Riva S. Vitale (Svizzera, Ticino)

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Codice

Note relative all'ambito

  • Comune ticinese nel distr. di Mendrisio (dal 1814). Indica anche i territori dell'antica Pieve già appartenuti al baliaggio di Lugano.

Note sulla fonte

  • Bianchi, Stefania: "Riva San Vitale", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 01.12.2010. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002242/2010-12-01/, consultato il 19.12.2020

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    Termini gerarchici

    Riva S. Vitale (Svizzera, Ticino)

      Termini equivalenti

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        Termini associati

        Riva S. Vitale (Svizzera, Ticino)

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          Memoria 1825
          CH AFR PF.Serie C.d.19 · Unità documentaria · 1825
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          "Da quel poco che avvanza dei fitti che ricevo dalla Cassa cantonale a favore del Circolo e da quello che pago ai conduttori dello stesso Circolo di Riva S. Vitale ho i seguenti in conto: ..." : segue una breve lista di pagamenti ai conduttori delle vetture utilizzate per spostamenti e/o recapitare corrispondenza. Probabilmente in relazione all'attività di Paolo Francesco Rossi come giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale. Testo sulla prima pag. di un bifoglio, incompleto.

          Senza titolo
          CH AFR PF.Serie C.a.01 · Unità archivistica · ca. 1798 -1810
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          Un registro che elenca i capitali ricavati dalla decima nel territorio di Rancate ; svariati documenti e appunti contenuti fra le pagine del registro riguardano non solo Rancate ma anche i territori di Bissone, Ligornetto e Chiasso e occasionalmente altre località dell'ex-Pieve di Riva S. Vitale. Sono raramente datati ma si possono situare fra la fine del sec. XVIII e il primo decennio del sec. XIX. Gli appunti sono a volte firmati da Paolo Francesco Rossi e documentano il suo lavoro di valutazione e incasso delle decime svolto per conto dei beneficiari. Contenuto:

          1) [Registro]: Cattalogo per la Decima Riva, Aglio e Caroni a Rancate : nota dei pezzi di terreno arativo posti nel territorio di Rancate sottoposti al pagamento della decima aspettante alternativamente un anno alli CCii [cittadini] ex conti Riva di Lugano, ed un altro anno alli CC.ii Caroni di Rancate ed Aglio di Arzo
          2) Nota dei fondi in territorio di Rancate sottoposti al pagamento della decima alternativamente un anno alla casa dei ex-Conti Riva (…) ; Conto per la decima sopra gli infrascritti fondi posti in territorio di Rancate (…); Estimi da levarsi dalla decima Caroni ed Aglio in territorio di Rancate (…) ; Scrittura su carta bollata di Natale Caroni che autorizza il parroco di Arzo ad abdicare e rinunciare al diritto di decimare (…). [ 4 ff. ; appunti riferiti al Catalogo].
          3) Lettera di Paolo Francesco Rossi [1 f. , 1811/02/11] a Pietro Bernasconi di Brusada, massaro del sign. Bollina di Bissone, per comunicargli le intenzioni di don Agostino Torriani priore della Torre riguardo alla decima 1798-1799 ; con annesso calcolo delle decime spettanti al priore Torriani [2 ff., 1811/02/03].
          4) Nota dei possessori di fondi in territorio di Chiasso soggetti alla decima del R. Capitolo del Duomo di Como [5 ff. cuciti alla piegatura, s.d.].
          5) Ricavato per capitale di redenzione della Decima in territorio di Ligornetto; contiene il calcolo relativo ai pagamenti e retrocessione spettanti a varie proprietà fra le quali il monastero di S. Margherita a Como, la Mensa Vescovile, il Beneficio di S. Giovanni a Rancate e la Prioria della Torre a Mendrisio [3 ff. cuciti alla piegatura; il contenuto riguarda le decime del 1798, 1799, 1809, 1810 consegnate in un libro perduto].
          6) Liste di enti e cittadini con l'indicazione dei loro beni e estimi per la decima; appunti incompleti riferiti a decime pagate sulle proprietà dei Padri Serviti di Mendrisio, della parrocchia di Rancate e di diversi privati a Rancate [1 f. piegato ; 4 ff. piegati, inseriti l'uno nell'altro].

