L'emissione di una serie limitata di monete coniate nel 1931 dallo Stato della Città del Vaticano per commemorare i Patti lateranesi del 1929 assunse un valore numismatico perchè ne vennero coniate solo 10'000 serie di cui 5000 per il pubblico. La Banca della Svizzera italiana è incaricata della distribuzione per la Svizzera di sole 20 serie. Ne informa R. Rossi allora direttore della sede luganese della Banca nazionale il quale avverte i membri della direzione della BN. Due membri della direzione e lo stesso Rossi acquistano la serie. Il fasc. contiene la corrispondenza in merito.
Rossi, RaimondoAvviso al popolo intorno alla sanità. Opera del sig. Tissot tradotta dal francese, arricchita, ed illustrata di prefazione, note, ed alcune dissertazioni appartenenti agli abusi particolari d'Italia, ed alle teorie comuni della medicina dal dottor Carlo Gandini, coll'aggiunta di due capitoli, Dell'inocculazione, e De' morbi cronici, posti dall'Autore nell'ultima edizione di Parigi. Tomo I [-III]. - In Milano : per Federico Agnelli, 1770.
Tissot, Samuel Auguste André DavidTomo 1: 147, [2] p.
Tissot, Samuel Auguste André DavidTomo 3: 304 p.
Tissot, Samuel Auguste André DavidUna tavola genealogica annotata (non datata, circa 1801, attribuita a Paolo Francesco Rossi) che illustra la discendenza di Cristoforo Maderni figlio di Giovan Paolo, di Capolago (ramo Maderni estinto) e le diverse successioni ereditarie passate nel tempo dagli eredi maschi diretti ai figli e nipoti maschi delle sorelle. I commenti posti sulla tav. , che contengono poche date, suggeriscono che la tavola genealogica facesse parte di un fasc. più ampio, riguardante la spartizione dell'eredità di Anna Caterina Maderni, figlia di Cristoforo e moglie di Andrea Ferrari di Arzo e discendenti. Nello stesso fasc. sono contenuti due disegni in scala di due finestre con mondanature, accompagnate da un preventivo dell'artigiano Elia Pinardi del 3 apr. 1830 intitolato "Notta precisa delle finestre". Il destinatario della fattura non è indicato (Ferrari?).
Rossi, Paolo FrancescoContiene in prevalenza documenti relativi alla costituzione di un'Associazione medica ticinese, nella cui commissione costituente sedevano il dr. Raimondo Modesto, il dr. Francesco Beroldingen e il dr. Lazzaro Ruvoli.
Altri documenti : corrispondenza
Enchiridion medicum theoretico practicum; sive Tractatus de morborum theoria, & praxi. Cum subnectitur appendix De lue venerea in quo omnium morborum humano generi officientium, nomina, naturae, causae, signa, & prognostica, unà cum eorundem curatione breviter, & perspicue delineantur. Opera, & studio Josephi Jackonson, chymiatri. Juxtà exemplar Londinense. - Lugduni : Sumptibus Dominici Bellagatta, s.d.
Jackson, JosephIl fondo contiene quaderni contabili e quaderni di annotazioni concernenti l'amministrazione dei beni di famiglia, che Paolo Francesco Rossi amministra a partire dagli anni 1785, dopo la morte di suo padre, in collaborazione con lo zio Cristoforo Antonio. Si riscontrano le attività di sfruttamento di una o più cave di breccia di Arzo, altre attività di compravendita e di affitto di fondi agricoli e la riscossione di interessi su prestiti accordati a diverse persone del paese e dei dintorni. Paolo Francesco so occupa di riordinare e continuare la contabilità delle entrate e delle uscite che era approssimativamente tenuta dal padre. Altro documenti, lettere e memorie, si riferiscono agli avvenimenti che portarono il Ticino a far parte della Confederazione Elvetica, quando Paolo Francesco ricoprirà cariche pubbliche, in particolare come membro della municipalità dell'effimera repubblica di Riva S. Vitale, e in seguito come commissario del Cantone di Lugano, poi come sindaco di Arzo e giudice di Pace del circolo di Riva S. Vitale. La corrispondenza ritrovata è poco consistente ed è stata ordinata cronologicamente, quando è stato possibile.
Rossi, Paolo FrancescoLa chirurgia completa secondo il sistema de' moderni. Tomo primo [-secondo]. Traduzione prima dal francese, in cui s'aggiungono varie notizie e molte tavole in rame necessarie a' professori per la pratica della chirurgia [di François Planque]. - In Bassano : a spese Remondini di Venezia, 1778.
Posseduto:
1: Tomo primo contenente la descrizione breve, ed esatta delle parti del corpo umano, la spiegazione della sua meccanica, e un'idea generale dei suoi disordini
Nel suo testamento Filippo Ferrari lega L. 6000 a dei cugini del ramo paterno da lui definiti "parenti poveri". Forse Filippo non si rese conto che i discendenti diretti erano quasi tutti scomparsi e che sussistevano numerosi discendenti di famiglie imparentate tramite matrimoni. Il notaio Giacomo Antonio Rossi, erede universale di Filippo Ferrari, fece allora pubblicare dal Trib. di Mendrisio una grida in data 6 nov. 1852, per conoscere "... gli aventi pretese al legato del fu Giuseppe Ferrari [i.e. Giuseppe Filippo] fu altro Giuseppe di Mendrisio di distribuire lire seimille antiche italiane ai parenti poveri del prefato suo genitore Giuseppe". Si annunciano allora dei parenti discendenti delle figlie di questo ramo Ferrari. Dalle note appare che il notaio dovette effettuare numerose ricerche nei registri parrocchiali, raccogliendo verosimilmente anche testimonianze orali. Si adoperò a redigere schizzi di alberi genealogici con varie ipotesi successorie per certificare le parentele dei pretendenti al legato che risposero alla grida. Finalmente la distribuzione del legato, suddiviso fra i numerosi aventi diritto in piccole somme, occupò il notaio fino alla sua morte nel 1866. Negli ultimi anni intervenne in suo aiuto il fratello notaio Cristoforo Rossi.
Rossi, Giacomo Antonio