corrispondenza copre il periodo 25 ott - 21 nov. 1940 e tratta prevalentemente delle questioni fiscali e patrimoniali del Rizzi, in particolare la famosa tassa del "sacrificio nazionale" imposta in tempo di guerra, con accenni alle rispettive vite private. Ultima lettera di Rizzi, del lug. 1943 che risponde ad una lettera del produttore (copia della lettera non pervenuta).

Rossi, Raimondo