          Senza titolo
          CH AFR PF.Serie A.02 · Unità archivistica · ca. 1745 - 1795
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          Titolo sulla copertina. Titolo del frontespizio: Libro nel quale stano schriti tutti li cappitali di ist.~mi polize et altro di ragione di Cristoforo e Giacomo Rossi, qm~ Pauolo Fr.co~ di Arzo .
          Sottotitolo : Tutti li capitali che nel presente Libro contengono li ò trasportati in altro Libro rinovato 1795 con la ricevuta dei fitti.
          __
          Paolo Francesco Rossi (1761-1827) riprende all'inizio degli anni 1780 la redazione del libro di scadenze di debiti e crediti, come già fece con il “Giornale” che registrava le attività di commercio del marmo e gli affitti agricoli in comune con lo zio Cristoforo. Seguendo la datazione, questo registro inizia anteriormente al “Giornale” e copre poi quasi tutta la seconda metà del '700, ma riporta quasi esclusivamente prestiti in denaro che i due fratelli Giacomo Antonio e Cristoforo Antonio fanno ad una cinquantina di persone residenti ad Arzo, Meride, Riva S. Vitale, Mendrisio e Ligornetto, come pure ad alcuni comuni. Gli interessi sono scrupolosamente notati anno per anno, così come i pagamenti parziali e i saldi del debito. Talvolta il debitore è a sua volta creditore verso un terzo e cede il suo credito ai fratelli Rossi a titolo di parziale pagamento ; talvolta viene notato che il debito è estinto con la vendita di un bene immobile messo a garanzia. Spesso i debitori che non riescono a pagare gli interessi pagano in natura secondo le loro attività : con prodotti agricoli o con carri di legna, coppi, calce o ancora con giornate di lavoro (trasporto di merci, lucidatura di camini di marmo etc.). Per le somme importanti viene quasi sempre menzionato il rogito del notaio. Dall'indice dei nomi posto all'inizio del registro si vede come i debiti siano spesso trasmessi da padre in figlio e vengono saldati anche 20-30 anni dopo.

          Senza titolo
          CH AFR PF.Serie C.a.07 · Unità archivistica · 1799-1803
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          Paolo Francesco Rossi é il commissario incaricato dall'amministrazione del “Cantone di Lugano” di riscuotere i debiti e rifondere gli eventuali crediti sul territorio della ex-Pieve di Riva S. Vitale. Fra questi le taglie non ancora riscosse negli anni precedenti la nuova amministrazione. Il fascicolo contiene la corrispondenza con i rappresentanti dei comuni di Riva e Bissone, una lettera del commissario Airoldi che siede con Paolo Francesco nella stessa commissione luganese, e un estratto (copia) di una lettera del Commissario Imperiale Cocastelli, che autorizza i proprietari svizzeri a estrarre i prodotti dai fondi posseduti nel territorio di Milano.

          Senza titolo
          CH AFR PF.Serie C.c.06 · Unità archivistica · 1820-1821
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          Due lettere dell'av. Abbondio Bernasconi, municipale anziano di Riva S. Vitale, che reclama l'intervento del giudice di pace per accertare delle irregolarità avvenute durante le sedute dell'Assemblea comunale di Riva S. Vitale. Minute delle risposte sui ff. stessi. L'avv. Bernasconi denuncia una manipolazione del registro civico durante la sessione di ottobre 1820 ; l'anno seguente fa appello al giudice perchè si esprima sulle modalità di rinnovo della municipalità a maggiioranza relativa. Le minute delle risposte sono iscritte sui ff. delle lettere.

