proprietà fondiaria

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    • Thesaurus del Nuovo soggettario, Bib. nazionale centrale di Firenze (online) - http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html
    • id: 14713

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      proprietà fondiaria

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        • UF proprietà agraria
        • UF proprietà terriera

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        CH AFR AN.Serie A.c.03 · File · ca. 1875
        Part of Fondo Antonio Rossi

        Minute e annotazioni di Antonio Rossi sul valore dei vari beni di famiglia (case e terreni). Un f. con lo stemma e l'intestazione del Municipio di Arzo, usato per minuta sul retro, porta la data 1875. Questa data può verosimilmente indicare l'epoca delle annotazioni.

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        CH AFR RA.Serie A.b.26 · Item · 1908-1916
        Part of Fondo Raimondo Rossi

        Piccolo quaderno che porta sulla copertina: "Raimondo Rossi Arzo. Conti" .
        Contiene la lista degli affittuari delle case coloniche con i relativi terreni coltivati e un riassunto dello stato dei conti nel 1916 (dare e avere per affitti, crediti, e altri proventi). Concerne la casa colonica ad Arzo in Canton Là, affittata a Angelo Migliori, con i fondi Dosso a Saltrio verso Clivio e Minaso a Clivio; la casa colonica in Bonaga ad Arzo con il fondo adiacente e il Ronco, affittata a Leopoldo Valsecchi; il fondo Selbee a Besazio affittato a Lorenzo Zoppi ; mezza casa colonica in Besazio con i fondi Cesmo, Vendembié, Vignolo, Pradasc affittati a Battista Scacchi ; altra metà della casa di Besazio affittata ad Antonio Bernasconi con il vigneto Vignolo. A questi si aggiungono le iscrizioni riguardanti lo stato di alcuni debitori ai quali i genitori del produttore, Antonio e Antonietta, avevano concesso dei prestiti.

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        CH AFR PF.Serie A.10 · Item · ca1825 - 1859
        Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

        Libro dei conti “dare e avere” attenente agli affari di Paolo Francesco Rossi & figli. Si tratta di scritture che riguardano le vendite di prodotti agricoli provenienti dalle masserie, principalmente vino in botti ; altre vendite riguardano granoturco e frumento ; si ritrovano anche registrate le spese per i trasporti delle merci e spese di viaggi in vetture che venivano affittate.
        Sono pure registrati i prestiti in natura (frumento e granoturco) e in denaro, fatti a persone del luogo o dei paesi circostanti del circolo di Riva S. Vitale, inclusi i parenti e le figlie di Paolo Francesco.
        Fra le spese registrate si trovano in particolare l'acquisto di foglia di gelso per l'allevamento dei bachi da seta, praticato dalla famiglia durante la prima metà del secolo ; spese per la casa e l'acquisto di vettovaglie come burro, riso, pasta ; le spese anche in natura per le inservienti ; infine le giornate di lavoro effettuate dai massari o da diversi artigiani nella casa padronale, per riparare attrezzi o infissi, per tagliare e trasportare legna etc.

        CH AFR PF.Serie C.a · Sub-series · ca 1780-1815
        Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

        La sottoserie raccoglie le taglie, decime e spese riguardanti le comunità della ex-Pieve di Riva San Vitale (a l'esclusione di Arzo) e alcuni comuni del distretto di Mendrisio e Lugano per i quali Paolo Francesco Rossi aveva fornito le sue competenze di agrimensore o era intervenuto come deputato della municipalità di Arzo.

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        Decima di Rancate
        CH AFR PF.Serie C.a.02 · File · 1808
        Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

        Minute e copie di rapporti del perito incarcato Paolo Francesco Rossi. Contiene inoltre:
        -"Conteggio dei fondi di ragione del Citt.o ex-conte Gion. Batta Riva di Lugano per il recupero della decima" che viene alternativamente assegnata al conte Riva e ai cittadini Caroni di Rancate e Aglio di Arzo;
        -"Prospetto del ricavo fatto in un quindicenio dei Proprietari di Lugaggia e Vaglio e del Legato Moggia, della decima detta di Chera, territorio di Rancate";
        -"Conteggi per la ricupera della Decima in territorio di Rancate dei fondi .... di ragione del citt. Francesco Caldelari."

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        Decima Pedrazzini
        CH AFR PF.Serie C.a.12 · File · 1812-1813
        Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

        Contiene: fascicoli compilati da Paolo Francesco Rossi per conto di Francesco Pedrazzini di Lugano, per stabilire le partite di decima a lui spettanti: elenco dei proprietari, misurazioni, calcoli di stima, ricevute, note.
        minuta (o progetto) di un contratto di mezzadria per un terreno in Brusata sottoposto alla decima Pedrazzini, stipulato dal sign. Pietro Bellasi di Lugano con i mezzadri Albisetti di Novazzano;
        corrispondenza 1812-1813: minuta di P.F. Rossi al Comm. di governo di Lugano; lettere di F. Pedrazzini indirizzate al notaio Giacomo Antonio Rossi, figlio di Paolo Francesco.

