dote

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Note(s) sur la portée et contenu

  • Il complesso dei beni apportati dalla moglie al marito, come contributo agli oneri del matrimonio, o apportati dalla novizia al monastero, all'atto della monacazione. Usare anche per la controdote costituita dallo sposo alla sposa.

Note(s) sur la source

  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=36481&menuR=1&menuS=2
  • id:36481
  • Treccani (online) - http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/controdote/

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    dote

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    dote

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      dote

      • Employé pour controdote
      • Employé pour antefato
      • Employé pour antefatto

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      dote

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      CH AFR RA.Serie A.c.15.01 · Sous-dossier · 1911-1951
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Il fasc. contiene i documenti e resoconti riguardanti la tenuta del patrimonio di suor Maria Angela Chicherio, di cui R. Rossi era l'amministratore, la corrispondenza (in entrata e uscita) di Raimondo con la cognata, con la superiora del convento di Sainte Agnès a Lucerna, con le autorità fiscali, con i familiari di suor Angela ai quali erano stati concessi dei prestiti sul capitale personale di Angela e che le dovevano gli interessi. La corrispondenza con la cognata rivela anche aspetti della vita dei familiari, in particolare del fratello Luigi, e rivela avvenimenti locali o internazionali (la prima guerra mondiale, l'attività pubblica del produttore, il suo stato di salute e quello della moglie Bianca, la situazione finanziaria dei familiari, etc.)

      Rossi, Raimondo
      CH AFR GA.FE.Serie B.a.02 · Dossier · 1738-1746
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Contiene:

      • Bifoglio con i confessi di Paolo Bosia figlio di Paolo che riceve dai cognati Giovanni Pietro e don Felice Quartironi, durante quasi 10 anni dal 30 sett. 1738 all'11 nov. 1746 , le somme destinate a costituire la dote della moglie Gulia Quartironi figlia di Filippo. Il matrimonio era stato celebrato il 27 nov. 1726 e la dote promessa era di Lire 1500 come recita l'ultimo confesso di Paolo Bosia dell'11 nov. 1746.
      • Atto notarile, 11 nov. 1746 (notaio Giovan Battista Rusca ): una volta ricevuta l'intera somma della dote, Paolo Bosia stipula l'atto di investimento per la moglie (Investitura a titolo di pegno, dote, antefatto o donazione) davanti al notaio Giovan Battista Rusca ( Copia dell'atto eseguita dal notaio)
      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.c.05 · Pièce · 1713
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Carlo Giuseppe Rossi de Sina, figlio del fu Vitale e di Sidonia Ferrari fu Giovanni Maria, redige un contratto dove conferma la dote della sorella Angela sposata con mastro Bernardo Antonio Fossati de Mafio. Vengono condonati al marito gli interessi sulla dote e altri prestiti che Vitale Rossi, morto senza testamento, aveva concesso alla coppia. Inoltre Carlo Giuseppe lascia alla sorella il terreno Tamporida ad Arzo, contro l'impegno di pagare gli interessi su un debito, fatto dalla loro madre e garantito dal terreno, al detentore del credito il sacerdote Carlo Giorgio Rossi del Paolino. L'atto viene autentificato con sigillo cartaceo dal console della libera città di Hredes, marchesato di Moravia, dove Bernardo Antonio Fossati de Mafio lavorava ed era conosciuto fra le maestranze del Barocco.
      Sull'esterno dell'atto - con calligrafia prob. di Giuseppe Maria Ferrari - si legge: "Instrumento di carta di dote di Angela Fossata moglie di M.is Bernardo Antonio Fossato di Arzo fatagli da suo fratello Carlo Giuseppe".

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.c.03 · Dossier · 1703-1719
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Fascicolo composto da vari atti notarili che regolano i diritti ereditari, la dote e la rinuncia alla successione di Maria Lucia Fossati fu Francesco, moglie di Domenico Ferrari fu Simone, ambedue di Arzo, assistita da vari parenti :

