crediti

Zone des éléments

Référentiel

Code

Note(s) sur la portée et contenu

  • Diritti di ottenere da un dato soggetto una determinata prestazione o di riscuotere una certa somma di denaro

Note(s) sur la source

  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id: 13952

Note(s) d'affichage

    Termes hiérarchiques

    crediti

    Terme générique Strumenti

    crediti

      Termes équivalents

      crediti

      • Employé pour credito

      Terme contraire

      Termes associés

      crediti

        39 Description archivistique résultats pour crediti

        39 résultats directement liés Exclure les termes spécifiques
        CH AFR GA.FE.Serie C.c.11 · Dossier · 1821
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        1 bifoglio sul quale è elencata in dettaglio la sostanza immobile di Filippo Ferrari (casa civile e masserie con le rispettive misurazioni), le rendite prodotte, il conto dei "miglioramenti e detterioramenti dalla morte del fu Sr. Giuseppe". Contiene le minute del notaio Rossi servite per comporre il documento.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie B.a.03 · Dossier · 1715-1752
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Contiene documenti relativi alla sostanza mobile di Filippo Quartironi, con i crediti e debiti sottoscritti in varie forme fino a qualche anno prima della sua morte (1751). Il figlio reverendo Filippo interviene per saldare diversi debiti. Dettaglio dei fascicoli:
        1715: Polizza che deve Filippo Quartironi al Luogo Pio della Misericordia di Mendrisio (saldato dal figlio don Felice nel 1744)
        1722-1746: Prestito delle monache di S. Orsola a Filippo Quartironi
        1724-1752: Debiti di Filippo Quartironi con G. B. Rusca, saldati dal figlio rev. Felice
        1727: Obbligo di Filippo Quartironi a favore delle Ven.de monache di S. Orsola di Mendrisio (saldato dal figlio rev. Felice nel 1747)
        1730: Obbligo di Filippo Quartironi a favore di Gio. Battista Carati Orsati (saldato dal figlio rev. Felice nel 1744)
        1731-1732: Riconoscimento di debito di Filippo Quartironi verso la Confraternita del SS. Rosario
        1732: Debito di Filippo Quartironi e della moglie Maria Elisabetta Maderni verso Giuseppe Ferrari fu Simone
        1739: Retrovendita di tre censi sui terreni in Prella dai RR. PP. Serviti di Mendrisio a Filippo Quartironi
        1744: Obbligo fatto dal sig.r Filippo Quartironi a favore dei fratelli Lurà fu Domenico (saldato dal figlio rev. Felice nel 1747)
        1745: Ricevuta per il saldo degli interessi su un capitale dovuto da Filippo Quartironi all'eredità Verga di Coldrerio (saldati dal figlio rev. Felice nel 1745)
        1745-1769: Credito di Anna Caterina Carloni di Rovio verso Filippo e Felice Quartironi (con copia del rogito del notaio Francesco Martinola di Mendrisio)
        1748: Retrovendita di censo a favore del rev. Felice Quartironi

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR GA.FE.Serie B.a.04 · Dossier · 1727-1750
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Diverse carte relative al patrimonio familiare ereditato dal rev. Felice Quartironi. Contiene polizze e pegni per l'ottenzione di capitali sottoscritti dal padre Filippo e poi saldate decenni più tardi. Altre carte riguardano invece l'amministrazione del patrimonio personale del reverendo, con vendite e confessi per interessi dovuti o ricevuti e relazioni con il fratello Giovanni Pietro Quartironi, che risiedeva a Genova con la moglie Valeria Spinedi:

