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Description archivistique
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Testamento del fu Giovan Maria Rossi
CH AFR PF.Serie A.19.02 · Sous-dossier · 1786-1787
Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi
  1. Copia in tedesco del testamento originale redatto il 18 maggio 1786 ;
  2. Traduzione dal tedesco in italiano del notaio Antonio Isidoro Rusca, il 23 giugno 1787
Testamenti e beni ereditari
CH AFR GA.FE.Serie A.d · Sous-série organique · 1696-1756
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Questa sottoserie raccoglie alcuni testamenti e divisioni ereditarie riguardanti la famiglia di Simone Ferrari fu Stefano (1634-1696) e famiglie imparentate. In molte di queste carte figura come beneficiario il figlio Giuseppe Maria Ferrari, al quale si deve probabilmente la conservazione degli atti.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.d.03 · Dossier · 1723-1731
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Il dossier contiene due testamenti redatti in date diverse ma aventi lo stesso beneficiario, Giuseppe Maria Ferrari fu Simone:

  • Testamento di Maria Lucia Fossati moglie di Domenico Ferrari fu Simone, 21 aprile 1723, notaio Giovanni Oldelli fu Alfonso di Meride.
    Maria Lucia Ferrari, nata Fossati del fu Francesco detto del Stocco di Arzo, fa testamento orale nella camera dove è degente, davanti al notaio Giovanni Oldelli e diversi testimoni. Lascia come legato a Maria Eleonora, figlia del cugino Francesco Fossati del Stocco, un terreno a Arzo detto alla Selvetta ; condona al cugino Francesco un vecchio debito; lascia al marito l'usufrutto di tutti i suoi beni, vita natural durante, e nomina suo erede universale il cognato Giuseppe che viveva nella stessa abitazione. Maria Lucia morirà però diversi anno dopo, il 15 aprile 1730, all'età di circa 53 anni.
  • Testamento di Domenico Ferrari
    Domenico Ferrari muore il 31 dicembre 1730 (registri parrocchiali di Arzo) dopo aver fatto testamento orale (noncupativo) all'età di 62 anni, già vedovo di Maria Lucia Fossati premorta qualche mese prima. Il testamento (o la copia) porta però la data del 29 dic. 1731, autentificato con il tabellionato del notaio Giovanni Oldelli di Tremona. Sul retro del foglio figura il contenuto: "Artÿ, 1731, die 29a mis, Xbris,. Testm. D. Dom.ci Ferrarÿ qmd. D. Simoni Artÿ à morte confirmata"; in basso, con data 22.12.1731 il notaio da ricevuta del prezzo del rogito a Giuseppe Ferrari. Appare evidente che si tratta di una copia ma non si spiegano le date.
    Allegati 5 foglietti con le ricevute dei parroci che celebrarono le messe in suffragio (rilasciate in agosto e in ottobre 1731, a conferma che la data sulla copia del testamento è errata) e quelle dei parenti destinatari dei legati.
    Domenico era molto legato al fratello Giuseppe con il quale condivideva l'abitazione e gli affari di famiglia. Lo nomina erede, lasciando numerosi legati : ai fratelli Blasio e Francesco che risiedevano da anni a Roma ; alle sorelle Lucia, sposata con Giovanni Ferrari di Tremona, e Lucrezia sposata con Giovanni Battista Rossi detto del Giustina, fu Giacomo ; alla cognata Marta Caterina Franchini, moglie di Giuseppe ; ai numerosi nipoti, figli e figlie del fratello e delle sorelle, legati da assegnare quando saranno in maggiore età. Per il futuro nascituro della cognata Marta Caterina allora incinta, un legato a seconda se il figlio sarà maschio o femmina, da versare alla maggiore età. Non dimentica la domestica Margherita Albisetti di Balerna alla quale si dovrà versare, oltre al legato, un mese di stipendio dopo la morte del testatore.
Rossi, Giacomo Antonio
Terreni ai Doss di Saltrio
CH AFR RA.Serie A.b.14 · Dossier · 1895-1949
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

La famiglia Rossi del Paolino possedeva uno o più terreni situati al confine fra Besazio, Saltrio e Clivio denominati "Dosso o ai Doss". Una parte fu venduta alla morte dell'avv. Antonio Rossi. Il fasc. contiene:
una scrittura privata (1895) redatta da R. Rossi dove si indica che Caterina e Raimondo Rossi, figli ed eredi del fu Antonio, vendono a Giuseppe Mantegazza fu Giuseppe di Arzo, un terreno nel luogo detto "ai Doss" di Saltrio, Regno d'Italia, al prezzo di fr 40; il riconscimento del debito da parte di Mantegazza ; due fatture del 1935 e 1949 della ditta Vittorino Riva di Arzo, indirizzate a Raimondo Rossi, per lavori eseguiti sul fondo "ai Doss verso Clivio". La natura dei lavori (fossa per l'acqua, tetto di un casello) indica la presenza di un vigneto.

