Collezione di giornali d'epoca raccolti dal produttore sotto il titolo: Nomina a Consigliere di Stato: elogi e ingiurie. Testate ticinesi, confederate e estere, periodo feb.-apr. 1922. Contiene fra l'altro:
foto di R. Rossi in "La Patrie Suisse, n. 744, 22 mars 1922" ; editoriale sulla nomina nel periodico "La Colonia Svizzera di San Francisco", n. 50, 14 apr. 1922 ; esemplare del period. Mitteilungen der neuen helvet. Gesellschaft, Jg. VIII (April 1922) : Tessiner Nummer, con dedica di Fritz Enderlin che firma l'articolo a p. 10-11: "Ein tessinischer Staatsmann".
R. Rossi viene eletto nel febb. 1922 consigliere di Stato rappresentante del partito agrario. Lui stesso raccoglie documenti vari in relazione all'evento :
- l'atto ufficiale di proclamazione a consigliere di Stato:
- un curriculum "funzioni, incarichi e occupazioni al 31.12.1921";
- la domanda di congedo a tempo intederminato dalla direzione della Scuola cantonale di commercio con la risoluzione del Cons. di Stato che approva;
- svariati messaggi di congratulazione su carte da visita e cartoline; svariate lettere provenienti da conoscienti o personalità ticinesi (come Giuseppe Greco consigliere comunale luganese dei Riformatori) e da privati, associazioni o ditte, provenienti dal Ticino e dalla Svizzera;
- alcune copie dattiloscritte delle risposte di R. Rossi. Un messaggio di ringraziamento da lui pubblicato sulla "Revue de Lausanne" intitolato Aux amis confédérés, in varie copie con varianti (28 feb e 2 mar 1922), che suscitò polemiche in Ticino da parte dei giornali radicali. In un plico separato era conservata la corrispondenza con diverse personalità politiche: congratulazioni del cons. federale Motta e scambi di corrispondenza con G. Cattori, G. Donini, G. Anastasi che si esprimono a nome del partito agrario ticinese. In alcune risposte (vedi riproduzioni) R. Rossi mostra la sua preoccupazione per un'elezione che non si attendeva e che visibilmente lo preoccupa.
La sottoserie raccoglie un insieme non omogeneo di atti e notifiche inviate dalle autorità cantonali a Paolo Francesco Rossi, nella sua qualità di giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale, nel periodo in cui si costituiva il nuovo cantone Ticino. Comprende anche il breve periodo di esistenza del cantone di Lugano quando P.F. Rossi venne nominato commissario distrettuale per il circolo di Riva.
Rossi, Paolo FrancescoCorrispondenza e discorsi che riguardano le relazioni fra il Ticino e la Confederazione.
- Due lettere del cons. fed. Motta (ott. 1924 ; feb. 1925) commentano in epoche diverse l'operato del gov. ticinese e le sue relazioni con Berna (rivendicazioni, scuole tedesche in Ticino) ; con copia dattiloscr. delle risposte di R. Rossi.
Inoltre 3 manoscritti e un dattiloscritto riguardano:
- la visita del Consiglio di stato ticinese a Berna il 27 mag 1926. Testo (preparatorio?) di una lettera datata 1 giu 1925 e intitolata " Il consiglio di Stato all'Alto Consiglio federale, Berna" dove si esprime la soddisfazione del governo ticinese per l'accordo raggiunto sulle rivendicazioni del cantone. In calce viene specificato che il testo sarà pubblicato "nel bollettino giornaliero delle risoluzioni del Consiglio di Stato".
- discorso tenuto in occasione della visita della Commissione federale delle finanze, accompagnata dal cons. federale Motta. Colazione offerta a Mezzana (?) il 12 luglio 1926
- discorso tenuto in occasione della visita della commissione della Gestione del Consiglio nazionale, durante la cena offerta dal governo all'hotel Walter a Lugano, il 9 set. 1926. Il ms in francese é accompagnato da un testo dattiloscritto con la trad. italiana, verosimilmente preparato per un giornale.
Minuta (calligrafia di Paolo Francesco Rossi) che elenca una "distinzione delle spese" di indennità, cancelleria, vitto e alloggio attestate al 31 marzo 1806 e riguardanti il governo (Piccolo Consiglio), le commissioni legislative, i tribunali d'appello e di prima istanza nei diversi comuni del cantone, per il periodo aprile 1805-aprile 1806. Ogni oggetto di spesa é identificato dal “numero del recapito giustificativo” .
Rossi, Paolo FrancescoContiene documenti relativi alla polemica sull'esonero dei carri agricoli dalla tassa sui veicoli, domandata dal partito agrario.
Documenti nel fasc.:
- Estratto delle risoluzioni del Cons. di Stato del 14 gen 1925, che risponde alla mozione agraria in Gran Consiglio
- Il Paese 27 gen 1925, prima pag: "Echi del Gran Consiglio. III. Governo di Paese. Carro agricolo" Una critica dell'operato del Gran consiglio e del Governo accusato di agire in maniera "antiagraria" ; si minaccia un possibile ritiro del Consigliere di stato agrario dal governo.
- Lettera di R. Rossi del 30 gen 1925 a Francesco Cattaneo e risposta del 3 febb. 1925: R. Rossi si dice dispiaciuto dell'articolo pubblicato dal Paese, mentre Cattaneo solleva dubbi sull'opportunità della tassa e sul modo in cui venne presentata in parlamento, suggerendo una sospensione per evitare ulteriori polemiche su di una riforma finanziaria assai osteggiata e favorire così i "nemici" del partito.
- R. Rossi al Lodevole Consiglio di Stato. Proposta di esonero dei carri agricoli dalla tassa e in via subordinata la sospensione delle altre tasse sui veicoli (5 feb. 1925)