Riva S. Vitale (Svizzera, Ticino)

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  • Comune ticinese nel distr. di Mendrisio (dal 1814). Indica anche i territori dell'antica Pieve già appartenuti al baliaggio di Lugano.

Note(s) sur la source

  • Bianchi, Stefania: "Riva San Vitale", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 01.12.2010. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002242/2010-12-01/, consultato il 19.12.2020

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          CH AFR PF.Serie B.12 · Dossier · 1771-1818
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Il calzolaio di Riva S. Vitale Giovanni Maria Vassalli eredita vari debiti del padre Giovan Battista per i quali viene emessa una pubblica Grida dal tribunale di prima istanza di Mendrisio il 19.11.1817. Indebitato a sua volta ricorre a Paolo Francesco Rossi per la valutazione della sostanza. Costui raccoglie la documentazione relativa ai creditori (fatture, rogiti e atti vari relativi a prestiti e pegni), redige una tabella riassuntiva dello "Stato attivo e passivo del fu Giovan Battista e figlio Giovan Maria Vassalli" con la lista dei creditori e un memorandum datato 11 nov. 1818 intitolato "Nota e graduazione dei creditori dell'oberato Sgr Giovan Maria Vassalli detto d'Ostinetto e delle di lui sorelle Maria Angela e Giovanna, tutti di Riva".

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.d.08 · Pièce · 1819
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Lettera datata Mendrisio, 19 luglio 1819. Giovan Battista Rusca, ingegnere cantonale, comunica ai comuni del Circolo di Riva, per tramite del giudice di pace, che il "Sovrano Gran Consiglio" facendo seguito alla risoluzione del 17 maggio 1818 relativa al riattamento delle strade nei diversi circoli e comuni ha attribuito al Circolo di Riva un sussidio di L 1500. L'ingegnere invita i deputati dei comuni ad una riunione "che si terrà in mia casa il giorno di mercoledì 18 del corr. alle pre 9 antimedridiane per l'oggetto di risolvere dove e come si possa impiegare più utilmente la somma assegnata"

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie A.02 · Dossier · ca. 1745 - 1795
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Titolo sulla copertina. Titolo del frontespizio: Libro nel quale stano schriti tutti li cappitali di ist.~mi polize et altro di ragione di Cristoforo e Giacomo Rossi, qm~ Pauolo Fr.co~ di Arzo .
          Sottotitolo : Tutti li capitali che nel presente Libro contengono li ò trasportati in altro Libro rinovato 1795 con la ricevuta dei fitti.
          __
          Paolo Francesco Rossi (1761-1827) riprende all'inizio degli anni 1780 la redazione del libro di scadenze di debiti e crediti, come già fece con il “Giornale” che registrava le attività di commercio del marmo e gli affitti agricoli in comune con lo zio Cristoforo. Seguendo la datazione, questo registro inizia anteriormente al “Giornale” e copre poi quasi tutta la seconda metà del '700, ma riporta quasi esclusivamente prestiti in denaro che i due fratelli Giacomo Antonio e Cristoforo Antonio fanno ad una cinquantina di persone residenti ad Arzo, Meride, Riva S. Vitale, Mendrisio e Ligornetto, come pure ad alcuni comuni. Gli interessi sono scrupolosamente notati anno per anno, così come i pagamenti parziali e i saldi del debito. Talvolta il debitore è a sua volta creditore verso un terzo e cede il suo credito ai fratelli Rossi a titolo di parziale pagamento ; talvolta viene notato che il debito è estinto con la vendita di un bene immobile messo a garanzia. Spesso i debitori che non riescono a pagare gli interessi pagano in natura secondo le loro attività : con prodotti agricoli o con carri di legna, coppi, calce o ancora con giornate di lavoro (trasporto di merci, lucidatura di camini di marmo etc.). Per le somme importanti viene quasi sempre menzionato il rogito del notaio. Dall'indice dei nomi posto all'inizio del registro si vede come i debiti siano spesso trasmessi da padre in figlio e vengono saldati anche 20-30 anni dopo.

