Un registro contenente una lista di nomi di proprietari, con i rispettivi terreni e le loro superfici le decime loro spettanti. Sul frontespizio del registro: “Catalogo dei pezzi di terreno arativo in questo territorio d'Arzo sottoposto al pagamento della Decima col nome dei rispettivi Proprietari, con a cadeuno d'Essi la sua partita e quantitativo approssimativo di cadaun pezzo secondo ne risultato dalla visita occulare”.
Rossi, Paolo FrancescoNel 1899-1900 Raimondo Rossi acquista per la moglie Bianca Chicherio, investendo una parte del patrimonio ereditato dalla stessa, un villino in periferia di Bellinzona, presso la chiesa di S. Biagio, che verrà battezzata "Villino Bianca". Nel 1919 il figlio Attilio si sposa con Noemi Barili e occupa l'ultimo piano della villa, poi l'intera abitazione quando il padre si trasferisce a Lugano nel 1928, per dirigere la sede ticinese della Banca nazionale. Due fatture (1934 e 1938) indicano che l'ultimo piano rimase affittato per alcuni anni,. Il fasc. contiene i piani di riattazione della casa, la descrizione dei lavori eseguiti, le fatture delle maestranze e una piccola corrispondenza, nonché documenti relativi ai diritti d'acqua e varie polizze assicurative; il preventivo e le fatture del sistema di risacaldamento ordinato alla ditta milanese Cortese & Cattaneo ; varie fatture dei lavori di rifacimento degli interni e dell'allestimento del giardino, che viene abbellito con essenze e arbusti decorativi e completato da un orto e un pollaio.
Rossi, RaimondoRiparazioni e ristrutturazioni della casa colonica in Arzo e dell'abitazione contigua con negozio e panetteria, nel luogo detto "Canton Là" (mappale 478) . Il fasc. contiene: fatture per migliorie, resoconti e fatture dei danni dovuti a due incendi ; il descrittivo del fondo e altri terreni ad Arzo e dintorni nel 1945, con offerta di vendita presentata all'avv. Bernasconi, nuovo acquirente del terreno il Loro; contratti di affitto del 1961 fra Attilio Rossi, figlio del produttore, e Virgilio Cazzaniga, affittuario del negozio e del prestino in Canton Là: l'affittuario si impegna ad attivare il forno del pane entro un anno, oppure a ridarlo al proprietario.
Rossi, RaimondoL'avv. Antonio Rossi eredita dal padre Cristoforo una casa a Mendrisio, situata in Contrada Gismonda n. 26, un tempo sede dell'ufficio notarile di suo zio, l'avv. Giacomo Antonio e dell'avv. Giovanni Rossi di Giacomo, loro lontano cugino. Fu venduta nel 1894 dal figlio Raimondo, dopo la morte del padre, all'ultimo occupante, l'avv. Achille Borella (1845-1922), dopo diversi anni di trattative. Venti anni prima (1873) la casa era stata profondamente ristrutturata dall'avv. Antonio che aveva comandato i lavori all'imprenditore Antonio Mantegazza sotto la dir. dell'architetto I. Cremonini di Mendrisio. Fu poi trascurata, forse per mancanza di mezzi, cosicchè venne venduta a circa la metà del suo valore iniziale. La proprietà è tuttora conosciuta come Casa Borella in Via Gismonda 15.
Il fasc. contiene la corrispondenza con i Borella, diverse note di R. Rossi e il dettaglio della ristrutturazione.
Un piccolo quaderno con la dichiarazione di un prestito levato dal comune presso il canonico di Riva S. Vitale Carlo Giuseppe Vassalli per riattare una casa destinata al cappellano del comune di Arzo. Fatture di vari artigiani e fornitori di materialii. Dettaglio delle spese redatto da Paolo Francesco Rossi.
Rossi, Paolo FrancescoContiene:
- Etichetta con il titolo orig. del fasc.
