La serie é composta per la maggior parte dalla corrispondenza ricevuta dal produttore e dalle copie di quella inviata ; vi sono poi rendiconti amministrativi e appunti personali. Riguarda le cariche pubbliche e amministrative coperte da Paolo Francesco Rossi prima e durante la creazione del cantone Ticino, nella Pieve di Riva S. Vitale e poi circolo di Riva, nel periodo fra il 1798 e i primi decenni del sec. XIX. dove egli fu Giudice di pace del circolo di Riva e deputato della municipalità di Arzo, nonchè agrimensore. P. F. Rossi esegue numerose misure e valutazioni dei terreni sottoposti alla taglia ad Arzo e Riva S. Vitale e corrisponde con le istituzioni (le municipalità, il Commissario di governo del distr. di Mendrisio, il Landamano e il Consiglio di Stato) e i cittadini. I contenuti riguardano le spese e le entrate (taglie e decime) del comune di Arzo e di altri comuni del Mendrisiotto (ex-Pieve di Riva e distr. di Lugano), nonchè le attività di P. F. Rossi come Commissario distrettuale del cantone di Lugano e come membro della Commissione della Camera amministrativa, incaricata di riordinare le finanze, riscuotere i debiti e identificare i crediti che i privati e i comuni avevano verso il nuovo Cantone (1801-1802).
Rossi, Paolo FrancescoMinute di atti, decisioni e corrispondenza del Giudice di pace della Pieve (poi Circolo) di Riva S. Vitale, Paolo Francesco Rossi. La documentazione è incompleta e non copre in modo omogeneo il periodo in cui il produttore esercitò questa sua attività.
Rossi, Paolo FrancescoIl Burò del circondario n. 4 (circolo di Riva San Vitale) comunica all'avv. Antonio Rossi che le assemble di comune, riunite nel giorno 3 marzo 1889, lo hanno eletto come previsto dalla Costituzione, deputato al Gran Consiglio del canton Ticino. Il Burò del circondario comunica la decisione e trasmette la Credenziale di nomina. Il formulario é firmato dai 9 membri del burò e dal supplente del presidente.
Antonio Rossi sarà poi eletto giudice del tribunale d'Appello di Mendrisio nel 1890 e abbandonerà quindi la carica.
Lettera del commissario di Governo del distretto di Mendrisio, Giovanni Battista Rusca, al giudice di pace Paolo Francesco Rossi, perché ingiunga alle municipalità del suo circolo di "espellere (...) dal territorio del cantone tutti i forestieri non muniti di regolare passaporto o carta di sicurezza rilasciata direttamente dal consiglio di Stato". Pena l'arresto e la consegna alle autorità dei loro rispettivi paesi. Avvolta con la lettera, copia della circolare ai comuni, preparata dal giudice di pace
Rossi, Paolo FrancescoContenuto:
- 1820, 12 mar.: il commissario G.B. Rusca per ordine del Consiglio di Stato domanda che si notifichino i sudditi del Ré di Spagna e i militari svizzeri al di lui servizio, anche se congedati, dimoranti nel distretto;
- 1821, 2 mar.: introduzione e dimora dei forestieri nel cantone; ricevuta con le firme dei sindaci di Riva, Meride, Arzo, Besazio, Tremona, Rancate e Capolago;
- 1821, 19 dic.: il commissario Rusca al giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale;
- 1822, 17 lug: disposizioni del vescovo di Como per la tenuta delle sacre funzioni;
- 1822, 6 nov.: ricevuta del trib. di Mendrisio rilasciata al giudice di Pace per la consegna di "diciassette fra chiavi e ferri fatti ad uso di grimaldelli, ossiano chiavi adulterine rinvenute a Capolago";
- 1823, 11 gen.: risoluzione del Consiglio di Stato sulla manutenzione delle strade;
- 1825, 14 ott.: circolare a stampa della cancell. di Stato ai giudici di pace perché provvedano a fornire "la nota delle variazioni successe da due anni tra li pubblici funzionari del vostro circolo" in previsione della ristampa dell'annuario del Cantone.
- [non datato ]: lettera del Citt. Molinari al giudice di Pace, per richiedere una seduta di conciliazone per una vertenza con il citt. Giov. Maria Rossi di Arzo (sul retro annotazioni con calligr. del notaio G. A. Rossi)
Lettera datata Mendrisio, 19 luglio 1819. Giovan Battista Rusca, ingegnere cantonale, comunica ai comuni del Circolo di Riva, per tramite del giudice di pace, che il "Sovrano Gran Consiglio" facendo seguito alla risoluzione del 17 maggio 1818 relativa al riattamento delle strade nei diversi circoli e comuni ha attribuito al Circolo di Riva un sussidio di L 1500. L'ingegnere invita i deputati dei comuni ad una riunione "che si terrà in mia casa il giorno di mercoledì 18 del corr. alle pre 9 antimedridiane per l'oggetto di risolvere dove e come si possa impiegare più utilmente la somma assegnata"
Rossi, Paolo FrancescoIl Commissario di governo G.B. Rusca ordina al giudice di pace Paolo Francesco Rossi di sorteggiare i coscritti nei comuni del suo circolo come prescritto dal decreto governativo del 8 febb. 1821. Le richieste sono datate genn 1822 e giu 1825. Il fascicolo contiene la minuta della circolare che il giudice di pace invia ai comuni.
Rossi, Paolo FrancescoG.B. Rusca, commissario di governo nel distr. di Mendrisio, invita il giudice di pace a recensire i negozianti stranieri che operano nei comuni del circolo di Riva San Vitale. La lettera é del 18 luglio 1820, seguita da una seconda datata 2 marzo 1823 dove il commissario lamenta l'assenza di risposte. Sono conservate le risposte inviate dai alcuni comuni nel 1823 e 1825: Arzo, Besazio, Riva S. Vitale e Tremona non segnalano stranieri che esercitano negozi sul loro territorio, mentre Capolago invia una lista di 10 nomi.
Rossi, Paolo Francesco[Intestazione]: “Registro nel quale si contiene la descrizione dei crediti che ha il Circolo di Riva S. Vitale verso la Repubblica e Cantone Ticino per imprestiti. E dei debiti che detto Circolo tiene verso li diversi Particolari contrati per fare i premessi imprestiti, colla descrizione dei interessi che si ricevono sui primi, e di quelli che si pagano sui secondi” .
[Porta sul verso del f.] “In giugno 1815. Il presente registro viene formato dal sottoscritto Giudice di Pace del Circolo di Riva S. Vitale per la regolarità, e chiarezza della cassa in ogni tempo avvenire. Paolo Francesco Rossi”
Su ogni foglio e sul verso dei ff. 3 e 5 si riconoscono aggiunte per mano del figlio di Paolo Francesco Rossi, il notaio Giacomo Antonio che annota gli interessi versati a diversi particolari negli anni 1816-1818. 1 f. piegato inserito nel registro, datato 1820-1821, porta: “Nota dei fitti da pagarsi con denaro ricevuto dal cantone per conto delle cinque comuni di Arzo, Meride, Tremona, Besazio e Rancate. Nota riguardante il notaio Venanzio Rusconi” [nota di Giacomo Antonio Rossi]
Rossi, Paolo Francesco