Riva S. Vitale (Svizzera, Ticino)

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  • Comune ticinese nel distr. di Mendrisio (dal 1814). Indica anche i territori dell'antica Pieve già appartenuti al baliaggio di Lugano.

Note(s) sur la source

  • Bianchi, Stefania: "Riva San Vitale", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 01.12.2010. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002242/2010-12-01/, consultato il 19.12.2020

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          CH AFR PF.Serie C.d.15 · Dossier · 1823 marzo-1824 marzo
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Il tesoriere cantonale Bianchi avvisa il giudice di pace Rossi che gli sta inviando Lire 2901, corrispondenti agli interessi sul debito pubblico per l'anno 1823, che dovranno essere distribuiti “ai creditori verso lo Stato esistenti nel vostro Circolo”. Il dossier contiene inoltre un formulario e un proclama dell'Ufficio di contabilità generale.

          • Lettera del 12 marzo 1823, indirizzata a P.F. Rossi giudice di pace, firmata Carlo Bianchi (carta intestata: “Il consigliere Carlo Bianchi tesoriere generale del cantone, e Repubblica del Ticino” ; timbro "tesoreria generale")
          • L'Ufficio di contabilità generale della Repubblica e cantone del Ticino al giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale, 1° marzo 1824 invia il dettaglio degli interessi maturati sui fondi occupati, prestiti forzati, sovvenzioni stradali e somministrazioni militari (circolare N. 960, carta intestata e stemma cantonale)
          • Avviso dell'Ufficio di contabilità generale della Repubblica e cantone del Ticino, Locarno 1° febbraio 1824 (in Locarno, nella Stamperia cantonale di Franc. Veladini)
          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.d.14 · Pièce · 1805-1828
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          [Intestazione]: “Registro nel quale si contiene la descrizione dei crediti che ha il Circolo di Riva S. Vitale verso la Repubblica e Cantone Ticino per imprestiti. E dei debiti che detto Circolo tiene verso li diversi Particolari contrati per fare i premessi imprestiti, colla descrizione dei interessi che si ricevono sui primi, e di quelli che si pagano sui secondi” .
          [Porta sul verso del f.] “In giugno 1815. Il presente registro viene formato dal sottoscritto Giudice di Pace del Circolo di Riva S. Vitale per la regolarità, e chiarezza della cassa in ogni tempo avvenire. Paolo Francesco Rossi”

          Su ogni foglio e sul verso dei ff. 3 e 5 si riconoscono aggiunte per mano del figlio di Paolo Francesco Rossi, il notaio Giacomo Antonio che annota gli interessi versati a diversi particolari negli anni 1816-1818. 1 f. piegato inserito nel registro, datato 1820-1821, porta: “Nota dei fitti da pagarsi con denaro ricevuto dal cantone per conto delle cinque comuni di Arzo, Meride, Tremona, Besazio e Rancate. Nota riguardante il notaio Venanzio Rusconi” [nota di Giacomo Antonio Rossi]

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie A.02 · Dossier · ca. 1745 - 1795
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Titolo sulla copertina. Titolo del frontespizio: Libro nel quale stano schriti tutti li cappitali di ist.~mi polize et altro di ragione di Cristoforo e Giacomo Rossi, qm~ Pauolo Fr.co~ di Arzo .
          Sottotitolo : Tutti li capitali che nel presente Libro contengono li ò trasportati in altro Libro rinovato 1795 con la ricevuta dei fitti.
          __
          Paolo Francesco Rossi (1761-1827) riprende all'inizio degli anni 1780 la redazione del libro di scadenze di debiti e crediti, come già fece con il “Giornale” che registrava le attività di commercio del marmo e gli affitti agricoli in comune con lo zio Cristoforo. Seguendo la datazione, questo registro inizia anteriormente al “Giornale” e copre poi quasi tutta la seconda metà del '700, ma riporta quasi esclusivamente prestiti in denaro che i due fratelli Giacomo Antonio e Cristoforo Antonio fanno ad una cinquantina di persone residenti ad Arzo, Meride, Riva S. Vitale, Mendrisio e Ligornetto, come pure ad alcuni comuni. Gli interessi sono scrupolosamente notati anno per anno, così come i pagamenti parziali e i saldi del debito. Talvolta il debitore è a sua volta creditore verso un terzo e cede il suo credito ai fratelli Rossi a titolo di parziale pagamento ; talvolta viene notato che il debito è estinto con la vendita di un bene immobile messo a garanzia. Spesso i debitori che non riescono a pagare gli interessi pagano in natura secondo le loro attività : con prodotti agricoli o con carri di legna, coppi, calce o ancora con giornate di lavoro (trasporto di merci, lucidatura di camini di marmo etc.). Per le somme importanti viene quasi sempre menzionato il rogito del notaio. Dall'indice dei nomi posto all'inizio del registro si vede come i debiti siano spesso trasmessi da padre in figlio e vengono saldati anche 20-30 anni dopo.

          Rossi, Paolo Francesco