        1727-1750: Conti dare-avere di Filippo Quartironi con Francesco Conti di Lugano, con il quale Filippo ha sottoscritto polizze con la garanzia del figlio rev. Felice, per prestiti ai figli Giovan Pietro dimorante a Genova e Santino dimorante a Bonn.
        1752: Vendita di una cantina con terreno in zona "al Bosco" al rev. Felice Quartironi
        1753: Debito del fu Filippo Quartironi verso il notaio Rusca, saldato nel 1753 dal rev. Felice Quartironi
        1754: Polizza contro il rev. don Felice Quartironi a favore degli eredi fu Paolo Vassalli di Riva S. Vitale
        1769: Confesso di Giuseppe Carloni di Rovio per interessi ricevuti dagli eredi fu Filippo Quartironi
        1772: Vendita fatta dai figli di Giovanni Baroffio a favore del rev. Felice Quartironi
        1773: Nota sul Giuspatronato dell'Ospedale di S. Maria Nuova a Como
        1780: Vendita di un terreno a Mendrisio fatta da Maria Simona Mondelli a favore del rev. Felice Quartironi (copia di un rogito del notaio Alessandro Maderni)
        1780: Confessi riguardanti Giovanni Pietro Quartironi (restituzione di capitali e alcune lettere di cambio per trasferimenti di denaro verso Genova, per ordine del rev. Carlo Felice )
        1780: Pagherò di Giovanni Pietro Quartironi
        1794: Confessi per taglie della famiglia Quartironi
        1795: Confesso del rev. don Gerolamo de' Beroldingen per messe celebrate alla Torre

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR AN.Serie B.a.03 · Pièce · 1878-1887
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Quaderno con annotazioni di spese, molto disordinato. Riporta in modo succinto le somme dovute da vari clienti, spesso addizionate e riferite a div. date. Contiene fra le pag. ff. con annotazioni e altri documenti piegati. Il primo fasc. del quaderno inizia con il "Conto del comune di Besazio verso l'avv. Ant. Rossi per le seguenti competenze e spese" ; seguono dal 1884 i giustificativi delle spese con le somme corrispondenti, su 5 pag. Il secondo fasc. del quaderno ricomincia dal 1878.

        Rossi, Antonio, avvocato
        CH AFR AN.Serie B.c.01.02 · Pièce · 1811-1870
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Il registro riassume i "crediti fruttiferi" della Confraternita, cioè i capitali e gli interessi riscossi nel periodo 1811-1874, completato da un indice dei debitori con le rispettive somme dovute. Seguono due pagine con i pagamenti delle doti elargite attraverso la cassa della confraternita (1869-1871). Sono inserite fra le pag. una nota e una lettera del parroco di Besazio riguardanti spese per una dote e due viaggi a Como.

        Rossi, Antonio, avvocato
        Parenti Torriani
        CH AFR GA.FE.Serie F · Série organique · 1749-1853
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La serie raccoglie una documentazione frammentaria che riguarda la famiglia di Giovanni Battista Torriani (1757-1823), zio per parte materna di Filippo Ferrari. Vi si riscontrano scritture private e rogiti notarili riguardanti l'eredità di G. B. Torriani divisa fra i sette figli, e più particolarmente la settima parte ereditata dal figlio Giovanni (fondi agricoli nel territorio di Como e Mendrisio). La parte più importante e coesa riguarda la corrispondenza fra Giovanni Torriani e il cugino Filippo Ferrari, e fra Torriani e il notaio Giacomo Antonio Rossi, procuratore di Filippo Ferrari, che fu anche procuratore di Giovanni Torriani per una decina d'anni (1831-1840). Oggetto della corrispondenza sono quasi sempre i litigi di Giovanni con i fratelli durante la divisione ereditaria paterna e materna o le sue richieste di denaro. Le carte illustrano le attività del notaio nell'amministrazione dei beni ereditati da Giovanni Torriani a Mendrisio ("Chioso Bosia") e in territorio comasco (settima parte dei fondi di Cermenate e Bregnano e fondi della Breggia, sui comuni di Piazza, Cernobbio e Monte Olimpino), e i suoi sforzi per risolvere i numerosi debiti accumulati da Giovanni verso i familiari, verso il cugino Filippo Ferrari e verso terze persone, che portò alla graduale alienazione dei fondi.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR AN.Serie A.c.13 · Dossier · 1880-1892
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        I fratelli Antonio e Raimondo Modesto prestano al ragioniere Filippo Stabile di Milano l'ingente somma di L. 25'000 milanesi (in monete d'oro) probabilmente negli anni 1870 e in ragione del legame di amicizia con l'avv. Antonio. Da quanto si apprende dalle poche lettere conservate, l'uomo era al servizio di una nobile famiglia di Milano, i conti Pullé. In seguito ad una malattia muscolare cronica che gli causa dolori e difficoltà di ambulazione rimane semi-invalido e per questa ragione sarebbe stato licenziato nel 1879. Si intuisce un rag. Stabile in affanno, incapace di rimborsare l'amico dovendo sostenere economicamente un figlio malato ed un altro disoccupato.Irregolarmente invia piccole somme di 50 o 100 Lire, oppure paga con dello zolfo che i Rossi dovevano usare per la disinfezione delle bachicolture (non si capisce da dove Stabile tragga il possesso di questo materiale).
        Muore senza aver rimborsato quasi nulla, cosa che nemmeno i suoi eredi sembrano in grado di fare. L'avvocato Antonio si rivolge allora ad un avvocato milanese, Giovanni Tacconi, che però non gli lascia molte speranze di recuperare la somma. Il fasc. contiene le lettere del rag. Stabile ad Antonio Rossi e la corrispondenza di quest'ultimo con l'avvocato Tacconi.Dopo la morte di Antonio si notano anche interventi del figlio avv, Raimondo Rossi che paga gli avvocati e cerca invano di recuperare parte del capitale.

