patrimonio familiare

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      Termini gerarchici

      patrimonio familiare

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      patrimonio familiare

        Termini equivalenti

        patrimonio familiare

        • UF (termine non preferito) proprietà famigliare

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        patrimonio familiare

        70 Descrizione archivistica risultati per patrimonio familiare

        70 risultati correlati direttamente Escludi termini specifici (subordinati)
        Lettera alla nuora Ida Rossi Bonzanigo
        CH AFR RA.Serie A.a.04.03 · Unità documentaria · 1946-07-26
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Lettera di Raimondo Rossi alla nuora Ida Bonzanigo, moglie del figlio Antonio (Ninetto) dove comunica notizie di sè e della moglie Bianca e dei loro problemi di salute. La informa anche del suo desiderio di lasciare al nipote Paolo alcuni terreni che possiede sul confine italo-svizzero.

        Senza titolo
        Eredi fu Silvio Chicherio : sostanza indivisa
        CH AFR RA.Serie A.c.04 · Unità archivistica · 1897- ca.1927
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Il fasc. é composto da un quaderno ms. redatto da R. Rossi, con l'inventario della sostanza del defunto Silvio Chicherio, gli attivi e passivi per ogni anno, il conto interessi, i crediti ancora aperti verso terzi, la liquidazione dei debiti e le spese correnti comuni agli eredi Chicherio. Sono allegate 3 cartelle contenenti: le note sulle imposte dovute, una nota riguardante la divisione del capitale dopo la vendita della casa di famiglia (1915-1916) e le fatture per il monumento funerario, i fiori e le messe in suffragio per gli anniversari di morte (anni 1897-1927).

        Senza titolo
        Testamento di Lavinia Rossi Gabuzzi
        CH AFR RA.Serie A.e.01.07 · Sottofascicolo · 1903-1907
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Ulltime volontà, olografe, con modifiche varie fra il 1903 e il 1907; copie parziali ms e dattiloscr. effettuate da Raimondo Rossi.
        Con i testamenti del 14.8.1903 e codicillo 20.11.1907, Lavinia nomina eredi i fratelli e le sorelle Giuseppina sposata in seconde nozze con Giuseppe Salvatori, ing. Edoardo, colonnello Gustavo, Evelina (Eva) sposata con Luigi Serena, e il nipote Raimondo Rossi (nominato esecutore testamentario con Luigi Serena).
        Lascia poi vari legati alla cognata Silvia Resta, moglie di Edoardo e alle sue figlie, oltre che ad altri nipoti e pronipoti, alla domestica e a diverse opere benefiche. Non dimentica i nipoti da parte del marito Paolo, cioè Caterina Rossi e la nipote Lucrezia Gamba, figlia di sua cognata Giuseppa Gamba Rossi. Il 20 nov. 1907 modifica il testamento lasciando a Gustavo, che non ha figli, solo l’usufrutto della 5a parte a lui spettante, stipulando che alla sua morte questa sarà assegnata al nipote Raimondo.

        Senza titolo
        Conto deposito titoli di Maria Karklins
        CH AFR RA.Serie B.25 · Unità archivistica · 1939-1942
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Il produttore gestisce un conto deposito e titoli presso la Banca della Svizzera Italiana in rappresentanza di Maria Karklins, cittadina lettone residente in Italia. Il fasc. contiene ricevute e corrispondenza bancaria (set. 1939 - gen. 1940) fino alla liquidazione del conto.
        La cartella originale (conservata) porta le scritte: "Karklins Maria, Sta Radegonda 11, Milano e maestro Serafin". "Ricevuti fr 5000 a Elena Serafin [i.e. Consegnati a Elena S.] presente il maestro Serafin, il giorno 26 maggio 1942. Liquidato". Questa scritta si riferisce a una ricevuta (firmata dal produttore e da Maria Karklins) contenuta nel fasc. e datata 27 giu. 1942, che porta le scritte: "Ricevuto in deposito libero dalla signora Maria Karklin (sic!), suddita lettone, residente a Milano Via Sta Radegonda 11, franchi svizzeri 5000 (cinquemila) che mi obbligo a restituire a richiesta, alla deponente oppure alla signora Elena Serafin." Segue una scritta, in parte cancellata e datata dal produttore 26 mag. 1942: "ricevo per conto di mia sorella Maria Karklins i 5000 fr qui sopra elencati. Elena Serafin".
        Nel fasc. è pure contenuta una copia del contratto di locazione di una cassetta di sicurezza presso l'Unione di Banche Svizzere, sottoscritto da Elena Serafin per un periodo di tre anni (1939-1942).