      1. 1703, 10 mag. [1 foglio con testo sul retro]: "Consulta per la dote di Costanza sorella di Maria Lucia". Parere richiesto a Johannes Maria Paranchino di Lugano sui diritti di Maria Lucia Fossati di ricevere parte della dote prevista dal padre per la sorella defunta Costanza (testo in latino con spiegazione sottostante in italiano).
      2. 1703, 4 giu. Rogito di Alfonso Oldelli, copia autentificata dal figlio Giovanni a richiesta di Domenico Ferrari, 11 ag 1706. "Renuntiatio facta per D.nam Maria Luciam Fossatam, uxorem D. Dom.ci Ferrarÿ qmd. D. Simeonis Artÿ, fauori D. Fran. Fossati qmd. Silvestri eius consobrini d: loci". Maria Lucia fa rinuncia alla successione ereditaria in favore del primo cugino Francesco Antonio Fossati.
      3. 1703, 4 giu. Rogito di Alfonso Oldelli, copia autentificata dal figlio Giovanni 11.12. 1708. "Dos cum antifacto Dnae Mariae Luciae Fossatae ux.is D. Dom.ci Ferrarÿ qmd. Simeonis de Artio à do. eius marito". Cotratto per la dote e antefatto di Maria Lucia Fossati.
      4. 1703, 4 giu. Rogito di Alfonso Oldelli, copia autentificata dal figlio Giovanni 11.12. 1708. "Assignatio D. Dom. Ferrarÿ qm. D. Simeonis Artÿ à M.tro Fran. Fossato qm. Silv.tri d: loci". Il cugino Francesco Antonio Fossati cede a Domenico Ferrari marito di Maria Lucia due crediti verso terzi rappresentante una parte della dote della cugina Maria Lucia.
      Rossi, Giacomo Antonio
      Eredi fu Magno Rossi della Marcona
      CH AFR GA.Serie B.01 · Dossier · 1777 - 1814
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      I Rossi della Marcona erano marmorini e sfruttavano alcune cave di marmo ad Arzo. Il dossier riguarda i possedimenti di questa famiglia all'inizio dell'800 e in particolare i beni e gli affari di Magno Rossi della Marcona (ca 1750-1813) e la sua successione ereditaria. Contiene appunti ed inventari del liquidatore della sostanza, il notaio Giacomo Antonio Rossi, incaricato con mandato del 19 nov. 1813 dagli eredi del fu Magno Rossi.
      In dettaglio:

      1. Pubblica grida e contraddicenti (15.6.1813)
      2. Madato del notaio G.A. Rossi per la liquidazione della sostanza (19 nov. 1813)
      3. Nota dei debiti approvati e nota sul ricavato e spese del defunto
      4. Obbligo di Elisabetta fu Pietro Ant. Rossi del Giorgino vs. il signr. Provino Rossi [del Paolino] e i suoi fratelli "molto rev. don Agostino, chierico Giacomo e Carlo Giorgio … con esso conviventi" ; credito riscattato da Magno Rossi (18 ag. 1777).
      5. Cauzione di dote e antefatto in favore di Anna Maria Imperiali moglie di Magno Rossi della Marcona (19 mag. 1793) ; e Testamento noncupativo della medesima (8 lug. 1793)
      6. Compensazione della dote e scambio di proprietà riguardanti Sidonia Rossi della Marcona fu Giacomo, ved. Andrea Aglio (1787 ; 1806)
      7. Francesco e Benedetto Imperiali, padre e figlio, creditori vs. Pietro Aglio, poi vs. Magno Rossi della Marcona (periodo: 1793-1814)
      8. Obblighi fra Carlo Domenico, Paolo e Martino Roncoroni, padre e figli, e Magno Rossi della Marcona (periodo: 1810-1812)
      9. Debiti di Giacomo Rossi della Marcona vs. il fratello Magno (periodo: 1796-1811)
      10. Compra del fondo Rappiantino (Saltrio) da parte dei fratelli Magno e Giovan Angelo Rossi della Marcona (13 dic. 1811)
      11. Credito di Pietro Aglio contro Caterina Rossi del Beltrame, ved. di Giacomo Ant. Ferrari, riscosso e versato agli eredi fu Magno Rossi per saldo di un debito (2 gen. 1812 ;mar. 1814)
      12. Credito di Stefano Giudice vs. Francesco Allio, ceduto agli eredi fu Magno Rossi della Marcona (1814)
      13. -31. Conti e fatture di artigiani e commercianti, provenienti dal territorio di Arzo, Saltrio e Viggiù presentati agli eredi fu Magno Rossi della Marcona e riguardanti il periodo 1805-1814.
      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie G.15 · Dossier · 1852-1863
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Il notaio Giacomo Ant. Rossi, erede universale del defunto Filippo Ferrari, esegue le volontà del testatore che aveva disposto un legato di lire 4000 ad ognuno dei cinque nipoti Pollini, figli di sua sorella Giulia, o ai loro eredi; inoltre aveva disposto che fosse saldato il prestito di Lire 7000 che il padre Giuseppe Ferrari aveva contratto presso il genero Gaetano Pollini nel 1791, per la dote della figlia Giulia. Su questo capitale i Ferrari padre e figlio avevano sempre corrisposto gli interessi annui del 4%. A ciascuno dei due figli Pollini superstiti, conte Francesco e cav. Giovanni Battista, spetta quindi la metà del capitale. In questo fasc. sono registrati i conti dare e avere (legato dello zio, la metà del capitale di dote, interessi) e relativa corrispondenza con G. B. Pollini, rappresentato il più sovente dal figlio avv. Pietro. Nel fasc. - incompleto - figura anche la corrispondenza per un litigio risalente agli anni 1859-1863, relativa a interessi dovuti questa volta dagli eredi del cav. G. B. Pollini (deceduto nel 1858) al notaio G. A. Rossi, rappresentato dal fratello Cristoforo Rossi.

