patrimonio familiare

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      Termini gerarchici

      patrimonio familiare

      BT (termine più generale) Strumenti

      patrimonio familiare

        Termini equivalenti

        patrimonio familiare

        • UF (termine non preferito) proprietà famigliare

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        patrimonio familiare

        70 Descrizione archivistica risultati per patrimonio familiare

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        CH AFR GA.FE.Serie A · Serie · 1583-1756
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La serie contiene scritture private e copie di atti notarili che riguardano gli antenati Ferrari di Arzo, discendenti dal capostipite Domenico di Simeone (morto ca 1602). Le carte sono frammentarie e riguardano testamenti, divisioni e liquidazioni ereditarie, doti, atti di compravendita e cessioni di crediti, nel periodo compreso fra la fine del sec. XVI e la seconda metà del sec. XVII. I documenti si riferiscono principalmente a Simone Ferrari figlio di Domenico (ca 1555-1628) e ai figli Giovan Maria (1580-1650), Antonio, parroco di Arzo (1672-1716) e Stefano (1585-1653) e al nipote di Stefano, Giuseppe Maria Ferrari (1674-1751) che si stabilì a Mendrisio attorno al 1730 e al quale si deve verosimilmente la conservazione di queste carte. Da rilevare la scrittura matrimoniale del dicembre 1660 fra Simone Ferrari, di Stefano (1634-~1696) e Caterina Rossi del Paolino, di Francesco (n. 1636), genitori di Giuseppe Maria Ferrari, il cui matrimonio, celebrato ad Arzo il 25 gennaio 1661, sancì la parentela con il notaio Giacomo Antonio Rossi.

        Senza titolo
        Ferrari Quartironi
        CH AFR GA.FE.Serie B · Serie · 1628-1849
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La serie raccoglie una documentazione incompleta che riguarda l'acquisizione di fondi agricoli da parte della famiglia Quartironi di Mendrisio e l'amministrazione dei beni mobili e immobili. Gli atti notarili , in gran parte copie, documentano la costituzione del patrimonio familiare a partire dalla fine del sec. XVII, con obblighi e ipoteche su terreni per raccogliere altri capitali, successioni ereditarie, prestiti di capitali propri e altre attività di compravendita. Il nome a cui fanno riferimento gli atti più antichi è quello di Filippo Quartironi, padre dall'ultimo discendente della famiglia, il rev. Carlo Felice Quartironi, che nominò suo erede universale Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, con il quale intratteneva rapporti di affari e forse lontani rapporti familiari. Giuseppe Ferrari ottenne di aggiungere al suo cognome quello dei Quartironi. Nelle carte conservate non risultano atti che documentino la ragione di questa eredità, né le ragioni avanzate dal Ferrari per ottenere il cambiamento del cognome, che non fu peraltro mai veramente adottato dalla famiglia, e cadde in disuso dopo pochi anni.

        Senza titolo
        Parenti Torriani
        CH AFR GA.FE.Serie F · Serie · 1749-1853
        Parte di Fondo Giacomo Antonio Rossi

        La serie raccoglie una documentazione frammentaria che riguarda la famiglia di Giovanni Battista Torriani (1757-1823), zio per parte materna di Filippo Ferrari. Vi si riscontrano scritture private e rogiti notarili riguardanti l'eredità di G. B. Torriani divisa fra i sette figli, e più particolarmente la settima parte ereditata dal figlio Giovanni (fondi agricoli nel territorio di Como e Mendrisio). La parte più importante e coesa riguarda la corrispondenza fra Giovanni Torriani e il cugino Filippo Ferrari, e fra Torriani e il notaio Giacomo Antonio Rossi, procuratore di Filippo Ferrari, che fu anche procuratore di Giovanni Torriani per una decina d'anni (1831-1840). Oggetto della corrispondenza sono quasi sempre i litigi di Giovanni con i fratelli durante la divisione ereditaria paterna e materna o le sue richieste di denaro. Le carte illustrano le attività del notaio nell'amministrazione dei beni ereditati da Giovanni Torriani a Mendrisio ("Chioso Bosia") e in territorio comasco (settima parte dei fondi di Cermenate e Bregnano e fondi della Breggia, sui comuni di Piazza, Cernobbio e Monte Olimpino), e i suoi sforzi per risolvere i numerosi debiti accumulati da Giovanni verso i familiari, verso il cugino Filippo Ferrari e verso terze persone, che portò alla graduale alienazione dei fondi.