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.c.07 · Dossier · 1820-1825
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Contenuto:

          • 1820, 12 mar.: il commissario G.B. Rusca per ordine del Consiglio di Stato domanda che si notifichino i sudditi del Ré di Spagna e i militari svizzeri al di lui servizio, anche se congedati, dimoranti nel distretto;
          • 1821, 2 mar.: introduzione e dimora dei forestieri nel cantone; ricevuta con le firme dei sindaci di Riva, Meride, Arzo, Besazio, Tremona, Rancate e Capolago;
          • 1821, 19 dic.: il commissario Rusca al giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale;
          • 1822, 17 lug: disposizioni del vescovo di Como per la tenuta delle sacre funzioni;
          • 1822, 6 nov.: ricevuta del trib. di Mendrisio rilasciata al giudice di Pace per la consegna di "diciassette fra chiavi e ferri fatti ad uso di grimaldelli, ossiano chiavi adulterine rinvenute a Capolago";
          • 1823, 11 gen.: risoluzione del Consiglio di Stato sulla manutenzione delle strade;
          • 1825, 14 ott.: circolare a stampa della cancell. di Stato ai giudici di pace perché provvedano a fornire "la nota delle variazioni successe da due anni tra li pubblici funzionari del vostro circolo" in previsione della ristampa dell'annuario del Cantone.
          • [non datato ]: lettera del Citt. Molinari al giudice di Pace, per richiedere una seduta di conciliazone per una vertenza con il citt. Giov. Maria Rossi di Arzo (sul retro annotazioni con calligr. del notaio G. A. Rossi)
          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.c.06 · Dossier · 1820-1821
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Due lettere dell'av. Abbondio Bernasconi, municipale anziano di Riva S. Vitale, che reclama l'intervento del giudice di pace per accertare delle irregolarità avvenute durante le sedute dell'Assemblea comunale di Riva S. Vitale. Minute delle risposte sui ff. stessi. L'avv. Bernasconi denuncia una manipolazione del registro civico durante la sessione di ottobre 1820 ; l'anno seguente fa appello al giudice perchè si esprima sulle modalità di rinnovo della municipalità a maggiioranza relativa. Le minute delle risposte sono iscritte sui ff. delle lettere.

          Rossi, Paolo Francesco
          Eredi fu Cesare Bernasconi
          CH AFR AN.Serie B.c.03 · Dossier · 1864-1883
          Fait partie de Fondo Antonio Rossi

          Cesare Bernasconi orig. di Chiasso, commerciante e imprenditore e esponente politico di rilievo del partito liberale-radicale ticinese, muore il 7 aprile 1864 lasciando, con testamento del 6 sett. 1860, una sostanza del valore di più di un milione e mezzo di fr. ai figli maschi Augusto e Luigi, mentre lascia la legittima alla figlia Ersilia. L'eredità del figlio Luigi, ancora minorenne, é affidata alla curatela della madre Virginia e del fratello Augusto. Ad inizio degli anni 1880 l'avv. Antonio rappresenta la famiglia in una causa intentata dagli operai della ditta De Luca Fogliardi, rappresentati da Isidoro Caccia, della quale era socia la ved. Viginia Bernasconi, defunta nel frattempo. Si presume che per i bisogni della causa l'avv. Antonio abbia acquisito i registri dell'amministrazione ereditaria.
          Contenuto:

