patrimonio familiare

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        CH AFR AN.Serie A.c.01 · Dossier · ca 1861-1874
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        La copia é databile attorno al 1861, data dell'ultima modifica iscritta. All'inizio del fascicolo un'avvertenza spiega come si svolse il lavoro di censimento su domanda della Municipalità di Arzo che incaricò l'ing. Giov. Battista Lurà di eseguire un nuovo censimento del territorio corrispondendogli la somma di fr 1200. Una speciale commissione fu incaricata di stabilire le stime e la classificazione dei fondi. Le nuove stime furono applicate dal 1859 per riscuotere l'imposta comunale. La copia estratta del catastrino indica le proprietà dei fratelli notai Rossi, ordinate secondo il numero di mappa (mappa 1858), con la superficie, il valore di stima e il valore fiscale.
        Nel nov. 1874 l'avv. Antonio aggiunge una nota per attualizzare il valore e la consistenza dei fondi ereditati dal fu Cristoforo, indicando i fondi venduti e il valore dei fabbricati. Segue una nota della municipalità, sempre del nov. 1874, che certifica la conformità della copia stabilendo che "il valore censuario dei fondi corrisponde a circa la metà del valore reperibile [e ] che il valore censuario dei fabbricati é meno di un terzo del reperibile".

        Rossi, Antonio, avvocato
        CH AFR PF.Serie A.19.05 · Sous-dossier · 1768-1804
        Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

        Il sottofascicolo riguarda l'amministrazione dei beni situati ad Arzo e dintorni e appartenenti agli eredi fu G.M. Rossi. Amministratore é il cugino Paolo Francesco Rossi con procura degli eredi ; già amministratore con la madre del defunto, Sidonia Rossi. I documenti attestano le attività amministrative e registrano i ricavati e l'invio del denaro tramite cambiali a Dresda, come appare anche nella corrispondenza con gli eredi. Contenuto:

        • 1778, sett. 30 8 (notaio A.Fossati, rogito in latino) : Cristoforo Ferrari vende ai fratelli Antonio e Giov. Maria Rossi dell'Acquavita un locale da lui posseduto nella loro casa d'abitazione.
        • 1788-1795 : contratti agrari, ricavi e crediti sui terreni in usufrutto a Sidonia Rossi
        • 1793-1801 : confessi relativi ai beni e ai legati degli eredi fu Giov. Maria Rossi dell'Acquavita
        • 1796 : credito dei commercianti Canzani per un anticipo su una cambiale da inviare a Dresda
        • 1798-1801 : confessi (ricevute) per cambiali rilasciate dai mercanti Sala di Torno (Como e Dresda)
        Rossi, Paolo Francesco
        Conto deposito titoli di Maria Karklins
        CH AFR RA.Serie B.25 · Dossier · 1939-1942
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Il produttore gestisce un conto deposito e titoli presso la Banca della Svizzera Italiana in rappresentanza di Maria Karklins, cittadina lettone residente in Italia. Il fasc. contiene ricevute e corrispondenza bancaria (set. 1939 - gen. 1940) fino alla liquidazione del conto.
        La cartella originale (conservata) porta le scritte: "Karklins Maria, Sta Radegonda 11, Milano e maestro Serafin". "Ricevuti fr 5000 a Elena Serafin [i.e. Consegnati a Elena S.] presente il maestro Serafin, il giorno 26 maggio 1942. Liquidato". Questa scritta si riferisce a una ricevuta (firmata dal produttore e da Maria Karklins) contenuta nel fasc. e datata 27 giu. 1942, che porta le scritte: "Ricevuto in deposito libero dalla signora Maria Karklin (sic!), suddita lettone, residente a Milano Via Sta Radegonda 11, franchi svizzeri 5000 (cinquemila) che mi obbligo a restituire a richiesta, alla deponente oppure alla signora Elena Serafin." Segue una scritta, in parte cancellata e datata dal produttore 26 mag. 1942: "ricevo per conto di mia sorella Maria Karklins i 5000 fr qui sopra elencati. Elena Serafin".
        Nel fasc. è pure contenuta una copia del contratto di locazione di una cassetta di sicurezza presso l'Unione di Banche Svizzere, sottoscritto da Elena Serafin per un periodo di tre anni (1939-1942).