        Rossi, Antonio, avvocato
        CH AFR GA.Serie B.16 · Dossier · 1828-1857
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Titolo completo su una fascetta avvolgente (calligrafia di Cristoforo Rossi) :" Memorie con Rossi Martina moglie di Carlo e cogli eredi fu Gio. Maria Rossi fu Angelo del Testore di Arzo".
        Si tratta dei conti "dare e avere" fra le famiglie del fu Angelo Rossi del Testore e fu Giovan Antonio Rossi di Beltrame, scrupolosamente annotati e commentati dal 1828 al 1857. In seguito alla liquidazione amichevole dei beni di Manfredo Rossi di Beltrame, figlio di Giovan Antonio, debitore di L. 300 verso i Rossi del Testore, si procede anche alla vendita del suo fondo agricolo La Colombera acquistato da sua cognata Teresa, vedova di suo fratello Giovanni Rossi di Beltrame. Il notaio Giacomo Antonio Rossi costruisce un complicato sistema di compensazione fra creditori e debitori, anticipando lui stesso i capitali per l'acquisto del terreno. Gli interessi sul capitale sono pagati da Teresa e poi dalla figlia Martina a volte in denaro e a volte in natura (capretti, vino). La memoria riassuntiva e alcune note aggiunte a quelle di Giacomo Antonio, sono opera del notaio Cristoforo Rossi.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR PF.Serie A.08 · Pièce · 1792 - 1796
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Paolo Francesco Rossi annota più volte al mese e per ogni anno fino al 1796 i crediti e i debiti che riguardano l'attività del mezzadro Francesco Robbiani, che in quegli anni coltiva terreni a Arzo (La Pinta) e a Besazio (La Costa, Minaso) e dei mezzadri Giuseppe e Paolo Riva che coltivano il terreno detto “la Murgaleta”, probabilmente situato ad Arzo. Per uno stesso periodo le scritture sono riportate su due pagine a fronte: a sinistra i crediti del mezzadro e a destra i debiti che costui accumula verso il padrone. Nel dettaglio, si tratta essenzialmente di anticipi di spesa in contanti che il mezzadro riceve per l'acquisto di sementi, attrezzi o spese per il bestiame. I crediti vantati verso il padrone sono essenzialmente giornate di lavoro sulla proprietà padronale, destinati a rimborsare gli anticipi ricevuti. Il saldo é sempre negativo a svantaggio del mezzadro.
        Un foglio isolato (non cucito) alla fine del libro, riporta due conti saldati per il 1796 , dei massari Battista Pagani e Francesco Zoppi e una nota di giornate di lavoro fatte da Giovannino Robbiani.

        Rossi, Paolo Francesco
        CH AFR GA.FE.Serie G.17 · Pièce · 1852
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Lettera del 24 dic. 1852 di Marietta Messina al notaio Rossi, erede di Filippo Ferrari, dove reclama un suo credito verso il defunto, per i servizi resi nei 16 anni durante i quali gli fornì cibo e alloggio in casa propria e, negli ultimi due anni della sua esistenza, in casa della figlia e del genero dove lei stessa dovette ritirarsi "per la decaduta fortuna". Da quanto scrive la donna, F. Ferrari non pagò mai interamente la pensione, ma la sua ospite sperava si sarebbe ricordato di lei nel suo testamento. Riceve invece un modesto legato che non copre, a suo dire, le spese sopportate durante gli anni. Nella lettera sono descritte le abitudini del Ferrari e le sue ristrettezze economiche.

        Rossi, Giacomo Antonio