Rossi, Raimondo
Tasse sui carri agricoli
CH AFR RA.Serie D.a.03 · Dossier · 1925.01-1925.02
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Contiene documenti relativi alla polemica sull'esonero dei carri agricoli dalla tassa sui veicoli, domandata dal partito agrario.
Documenti nel fasc.:

  • Estratto delle risoluzioni del Cons. di Stato del 14 gen 1925, che risponde alla mozione agraria in Gran Consiglio
  • Il Paese 27 gen 1925, prima pag: "Echi del Gran Consiglio. III. Governo di Paese. Carro agricolo" Una critica dell'operato del Gran consiglio e del Governo accusato di agire in maniera "antiagraria" ; si minaccia un possibile ritiro del Consigliere di stato agrario dal governo.
  • Lettera di R. Rossi del 30 gen 1925 a Francesco Cattaneo e risposta del 3 febb. 1925: R. Rossi si dice dispiaciuto dell'articolo pubblicato dal Paese, mentre Cattaneo solleva dubbi sull'opportunità della tassa e sul modo in cui venne presentata in parlamento, suggerendo una sospensione per evitare ulteriori polemiche su di una riforma finanziaria assai osteggiata e favorire così i "nemici" del partito.
  • R. Rossi al Lodevole Consiglio di Stato. Proposta di esonero dei carri agricoli dalla tassa e in via subordinata la sospensione delle altre tasse sui veicoli (5 feb. 1925)
Rossi, Raimondo
CH AFR GA.FE.Serie A.f.07 · Dossier · 1731
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Lettera datata 26 giugno 1731 del landscriba O. Beroldingen a Giuseppe Ferrari di Arzo "possessore di più beni stabili e crediti deposti col suo estimo nella comunità e Pieve di questo nostro baliaggio di Mendrisio e Balerna" che gli intima il pagamento delle tasse (Abzug) entro otto giorni.
Allegato un f. datato 18 agosto 1731 che porta la distinta dei versamenti fatti dal Ferrari al capitano di Lugano e al landfogto di Mendrisio per conto dei fratelli residenti a Roma, e le ricevute firmate dal capitano di Lugano S. G. Orelli e dal landfogto di Mendrisio O. Balthasar (sul retro del f.)

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie B.b.02 · Dossier · 1801
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Fasc. ricostituito con documenti dispersi in parte fra la corrisp. di Filippo Ferrari e in parte col testamento e legati Felice Quartironi. Riguarda il pagamento della tassa ereditaria compresi i legati per messe lasciati dal reverendo. Corrispondenza con le autorità amministrative della Repubblica Elvetica.
1) "La Chambre d'administration du Canton de Lugano au citoyen Giuseppe Ferrari di Mendrisio" : comunicazione n. 519, della Camera amministrativa di Lugano, in data 14 luglio 1801, che trasmette a Giuseppe Ferrari la decisione del Ministro delle finanze della Rep. Elvetica ; "Dalla compiegata copia della lettera del Ministro delle Finanze rileverete essere voi tenuto al pagamento del diritto di registro sopra la capitale somma del legato, ed autorizzato a ritenervi ciò che avrete pagato". Allegato alla lettera: "Le Ministère des finances de la République Helvétique, 1re Division, Bureau d'Imposition, Berne, ce 3me juillet 1801":
2) "Il segretario del tribunale del distretto di Mendrisio al cittadino Giuseppe Ferrari di Mendrisio, 7 agosto 1801"* : esazione del 3% sull'eredità Quartironi ;
Minuta della risposta a nome di Giuseppe Ferrari in contestazione del 3% della tassa di registro (calligrafia ignota).

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.b.11 · Dossier · 1785-1803
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Giuseppe Ferrari fu Giuseppe possiede una masseria con terreno a Bisio in territorio di Balerna. Deve annualmente al comune la taglia che paga in denari e in natura. Nel fasc. anche fatture per lavori fatti eseguire dal massaro di Bisio.

Rossi, Giacomo Antonio
Taglie e conti della Pieve di Riva
CH AFR PF.Serie C.a.08 · Dossier · 1801-1804
Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

Il fasc. riguarda le taglie e la liquidazione dei conti dei comuni della ex-Pieve di Riva S. Vitale nel periodo 1803-1804
Contiene minute e copie di resoconti di Paolo Francesco Rossi. Contiene inoltre:
anno1803: liquidazione dei conti e formazione della taglia (lista dei fitti pagati a particolari che fecero dei prestiti alla Municipaità di Riva) ; conto dell'ex-cancelliere caneparo Abbondio Bernasconi (1803); prestiti forzati per le milizie; varie richieste di rimborsi spese di A. Bernasconi ;
anno 1804 Elenco della taglia della ex Pieve di Riva (prodotto della taglia, pagamenti da farsi al caneparo, distinta dei debiti della Pieve al 1804, etc.)

Rossi, Paolo Francesco