Corrispondenza in entrata e uscita (copie) del sindaco di Arzo Domenico Canzani con il Tribunale di Prima istanza di Mendrisio sempre riguardo al detenuto Caprera. Nella notte fra il 2 e il 3 feb. 1823 viene assassinata Anna Caprera, madre di Giuseppe, che possedeva una casa con annessa una Bottega di alimentari. Il fasc. contiene, oltre alla corrispondenza, diverse copie di inventari dei beni mobli della defunta Anna Caprera eseguite da Paolo Francesco Rossi e dal sindaco Canzani. Il Tribunale criminale di prima istanza di Mendrisio ordina poi una vendita all'asta "di tutti gli effetti appartenenti a detto Caprera, compresi quelli ereditati dalla madre",
Rossi, Paolo FrancescoQuattro lettere del Tribunale di Prima istanza di Mendrisio a Domenico Caprara relative ai crediti rimanenti del detenuto Giusepppe Caprera; nota di Paolo Francesco Rossi e annotazioni di D. Canzani
Rossi, Paolo FrancescoIl sindaco redige minuziosamente le spese effettuate durante la vicenda del condannato Caprera e dell'assassinio della madre Anna: spese per inventari, pagamenti a persone che prestano diverse mansioni (trasporti di merci, di messaggi, aiuto negli inventari), liste di creditori etc.
Rossi, Paolo FrancescoNote, corrispondenza, ordini di pagamento per l'acquisto di terreni a Suvigliana (Lugano)
Rossi, RaimondoL'emissione di una serie limitata di monete coniate nel 1931 dallo Stato della Città del Vaticano per commemorare i Patti lateranesi del 1929 assunse un valore numismatico perchè ne vennero coniate solo 10'000 serie di cui 5000 per il pubblico. La Banca della Svizzera italiana è incaricata della distribuzione per la Svizzera di sole 20 serie. Ne informa R. Rossi allora direttore della sede luganese della Banca nazionale il quale avverte i membri della direzione della BN. Due membri della direzione e lo stesso Rossi acquistano la serie. Il fasc. contiene la corrispondenza in merito.
Rossi, RaimondoCorrispondenza confidenziale del produttore R. Rossi con G. Bachmann, presidente della Dir. gen. della Banca Nazionale, con il cons. fed. Motta, con il cugino banchiere Adolfo Rossi e con i direttori di vari instituti bancari. Il fasc. riguarda l'acquisto da parte della Banca della svizzera italiana dell'istituto bancario italiano Credimare, controllato dalla Banca commerciale Italiana a sua volta controllata dal governo italiano per mezzo dell'Istituto di ricostruzione industriale (IRI) . Il produttore è contrario all'acquisto, ritenendo l'operazione pericolosa per la banca e contraria agli interessi della Svizzera. Si adopera in un primo tempo per contrastarla, cercando di favorire la formazione di un guppo di interessi svizzeri che possa rilevare le partecipazioni della BCI nella BSI. A questo scopo contatta personalmente e confidenzialmente i direttori di alcune banche svizzere (Credito Svizzero, Banca popolare svizzera) cercando invano di farli subentrare agli azionisti esteri.
Nello stesso periodo (febbraio-marzo 1936), grazie ai contatti in corso, riceve una proposta di lavoro per uno dei suoi figli. Questa corrispondenza è inclusa nel fascicolo sulla la transazione bancaria Credimare.
Accordo privato fra il tenente G.B. Torriani, che agisce come procuratore del nipote Filippo Ferrari e Gio. Garobbi e frate Filippo Ferreri, procuratori del convento dei padri Serviti, entrambi dichiaratisi acquirenti di un fondo messo all'asta a Mendrisio, nel luogo detto Le Rime, proprietà degli eredi fu Carlo Marliani. L'accordo prevede che colui che si aggiudicherà il fondo dovrà estirpare tutti le piante di noci e sostituirle con dei gelsi ("moroni") a una distanza prescritta, il tutto entro la S. Martino del 1822.
Rossi, Giacomo AntonioCinque azioni al portatore di fr 100, n. 688 a 692, emesse il 23 aprile 1906 dalla Società anonima del Ceresio per il servizio di battellini sul lago di Lugano. Capitale fr 100'000 diviso in 1000 azioni. Capitale ridotto nel 1908 a fr. 31160 in 779 azioni da fr. 40. Portano il tampone che certifica la riduzione del capitale deciso dall'assemblea degli azionisti del 26 agosto 1908.
Rossi, RaimondoDocumentazione del collegio arbitrale, compromesso, risposte, repliche, verbali, note del produttore ; corrispondenza con il presidente del collegio. Una parte della corrispondenza fra il pres. del collegio arbitrale, gli arbitri e le parti e riguardante gli anni 1937, 1938 e parte del 1939, in origine conservata in una camicia "Giornale del Popolo / Annunci svizzeri", è stata integrata in questo fascicolo.
Confessi ricevuti e ordini di pagamento da eseguirsi dall'esattore Pietro Aglio (giu. 1825 - feb. 1826).
Rossi, Paolo Francesco