Documenti redatti o raccolti da Paolo Francesco Rossi, incaricato della composizione delle taglie negli anni 1808 a 1814 (l'anno di taglia 1807 manca). Per agevolare la consultazione il fasc. è stato suddiviso in camicie corrispondenti all'anno della taglia.
I documenti riguardano anche le spese comunali coperte dalle rispettive entrate annuali. L'anno 1810 comprende anche le spese per i coscritti destinati ai reggimenti svizzeri sotto comando francese; contiene il Proclama del Comm. di governo Lorenzo Lepori del 28 feb. 1810.
Documenti redatti e raccolti da Paolo Francesco Rossi riguardanti la composizione delle taglie per gli anni 1799 a 1806 e le spese comunali dell'anno corrente coperte dalle rispettive taglie. Ogni resoconto di formazione della taglia è generalmente accompagnato da confessi per pagamenti ricevuti da artigiani e creditori del comune. Alcuni conti di esattori (non datati) e le spese per il periodo 1806-1807, raccolti separatamente nel fasc. originale.
Rossi, Paolo FrancescoTitolo orig. del faldone: " Taglie 1798 inclusivamente e retro."
Comprende gli anni di taglia 1786 a 1798 ed è composto essenzialmente da note e documenti redatti da Paolo Francesco Rossi, agrimensore incariato dei calcoli per la tassazione. Ogni taglia è descritta in un f. doppio nel quale erano solitamente inseriti altri ff. riguardanti le spese del comune per le spese di rappresentanza e viaggi del console o dei deputati, spese per appalti e pagamenti a operai ed artigiani. Alcune anni includono liste riguardanti le "primizie" del frumento e della segale, redatte con calligrafie diverse non appartenenti al produttore.
Un quadernetto anonimo, attribuibile a Paolo Francesco Rossi, che riporta in disordine, a matita e ad inchiostro, svariate annotazioni riguardanti soprattutto giornate di lavoro effettuate da manovali, spese per trasporti riconducibili in parte ad una cava di marmo di Arzo (Cava Nuova) che la famiglia possedeva. Altre annotazioni comportano cifre, calcoli e misure, verosimilmente riferite a lavori da eseguire ed alcuni schizzi rappresentanti colonne e capitelli. Si aggiungono alcune note (memorie) per la riscossione di crediti.
Rossi, Paolo FrancescoGiuseppe Ferrari acquista dai fratelli Biagio e Francesco residenti a Roma i fondi che erano stati loro assegnati come parte dell'eredità paterna, per la somma di 1600 scudi. Sui fondi Giuseppe deve pagare una tassa (Abzug) che però viene rivendicata sia dal Landfogto di Mendrisio che dal Capitano reggente di Lugano. Il Capitano di Lugano intima al Ferrari di non pagare fino a risoluzione della vertenza, mentre il Landfogto gli invia un precetto di pagamento. Con una supplica datata 22 giugno 1731, Giuseppe Ferrari domanda che non venga fatta eseguire "la minacciata e temuta molestia ed esecuzione" fino a che le due autorità non trovino un accordo. La domanda è accettata. Copia per Giuseppe Ferrari eseguita dal Landscriba e cancelliere Beroldingen.
Porta sull'esterno del f.: "Per il S.re Gioseppe Ferrario d'Arzo" e sotto, con calligr. di Giuseppe Ferrari: "Per Lapcocho [i.e.Abzug] pagato per li miei frateli di Roma".
Con testamento olografo del 5 gen. 1945, pubblicato il 21 giu 1945 dal notaio Raimondo Rossi, Elvira Gandini vedova di Valentino Rossi di Arzo (ramo detto Rossi dell Testore), senza figli, lascia l'usufrutto dei suoi beni al fratello e l'eredità a più di una decina di nipoti e pronipoti. Il notaio abbandona il mandato nel 1946 in favore dello studio Maspoli-Noseda di Chiasso, in seguito a disaccordi fra gli eredi sulla soluzione da lui proposta. La vertenza sul testamento si protrae per diversi anni (1945-1950). R. Rossi è comunque ancora sollecitato da vari eredi, curatori e avvocati. Il fascicolo contiene la sua corrispondenza e le sue note.
