Unità archivistica 07 - Fondi della Breggia : corrispondenza con l'amministratore G. B. Calvi

Area dell'identificazione

Codice di riferimento

CH AFR GA.FE.Serie F.07

Titolo

Fondi della Breggia : corrispondenza con l'amministratore G. B. Calvi

Date

  • 1825-1840 (Creazione)

Livello di descrizione

Unità archivistica

Consistenza e supporto

1 busta

Area del contesto

Nome del soggetto produttore

(1787/05/20 - 1866/06/07)

Nota biografica

È il primogenito di Paolo Francesco Rossi e di Apollonia Marchesi di Saltrio. Effettuò la soclarità obbligatoria a Mendrisio, presso i padri serviti e gli studi di legge verosimilmente a Pavia. Sposò nel 1814 Giuseppa Fontana di Carlo, originaria di Muggio e maggiore di 8 anni, dalla quale non ebbe figli. Esercitò la professione di notaio col fratello Cristoforo, di 17 anni più giovane, condividendo con lui la casa d'abitazione ad Arzo (oggi Mendrisio).

Storia archivistica

Modalità di acquisizione

Area del contenuto e della struttura

Ambito e contenuto

Corrispondenza fra Giovanni Torriani e Giov. Battista Calvi, periodo 18 lug. 1825-16.6.1826; con due lettere di Calvi al notaio Rossi (1838, 1840). Durante alcuni anni (probabilmente dal 1824 al 1830 circa) Giovanni Torriani affidò l'amministrazione dei fondi ereditati dal padre e denominati "della Breggia" in territorio comasco, nelle mani all'amico notaio Giov. Battista Calvi. Il fasc. comprende le lettere di Calvi che rende conto al Torriani delle rendite conseguenti alla vendita di grano e altri prodotti agricoli, provvede a inviargli denaro di cui Giovanni è sempre bisognoso, e invia notizie dei familiari e degli avvenimenti locali. In quel periodo Giovanni si trova a Milano "in Casa del sign. Pietro Noè" e sembra essere in cattiva salute. Ordina a Calvi di vendergli un fondo a Cermenate, affare che non sembra realizzarsi.
Il fasc. conteneva anche due lettere più recenti di Calvi al notaio Rossi (diventato nel frattempo procuratore di G. Torriani) con le quali rivendica certi arretrati sui suoi emolumenti di ex-amministrazione Torriani, che il notaio gli contesta, come procuratore di Giovanni Torriani. Nelle lettere Calvi fa anche cenno allo stato di insolvenza dell'avv. Carlo Emmanuele Torriani, fratello di Giovanni, verso il quale sia Giovanni che lo stesso Calvi vantavano dei crediti.

Valutazione e scarto

Incrementi

Sistema di ordinamento

accessibile su richiesta

Area delle condizioni di accesso e uso

Condizioni di accesso

Condizioni di riproduzione

Lingua dei materiali

  • italiano

Scrittura dei materiali

    Note sulla lingua e sulla scrittura

    Caratteristiche materiali e requisiti tecnici

    Stato di conservazione: buono

    Strumenti di ricerca

    Area dei materiali collegati

    Esistenza e localizzazione degli originali

    Esistenza e localizzazione di copie

    Unità di descrizione collegate

    In una lettera del 5 sett. 1825 Calvi lo informa della vicenda di un condannato Caprera, fuggito e poi ripreso dalle carceri di Bellinzona. La vicenda si era svolta ad Arzo e ve ne è testimonianza nel fondo P. F. Rossi.

    Descrizioni collegate

    Area delle note

    Nota

    "Decreto del Trib. di prima istanza di Mendrisio del 16 maggio 1840.... concorso generale sulla sostanza del Sig. avv. Carlo Emanuele Torriani", publ. sulla Gazzetta Ticinese, n. 21 (22 maggio 1840)

    Identificatori alternativi

    Punti di accesso

    Punti d'accesso per soggetto

    Punti d'accesso per nome

    Punti d'accesso relativi al genere

    Area di controllo della descrizione

    Codice identificativo della descrizione

    Codice identificativo dell'istitituto conservatore

    Norme e convenzioni utilizzate

    Stato

    Rivisto

    Livello di completezza

    Intermedio

    Date di creazione, revisione, cancellazione

    creazione: 2024-11-13

    Lingue

    • italiano

    Scritture

      Fonti

      Area dell'acquisizione