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  • edifici dedicati al culto cristiano

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
  • id:771

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          CH AFR GA.FE.Serie A.e.01 · Dossier · fine sec. XVII- inizio sec. XVIII
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Documenti appartenenti all'insieme denominato "Amministrazione Ferrari". In mancanza di un ordinamento originale si è deciso di conservare queste copie nella serie destinata ai documenti più antichi relativi agli antenati della famiglia Ferrari.
          Due copie (eseguite con due diverse calligrafie) di due pergamene risalenti rispettivamente al 10 luglio 1365 e al 9 novembre 1367 e riguardanti la fondazione dell'Oratorio di Santa Maria in Bedano, voluto per testamento da Antonio Rusca di Como e costruito dai fratelli Fontanella di Como. Non sono noti legami della famiglia Ferrari con questa fondazione. Nessuna delle copie porta la data di esecuzione.
          1365: il primo testo è la copia di un atto ecclesiastico del vescovo di Como Stefano Gatti (1362-1369) "datus in castro nostro S. Petri die decimo mensis Juliy millesimo trecentesimo sexagesimo quinto inditione tertia"; porta sull'esterno il titolo: "Fondazione della chiesa di Santa Maria di Bedano del 1365-10 giugno", e al di sotto, con altra calligrafia: "Copia della fondazione di Sta Maria";
          copia 1367: il secondo testo è la copia della pergamena di dotazione dell'oratorio del 1367; porta sull'esterno il titolo: "Fondazione cavata dall'originale in pergamena" e, con altra calligrafia: "copia del originale della fondazione di S. Maria di Bedano".

          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR PF.Serie D.02 · Pièce · 1784
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Don Antonio Strigella, parroco di Biegno (prov. di Varese), scrive per scusarsi del ritardo di pagamento delle balaustre della chiesa parrocchiale e per sollecitare una dilazione. Infatti dice che la comunità supponeva che il pagamento fosse stato eseguito "dal fu curato Toscani". Inoltre afferma che “attualmente non si può procedere alla paga, prima perchè la somma a Lei dovuta non é imposta, e poi anche perché gli Uomini mancano.” Aggiunge poi, che ne farà parola a tutti nel prossimo inverno, anche “al sign, Cancelliere (..) acciocché possa abilitare la Comunità a farli imporre la somma restante ".
          Proabile che si tratti di una fornitura delle cave della fam. Rossi del Paolino.

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR GA.Serie B.14 · Dossier · 1836-1840
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          I signori Antonio e Gaetano Prestinari del fu Dionigi, con il nipote Giovanni del fu Francesco, di Magenta (Pavia) si fanno carico della costruzione di un organo per la chiesa parrocchiale di Arzo, da consegnare entro 2 anni dalla firma del contratto e con una garanzia di 3 anni. Il prezzo concordato fu di L 3500 da pagarsi ad opera finita e altre L. 1500 da versarsi al termine dei 3 anni. Un contratto fra i fratelli Prestinari e la municipalità di Arzo descrive in dettaglio le caratteristiche richieste dall'istrumento , i materiali forniti e gli obblighi dei costruttori, che comportano il trasporto da Magenta, le spese daziarie e la collocazione nella chiesa.
          Descrizione del contenuto:

          • 1836, 25 aprile : due copie del contratto stipulato fra la municipalità di Arzo, rappresentata dai molto rev. Parroco Andrea Allio, sign. Giov. Maria Rossi qdm Pietro, Stefano Rossi qdm Cesare e Gio. Maria Rossi qdm Antonio da una parte e dall'altra Giovanni Prestinari del fu Francesco in rappresentanza degli zii Antonio e Gaetano fratelli Prestinari del fu Dionigi, di Magenta. In calce la firma delle parti e dei testimoni e la ratifica dei fratelli Prestinari datata 29 luglio 1836.
            Calligrafie diverse, la copia redatta dall'avv. Giacomo Ant. Rossi porta sul lato esterno del bifoglio, in data 1841, 3 dic. Arzo, la ricevuta firmata da Gaetano Prestinari per le ultime lire 500 a saldo del prezzo pattuito; firma autentificata dal notaio.
          • 1836: Copia del contratto con i Prestinari
          • 1835-1838: copie conformi del registro delle risoluzioni dell'assemblea comunale di Arzo riguardanti: la decisione di finanziamento dell'organo ; la nomina della deputazione incaricata di sottoscrivere il contratto e sorvegliare i lavori (parroco Andrea Aglio, Giovan Maria Rossi fu Pietro, l'amministratore della chiesa Stefano Rossi) ; predisposizione dell'arrivo dell'organo, dell'alloggio per gli artigiani e del pagamento.
          • conti e pagamenti a cura del notaio Giacomo Antonio Rossi
          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR GA.Serie B.13 · Dossier · 1814/06/15 - 1814/07/21
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          La chiesa d'Arzo e alcuni proprietari hanno un disaccordo riguardante i confini dei loro fondi rispettivi nel luogo detto la Vedisina (o anche le Vedisine). Sono chiamati a derimere la vertenza i notai Venanzio Rusconi di Rovio e Giacomo Antonio Rossi d'Arzo. Come terzo garante viene nominato il giudice di pace Paolo Francesco Rossi, padre del notaio Giacomo Antonio. I giudici stabiliscono che "la confusione dei confini é neli pezzi di prato della V. Chiesa" e procedono a nuove misurazioni per poi proporre una soluzione che viene sottoscritta da tutte le parti.

          Rossi, Giacomo Antonio