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Description archivistique
CH AFR AN.Serie A.b.05 · Dossier · 1873-02-09
Fait partie de Fondo Antonio Rossi

Nota delle spese sostenute per il funerale, con la lista delle 149 famiglie a cui viene distribuito un franco come elemosina e con una fattura di Fr 116.85 per la cera fornita dal negoziante "con fabbrica di cera" Luigi Croci di Mendrisio.

Rossi, Antonio, avvocato
CH AFR GA.FE.Serie G.14 · Pièce · 1855
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Il notaio Giacomo Antonio Rossi nomina suo procuratore speciale il fratello notaio Cristoforo, perché si occupi della vendita di alcuni beni immobili compresi nell'eredità di Filippo Ferrari a lui destinata. Copia del rogito 627 del 24 nov. 1851 notaio Bartolomeo Vassalli di Riva S. Vitale, autentificata dal notaio.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR RA.Serie A.a.04.04 · Pièce · 1947-05-23
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Una nota dattiloscritta, sicuramente da leggere dopo la sua scomparsa, con le istruzioni riguardanti gli atti dei notai Giacomo Antonio e Cristoforo (rispett. prozio e nonno), del padre avv. Antonio e di se stesso conservati ad Arzo, con la raccomandazione di consegnare gli originali all'archivio notarile a Mendrisio "perchè nella famiglia manca un notaio".

Rossi, Raimondo
CH AFR GA.Serie B.16 · Dossier · 1828-1857
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Titolo completo su una fascetta avvolgente (calligrafia di Cristoforo Rossi) :" Memorie con Rossi Martina moglie di Carlo e cogli eredi fu Gio. Maria Rossi fu Angelo del Testore di Arzo".
Si tratta dei conti "dare e avere" fra le famiglie del fu Angelo Rossi del Testore e fu Giovan Antonio Rossi di Beltrame, scrupolosamente annotati e commentati dal 1828 al 1857. In seguito alla liquidazione amichevole dei beni di Manfredo Rossi di Beltrame, figlio di Giovan Antonio, debitore di L. 300 verso i Rossi del Testore, si procede anche alla vendita del suo fondo agricolo La Colombera acquistato da sua cognata Teresa, vedova di suo fratello Giovanni Rossi di Beltrame. Il notaio Giacomo Antonio Rossi costruisce un complicato sistema di compensazione fra creditori e debitori, anticipando lui stesso i capitali per l'acquisto del terreno. Gli interessi sul capitale sono pagati da Teresa e poi dalla figlia Martina a volte in denaro e a volte in natura (capretti, vino). La memoria riassuntiva e alcune note aggiunte a quelle di Giacomo Antonio, sono opera del notaio Cristoforo Rossi.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR CB.31 · Pièce · 1771?
Fait partie de Libri e stampati

M. Tullii Ciceronis Epistolarum ad familiares Libri XVI : cum selectis variantibus lectionibus : addito indice copiosissimo. - Utini : typis Antonii a Pedro, [1771?].
Data del permesso di stampa 1771.

Cicero, Marcus Tullius
CH AFR GA.FE.Serie G.21 · Dossier · 1853-1874
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Documenti e corrispondenza del notaio Giacomo Antonio Rossi e del fratello Cristoforo, suo procuratore, con Francesco de Cesaroni incaricato di vendere i beni situati in Sardegna provenienti dall'eredità di Filippo Ferrari. Il notaio desiderava estinguere i debiti del defunto vendendo le proprietà e i beni immobili posseduti a Cagliari, progetto che si realizzò solo dopo parecchi anni perché non si trovavano compratori per le quattro case ereditate in cattivo stato; oltretutto in quel periodo il regime fiscale del Regno d'Italia non avvantaggiava i compratori. Dopo la morte del notaio Rossi, avvenuta nel 1866 e del suo procuratore De Cesaroni, rimasero alcuni legati da pagare per cui fu anche intentata una causa presso il tribunale di Cagliari, nel 1874, alla quale venne chiamato a rispondere l’avv. Antonio Rossi, nipote di Giacomo Antonio e erroneamente ritenuto suo figlio. Non ci sono testimonianze su come si concluse la vertenza. Il fasc. contiene:

  • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi del 18.5.1853
  • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi, da Mendrisio del 10.3.1854; minuta della risposta, s.d.
  • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi del 3.5.1854, con allegata corrisp. dell'avv. Marini esecutore testamentario; minuta della risposta del 21.5.1854
  • Lettera di Tommaso Marini a Francesco de Cesaroni del 30.8.1854; con note di G. A. Rossi
  • Conto del legato a Matilde de Cesaroni, ricevute e corrispondenza, a cura del notaio Cristoforo Rossi (1954; 1856-57)
  • Lettere dell'esecutore testamentario alla contessa Matilde Pollini, che riassume lo stato dei legati Ferrari dopo la morte del notaio G. A. Rossi (deceduto ne 1866); lettera all'avv. Antonio Rossi del rappresentante legale di Angelina Motta, legataria, e citazione a comparire davanti al trib. di Cagliari (1873-874).
Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR PF.Serie A.05 · Dossier · 1790 - 1851
Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

Nel “Libro rinovato 1796” sono consegnati i profitti derivati dai terreni agricoli della famiglia ad Arzo, Besazio e Meride e dati da coltivare con contratti a mezzadria. I contratti reelativi a ciascun massaro descrivono le condizioni di lavorazione dei fondi e di divisione del raccolto con il proprietario e l'ammontare dell'affitto per la casa d'abitazione. Generalmente il mezzadro é tenuto a coltivare e a migliorare i fondi e consegna metà di tutti i raccolti al proprietario ; in più può esser obbligato a fornire giornate di lavoro per il trasporto e la lavorazione dei prodotti in casa del proprietario. Costui possiede per metà anche gli animali d'allevamento o da soma, per i quali spesso anticipa i fondi dell'acquisto, mentre la somma a carico del mezzadro viene dedotta dai suoi guadagni. Contrariamente ad altri contratti dell'epoca, Paolo Francesco Rossi concede di dividere a metà anche la perdita di sostanza, in caso di cattivo raccolto o di diminuzione del valore dei prodotti o degli animali.