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.c.01 · Pièce · 1644
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Copia di un rogito del 7 aprile 1637, tratto dalle imbreviature del fu notaio Giovanni Antonio Oldelli, eseguita dal figlio Giovanni Oldelli il 23 maggio 1644. Rogito della rinuncia ereditaria di Lucia Ferrari, figlia di Stefano di Arzo, e moglie di Camillo Fossati.

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.c.02 · Pièce · 1691
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Lucia Ferrari, figlia di Simone di Arzo e moglie di Giovanni Ferrari fu Giovanni Maria di Tremona, assistita dallo zio Domenico e dal cugino Stefano, sottoscrive la rinuncia a qualsiasi pretesa ereditaria, dopo aver ricevuto una dote di 250 scudi d'oro versata dal padre. Rogito del notaio Alfonso Oldelli di Meride, 10 feb. 1691.

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR GA.FE.Serie A.c.04 · Pièce · 1709
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Copia del rogito del 30.9.1709 del notaio Giuseppe Martinola di Mendrisio, da lui eseguita.
      Lucrezia Ferrari figlia del fu Simone e moglie di Giovanni Battista Rossi di Arzo sottoscrive la sua liquidazione e rinuncia a qualsiasi eredità familiare, assistita dai parenti prossimi Domenico Ferrari fu Francesco e Giovanni Antonio Ferrari fu Marsilio, in favore del fratello Giuseppe Maria, in comunione con i fratelli don Stefano, curato di Arzo, Francesco, Domenico e Biagio.
      Sull'esterno del fasc. il titolo: " Fine fata di Legreza molia di M.ig~ Gio. Battista Rosi di Arzo a favore di Giuseppe Ferrari suo fratello."

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR RA.Serie A.c.15.03 · Sous-dossier · 1910-1949
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Quaderno contabile delle entrate e uscite di Angela Chicherio per il periodo 1910-1913. Nota di R. Rossi sul primo foglio: "libro consegnato nel dic. 1909 a Angela Chicherio con istruzioni perchè impari a tenere la sua amministrazione. Io continuo a tenere le registrazioni sul libro in uso già. R. Rossi". Le annotazioni di suor Angela si interrompono nel 1913, probabilmente quando viene mandata a Namur per il noviziato.
      Il libro contabile a cui si riferisce R. Rossi non è pervenuto e copriva gli anni 1919-1933, registrando gli investimenti e i rendimenti annuali del capitale di Suor Angela dedicato alla sua dote e del capitale personale. Dal 1934 R. Rossi riprende a registrare l'andamento dei capitali sul quaderno di suor Angela. Si tratta verosimilmente di note personali che venivano poi riportate nei rendiconti annuali destinati alla superiora del convento S. Agnès di Lucerna e alla cognata. L'ultimo documento nel quaderno è un dattiloscritto firmato da Angela Chicherio (17.6.1949) che libera l'anziano cognato dall'amministrazione del suo capitale dotale, da quel momento affidato all'amministrazione della congregazione St. Agnès di Lucerna, in titoli e contanti. Un piccolo capitale personale viene trasferito ai familiari.

      Rossi, Raimondo