        Senza titolo
        CH AFR AN.Serie A.c.03 · Unità archivistica · ca. 1875
        Parte di Fondo Antonio Rossi

        Minute e annotazioni di Antonio Rossi sul valore dei vari beni di famiglia (case e terreni). Un f. con lo stemma e l'intestazione del Municipio di Arzo, usato per minuta sul retro, porta la data 1875. Questa data può verosimilmente indicare l'epoca delle annotazioni.

        Senza titolo
        Terreni ai Doss di Saltrio
        CH AFR RA.Serie A.b.14 · Unità archivistica · 1895-1949
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        La famiglia Rossi del Paolino possedeva uno o più terreni situati al confine fra Besazio, Saltrio e Clivio denominati "Dosso o ai Doss". Una parte fu venduta alla morte dell'avv. Antonio Rossi. Il fasc. contiene:
        una scrittura privata (1895) redatta da R. Rossi dove si indica che Caterina e Raimondo Rossi, figli ed eredi del fu Antonio, vendono a Giuseppe Mantegazza fu Giuseppe di Arzo, un terreno nel luogo detto "ai Doss" di Saltrio, Regno d'Italia, al prezzo di fr 40; il riconscimento del debito da parte di Mantegazza ; due fatture del 1935 e 1949 della ditta Vittorino Riva di Arzo, indirizzate a Raimondo Rossi, per lavori eseguiti sul fondo "ai Doss verso Clivio". La natura dei lavori (fossa per l'acqua, tetto di un casello) indica la presenza di un vigneto.

        Senza titolo
        Ferdinando Bustelli
        CH AFR RA.Serie A.d.04 · Unità archivistica · 1929-1932
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Corrispondenza del produttore con con l'amico Ferdinando Bustelli e con i fratelli Bustelli, riguardante affari di famiglia e la donazione che il Bustelli fece al comune di Arzo nel 1932.

        Senza titolo
        Libro di Christoforo Rossi di Arzo
        CH AFR PF.Serie A.01 · Unità archivistica · 1742 - 1796
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        01: Registro.
        Questo libro di conti (o scadenzario) é stato iniziato da Cristoforo Antonio Rossi, zio di Paolo Francesco, che annota i contratti d'affitto e i prestiti da cui provengono i redditi della famiglia ; si tratta principalmente di acquisti o affitti a mezzadria di terreni e case di abitazione nei territori di Arzo, Besazio e Meride, oltre che ai redditi ricavati dallo sfruttamento di una cava di marmo ad Arzo. Sono descritte le condizioni dei contratti stabiliti con ciascuno dei mezzadri, i nomi e i luoghi loro affidati, le entrate in natura (prodotti o bestiame) e in denaro (affitti, interessi di prestiti). Troviamo anche annotazioni delle spese importanti per la casa e per i famigliari o per le serve, come acquisti di tela per camicie, cappelli, busti da donna, riparazione di scarpe o lavori di sartoria. Una voce a parte e di una certa importanza é rappresentata dalle spese per lavori eseguiti dai fabbri Giovanni e Francesco Imperiali su un arco di 40 anni, che fabbricano mazzuoli e cunei in assai grande quantità (per il lavoro del marmo) e riparano e fabbricano svariati oggetti domestici e agricoli (chiavi, pentole, cerchi per le botti, zappe, falcetti). La calligrafia di Cristoforo e le espressioni usate indicano una persona poco istruita, che si esprime in un dialetto italianizzato, con espressioni idiomatiche del territorio a volte di difficile comprensione, ma attenta e precisa nel notare entrate e uscite. Dal 1783-85 in poi subentra la scrittura più curata del nipote Paolo Francesco, che redige, completa e ricopia i libri contabili della famiglia e ne continuerà la redazione fino quasi alla sua morte.
        02: Allegati al registro:
        -1776, contratto con Giuseppe e Paolo Riva, inserito in origine nell'ultimo quaderno al f. 6 (scrittura degli interessi riscossi dai Riva) ;
        -1757, riconoscimento di debito di Girolamo Giudici per acquisto di manufatti da Cristoforo Rossi ;
        -1772, ricevuta per messe da celebrare dai curati di Ligornetto e di Rancate, con elemosina di Giacomo Ant. Rossi

