vendita

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    • Thesaurus del nuovo soggettario. Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
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      vendita

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        vendita

        • UF vendita commerciale
        • UF compravendita

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        CH AFR GA.FE.Serie A.b.13 · Item · 1719
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Due rogiti di Giovanni Oldelli del 30 gen. 1719 per la compensazione della dote di Marta Rodari vedova fu Francesco Fossati del Stocco, che riceve terreni e un capitale, e successiva vendita con patto di grazia di uno dei terreni ai fratelli Ferrari:

        • "Assig.° Martae uxoris r.n. qm. D. Francisci Fossati de Stocco à M.tro Franc. Ant. Fossato parit. d: del Stocco qm. Silv.tri de Artio ". Marta Rodari riceve un capitale e i terreni Alla Zocca a Tremona, Rongio a Besazio e Selveta a Arzo, da Francesco Antonio Fossati del Stocco, nipote del marito defunto.
        • "Vend.o gratia D.D. fr.um Ferrarior[um] qmd. D. Simeonis Artÿ à Marta Rodaria uxe. r.n. qmd M.tri Fran.ci Fossati del Stocco d.Loci". Retrovendita del terreno Alla Zocca situato a Tremona, con possiblità di riscatto, fatta da Marta Rodari vedova di Francesco Fossati del Stocco a favore dei fratelli Domenico e Giuseppe Ferrari che agiscono anche a nome degli altri fratelli Francesco e Biagio.
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        CH AFR GA.FE.Serie C.b.07 · File · 1789-1791
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Giuseppe Simone Ferrari eredita fondi e masseria in territorio di Balerna, nel luogo detto Bisio, acquistati da suo padre ad inizio Settecento dal suocero Antonio Franchini, padre della seconda moglie, e successivamente dalle cognate Franchini. Giuseppe Simone effettua un ulteriore acquisto di terreni e una casa con giardino negli anni 1780, da Maria Margherita Pagani Chiesa, vedova di Bartolomeo Pagani, e da Innocenzo Regazzoni precedente acquirente.
        Il fasc. contiene: atti di vendita della ved. Pagani (1783 e 1793, copie dei rogiti del notaio Antonio Praemio di Balerna, da lui eseguite); confessi vari , note per crediti da riscuotere, taglie di Balerna (1789-1791); atto di retrovendita con Innocenzo Regazzoni per una casa già Pagani (1791, copia del rogito di Giov. Battista Torriani fu Giovanni da lui eseguita); contratto di locazione e affitto al massaro Antonio Quadri fu Giovanni (scrittura privata, Mendrisio 31.10.1794

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        CH AFR RA.Serie A.b.13 · Item · 1903
        Part of Fondo Raimondo Rossi

        Alla Lod. cancelleria civile del Trib. distrett. di Mendrisio. Contraddizione alla grida pubblicata sul F. ufficiale del 29 gen. 1903 (a firma Raimondo Rossi notaio). La vendita alle Dogane svizzere del fondo Trasié, in territorio di Arzo, appartenuto agli eredi Lucrezia Gamba preoccupa i confinanti del fondo Campit, proprietà degli eredi fu avv. Antonio Rossi. Costoro chiedono che sia riconosciuto come nel passato il diritto di passaggio con carri e buoi sul tratto di strada comunale ora acquistato dalle Dogane.

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        CH AFR GA.Serie B.05 · File · 1811-1840
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Dossier riguardante le attività del cognato di Maria Antonia Fossati, figlia di Antonio Gamba e vedova di Francesco Fossati, marmista, morto attorno al 1823 e i rapporti fra le due famiglie. La vedova deve liquidare la sua sostanza per far fronte alle spese di famiglia ed ai debiti contratti in parte dal marito e in parte da lei stessa. Maria Antonia viene assistita dai parenti (lo zio Domenico, il fratello Agostino) nella vendita di alcuni terreni. Ma il fratello Agostino Gamba é anche debitore del marito per varie migliaia di lire che non può rimborsare. Debitore insolvente, espatriato in Italia e successivamente in Francia, é in gran parte responsabile della liquidazione dei beni rimasti alla vedova ed ai figli di Francesco Fossati. Il cognato Carlo Fossati, altro creditore di Agostino Gamba, cerca di venire in aiuto agli eredi del fratello, rimborsando alcuni debiti rimasti in sospeso. Il notaio Cristoforo Rossi di Arzo rappresenta i creditori e incarica Stefano Rossi fu Cesare di Arzo di valutare i beni rimasti, cioè un quarto di una casa posseduto dalla vedova e tre fondi nominati Vigna, Crosago e Colombara.
        Il dossier contiene :

        • diversi atti di vendite di terreni e di prestiti contratti dalla vedova con l'assenso di vari prossimi parenti.
        • la scala graduatoria dei creditori che fece seguito alla grida pubblica sulla sostanza messa in liquidazione
        • le contraddizioni dei creditori che espongono i loro crediti verso gli eredi di Francesco Fossati
        • le misure dei terreni messi in vendita e la valutazione del perito Stefano Rossi
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        CH AFR GA.FE.Serie A.a.01 · File · 1583-1594
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Contiene due copie di rogiti per mano del notaio Giovanni Oldelli di Meride, tratte dalle sue imbreviature, che riguardano due figli del capostipite Simone Ferrari (m. già nel 1583) Giovanni Maria (m. prima del 1600) e Domenico (m. ca 1603) :