          Senza titolo
          Affari del Patriziato di Riva S. Vitale
          CH AFR PF.Serie C.c.04 · Unità archivistica · 1819-1821
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          Negli anni 1819-1820 fra il Patriziato e i membri della municipalità di Riva S. Vitale sorgono incomprensioni e contestazioni riguardanti l'amministrazione dei beni patriziali e l'indipendenza del Patriziato. La corrispondenza non è completa ma permette di comprendere gli eventi che si svolgono dal sett. 1819 al dicembre 1820. Il giudice di Pace è incaricato di riunire l'assemblea Patriziale ed è sollecitato da più parti (compreso il Consiglio di Stato) a prendere posizione su questioni di metodo e a agire con sollecitudine. I tentativi di riunire l'assemblea Patriziale vengono ostacolati da varie parti, provocando interventi del Commissario di governo e del Consiglio di stato, con sospensioni e rinvii dell'assemblea patriziale. Si prevede addirittura un " picchetto di forza armata" a disposizione del Giudice di pace.
          Contenuto:

          • lettere dell'avv. A. Bernasconi con copia della risposta, del commissario di gov. Rusca, del Landamano & Cons. di Stato (sett. 1819 ; ago-dic. 1820)
          • lettere e decreti del Giudice du Pace, lettere del commissario Rusca (gen. 1820)
          • lettera del Comm. di Governo che trasmette due decreti del Consiglio di Stato (ago. 1820)
          • lettere del Comm. di governo, del C. d. Stato, del sindaco di Riva Vassalli (dic. 1819; mar.-ott. 1820 ; aprile 1821)
          Senza titolo
          CH AFR PF.Serie C.d.14 · Unità documentaria · 1805-1828
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          [Intestazione]: “Registro nel quale si contiene la descrizione dei crediti che ha il Circolo di Riva S. Vitale verso la Repubblica e Cantone Ticino per imprestiti. E dei debiti che detto Circolo tiene verso li diversi Particolari contrati per fare i premessi imprestiti, colla descrizione dei interessi che si ricevono sui primi, e di quelli che si pagano sui secondi” .
          [Porta sul verso del f.] “In giugno 1815. Il presente registro viene formato dal sottoscritto Giudice di Pace del Circolo di Riva S. Vitale per la regolarità, e chiarezza della cassa in ogni tempo avvenire. Paolo Francesco Rossi”

          Su ogni foglio e sul verso dei ff. 3 e 5 si riconoscono aggiunte per mano del figlio di Paolo Francesco Rossi, il notaio Giacomo Antonio che annota gli interessi versati a diversi particolari negli anni 1816-1818. 1 f. piegato inserito nel registro, datato 1820-1821, porta: “Nota dei fitti da pagarsi con denaro ricevuto dal cantone per conto delle cinque comuni di Arzo, Meride, Tremona, Besazio e Rancate. Nota riguardante il notaio Venanzio Rusconi” [nota di Giacomo Antonio Rossi]

          Senza titolo
          CH AFR PF.Serie C.d.15 · Unità archivistica · 1823 marzo-1824 marzo
          Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

          Il tesoriere cantonale Bianchi avvisa il giudice di pace Rossi che gli sta inviando Lire 2901, corrispondenti agli interessi sul debito pubblico per l'anno 1823, che dovranno essere distribuiti “ai creditori verso lo Stato esistenti nel vostro Circolo”. Il dossier contiene inoltre un formulario e un proclama dell'Ufficio di contabilità generale.

          • Lettera del 12 marzo 1823, indirizzata a P.F. Rossi giudice di pace, firmata Carlo Bianchi (carta intestata: “Il consigliere Carlo Bianchi tesoriere generale del cantone, e Repubblica del Ticino” ; timbro "tesoreria generale")
          • L'Ufficio di contabilità generale della Repubblica e cantone del Ticino al giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale, 1° marzo 1824 invia il dettaglio degli interessi maturati sui fondi occupati, prestiti forzati, sovvenzioni stradali e somministrazioni militari (circolare N. 960, carta intestata e stemma cantonale)
          • Avviso dell'Ufficio di contabilità generale della Repubblica e cantone del Ticino, Locarno 1° febbraio 1824 (in Locarno, nella Stamperia cantonale di Franc. Veladini)
          Senza titolo