        Senza titolo
        CH AFR AN.Serie A.c.02 · Unità archivistica · 1814-1890
        Parte di Fondo Antonio Rossi

        Atti notarili e riconoscimenti di debito contratti da Paolo Francesco Rossi e dal figlio Cristoforo ereditati dai figli e in particolare dall'avv. Antonio. Il quale é pure debitore solidale per altri debiti contratti da terzi. Fanno parte di questo insieme di documenti:

        • 1814: debito di L. 3150 contratto da PaoloFrancesco Rossi verso il cugino canonico Carlo Giuseppe Vassalli fu Bartolomeo, di Riva S. Vitale. Nel 1828 i figli Giacomo Antonio e Cristoforo pagano gli interessi ma aumentano anche il debito fino a L 10'000. In calce al secondo documento si trovano le scritture degli eredi Vassalli e del cugino Antonio Rossi che estingue il debito fra il 1873 e il 1879.
        • 1858: debito contratto da Cristoforo Rossi presso i cugini avv. Giacinto e ing. Antonio Vassalli figli del fu notaio Bartolomeo. Saldato dagli eredi fratelli Antonio e Paolo Rossi nel 1873.
        • 1863: debito contratto dall'ing. Paolo Rossi, rappresentato dal fratello Antonio debitore solidale, verso Alessandro Cremonini di Cragno fraz. di Salorino ; con iscrizionii all'Ufficio delle ipoteche del distr. di Mendrisio. Debito saldato nel 1882.
        • 1873: riconoscimento di debito dell'avv. Antonio a favore di Amedeo Monzini (?) di Besazio
        • 1874 e 1879: Ufficio delle ipoteche di Mendrisio: iscrizioni ipotecarie sussistenti a carico dell'avv. Antonio Rossi
        • 1879-1889: ricevute e riconoscimenti di debiti
        Senza titolo
        CH AFR AN.Serie A.c.01 · Unità archivistica · ca 1861-1874
        Parte di Fondo Antonio Rossi

        La copia é databile attorno al 1861, data dell'ultima modifica iscritta. All'inizio del fascicolo un'avvertenza spiega come si svolse il lavoro di censimento su domanda della Municipalità di Arzo che incaricò l'ing. Giov. Battista Lurà di eseguire un nuovo censimento del territorio corrispondendogli la somma di fr 1200. Una speciale commissione fu incaricata di stabilire le stime e la classificazione dei fondi. Le nuove stime furono applicate dal 1859 per riscuotere l'imposta comunale. La copia estratta del catastrino indica le proprietà dei fratelli notai Rossi, ordinate secondo il numero di mappa (mappa 1858), con la superficie, il valore di stima e il valore fiscale.
        Nel nov. 1874 l'avv. Antonio aggiunge una nota per attualizzare il valore e la consistenza dei fondi ereditati dal fu Cristoforo, indicando i fondi venduti e il valore dei fabbricati. Segue una nota della municipalità, sempre del nov. 1874, che certifica la conformità della copia stabilendo che "il valore censuario dei fondi corrisponde a circa la metà del valore reperibile [e ] che il valore censuario dei fabbricati é meno di un terzo del reperibile".

