Convocazione e ordine del giornl del 18 dic. 1789: i consoli e i deputati dei comuni della Pieve di Riva S. Vitale sono convocati dal reggente Vassalli per il lunedì 28 dicembre 1789 al fine di eleggere gli ufficiali della Magnifica Pieve per il futuro biennio e per deliberare su diversi altri temi all'ordine del giorno.
Sul retro annotazoni con calligr. diverse:
"frumento 1788 p. Aglio che da conto al Console Francesco Rossi..." ; 15 gen. 1789, nota spese di un commesso del comune per viaggi e mansioni da lui eseguite ; diversi calcoli
Arzo (Svizzera, Ticino)
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La copia é databile attorno al 1861, data dell'ultima modifica iscritta. All'inizio del fascicolo un'avvertenza spiega come si svolse il lavoro di censimento su domanda della Municipalità di Arzo che incaricò l'ing. Giov. Battista Lurà di eseguire un nuovo censimento del territorio corrispondendogli la somma di fr 1200. Una speciale commissione fu incaricata di stabilire le stime e la classificazione dei fondi. Le nuove stime furono applicate dal 1859 per riscuotere l'imposta comunale. La copia estratta del catastrino indica le proprietà dei fratelli notai Rossi, ordinate secondo il numero di mappa (mappa 1858), con la superficie, il valore di stima e il valore fiscale.
Nel nov. 1874 l'avv. Antonio aggiunge una nota per attualizzare il valore e la consistenza dei fondi ereditati dal fu Cristoforo, indicando i fondi venduti e il valore dei fabbricati. Segue una nota della municipalità, sempre del nov. 1874, che certifica la conformità della copia stabilendo che "il valore censuario dei fondi corrisponde a circa la metà del valore reperibile [e ] che il valore censuario dei fabbricati é meno di un terzo del reperibile".
3 lettere ai figli Antonio (Ninetto) e Attilio e una nota sulla vendemmia del 1947 nelle quali Raimondo Rossi dà notizie di sè e della moglie Bianca, riferisce dei loro problemi di salute, ma soprattutto dà notizie del rendimento dei fondi agricoli.
Rossi, RaimondoCorrispondenza di Raimondo Rossi con l'amico Ferdinando Bustelli, cognato di sua sorella Caterina. Le lettere riguardano principalmente le vicende del nipote Lino e l'aiuto finanziario fornito alla famiglia del fratello Carlo, ma anche gli affari di Ferdinando a Buenos Aires, la situazione politica in Argentina e il suo progetto di ritornare a stabilirsi in patria.
Rossi, RaimondoCorrispondenza fra Francesco Rossi fu Andrea di Arzo, emigrato a Comblanchien (Francia) con l'avv. Antonio Rossi, proseguita dal figlio Raimondo con i figli di Francesco. Nel 1888 Francesco Rossi, lontano cugino, si raccomanda all'avv. Antonio per ottenere il rimborso di un suo credito verso Rocco Rossi della Marcona di Arzo. Contiene il riconoscimento di debito firmato. Una nota del produttore, in calce alla lettera e datata 1894 indica che non si potè ricuperare il credito.
Dopo la morte di Francesco il genero Orsatti continua una corrispondenza con il produttore per dirimare una lite con la zia Antonietta Riva riguado la vendita di alcuni terreni. La corrispondenza sembra incompleta, nessuna copia di lettere in uscita.
Contenuto:
corrispondenza di Raimondo Rossi con il nipote Lino Bustelli (1927) ; corrispondenza dall'agosto 1929 al gennaio 1930, riguardante la vicenda giudiziaria Bustelli, principalmente con la sorella Caterina, con Carlo Bustelli, Lino Bustelli, Ida Bustelli Sulmoni e fam. , varie autorità e terze persone coinvolte nei fatti; documenti giudiziari e testimonianze in relazione ai fatti.
Contenuto: Caterina Bustelli Rossi, avendo dilapidato tutto il suo patrimonio, intraprende di vendere il suo terzo di casa paterna ad Arzo, ereditato alla morte del padre Antonio. La propone dapprima al fratello ma l'accordo non è di facile realizzazione, come testimoniano gli scambi di lettere fra i due contraenti, spesso aspri, che vogliono imporre ciascuno le proprie condizioni; dopo varie minacce di vendita o di messa all'asta, la trattativa sembra concludersi alla fine del 1931 con l'acquisto della proprietà da parte di Raimondo.
Rossi, RaimondoFascicolo contenente corrispondenza varia riguardante temi disparati:
- corrispondenza con i giornali romandi La Suisse ( per un numero speciale sul Ticino) e Journal de Genève ( referenze per la nomina del corrispondente per il Ticino) ;
- div. lettere di privati con richieste di raccomandazioni, referenze per impieghi e ringraziamenti; in piccola parte si trovano anche lettere di privati riguardanti affari personali come per esempio: una lettera di auguri di inizio anno del vescovo Aurelio Bacciarini (gen. 1927) ; la raccomandazione che nel nuovo stabile della Posta a Bellinzona venga usato il marmo di Arzo della ditta fratelli Ottorino e Paolo Rossi (corrisp. ago.-set. 1826) ; la domanda di aiuto alla vedova di un membro della Società svizzera degli ufficiali ;
- copia della lettera del 4 gen. 1927 all'on cons. fed. Motta da parte della municipalità di Chiasso, che descrive le difficoltà finanziarie del comune, dovute in parte agli oneri che deve assumere come comune di confine e snodo ferroviario, in parte per la presenza di molta manodopera frontaliera che non paga imposte ; in conseguenza la municipalità domanda al Cons. Fed. di accordare al comune un prestito di fr 800'000.
Due lettere del costruttore arzese Valentino Rossi (1856-1924) fu Giacomo, marmista di Arzo, che presenta il conto per la costruzione della cappella di famiglia, nel cimitero di Arzo, dove R, Rossi fece poi inumare gli antenati e il padre, avv. Antonio, morto nel feb. 1893. Una nota di preventivo permette di conoscere il dettaglio della costruzione in pietra di Saltrio lavorata a scalpello e in marmo di Arzo.
Sullo stesso modello Valentino Rossi costruì anche la tomba della sua famiglia, situata a poca distanza.
Corrispondenza relativa ad un debito della società "Musica Aurora" di Arzo verso Elisabetta Bianchi nata Allio. Il comitato della società incarica il produttore dell'esecuzione di tutte le pratiche per ottenere di un mutuo presso la Banca dello Stato. La pratica si svolge a rilento (gennaio a ottobre 1940) soprattutto per la lentezza con la quale la società Musica Aurora prende le sue decisioni; per finire il produttore trasmette la pratica all'avv. Achille Borella di Mendrisio.
Rossi, Raimondo