Rossi, RaimondoAldo Fusoni (1882-1938), impiegato alla Montecatini di Milano è un amico del produttore. Nel 1937 gli affida il suo testamento sigillato nel quale lo nomina esecutore testamentario. La divisione ereditaria è laboriosa a causa di disaccordi fra gli eredi e richiede lunghe pratiche per il trasferimento dei capitali del defunto detenuti in Italia verso la Svizzera. Il fascicolo contiene la corrispondenza del produttore con gli eredi, in particolare le sorelle Leoni cugine del defunto, con amici milanesi e con l'avvocato Bernasconi di Milano che collabora nelle pratiche sucessoriali. Il fasc. è stto suddiviso in 5 parti:
1) Copie dattiloscr. del testamento, inventari, atti ufficiali (dichiarazioni di stato civile, procure, notifiche), schema ereditario, tassazione, altri documenti riguardanti il defunto.
2) Corrispondenza con le eredi sorelle Leoni.
3) Corrispondenza con l'avv. Cesare Bernasconi, Milano
4) Corrispondenza con amici del defunto: ing. Maselli e Grand Uff. della Corona Carlo Ferrario. La corrispondenza con Ferrario comporta anche una domanda di assistenza rivolta al produttore per il recuperodi un credito del Ferrario presso la società Tonerde a New York. Non riguarda la successione Fusoni ma è stato conservato come disposto in origine.
5) Liquidazione dell'indennità di lavoro del defunto Fusoni : corrispondenza con Montecatini SA, Banca naz. del Lavoro, Ufficio di compensazione svizzero; documenti bancari e corrispondenza con Credito italiano, Banca commerciale italiana, Banca della Svizzera Italiana, Credito svizzero Lugano.
Isolina Terreni vedova del pittore luganese Luigi Monteverde (1841-1923), deceduta a Lugano il 28 gen. 1941, nominò unico erede dei suoi beni mobili e immobili il Comune di Lugano, al quale lascia la collezione di quadri del marito con la disposizione che venisse creata nel Museo civico delle Belle arti una sala d'esposizione Luigi Monteverde, dove dovevano figurare i quadri dell'artista, i diplomi e le medaglie da lui ricevute e altri documenti relativi alla sua attività. Esprimeva inoltre il desiderio che il museo facesse ulteriori acquisizioni per completare la collezione, secondo i mezzi disponibili, e che la città gli dedicasse una via o una piazza. Lasciava poi alcuni legati ad associazioni e opere di beneficienzadella città, fra cui l'Ospedale italiano di Lugano. Il testamento, redatto il 29 mar. 1939 fu pubblicato il 3 feb. 1941. dall'esecutore testamentario e già consulente della defunta, avv. Raimondo Rossi.
Il fasc. contiene due copie certificate del testamento olografo, una copia dattiloscritta allegata ai rendiconti delle spese dell'esecutore testamentario, la lista dei quadri donati alla città con alcune riproduzioni fotografiche di quadri venduti, corrispondenza con parenti, corrispondenza bancaria con il Credito Italiano e la Banca della Svizzera italiana (conti titoli, conti correnti amministrati dal produttore, procedure sui conti bancari esteri in tempo di guerra, trasferimento degli averi al comune di Lugano), corrispondenza con il comune di Lugano e altri enti cittadini.
Opere del signor Bernardo Fontenelle; cioè La pluralità dei mondi. La storia degli oracoli. Le lettere galanti. Tomo primo [-terzo]. - Parigi ; si vende a Venezia : appresso Francesco Pitteri, 1749
Posseduto:
Tomo secondo: Storia degli oracoli del signor Bernardo Fontenelle.
Occhietto: Opere del signor Bernardo Fontenelle. Tomo secondo che contiene La storia degli oracoli
Prima ed. orig. francese: Histoire des oracles, Paris, 1687.
Fontenelle, Bernard deCertificato rilasciato dall'ufficio delle ipoteche del distretto di Mendrisio su istanza del notaio Giacomo Ant. Rossi, allora amministratore di Filippo Ferrari. Non è nota la ragione di questa richiesta, avvenuta prima della morte di Ferrari, ma l'atto era unito alle carte riguardanti la successione ereditaria.
Rossi, Giacomo Antonio