        Senza titolo
        CH AFR RA.Serie A.b.03 · Unità archivistica · 1872-1894
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Contiene diversi atti di riconoscimento di debiti contratti da privati con l'avv. Antonio Rossi. Contiene inoltre i debiti che lo stesso avvocato aveva verso la sorella Giuseppina maritata Gamba, dopo che fu stabilita una liquidazione dell'eredità lasciata dal padre Cristoforo ai figli ing. Paolo, avv. Antonio e Giuseppina. Alla figlia viene rimborsata dai fratelli la sua legittima e riceve altri legati con atto notarile del 10 feb. 1873, rogato da Francesco Spinelli fu Giacomo, notaio di Sagno, atto incluso nel fascicolo.

        Senza titolo
        CH AFR RA.Serie A.b.05 · Unità archivistica · 1912-1919
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Collezione di fatture, preventivi e dettagli dei costi per lavori di riattazione e manutenzione nella casa paterna e in alcune delle case masserizie o d'affitto, con riassunto della condivisione delle spese fra fratello e sorella. Nel 1911, alla morte della madre, Raimondo e la sorella Caterina mantengono per un certo periodo la sostanza indivisa ma cominciano ad effettuare spese in comune per la casa che sarà poi ripartita in ragione di 2/3 a Raimondo e 1/3 a Caterina, già sposata con Carlo Bustelli. Nel medesimo periodo sono anche effettuate riparazioni e riattazioni in alcune case affittate ai massari (Besazio in particolare) e a commercianti (come nel caso della proprietà detta Canton Là dove si esisteva un negozio di alimentari e panetteria), spese in parte a carico del solo Raimondo.

        Senza titolo
        Notifiche per le imposte comunali e cantonali
        CH AFR RA.Serie A.b.06 · Unità archivistica · 1900-1909
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Tagliandi delle notifiche di tassazione emessi dalle varie autorità comunali dove la famiglia possedeva fondi agricoli: la municipalità di Bellinzona a R. Rossi, formulario per l'imposta cantonale 1899-1900; le municipalità di Arzo, Besazio, Meride, Ligornetto, Mendrisio, Saltrio, a Raimondo Rossi e alla madre Antonietta in Arzo, taglie e imposte comunali e cantonali relative al reddito e alla sostanza (periodo 1903-1909).

        Senza titolo
        Costruzione della casa masserizia in Bonaga
        CH AFR RA.Serie A.b.27.01 · Sottofascicolo · 1898-1899
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Nel 1898 R. Rossi prepara un contratto per la costruzione di una casa masserizia con stalla nel terreno detto Bonaga, dove già si trovano una stalla e una casa. Si prevede una casa di 10 m d'altezza. Il contratto specifica il tipo di materiale da utilizzare (mattoni, pietre, sabbia, tegole etc.) che il proprietario esige di prima qualità. R. Rossi incarica il cognato Carlo Bustelli di sorvegliare i lavori e di gestire le incombenze amministrative. Il fasc. contiene un progetto di contratto, il contratto e i preventivi del costruttore Giuseppe Molinari, nonchè del falegname Angelo Ferrario e del costruttore di ferramenta Antonio Torriani, tutti di Mendrisio. La costruzione cominciò nel giugno 1898 e si terminò l'anno seguente ad inizio novembre.

        Senza titolo
        Luigi Chicherio e famiglia
        CH AFR RA.Serie A.c.11 · Unità archivistica · 1908-1941
        Parte di Fondo Raimondo Rossi

        Per la maggior parte contiene la corrispondenza di Raimondo Rossi - inviata e ricevuta - con il giovane cognato, del quale fu curatore durante la sua minore età dopo la morte dei genitori, e con il quale intrattenne rapporti assai conflittuali; contiene inoltre la corrispondenza di R. Rossi con terzi, sempre relativa alla vita professionale e familiare di Luigi Chicherio; alcune raccomandazioni per posti di lavoro ; documenti e testimonianze relativi ai figli di Luigi Chicherio ; corrispondenza con il nipote Tomaso, figlio di Luigi (1941; 1948-1952).

        Senza titolo