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.FE.Serie D.c.02 · Pièce · ca 1825/1826
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Bifoglio che contabilizza le entrate prodotte dalle masserie e dagli interessi sui capitali prestati. Sul primo foglio, sotto al titolo "Distinta dei crediti producenti interessi con Nome e Cognome del Debitore", vengono indicate le somme prestate e l'interesse annuo; sulla parte interna del bifoglio sono elencate le entrate (foglio sin.) e le uscite (foglio des.) mentre sul quarto foglio si trovano i conti con i massari Crivelli di Mendrisio e Ceppi di Bisio, all'11 novembre 1825, con i loro debiti verso il padrone. Bilancio che riassume lo stato dei redditi di Filippo Ferrari dopo la morte della madre Maddalena Torriani, nell'agosto 1824, che ne aveva in parte l'usufrutto,

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.b.05 · Dossier · 1912-1919
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Collezione di fatture, preventivi e dettagli dei costi per lavori di riattazione e manutenzione nella casa paterna e in alcune delle case masserizie o d'affitto, con riassunto della condivisione delle spese fra fratello e sorella. Nel 1911, alla morte della madre, Raimondo e la sorella Caterina mantengono per un certo periodo la sostanza indivisa ma cominciano ad effettuare spese in comune per la casa che sarà poi ripartita in ragione di 2/3 a Raimondo e 1/3 a Caterina, già sposata con Carlo Bustelli. Nel medesimo periodo sono anche effettuate riparazioni e riattazioni in alcune case affittate ai massari (Besazio in particolare) e a commercianti (come nel caso della proprietà detta Canton Là dove si esisteva un negozio di alimentari e panetteria), spese in parte a carico del solo Raimondo.

        Rossi, Raimondo
        Concorso fu Antonio Rossi di Provino
        CH AFR GA.Serie B.02 · Dossier · 1834-1845
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Si tratta di un dossier assai incompleto, composto da atti amministrativi, scritture notarili e minute dei notai Giacomo Antonio Rossi e Cristoforo Rossi (quest'ultimo per il periodo 1843-45), riguardante la liquidazione della sostanza di Antonio Rossi fu Giovanni del Provino, cugino dei notai Rossi, figlio di Maria Eufrosina Rossi del Paolino loro zia. La liquidazione é dichiarata nel 1839 ma Antonio Rossi muore durante la procedura di liquidazione, probabilmente nel 1844. Si aggiungono quindi le pratiche per la successione ereditaria che si risolverà nel 1845.
        Antonio é scalpellino e marmista. Fra gli attivi della sua sostanza figurano terreni, crediti verso terzi e delle cave di marmo "nei monti d'Arzo". Non si sa quale evento abbia provocato il suo indebitamento (forse dovuto a creditori morosi). Dagli elenchi dei capitali passivi e attivi, si intuisce che Antonio Rossi doveva essere benestante perchè sono messi in vendita vari terreni a Besazio, Meride e Arzo, denominati Minaso, Sassello, Presciucco. Sappiamo però che aveva anche sottoscritto parecchi prestiti. Vari membri della comunità locale (Fossati, Ferrari, Gamba, il parroco di Besazio don Fontana e gli stessi notai Rossi) sono creditori o intervengono per riscattare pegni e ricomprare beni immobili. La stessa moglie di Antonio, Rosa Rossi dell'Acquavite, figlia di Giuseppe riscatta nel 1839 una casa con terreno nel luogo detto Bonaga per sottrarlo alla massa ereditaria in liquidazione.