- Regolamento per il Piccolo Consiglio, Bellinzona 14 mag. 1805 ;
- Comunicazione del PC al Gran Consiglio riguardante la legge sul riscatto delle decime, 22 maggio 1805; accettata il 23 mag.;
- Prospetto generale della contabilità del Governo del cantone Ticino dal 1 aprile 1804 al 31 marzo 1805;
- Mandati rilasciati dal Piccolo Consiglio del Cantone Ticino dal 1 Aprile 1804 al 31 marzo 1805 per spese relative al Dipartimento dellestrade e ponti;
- Licenze di caccia : importi per distretto e circoli;
- Specifica dell'introito (dazio, pedaggi, poste, bollo).
Documenti raccolti e redatti da P. F. Rossi che esegue la divisione dei beni e fondi paterni e materni ereditati dalle sorelle Martini fu Francesco Antonio di Meride: Giuseppa maritata Giorgioli, Anna Maria maritata Gamba e Maria Domenica, maritata Roggia. Il fasc. contiene:
Un quadernetto intitolato "Libretto nel quale si contengono tutte le misure e figure de fondi nella divisione da me fatta delle Sre sorelle nate Martini di Merite e maritate e delle loro sostanze in territorio di Saltrio"; diversi ff. con calcoli per le misurazioni agrarie, minute relative ai termini della divisione dei fondi ereditati dalla madre e inventari completati con i relativi valori dei terreni situati a Meride e Saltrio.
Copie o trascrizioni parziali delle discussioni e dei temi trattati nelle sessioni del Gran consiglio ticinese (periodo 1805-1806 circa) ; altre note relative alla contabilità del governo, spese e introiti del cantone. Le note redatte da Paolo Francesco Rossi, riunite in 6 fascicoli, seguono e riportano parte dei testi dei verbali ufficiali delle sedute del Gran Consiglio ticinese e fanno riferimento ad oggetti in discussione e messi all'ordine del giorno ; più precisamente il riferimento riguarda le sessioni I-XIII del GC (6 mag.-29 mag. 1805), le sess. straordinarie di agosto-sett. 1805, sess. ordinarie del maggio 1806 e maggio 1807 ; con altri documenti riguardanti le spese del cantone e relazioni per l'anno 1807.
Rossi, Paolo FrancescoContiene copie di resoconti riguardanti le finanze cantonali :
- 1 f. doppio intitolato "Prospetto generale della contabilità del Governo del Cantone Ticino dal 1 Aprile 1806 al 31 mzo 1807" (copia del documento con le colonne Introiti e spese e la riprod. delle firme dei Consiglieri di Stato e del segr. contabile)
- 4 ff. doppi con il titolo "Introito cantonale dal 1 Aprile 1806 al 31 marzo 1807";
- 3 ff. doppi con il titolo "1807 amministrazione cantonale" che riportano le spese del cantone.
Contiene:
- etichetta con il titolo orig. del fasc.
- 1 f. doppio intitolato "Prospetto generale della contabilità del Governo del Cantone Ticino : dal giorno 1. Aprile 1805 al 31 marzo 1806 (copia della tabella orig. su due colonne con Introiti e Spese, firmata dal pres. e dal sergr. di stato del Piccolo Consiglio e dal segr. capo di Contabilità) ;
- f. doppio: "Conto 1806 in maggio, entrata Cantone Ticino"
- f. doppio: apertura della sessione del 5 mag. 1806 del Gran Consiglio
- f. doppio: note sulle sessioni IV e V (8-9 mag. 1806)
- f. doppio: sessione VI, 10 mag.
- f. doppio: sessione VII, 12 maggio
- 2 f. con note sulla sessione 10a (15 maggio) e sessioni del 20-21-22 maggio;
- 1 f. con nota di P.F. Rossi - forse un suo intervento in Gran Consiglio - riguardo alla presentazione degli estratti conto del Giudice di Pace del circolo di Riva S. Vitale al Gran Consiglio [i.e. lo stesso Paolo Francesco], che secondo lui non corrispondono né all'estratto conto del Tesoriere Ghiringhelli né a quello dell'Ispettore Sala, il solo che Paolo Francesco ritiene "giusto nel dare quanto nell'avere".