          • Resoconto pupillare : entrate e uscita della sostanza degli eredi del fu sign. Cesare Bernasconi amministrata dai tutori testamentari sign.ra Virginia De Marchi ved. Bernasconi e sign. Augusto Bernasconi : in base all'inventario del 30 giu 1864 ...
          • Atto di divisione fra gli eredi del 28 nov. 1868 approvato dall'autorità pupillare , la Municipalità di Riva S. Vitale, comune di domicilio della famiglia (copia, con appunti di spese alla fine in posizione bifronte).
          • fasc. stampa: Conclusioni dei patrocinatori fu eredi Bernasconi sulla causa pendente in grado di appello fra Berenasconi Chiasso e il sign, Caccia Isidoro. Firmato dagli avv. Pietro Mola e Antonio Rossi, procuratori Bernasconi (fasc. a stampa, titolo manoscr., 22 pag. Lugano, tip. Veladini, 1883)
          Rossi, Antonio, avvocato
          CH AFR PF.Serie C.a · Sous-série organique · ca 1780-1815
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          La sottoserie raccoglie le taglie, decime e spese riguardanti le comunità della ex-Pieve di Riva San Vitale (a l'esclusione di Arzo) e alcuni comuni del distretto di Mendrisio e Lugano per i quali Paolo Francesco Rossi aveva fornito le sue competenze di agrimensore o era intervenuto come deputato della municipalità di Arzo.

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.a.01 · Dossier · ca. 1798 -1810
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Un registro che elenca i capitali ricavati dalla decima nel territorio di Rancate ; svariati documenti e appunti contenuti fra le pagine del registro riguardano non solo Rancate ma anche i territori di Bissone, Ligornetto e Chiasso e occasionalmente altre località dell'ex-Pieve di Riva S. Vitale. Sono raramente datati ma si possono situare fra la fine del sec. XVIII e il primo decennio del sec. XIX. Gli appunti sono a volte firmati da Paolo Francesco Rossi e documentano il suo lavoro di valutazione e incasso delle decime svolto per conto dei beneficiari. Contenuto:

          1) [Registro]: Cattalogo per la Decima Riva, Aglio e Caroni a Rancate : nota dei pezzi di terreno arativo posti nel territorio di Rancate sottoposti al pagamento della decima aspettante alternativamente un anno alli CCii [cittadini] ex conti Riva di Lugano, ed un altro anno alli CC.ii Caroni di Rancate ed Aglio di Arzo
          2) Nota dei fondi in territorio di Rancate sottoposti al pagamento della decima alternativamente un anno alla casa dei ex-Conti Riva (…) ; Conto per la decima sopra gli infrascritti fondi posti in territorio di Rancate (…); Estimi da levarsi dalla decima Caroni ed Aglio in territorio di Rancate (…) ; Scrittura su carta bollata di Natale Caroni che autorizza il parroco di Arzo ad abdicare e rinunciare al diritto di decimare (…). [ 4 ff. ; appunti riferiti al Catalogo].
          3) Lettera di Paolo Francesco Rossi [1 f. , 1811/02/11] a Pietro Bernasconi di Brusada, massaro del sign. Bollina di Bissone, per comunicargli le intenzioni di don Agostino Torriani priore della Torre riguardo alla decima 1798-1799 ; con annesso calcolo delle decime spettanti al priore Torriani [2 ff., 1811/02/03].
          4) Nota dei possessori di fondi in territorio di Chiasso soggetti alla decima del R. Capitolo del Duomo di Como [5 ff. cuciti alla piegatura, s.d.].
          5) Ricavato per capitale di redenzione della Decima in territorio di Ligornetto; contiene il calcolo relativo ai pagamenti e retrocessione spettanti a varie proprietà fra le quali il monastero di S. Margherita a Como, la Mensa Vescovile, il Beneficio di S. Giovanni a Rancate e la Prioria della Torre a Mendrisio [3 ff. cuciti alla piegatura; il contenuto riguarda le decime del 1798, 1799, 1809, 1810 consegnate in un libro perduto].
          6) Liste di enti e cittadini con l'indicazione dei loro beni e estimi per la decima; appunti incompleti riferiti a decime pagate sulle proprietà dei Padri Serviti di Mendrisio, della parrocchia di Rancate e di diversi privati a Rancate [1 f. piegato ; 4 ff. piegati, inseriti l'uno nell'altro].

          Rossi, Paolo Francesco