        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR RA.Serie A.b.09 · Dossier · 1900-1938
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        Nel 1899-1900 Raimondo Rossi acquista per la moglie Bianca Chicherio, investendo una parte del patrimonio ereditato dalla stessa, un villino in periferia di Bellinzona, presso la chiesa di S. Biagio, che verrà battezzata "Villino Bianca". Nel 1919 il figlio Attilio si sposa con Noemi Barili e occupa l'ultimo piano della villa, poi l'intera abitazione quando il padre si trasferisce a Lugano nel 1928, per dirigere la sede ticinese della Banca nazionale. Due fatture (1934 e 1938) indicano che l'ultimo piano rimase affittato per alcuni anni,. Il fasc. contiene i piani di riattazione della casa, la descrizione dei lavori eseguiti, le fatture delle maestranze e una piccola corrispondenza, nonché documenti relativi ai diritti d'acqua e varie polizze assicurative; il preventivo e le fatture del sistema di risacaldamento ordinato alla ditta milanese Cortese & Cattaneo ; varie fatture dei lavori di rifacimento degli interni e dell'allestimento del giardino, che viene abbellito con essenze e arbusti decorativi e completato da un orto e un pollaio.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR RA.Serie A.b.04 · Dossier · 1874-1894
        Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

        L'avv. Antonio Rossi eredita dal padre Cristoforo una casa a Mendrisio, situata in Contrada Gismonda n. 26, un tempo sede dell'ufficio notarile di suo zio, l'avv. Giacomo Antonio e dell'avv. Giovanni Rossi di Giacomo, loro lontano cugino. Fu venduta nel 1894 dal figlio Raimondo, dopo la morte del padre, all'ultimo occupante, l'avv. Achille Borella (1845-1922), dopo diversi anni di trattative. Venti anni prima (1873) la casa era stata profondamente ristrutturata dall'avv. Antonio che aveva comandato i lavori all'imprenditore Antonio Mantegazza sotto la dir. dell'architetto I. Cremonini di Mendrisio. Fu poi trascurata, forse per mancanza di mezzi, cosicchè venne venduta a circa la metà del suo valore iniziale. La proprietà è tuttora conosciuta come Casa Borella in Via Gismonda 15.
        Il fasc. contiene la corrispondenza con i Borella, diverse note di R. Rossi e il dettaglio della ristrutturazione.

        Rossi, Raimondo
        CH AFR GA.Serie B.05 · Dossier · 1811-1840
        Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

        Dossier riguardante le attività del cognato di Maria Antonia Fossati, figlia di Antonio Gamba e vedova di Francesco Fossati, marmista, morto attorno al 1823 e i rapporti fra le due famiglie. La vedova deve liquidare la sua sostanza per far fronte alle spese di famiglia ed ai debiti contratti in parte dal marito e in parte da lei stessa. Maria Antonia viene assistita dai parenti (lo zio Domenico, il fratello Agostino) nella vendita di alcuni terreni. Ma il fratello Agostino Gamba é anche debitore del marito per varie migliaia di lire che non può rimborsare. Debitore insolvente, espatriato in Italia e successivamente in Francia, é in gran parte responsabile della liquidazione dei beni rimasti alla vedova ed ai figli di Francesco Fossati. Il cognato Carlo Fossati, altro creditore di Agostino Gamba, cerca di venire in aiuto agli eredi del fratello, rimborsando alcuni debiti rimasti in sospeso. Il notaio Cristoforo Rossi di Arzo rappresenta i creditori e incarica Stefano Rossi fu Cesare di Arzo di valutare i beni rimasti, cioè un quarto di una casa posseduto dalla vedova e tre fondi nominati Vigna, Crosago e Colombara.
        Il dossier contiene :

        • diversi atti di vendite di terreni e di prestiti contratti dalla vedova con l'assenso di vari prossimi parenti.
        • la scala graduatoria dei creditori che fece seguito alla grida pubblica sulla sostanza messa in liquidazione
        • le contraddizioni dei creditori che espongono i loro crediti verso gli eredi di Francesco Fossati
        • le misure dei terreni messi in vendita e la valutazione del perito Stefano Rossi
        Rossi, Giacomo Antonio
        CH AFR AN.Serie A.c.03 · Dossier · ca. 1875
        Fait partie de Fondo Antonio Rossi

        Minute e annotazioni di Antonio Rossi sul valore dei vari beni di famiglia (case e terreni). Un f. con lo stemma e l'intestazione del Municipio di Arzo, usato per minuta sul retro, porta la data 1875. Questa data può verosimilmente indicare l'epoca delle annotazioni.

        Rossi, Antonio, avvocato