        • 1583, die 26 mensis octobris: Divisio facta inter Jo:Mariam et Dominicum fr.es Ferrarÿs fqm. M.i. Simonis de Artio et Bernardum de Solario de Carona [titolo sul retro dell'atto].
        • 1594, die 13 mensis maÿ: Ven. m. Dominici de Ferrarÿs a Ottaviani Fossatti [titolo sul retro dell'atto].
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        CH AFR GA.FE.Serie A.a.02 · File · 1604-1613
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Atti notarili (in latino) essenzialmente di compravendita riguardanti i fratelli Simone e Andrea Ferrari, figli di Domenico. Un atto riguarda il cugino rev. parroco di Arzo Rocco Ferrari (ca 1568-1625) figlio di Giovan Maria.
        Il dossier contiene:

        • 1604, 24 giugno. Transazione fra i flli Ferrari e Antonio Giudici fu Ambrogio, loro debitore
        • 1607, 18 giugno. "Venditio facta à Simone de Ferrarÿ loci Artÿ cive mediolanensi Jo:Jacobo de Birago, de nonnullis bonis viris , in loco Lazati (?) plebi Sevesi, roga~ à Joanne Baptã Birago m^lni not.° ". Simone Ferrari di Arzo, anche a nome del fratello Andrea vende una proprietà sul territorio della Pieve di Seveso (Lazzate) a Giovanni Giacomo Birago, con rogito di Giovanni Birago notaio milanese. Confinante della proprietà è il presbitero Rocco Ferrari, figlio di Giovanni Maria, loro primo cugino (definito erroneamente nepotum).
        • 1607, 9 ottobre. Cristoforo Rodello agente come procuratore del rev. parroco Rocco Ferrari, figlio di Giovanni Maria, riguardo ai beni Ferrari di Lazzate (?) venduti a Giovanni Giacomo Biraghi [copia o minuta di un atto, molto deteriorata, con parti di inchiostro sbiadite, forse manca il f. finale].
        • 1608, 1 agosto. [testo sul lato esterno]: "Arbitramenta intra D. Simon^ de Ferraris et Bartholm^ et fr^tes de Ferraris de Artio". Arbitrato riguardante lo sfruttamento di un mulino, fra Simone Ferrari fu Domenico e Bartolomeo Ferrari fu Angelo, che agisce a nome dei fratelli Giacomo e Giovanni Maria, tutti di Arzo. Tabellionato Gabriele Fossati notaio di Meride.
        • 1613, 25 maggio. "Venditio Domini Jo:Antonÿ Oldelli notarÿ de Merede sibi facta per dominum Simone~ Ferrarium de Artio pretio librarum ducentum quinquaginta Imp.". Simone Ferrari del fu Domenico vende un terreno in territorio di Arzo nel luogo detto Prato grasso a Giov. Antonio Oldelli figlio di Giovanni, notaio di Meride. Rogito del notaio Nicola Fossati di Meride.
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        Masserie Ferrari
        CH AFR GA.FE.Serie D.b · Sub-series · 1815-1864
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Le masserie di Balerna e Mendrisio furono sempre una risorsa importante per i Ferrari, soprattutto per Filippo al quale fornivano l'essenziale delle sue entrate. I fascicoli riguardano soprattutto la produzione della masseria di Mendrisio, contigua alla casa Ferrari, assegnata per quasi un secolo ai membri della famiglia Crivelli con l'attiguo "chioso" e vari terreni agricoli e vignati. Elisabetta "Betta" Crivelli fu la fedele domestica di casa Ferrari , dove rimase per volere di Filippo Ferrari dopo la morte dei genitori Ferrari, e fu accudita in vecchiaia a sue spese. La masseria di Mendrisio passò poi al notaio Giacomo Antonio Rossi, erede universale di Filippo Ferrari. La sotto serie copre il periodo immediatamente successivo alla morte di Giuseppe Simone Ferrari (1780-1813) padre di Filippo, fino agli anni 1864 circa, dopo la morte di Filippo Ferrari (1851) quando i Crivelli divennero massari del nuovo proprietario, il notaio Rossi. Il contenuto è composto da resoconti e calcoli delle rendite prodotte con la vendita di frumento e segale, vino e la produzione di bachi da seta (la galetta).

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        CH AFR GA.FE.Serie A.b.09 · File · 1696-1713
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Tre rogiti di compravendita, i primi due riuniti da una cucitura:

        • rogito del 29 ott. 1696, notaio Alfonso Oldelli di Meride: Sidonia Ferrari vedova di Vitale Rossi de Sina, di Arzo e procuratrice del figlio Carlo Giuseppe, fa vendita con patto di riscatto (cum gratia) del terreno detto Tamporida a Saltrio ai fratelli mastri Costantino e Francesco Fossati de Maffio;
        • rogito del 24 dic. 1708 di Giovanni Oldelli fu Alfonso: Virgilia Fossati erede del fu Costantino e moglie di Antonio Rossi de Sina, cede il credito verso gli eredi della fu Sidonia al rev. sacerdote Carlo Giorgio Rossi del Paolino, figlio di Giacomo;
        • rogito del 21 agosto 1713, di Giovanni Oldelli fu Alfonso: il sacerdote Carlo Giorgio Rossi fa retrovendita del credito al parroco di Arzo Stefano Ferrari che agisce per conto di una persona che si riserva di indicare.
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