  • Documenti allegati al libro:
    05/02: contratti e conti con il massaro Francesco Robbiani e i figli Giovanni e Paolo (1791 - 1798)
    05/03: privata scrittura e conto del massaro Domenico Cattò per l'affitto dei terreni Cesmo e Costa a Besazio (1794 - 1801)
    05/04: contratto fra Paolo Francesco Rossi e il massaro Carlo Francesco Vassalli per il terreno Viras, a Meride e proventi ricevuti nelle successive annate (1792 - 1808)
    05/05: conti e contratti riguardanti diversi terreni situati a Besazio e affidati successivamente ai massari Roncoroni, Pocobelli, Allio, Zoppi, Realini ; con una “memoria per sapermi regolare coi mezzadri riguardo alla decima pagata al curato di Besazio” (1804 - 1813)
    05/06: conti e contratti con i massari Robbiani e Zoppi ; affitti, giornate di lavoro, e dei prodotti delle colture e della vigna ricevuti secondo quanto stabilito dal contratto di mezzadria. Decime dovute in territorio di Besazio (1810 - 1817)
    05/07: contratto fra Paolo Francesco Rossi ed i fratelli Francesco e Luigi Zoppi e conti di dare e avere con i massari (1793 - 1835)
    05/08: conti con i massari Quattropani e dettaglio dei fitti e dei prodotti ricevuti (1816 - 1820)
    05/09: memorie, annotazioni e conti riguardanti diversi massari (1811 - 1816)
    05/10: conti con il massaro Realini (1811 - 1842)
    05/11: conti con il massaro Santino Pagani (1832 - 1838)
    5/12: conti con i massari Francesco Robbiani di Arzo, Cattò di Besazio, fratelli Zoppi e Giovanni Fontana di Besazio
Rossi, Paolo Francesco
CH AFR GA.FE.Serie G.12 · Dossier · 1852-1853
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

"Supplica al Ill.mo e Rev.dmo Monsignor Vescovo di Como sul legato di messe istituito dal fu G. Filippo Ferrari morto a Cagliari" dove si chiede che una parte delle messe da celebrarsi in Mendrisio sia assegnata alla parrocchia di Arzo, dove la famiglia aveva le sue origini e come aiuto al parroco Realini che si trova in difficoltà economiche. La domanda non venne accolta.
Contenuto:

  • copia della lettera del 23 nov. 1852 di Giacomo Ant. Rossi (redatta dal fratello Cristoforo Rossi) e minute (calligr. sconosciuta) con annotazioni di G. A. Rossi.
  • copia della lettera al vescovo del 23 nov. 1852 di Giacomo Ant. Rossi, seguita dalla risposta del vescovo Carlo [Romanò] delegato apostolico, eseguita dalla cancelleria episcopale di Como il 31.3.1852
Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie G.11 · Dossier · 1857-1858
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Matilde De Cesaroni, figlia unica di Francesco e di Margherita Pollini del fu conte Gaetano, sposò nel 1843 lo zio Giuseppe Pollini, vedovo e di 23 anni più grande. Rimasta vedova nel 1847, Matilde si trovò ad essere l'erede delle parti di legato che il prozio Filippo Ferrari aveva disposto per i suoi cinque nipoti Pollini, figli di sua sorella Giulia e del conte Gaetano Pollini.
In questo documento, redatto dal notaio Cristoforo Rossi per conto del fratello Giacomo Antonio, si descrivono le modalità dei versamenti a lei dovuti, cioè la parte della sua defunta madre Margherita e quella del suo defunto marito e zio Giuseppe Pollini. La somma venne versata a Matilde Pollini dai fratelli Croci, ai quali il notaio Giacomo Antonio Rossi, erede universale di Filippo Ferrari, aveva venduto ad un prezzo di favore alcuni fondi in Mendrisio, alla condizione che si prestassero ad anticipare una parte delle somme dovute per i legati e i debiti che gravavano l’eredità Ferrari.

Rossi, Giacomo Antonio
Ingegnere Paolo Rossi
CH AFR AN.Serie A.b.06 · Dossier · ca 1850-1900
Fait partie de Fondo Antonio Rossi

Contiene:

  • corrispondenza del feb. 1859 di Cristoforo Rossi con conoscenti e con la Delegazione provinciale di Padova (sotto governo austriaco) per l'iscrizione del figlio Paolo all'università della città, dopo la chiusura di Pavia, dove Paolo studiava matematica.
  • procura dell'ing. Paolo per il padre Cristoforo durante le procedure di divisione dell'eredità materna (1861)
  • due lettere al fratello Antonio (1877 ; 1883)
  • quattro decreti di S.M. Umberto I re d'Italia che nomina l'ing. Paolo Rossi: Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia (1.4.1881) ; Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia (7.6.1884) ; Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (30.6.1891) ; Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (5.7.1895).
  • 2 cartoline postali (Svizzera e Italia) con uno scambio fra Paolo e un fornitore di Venezia, per un quadro ricevuto danneggiato
  • 1 fascetta di spedizione per giornali con l'indirizzo: " Rossi Ing. Paolo, Via Saluzzo 9, Torino" (Paolo era abbonato agli Atti della società degli ingegneri e degli architetti in Torino)
Rossi, Antonio, avvocato