        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie A.12 · Unità documentaria · 1788-11-11
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        La seguente nota figura in calce [non firmata ma la calligrafia é di PF Rossi] :

        • “1788 @ [addí] 11-9bre. Stato dei capitali di mia raggione restando in tal somma esclusi le L. 5077 assegnati alla signora Margherita mia cugina e in conto de quali devo alla suddetta mia cugina a suplire le L. 15milla lasciatoli dal fu suo padre la somma di L 9923 per la qual somma li ho fatto un obbligo di pagarli i 3 ratte nel termine di un anno — pagato &&”*
          Si tratta di una lista di crediti in possesso di Paolo Francesco Rossi per prestiti effettuati a varie persone residenti nei comuni di Arzo, Riva S. Vitale, Rancate, Besazio, Meride, Tremona, Ligornetto, Saltrio, Viggù, Mendrisio, per un totale di Lire 41'270 di cui una parte spettano alla cugina Maria Margherita Rossi (1743-?), figlia di suo zio Cristoforo Antonio, probabilmente deceduto in quegli anni.
        Senza titolo
        CH AFR PF.Serie A.19 · Unità archivistica · 1768-1804
        Parte di Fondo Paolo Francesco Rossi

        Corrispondenza e vari altri documenti relativi all'amministrazione della sostanza lasciata dal defunto Giovan Maria Rossi dell'Acquavita, figlio di Silvestro e di Sidonia Rossi del Paolino, zia del produttore Paolo Francesco Rossi. L'unità é stata suddivisa in sottofascicoli per distinguere vari tipi di documenti, ossia la corrispondenza fra Paolo Francesco Rossi e Giovanni Casanova curatore della ved. Rossi, seguita dalla corrispondenza con la vedova e il figlio (periodo 1786-1804 con lacune fra il 1792e il 1795) ; il testamento di Giovan Maria Rossi detto dell'Acquavita ; varie procure generali rilasciate dal defunto Giovan Maria Rossi e dai suoi eredi in favore di Sidonia Rossi e di Paolo Francesco Rossi ; attestati riguardanti Giovan Carlo Augusto Rossi ; documenti relativi all'amministrazione dei beni, come contratti agricoli, resoconti di Paolo Francesco Rossi, ricevute (confessi) per i fitti, ricavati dei fondi e cambiali destinate a Dresda.

        Avvenimenti : Giovan Maria Rossi detti del Acquavita, marmista, emigra a Dresda fra la fine del 1768 e l'inizio del 1769, dove già si trovava lo scultore arzese Andrea Salvatore Aglio. Lascia alla madre una procura che le attribuisce l'usufrutto di tutti i suoi beni mobili e immobili. A Dresda Giovan Maria riesce ad ottenere un posto di marmista alla corte del Principe Elettore di Sassonia. Si sposa con Sofia Elisabetta Neitlingin dalla quale avrà un figlio. Muore nel giugno del 1786 di tisi, o più probabilmente di silicosi, dopo aver rilasciato una procura per l'amministrazione dei suoi beni al cugino Paolo Francesco, e nominato nel suo testamento eredi universali la moglie ed il figlio di tre anni, Johannes Karl Augustus, che sarà affidato ad un tutore. Fino alla maggiore età del cugino, Paolo Francesco Rossi amministra i fondi e i capitali degli eredi in territorio di Arzo e Saltrio e intrattiene una regolare corrispondenza con i cugini di Dresda, inviando annualmente i ricavati dei fondi agricoli tramite mercanti e banchieri e malgrado le difficoltà dovute alle guerre e alle carestie. Nel 1801Giovan Carlo Augusto si rende ad Arzo allo scopo di ricevere l'attestato ufficiale di maggiore étà che gli permetterà di disporre liberamente della sua sostanza. Nel 1804 muore la madre Sofia Elisabetta e tutti i beni situati in Svizzera sono venduti per far fronte ai debiti contratti negli anni. La corrispondenza si interrompe a quel momento.

        Senza titolo