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        CH AFR PF.Serie C.b.04 · File · 1786-1799
        Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

        Titolo orig. del faldone: " Taglie 1798 inclusivamente e retro."
        Comprende gli anni di taglia 1786 a 1798 ed è composto essenzialmente da note e documenti redatti da Paolo Francesco Rossi, agrimensore incariato dei calcoli per la tassazione. Ogni taglia è descritta in un f. doppio nel quale erano solitamente inseriti altri ff. riguardanti le spese del comune per le spese di rappresentanza e viaggi del console o dei deputati, spese per appalti e pagamenti a operai ed artigiani. Alcune anni includono liste riguardanti le "primizie" del frumento e della segale, redatte con calligrafie diverse non appartenenti al produttore.

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        CH AFR PF.Serie D.01 · File · 1797 maggio - 1810 gennaio
        Part of Fondo Paolo Francesco Rossi

        Si tratta delle lettere inviate da Novara dall'ingegnere Stefano Ignazio Melchioni a Paolo Francesco Rossi, per trattare la vendita di una sua proprietà agricola a Besazio. Esistono solo 3 minute delle risposte fornite da Paolo Francesco. Nelle sue lettere Melchioni si raccomanda per avere una transazione equa, ma l'affare prende parecchi anni, poichè il prezzo desiderato sembra essere troppo alto secondo il parere di Paolo Francesco Rossi. Interviene anche, come mediatore, il notaio Giovanni Oldelli di Meride, cognato di Melchioni. L'acquirente sarà finalmente il dottor Giovanni Schiera di Milano, attorno al 1809, che aveva affidato la gestione di questo affare a Paolo Francesco Rossi. Come primo intervento saranno realizzati grandi lavori di riattamento della casa masserizia, di cui si é conservata la testimonianza nell'archivio, attraverso diversi documenti che riportano le spese per i lavori effettuati.
        Nello stesso periodo Melchioni sta rimborsando una somma di L. 2000 di cui é debitore verso P.F. Rossi

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        CH AFR GA.Serie B.13 · File · 1814/06/15 - 1814/07/21
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La chiesa d'Arzo e alcuni proprietari hanno un disaccordo riguardante i confini dei loro fondi rispettivi nel luogo detto la Vedisina (o anche le Vedisine). Sono chiamati a derimere la vertenza i notai Venanzio Rusconi di Rovio e Giacomo Antonio Rossi d'Arzo. Come terzo garante viene nominato il giudice di pace Paolo Francesco Rossi, padre del notaio Giacomo Antonio. I giudici stabiliscono che "la confusione dei confini é neli pezzi di prato della V. Chiesa" e procedono a nuove misurazioni per poi proporre una soluzione che viene sottoscritta da tutte le parti.

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        CH AFR GA.FE.Serie F.07 · File · 1825-1840
        Part of Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Corrispondenza fra Giovanni Torriani e Giov. Battista Calvi, periodo 18 lug. 1825-16.6.1826; con due lettere di Calvi al notaio Rossi (1838, 1840). Durante alcuni anni (probabilmente dal 1824 al 1830 circa) Giovanni Torriani affidò l'amministrazione dei fondi ereditati dal padre e denominati "della Breggia" in territorio comasco, nelle mani all'amico notaio Giov. Battista Calvi. Il fasc. comprende le lettere di Calvi che rende conto al Torriani delle rendite conseguenti alla vendita di grano e altri prodotti agricoli, provvede a inviargli denaro di cui Giovanni è sempre bisognoso, e invia notizie dei familiari e degli avvenimenti locali. In quel periodo Giovanni si trova a Milano "in Casa del sign. Pietro Noè" e sembra essere in cattiva salute. Ordina a Calvi di vendergli un fondo a Cermenate, affare che non sembra realizzarsi.
        Il fasc. conteneva anche due lettere più recenti di Calvi al notaio Rossi (diventato nel frattempo procuratore di G. Torriani) con le quali rivendica certi arretrati sui suoi emolumenti di ex-amministrazione Torriani, che il notaio gli contesta, come procuratore di Giovanni Torriani. Nelle lettere Calvi fa anche cenno allo stato di insolvenza dell'avv. Carlo Emmanuele Torriani, fratello di Giovanni, verso il quale sia Giovanni che lo stesso Calvi vantavano dei crediti.

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